Non male davvero questa contaminatio tra White Collar e Borges ( ti confesso che in un primo memonto avevo pensato che ti volessi riferire a Tema del traditore e dell'eroe, pi ho capito che si trattava de La forma della spada (e complimenti davvero per aver inserito di peso la frase "fucilato da soldati pieni di sonno" e il riferimento al disprezzo dell'interlocutore che non dorrà troppo a chi parla); parimenti ho gradito moltissimo i riferimenti alla sanguinosa e feroce lotta per l'indipendenza dell'Isola Verde, e di come il protagonista (volevo anche dirti che trovo molto apprezzabile la decisione di fare del protagonista un condannato a morte, un tipo di persona che di solito è molto portato ad essere sincero.
Per il resto, il tema del vizio capitale in oggetto mi sembra reso molto bene, tempo fa guardai in TV una rappresentazione teatrale, doveva essere il Faust, non so, ebbene c'era una personificazione dell'invidia che diceva di essere magra perché guardava sempre mangiare gli altri, ebbene in questo caso il prorompente sentimento di invidia che ha dominato il protagonista ha letteralmente divorato tutto quello che c'era di buono in lui, gli ha donato la cappa di piombo dell'ipocrisa e gli ha cucito gli occhi con fil di ferro, tutto teso a distruggere quello che pur avrebbe dovuto essergli suo amico (il tizio mi sembra anche essemamente classista, come se avere una posizione sociale alta significhi essere essenzialmente migliori).
Credo che costui darebbe non poco filo da torcere a Minosse, la sede dovrebbe essere il Cocito, ma sulla zona precisa ho dei dubbi, dato che con il suo comportamento non tradisce solo il suo amico, ma anche la patria.
Bello anche il comportamento dell'interlocutore, nella sua carriera ne deve averne conosicute di canaglie, ma quel tipo malvissuto doveva essere davvero di un tipo speciale...
PS. E anche stavolta grazie per le note

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Questa storia mi sembra la messa in pratica di due noti proverbi (o meglio, frasi fatte) sui rapportri intergenere, ovvero "la via per il cuore di un uomo passa per lo stomaco" e "anche "l'occhio vuole la sua parte" in questa storia la protagonista eccelleva nella prima parte, nella seconda...beh, si può dire che non fosse nemmeno in concorso....
Mi è parsa molto ben narrata la vita di questa bruttina (nemmeno stagionata) e del suo considerarsi (perfino in famiglia, che sarebbe o dovrebbe essere il luogo degli affetti) "trascurata" (per usare un eufemismo) nel mondo che apprezza fin troppo il bene effimero della bellezza (del resto, nemmeno lei ne è immune, non ha mica posto gli occhi sul primo che ha incontrato, sia nella prima parte della storia che nella seconda).
Il testo a mio avviso illustra molto bene le varie fasi della sua vita, soprattutto nel non arrendersi alle meschinità altrui e di farsi regina di un mondo dove non conta avvenenza e grazia esteriore, ma non certo per questo meno affascinante, un modo di trattare le vivande che potrebbe benissimo essere definito "gastrosofia" (Apicio avrebbe fatto i salti di gioia se avesse potuto incontrare una persona così raffinata).
Non so dire quale sia la parte più divertente della storia, secondo me è da collocare in due episodi: la particolare (e gustosissima) forma di corteggiamento che attua la protagonista (con conseguenti reazioni di lui) e la sua folle disperazione nel volersi "suicidare" (anche nel senso di abbanondono dei valori in cui aveva ciecamente creduto) andando in un fast food (è uno di quei momenti ambigui in cui non si sa se definire un episodio comico o tragico).
Devo dire che mi riesce difficile immaginare il protagonista che finalmente ha messo la testa a posto e si gode le gioie della famiglia, dev'essere proprio vero che alla fine anche l'uccello più solitario ha pur sempre bisogno di un nido, e pazienza rinunciare alle avventure galanti, ha trovato una forma di bellezza molto più duratura (e soprattutto capace di calmare nel milgior modo uno dei bisogni primari della specie).

