Recensioni per
Il tempo che occorre
di Elos

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/05/12, ore 00:47

Non so che dire (sarà anche l'ora non propriamente adatta) se non che sono commossa. Grazie per questa one-shot, che ho scoperto, a mio rammarico, solo adesso. I miei complimenti: è davvero bellissima. Delicata e toccante, ti stringe dentro. Non capita spesso di incappare in un POV di Ron, penso sia uno dei personaggi più "difficili" da gestire nella sua apparente semplicità. Tutta la shot mi ha colpita e affondata, ma l'ultima parte è stata una stretta al cuore: il rincontro con Harry, quelle poche parole sommesse: le uniche che dicono tutto senza grandi discorsi. C'è in questa fanfiction un senso di discrezione e rispetto verso il dolore e la perdita che ho apprezzato molto.
Davvero, tanti complimenti, e scusa la brevità del commento: se non riesco a dire di più è perché mi pare hai detto tutto tu.
salut
Primavere

Recensore Master
06/05/12, ore 20:12

Ciao, 
ieri sera ho letto la tua storia. Sei finita tra i miei autori preferiti e ho visto che avevi pubblicato qualcosa e  senza leggere né intro, né avvertimenti ho iniziato a leggere la storia. Sai che quando è comparso Harry sono scoppiata a piangere, quasi singhiozzando? Non mi era mai capitato prima d'ora, almeno non con le FF. L'ultima cosa che mi ha fatto piangere in questo modo è stata la morte di Silente, fai tu. 
Complimenti, mi piace tantissimo il tuo modo di scrivere, le ripetizioni, il cambiamento delle aspirazioni di Ron e il suo dolore, fino alla lenta presa di coscienza sono perfetti. Ron è completamente IC, ma penso che te l'abbiano detto mille recensori prima. Sei bravissima, complimenti!
Severa_Sha

Recensore Master
03/05/12, ore 23:32

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Tu non hai idea di quanto io mi sia emozionata leggendo questa storia.

E' un racconto che tocca direttamente la sensibilità del lettore, che gli fa avere empatia con il protagonista, sentendo la sua stessa sofferenza per i rimpianti, gli errori, e la rassegnazione di non potervi porre rimedio.
Il Ron che hai descritto è proprio lui, in ogni rigo. Impulsivo, irruento, oppresso dal senso di inadeguatezza che si espande a causa di quell'orgoglio che lo ha imprigionato all'inizio.

Sono riuscita a immaginare la sua vecchia casa, vuota e impolverata, nel mezzo del nulla. Le sue passeggiate, sempre più stentate e claudicanti verso quel ruscello in cui sperava di ritrovare Hermione, nell'ombra di una lontra argentea che probabilmente era frutto della sua immaginazione e illusione, o ancora nella purezza di quell'acqua. Perché lui amava Hermione, aveva immaginato la sua vita con lei, la aveva desiderata con tutto se stesso, e se l'era vista portare via all'improvviso, senza un avvertimento, proprio quando sembrava aver ritrovato quella speranza perduta da tempo. Sente la sua mancanza, che è mancanza di perfezione nella sua stessa vita, perché per lui Hermione è sempre stata perfetta, non ha mai sbagliato, è sempre stata giusta e leale.
C'è tanto dolore in queste parole, tanti rimorsi, il peso dei ricordi di un passato che adesso è troppo lontano e con cui lui ha tagliato i ponti per nascondersi dai suoi errori.

Quando rivolge il pensiero a Hogwarts, quella foto che tiene sul comodino, in perituro ricordo, ricordando l'innocenza dell'infanzia che ha passato con i suoi migliori amici - tra paura e dolore, ma sempre insieme - è davvero straziante. E' come se anche io, leggendo, fossi stata catapultata troppo lontano da quel mondo che ho conosciuto nei libri, dalla loro amicizia, dal loro amore, e non ho potuto fare a meno di commuovermi.
L'amore fraterno per Harry poi è un colpo dritto al cuore. Non ci sono molte storie che lo descrivono, e quelle che lo fanno non raggiungono certo questo livello.