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Cara Margherita,
il racconto dell'infamia di Matthew mi ha impressionato: sei riuscita a rendere perfettamente il tormento che lo ha trascinato e roso da dentro per trasformarlo in un individuo meschino e spregevole. Dopo il compimento della sua vendetta contro Neal per la sua colpa di esistere e di superarlo con la sua forte personalità, segue la vendetta contro sé stesso, alimentata dal senso di colpa, che lo ha portato a concludere i suoi giorni davanti al plotone d'esecuzione in una sbiadita e meschina imitazione della fine dell'uomo che ha tradito.
La drammatica ambientazione della rivolta irlandese nel 1920 costituisce una cornice storica insolita e perfettamente adeguata alla cupezza del personaggio narrante.
A presto
MaxT :)

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Cara Margherita,
per creare una storia con una protagonista brutta ci vuole tanto, tanto coraggio. Chi sarebbe mai andato oltre la cinquantesima pagina di tanti romanzi o oltre la seconda puntata di tanti serial identificandosi con una bruttona perennemente delusa?
Eppure tu l'hai creata, e con un risultato che splende nella sua ironia e nella sua originalità. Sei partita dalle prime sensazioni di una bimba appena in grado di percepire il mal celato rifiuto dei suoi cari, per poi attraversare le continue frustrazioni che hanno accompagnato la sua adolescenza, senza far sprofondare il lettore nell'angoscia e nella tristezza, ma tenendolo su con la vivacità del racconto e l'ammirazione per la tenace volontà di questo personaggio inedito.
Bethany Grimm, combattendo con coraggio contro la sua vita tutta in salita, è riuscita sia a raggiungere il suo lieto fine agognato, sia a divertire e meravigliare il lettore.
Alla prossima
MaxT :)

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Cara Margherita,
questo racconto mi ha lasciato un larghissimo sorriso sulle labbra. Peter che si strugge nell'indecisione per la spesa esorbitante mi ha ricordato qualcun altro che ben conosco, e il trovarlo così inaspettatamente messo davanti al fatto compiuto è un lieto fine assolutamente a sorpresa.
Come al solito, tanto di cappello per la vasta cultura che dimostri con riferimenti e citazioni a trecentosessanta gradi, che siano di opere ormai classiche, di serie televisive o di sogni ad occhi aperti davanti alla vetrina delle gioiellerie.
Complimenti per l'ottimo lavoro
MaxT :)

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Mi sono lasciata questa OS per ultima appositamente. Appena ho visto il nome di Keller sono balzata sulla sedia; questo personaggio ha un fascino strabiliante a mio modesto parere e nel fandom inglese sono così rare la Fic su di lui (o forse sono io che non le trovo, cosa alquanto probabile) che non mi aspettavo davvero di trovarlo qui. Comunque, scusami la piccola digressione. Lo so che sono noiosa ma non posso non complimentarmi ancora per il tuo modo di scrivere. E poi il tempo e il luogo nel quale hai deciso di ambientare la storia mi sono piaciuti moltissimo. Un Keller terribilmente IC, tanto che quando narrava a volte nella mia testa leggevo con la sua voce. Ho avuto i crampi allo stomaco quando Neal stava per essere fucilato, non so se più per l'atto in sé o per i sentimenti di Matthew. E poi il disegno conservato dopo così tanto tempo, un vero colpo al cuore. Inoltre il disegno di San giorgio e il drago che richiama il Canone è stata un'altra genialata. Nonostante tutto Keller non riesco proprio a odiarlo, nella mia testolina lo giustifico sempre. In conclusione, sono nuova su EFP e ho deciso di leggere Fic a random, la tua è stata la mia prima scelta per i temi trattati e posso davvero ritenermi soddisfatta.
Ancora complimenti!

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Niente banalità e niente volgarità, questa OS è stupenda. Sinceramente non mi aspettavo proprio una Neal/Jones, coppia molto rara nel fandom italiano. Mi è piaciuta perché nonostante il tema fosse la lussuria, hai saputo tenere la giusta distanza canonica tra i due. La scena alla finestra è stata descritta perfettamente tanto che mi pareva di essere li (magari! *colpo di tosse imbarazzato*) Certo, Sara è un personaggio che a me risulta proprio odioso e che toglierei brutalmente dalla serie, ma in questa Fic è stato molto utile allo scopo narrativo. Complimenti, complimenti davvero.

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Prima cosa: adoro il tuo modo di scrivere. Devo ammettere che quando ho letto "personaggio inventato" ho storto la bocca, ma mi sono dovuta ricrede immediatamente. La tua Bethany è una forza della natura, ho amato ogni singola riga in cui viene descritta la sua vita. Dio mio, quando descrivevi i dolci mi hai fatto venire una fame pazzesca, per fortuna subito dopo ti sei premurata di descrivere quelle schifezze da fastfood, e per questo ti ringrazio. Scherzi a parte, la fine mi ha divertito immensamente! Neal ingrassato mi ha fatto spanciare dal ridere! Rinnovo i complimenti e proseguo nella lettura.

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Non so come cominciare questa recensione senza scadere nel banale, per cui inizierò a snocciolare le miei impressioni che comunque non rendono giustizia a ciò che hai scritto. Per prima cosa vorrei dire che ho amato la descrizione del padre di Peter, di cui praticamente non sappiamo nulla; hai incarnato l'avarizia senza forzare la mano. Inoltre i pensieri di Peter sono molto ben riusciti, mi è arrivata dritta al cuore la sua paura di poter essere come suo padre, anche se invece la sua è solo una (quasi)giustificabile parsimonia. (Perdonami la tripla ripetizione di "suo/a" è colpa dell'ora) L'intervento di Neal e Moz mi ha intenerito moltissimo. Finale dolcissimo. Che dire, l'ho adorata e corro a leggere gli altri capitoli!

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Ovviamente incapace di resistere (sorella, perdonami, perché ho peccato!) ho saltato a questo capitolo, la vera tinta rosse della serie...sperando l'altro non sia troppo invidioso, ahah!
Desiderio e lascivia in egual misura, mischiati con maestria al senso di colpa...il lettore ne è contagiato e riempito, li sente suoi, desidera e si vergogna, fugge e vuole la sua parte, ancora e sempre di più. Un'impeccabile ritratto della lussuria, stemperato da un finale dolce. Davvero bella ed originale nei personaggi (ammetto credevo sarebbe stata una PeterxNeal), come al solito sai intrattenere, emozionare e mai deludere.

A.H.

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Questa la adoro. Sul serio, è un capolavoro! Brillante, provocatoria, ironica. Proprio come Bethany.
Hai costruito un personaggio perfetto proprio nel suo essere la negazione della perfezione, una sorta di rivincita delle donne normali ed al contempo una sfida al comune buonsenso sulla bellezza e sugli stereotipi. Colpisce subito la netta consapevolezza (parola che, abilmente, ripeti due volte nei primi due capitoli), tratto distintivo e fondamenta del carattere di Bethany, a cui si aggiunge una nota costante di ironia che hai magistralmente reso adattandovi lo stile stesso della tua scrittura quando parlavi di lei. E poi il rifiuto alla sottomissione, l'acutezza e l'abilità incredibile in cucina...fenomenale. Un trionfo finale meritato e da sorridere.
Povero Neal, a certe cose non si può proprio resistere.
Favoloso!!

A.H.

Ps.: Non intendo nemmeno per un secondo esagerare dicendo che ritengo Bethany Grimm uno dei migliori OS che abbia mai trovato in una fanfiction. Se non proprio il migliore.