L'aveva accusato di tutto, dopo, tranne dell'unica cosa che fosse vera.
Che Harry fosse andato a morire, e che ci fosse andato senza di lui.

Questa è stata forse la frase che mi ha colpito più di tutte, quella che racchiude quel sentimeno forte che li lega, quell'amicizia per cui avrebbero dato la vita l'uno per l'altro, quello per cui Hermione ha sacrificato la propria senza che lui ne avesse a sua volta l'opportunità. Perché Ron non gli avrebbe perdonato di non avergli detto addio, di non avergli permesso di stargli vicino, Ron non gli avrebbe permesso di andare, se avesse saputo, e il dolore per quello è stato la causa della sua impulsività, la goccia che ha fatto traboccare il vaso senza permettergli di tornare sui suoi passi. Ron si sente inferiore - a torto, secondo me, ma è così che appare sempre anche nei libri, perciò tanto di cappello per l'ottima caratterizzazione - nei confronti di Harry così come in quelli di Hermione. Avrebbe voluto fare di più, ma si sente impotente e si difende come può.

Straziante anche l'ultima parte, in cui sa di stare per morire e di non meritare nessuno, ma allo stesso tempo prega per non rimanere davvero solo. E' tutto così intenso e comprensibile, tutto così umano, che mi è proprio entrato dentro, e in questo caso è stata ben più di empatia.
Ringrazio che l'avvertimento fosse Hurt/comfort, perché pur essendo io un'amante dell'angst non credo che avrei resistito a un finale ancora più tragico per questa storia.

Complimenti, complimenti, complimenti.
Credo che questa storia meriti molto, così come anche tu come autrice, perciò oltre ad aggiungerla tra i preferiti l'ho segnalata per le scelte e spero che venga accettata.
A presto, Bea

Recensore Master
02/05/12, ore 11:07

mi hai fatto battere forte il cuore!!! e sei anche riuscita a riabilitare ron che con la sua solitudine ha espiato le colpe in un modo davvero duro!!! adorabile l'arrivo di harry e come il suo potere nero sia diventato luce!!! ahhhh!!! davvero fantastica!!!

Recensore Junior
01/05/12, ore 15:19

Ho sperimentato tutte le emozioni basi in questa storia.
Ho provato molta tristezza per Ron, perchè per lui non ci sono stati le due settimane di pellegrinaggio verso Hogwarts per assorbire tutto il dolore della perdita di Hermione, ci sono voluti anni per capire che tutte le cose brutte dette a Harry erano state dette solo dall'invidia, che neanche le lettere della madre o successivamente del padre sono riuscite a sbloccarlo da quella catapecchia, per andare avanti anche senza la sua bellissima lontra bianca.
Ho iniziato ad avere paura per Ron, paura che morisse solo, senza aver chiarito con Harry, senza aver parlato con qualcuno dei suoi familiari....ma poi ecco la felicità di vedere Harry, di vedere che anche se sono passati anni, lui è sempre lo stesso caratterialmente, non ho creduto minimamente che fosse un fantasma, come Ron pensa inizialmente. Con Harry arrivano anche delle notizie della sua vita personale, penso che tutti quelli che hanno letto "Undici giorni verso Hogwarts" si sono fatte delle domande, che si è sposato con Luna (chi meglio di lei dopo tutto quello che è successo tra di loro in "Undici giorni verso Hogwarts?)
Adesso Ron gli può dire quello che pensava veramente nell'Ultima battaglia, gli può rilevare quei segreti che non ha avuto il coraggio di dire in quei giorni e poi dopo, potrà ricongiungersi con la sua amata senza avere il dolore di non aver chiarito con il suo migliore amico.
Questa storia spiega brillantemente i pensieri di Ron, è scritto in un modo magnifico e non annoia di certo la lunghezza della storia.
Sei stata magnifica, complimenti.
Un abbraccio da Mocchi <3

Recensore Veterano
30/04/12, ore 22:30

Incredibile...nient'altro da dire, sono rimasta a bocca asciutta...un Ron del tutto diverso da quello che conosciamo, senza dubbio.
Non ho letto "Undici giorni verso Hogwarts" perchè le long fic mi incutono terrore (non chiedermi perchè :P) ma dopo questa ci darò un'occhiata, anche se non sarebbe necessario...non sembra importante il prima, questa storia vive da sola.
Qui andiamo al di là di Harry Potter, al di là di una trama già impostata, questa storia è la storia di un uomo che commette un'errore terribile e di un amico che gli vuole così tanto bene che lo perdona comunque...potrebbe essere la storia di tutti.
Mi sono commossa leggendo questo piece of writing, ho visto in faccia il dolore di Ron, la desolazione della sua vita lasciata a marcire tra le colline del Galles, ho sentito il rumore dei suoi passi sull'erba, mentre con i suoi occhi vecchi e stanchi si sforzava di cercare la sua Hermione tra le lontre, ho sentito l'odore del sangue sul lavandino, e con esso il sentore di morte che si avvicinava, infine ho percepito la luce di Harry, la sua grande vittoria che risplendeva su di me, non solo su Ron, e ho desiderato avere un amico come lui.
Ti ho già letto e recensito in "Cronache dalle terre di Suna-Tagliavento", quindi mi sembra superfluo ripetere quanto sei brava a scrivere e ad emozionare i tuoi lettori, mi limito a ribadirlo perchè credo che ad una persona originale ed evocativa come te non piacciano le ovvietà. Bravissima (e qui mi fermo, sennò rischio di cadere nella sopraccitata ovvietà)
Baci
Mrs_Depp :)

Recensore Veterano
30/04/12, ore 12:00

Ciao. Dopo quella meraviglia che hai scritto che è Fotoricordo, ogni tanto torno a curiosare nella tua pagina, nella speranza di trovare un altro tuo capolavoro.
Oggi ho trovato questa storia, e credo di averla aperta unicamente perchè, leggendo che aveva partecipato ad un contest chiamato "Le tragedie greche", doveva in qualche modo avere a che fare con la grande letteratura greca, e quindi il mio animo da classicista mi ha come dire spinta ad aprirla. In realtà i generi non mi ispiravano affatto - Drammatico se posso lo evito -, ma tant'è, l'ho aperta ugualmente.
Non credo di essermene pentita, affatto.
Per quanto la storia sia davvero drammatica, per quanto da una parte avrei voluto gridare contro di Ron per tutto ciò che stava facendo, per aver respinto tutti, per non essersi presentato al funerale di suo padre, per aver di nuovo litigato furiosamente con Harry - con suo fratello -, e dall'altra abbia sofferto come un cane insieme a lui perchè Hermione era morta e tutti i suoi sogni infranti e il suo cuore si era spezzato, beh, cara Elos, questa storia è davvero un altro tuo capolavoro.
Totalmente diversa da Fotoricordo che amo e leggo ancora e rileggo sempre, anche Il tempo che occorre è meravigliosa a modo suo.
Per quanto mi riguarda è meravigliosa soprattutto per lo stile, e qui il merito non è di nessun altro fuorchè tuo. Ti ammiro molto, lo sai? Riesci a descrivere pensieri, riflessioni, paesaggi, ricordi, desideri con una vividezza e un realismo pazzeschi. Sai gestire alla perfezione la sintassi, organizzi periodi lunghi senza essere noiosa, nè intricata, ma sempre perfettamente fluida e coinvolgente.
E poi il tuo Ron. Straordinariamente credibile, che vede morire l'amore della sua vita e riversa il suo dolore e la sua rabbia su Harry, sul fratello. E' naturale... è umano. E poi anche se con il tempo se ne pente, resta ancora maledettamente orgoglioso per tornare indietro, per chiedere scusa.
E Harry, che si è sposato con Luna (*__*) e che setaccia tutto il Galles alla ricerca di suo fratello. Sai, non sopporto Harry. Non lo sopporto mai, eppure oggi mi è piaciuto. Harry con i capelli grigi, il volto affilato, magari una dentiera in bocca, che gli sorride e gli dice “Non sapevo se avresti voluto vedermi [...] Ma non potevo non provarci neanche”. Bellissimo il tuo finale, commovente il fatto che si siano reincontrati dopo così tanti anni, quando Ron è malato e Harry anziano... è veramente commovente T-T
Ho adorato anche il ruolo centrale che hai dato alla casa, alla casa dei sogni di Ron e alla casa in cui invece si ritrova a vivere... e il laghetto con le lontre - altra cosa commovente: il richiamo al Patronus di Hermione T-T
Elos, credo di aver impiegato più o meno un'ora della mia vita tra leggere questa tua storia, recensirla, e litigare con sito e adsl, e in questi sessanta minuti avrei dovuto studiare spagnolo, scrivere due storie per altrettanti contest e guadagnare punti su Pottermore.
Ma ci tenevo a questa storia, e sono felice di aver speso il mio tempo gustandomi questo capolavoro e provando a dirti quanto sei brava - spero di esserci riuscita :D
Complimenti Elos, sei veramente bravissima.
Alla prossima storia, sono sicura che sarà stupenda. ♥
Frida