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Eccomi finalmente, con un po di tempo ed una voglia matta di leggere questa piccola e 'peccaminosa' raccolta.
Come sempre non posso non apprezzare l'equilibrio e la linearità con cui riesci a rendere le trame, leggere una tua storia è sempre un piacere. Mi è piaciuta molto questa introspezione nel passato di Peter, la possibilità per una volta di immaginarlo da bambino con i genitori, ed il personaggio del padre è ben delineato e credibile, non avrei nessuna difficoltà a vederlo inserito nella serie! Anche perché il suo carattere avaro pare davvero rispecchiarsi pallidamente nell'atteggiamento composto e calcolato di Peter...ma con qualche infine notevole e dolce differenza. Il processo di pensieri che attraversa il ricordo e il dissidio interiore è perfetto, pare davvero di passare da una decisione all'altra, di ragionarci su, su quelle perle (con la differenza che, essendo donna, avrei optato con + decisione per l'acquisto, ahahah!), e alla fine appare effettivamente ragionevole, anche se malinconico, il lasciarle lì.
Come sempre, poi, adoro Neal: meraviglioso e perspicace, il suo legame con Peter è perfettamente reso nel suo capire i suoi dubbi ed optare per la decisione giusta...stavolta il nostro ladro ha proprio fatto centro!
E che teneri i due sposi...credo che ora l'avere una collana di perle South Sea per il decimo anniversario di matrimonio diventerà il mio desiderio proibito! ...povero il mio futuro marito, ahahah!

A.H.

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Ma ma... com'è che non ho visto il quarto capitolo? D:
Il capitolo più eccitante e lo avevo del tutto ignorato xD
Ma perché non mi hai avvisata che così lo recensivo?! xD
Comunque, bé che dire... wow!
Mi è piaciuto davvero, specialmente la parte della finestra! Si percepiva il desiderio, la voglia... waaaa io adoro queste cose sconce >< lo so che non lo dovrei dire, ma è così u.u Ho un animo essenzialmente perverso e si, questa One Shot mi è piaciuta davvero tanto!
Non so bene cosa dire perché, bé, chi non vorrebbe un uomo come Neal? Non posso neanche pensarci, ci credo che questo poveretto è rimasto folgorato xD
Neal è sensuale, seducente e così... oltre. Cioè ho visto delle foto per farmi un'idea generale di come sia questo fantomatico Caffrey, e devo dire che non è proprio il mio tipo -io amo più gli uomini alla Johnny Depp- però mio dio, il modo in cui lo hai descritto è così travolgente!
Voglio un Neal Caffrey tutto per me, maledizione ><
Va bene basta dire scemate!
Con questo ti saluto -però devo ancora leggere le altre ff che hai scritto per il contest, non le trovo ><, se mi dici dove trovarle te ne sarei grata!-
Un bacio,
Tua
HopeGiugy~

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Con un immeso ed imperdonabile ritardo, sono qui anche io a commentare questa storia semplicemente stupenda, nonche` parecchio commovente. L'ambientazione e` meravigliosa, davvero molto originale, ma soprattutto ho apprezzato la tua capacita` di presentare la storia con uno stile che e` davvero adatto all'epoca in cui essa e` ambientata! Anche il personaggio di Keller, poi, che nella serie tv mi sta abbastanza antipatico, mi risulta qui molto piu` sopportabile; anzi ammetto che, in parte, ho provato pena per lui, che avrebbe potuto avere tutto se solo si fosse accontentato un po', ed invece ha perso ogni cosa a causa della sua invidia.

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Stupenda! Ti ho scoperta dal link all'interno del forum. Un po' come Eros, che brutto, incolto, senza scarpe e tutto il resto è innamorato del Bello...certo, qui è in chiave comica e, direi, culinaria...mi hai fatto venire fame! Di dolci, per altro! Comunque scorrevole e divertente, scrivi benissimo e la tua protagonista è qualcosa di originale e interessante. Anche il tentato suicidio nel McDonald's, davvero, non credo che ci sia morte peggiore per un'amante del cibo. Complimenti!
P.S.: coff coff, vorrei leggere anche le altre ma mi sono resa conto adesso che fa parte di una serie tv che non ho mai seguito... O.O Sono riuscita a leggerla come un'originale!
(Recensione modificata il 14/09/2012 - 02:22 pm)

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