Recensore Master
29/04/12, ore 13:46

Io non so ancora come tu faccia.
Scrivi storie che indubbiamente riguardano Harry Potter, ma al contempo sono un universo a sé stante. Tu ridimensioni il concetto di 'What If', ampliandolo e rendendolo prismaticamente sfaccettato.
Sarò io che sono limitata (e se non mi contraddici mi arrabbio è_é), ma tu sei l'unica fanwriter di cui io abbia mai letto che riesce a rendere una storia parallela perfino migliore dell'originale. Non si fa sforzo alcuno a pensare che i fatti narrati possano essere avvenuti... a questo punto non solo all'interno nella saga, ma uno potrebbe persino porsi il dubbio che si tratti di fatti reali, di cui non ci si è accorti perché dopotutto non siamo che degli zucconi Babbani.
A proposito di zucconi Babbani (massì, che in fondo vogliamo loro quasi bene... quasi), ho adorato il fatto che tu abbia fatto intervenire i Babbani stessi nella Battaglia di Hogwarts. Se l'avesse scritto chiunque altro, probabilmente avrei cominciato a giocarci a 'Smettila di picchiarti', nella miglior tradizione bulla. Ma scritto da te, nel tuo splendido stile apocalittico, ma anche realistico e in qualche modo naturale, che non si può fare a meno di crederci. Come a dire: OH, Elos ha detto che i Babbani hanno combattuto a Hogwarts, che Hermione ha tirato il calzino e che Ron e Harry si sono scazzati di brutto. Punto e basta, è vero. Joanne, cara, è inutile che tu mi conti balordaggini su una certa Rose e un certo Hugo; com'è chiaramente esplicato da Elos, non è vero una mazza, per cui mettiti l'anima in pace. ù_ù

Probabilmente, da donna perspicace che sei, avrai intuito che mi sto concentrando su queste boiate perché non sono in grado di trovare parole sufficientemente entusiastiche per definire il tuo lavoro e il mio apprezzamento nei confronti dello stesso.
La storia è semplicemente magnifica, ideata, strutturata e particolareggiata come non mai. Fondamentalmente, è il libro che tutti vorremmo leggere. (Con 'tutti' intendo l'élite di persone che stimo e che meritano di possedere il dono dell'alfabetizzazione.)

La storia è estremamente amara, e l'idea conclusiva dell'incontro e la finale riappacificazione tra quelli che, più che amici, erano due fratelli, e come tali hanno litigato, riesce sì a dare un senso di sollievo finale, ma poi, come Ron stesso, ci si trova a pensare a tutti gli anni che sono andati sprecati, quel tempo che avrebbe potuto essere speso in altro modo; insieme, PER ESEMPIO.
Ripensando a Hermione e al titolo della storia, mi viene il collegamento con il suo quanto mai azzeccatissimo 'Però, sei un fulmine!'.
Non sai quanto, Hermione. :'(

Cara, ti rinnovo i miei complimenti, ti ringrazio per aver prodotto questo capolavoro e ti saluto, fiera di poter dire, anziché un laconico 'A presto', un fierissimo e perfino tracotante 'A domani!'.

(The Avengers SPACCA! WOO-HOO! Andiamo, convinci Daniele).

Un bacione!

Recensore Veterano
29/04/12, ore 12:45

Okay, mi ero seriamente imposta di scriverti una recensione decente.
Della serie "Bene, recensisco l'ultimo capitolo di Undici Giorni verso Hogwarts" e faccio la recensione più lunga del mondo, così da farle capire quello che mi ha fatto provare, anche se non ci riuscirò mai".
L'ho fatto? No.
Perché questa shot... Dio, è una delle shot più belle che abbia mai letto. Perché è verosimile, perché è fantastica, perché mi ha fatto piangere.
E io non sono quel tipo di persona che piange per un niente, no. Per far piangere me ci vuole una quantità impressionante di emozioni tutte insieme. Per far piangere me devi pugnalarmi al cuore con le parole, e tu ci sei riuscita perché ho pianto.
Ho pianto per Ron - Ron, quel ragazzo distrutto dalla guerra e dalla perdita dell'unica cosa che lo faceva andare avanti, dalla morte di un sogno brillante che poi si è trasformato in un incubo - per Hermione - quella ragazza saccente che è entrata nel cuore di troppe persone prima di andarsene; che è un po' come la Beatrice di Dante, per Ron -, ho pianto per tutto. Ho pianto quando Molly è morta, ho pianto quando Arthur è morto, ho pianto per l'odio che Ron provava per se stesso, un odio simile a quello che io provo per me, ma non totalmente complementare.
Ho pianto per quella casa dai mattoni gialli in cui ha sempre vissuto, ho pianto per il suo essere solo e per i ricordi che distruggevano pezzo per pezzo la sua anima, divorandola insieme ai sensi di colpa e al dolore dei rimpianti.
Ho pianto perché la speranza era morta, se n'era andata, sparita chissà dove, e questo mi ha fatto male, perché quando muore la speranza non resta più niente per cui lottare. E Ron non ha più lottato, si è lasciato trascinare dal rancore, dai rimpianti e dal dolore. Si è lasciato trascinare un po' da tutto, e si è fatto male.
Ho pianto perché questa shot è meravigliosa, è una delle più belle che abbia mai letto. Perché tu scrivi in un modo favoloso, perché sei riuscita a farmi morire dentro con ogni tua singola parola.
E, dopo questa recensione lunghissima, mi eclisso nel mio universo.
Per sempre tua,
_Cris

Recensore Master
29/04/12, ore 12:08

Complimenti per la postazione nel contest, e complimenti per la bellissima storia. Io non ho letto la long a cui si riferisce, ma non ho avuto problmi a comprenderla. Forse solo un paio di curiosità. Dici che Harry e Luna sono stati sposati per tren'anni, ma nel senso che ora non lo sono più o è solo per dire che sono spostai DA trent'anni? E poi anche le tre vite che ha vissuto Harry, detto da Ron alla fine. Una è fino agli 11 anni dai Dursley, poi gli anni di Hogwarts e poi gli anni dopo la guerra?
Comunque a parte questo, la storia, anche se lunga, è davvero ben scritta e non si fa per nulla fatica a leggere e seguire le emozioni di Ron. Tutto è reso molto bene, talmente vivido e toccante da commuovere quasi in alcuni punti. Certo, addolora la morte di Hermione e anche la rabbia di Ron, tale da allontanarlo da Harry e da tutto il resto, però almeno alla fine i due amici si riappacificheranno...
Brava ^_^

Recensore Veterano
29/04/12, ore 11:04

È una storia molto bella, e ti ringrazio per il POV, di cui in "Undici giorni" si sentiva proprio la mancanza (Uh, devo finire di commentarti anche quella!). Mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo a Ron se non fosse riuscito a mettere da parte quel grumo di invidia e rancore che vediamo apparire nel quarto libro, una sorta di grumo scuro come quello che Harry si porta dentro nella tua storia. Qui tu l'hai liberato ed enfatizzato, cosa molto credibile con la tragedia che i due devono affrontare. Essere un tavolo a tre gambe e perderne improvvisamente una. Sapere che, forse, se Harry avesse parlato di quel piano non sarebbe successo. Vedere quel che si vuole, come dice Ron, perché io non credo, come Harry, che quei due gli avrebbero mai permesso di fare una pazzia simile. Andare nella foresta nel settimo libro lo aiuta, in fondo, perché anche se ha solo l'appoggio dei suoi spettri (che sono poi tutto l'amore del mondo, e non roba da poco), affronta l'ignoto e la più grande paura di noi tutti da solo. Ma è il solo modo in cui può farlo, perché i suoi amici non glielo permetterebbero mai.

Sono davvero ammirata nel modo in cui tratteggi le emozioni: il senso di perdita, il rimorso, il dolore... C'è una bella differenza tra dire che uno soffre e mostrare la sofferenza vera. La tua storia è il secondo caso. La disperazione di Ron, che dopo anni e anni passati a vedere solo ciò che conferma la sua versione della storia, e la lontra bianca, ora si aggrappa a quel modo di fare per Harry, perché Harry deve essere vero, perché non può morire solo, non senza prima mettere le cose a posto. Dopo una storia “apatica”, come la vita di Ron, permeata da sentimenti negativi e dall’abbandono, la rinuncia (stare in una casetta ai confini del mondo senza contatti con nessuno per anni e poi improvvisamente sperare di non essere solo nell’ultima ora), la comparsa di Harry mette in moto qualcosa, un qualcosa che è stato bloccato per lungo tempo, magari sognato, pensato e argomentato nella testa di Ron, ma che non è mai potuto uscire davvero. E allora Harry DEVE essere reale, per dare un senso a tutto questo.

Una storia davvero molto bella, intensa e godibile. Bella idea usare il pacchetto di un altro contest per chiudere il cerchio, ma allo stesso tempo scrivere qualcosa che è perfettamente godibile di per sé (certo, con il quadro di “Undici giorni” ha più senso, ma è davvero leggibile come una storia a parte).

Solo una cosa vorrei segnalarti: "Avrebbe meritato Adesso Luna Lovegood insegnava Divinazione..."
Qui manca un punto, o una parte di frase, mica? Per quell'Avrebbe meritato non l'ho mica capito… A parte questo, davvero i miei complimenti per una storia splendida.

Rowi

Recensore Veterano
28/04/12, ore 14:51

tu questa me la paghi, davvero. una volta o l'altra. per adesso ti prendi un bacio di corsa, che devo andare a propagandarla alle amiche.

Recensore Veterano
28/04/12, ore 12:34

Oh mio Dio mi hai fatta piangere. Ho il cuore stretto dalla commozione per i rimpianti e il dolore di Ron. E per l'ingiustizia per come è andata per tutti e tre, perché si è rotto tutto, con la morte di Hermione, e non è giusto.
Ho letto anche Undici Giorni verso Hogwarts, e anche quella mi ha commosso, ma questa.. sarà che io adoro Ron e lo preferisco -sempre- però l'ho trovata molto più profonda. E lacerante.

Bravissima, davvero. Una storia meravigliosa, ci credo che hai preso il primo posto. Torno a piangere nell'angolo

Recensore Master
28/04/12, ore 11:45

Guarda, ho internet che va a singhiozzo e ci ho messo un'ora per riuscire a loggarmi e riaprire questa pagina, ma te lo dovevo dire: questa storia è bellissima. Raramente mi è capitato di leggere altre ff con un'introspezione tanto accurata e lontana dai solito cliché triti e ritriti. Qui vedo davvero il lavoro di un autore che si è calato nei panni del protagonista, annullando se stesso e pensando come lui. Questo Ron è così reale e umano da farti credere di esistere davvero, leggendo entri nella sua testa e nel suo mondo, distrutto dalla morte di Hermione. Assolutamente IC. Una storia commovente, tanti, tanti comlimenti!!!
ciao
Fri

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