Recensioni per
Dark Blood
di evilqueen82

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/01/13, ore 22:46

Ed eccoci alla conclusione di questa storia: la fine di un racconto - lungo o corto che sia ad un solo capitolo o più - è sempre qualcosa di dolce-amaro perché è come chiudere un ulteriore paragrafo della propria vita. Ma, in fondo, perché ci siano degli inizi, bisogna affrontare anche la conclusione e so che, anche in questo caso, ci sarà presto un nuovo inizio da vivere insieme, come sempre.
E, ad ogni modo, sicuramente non smarrirò mai il ricordo della prima volta che ho letto questo racconto, isolandomi dai familiari con un notebook mezzo scassato di mio fratello ma scossa dalle risatine per i vari momenti più esilaranti e più emozionata nei momenti introspettivi o più malinconici. Così come non smarrirò neppure il ricordo di ciò che ha portato alla nascita di questo racconto perché anche in un momento di buio, vi è comunque una fonte di luce nel calore e nell'affetto delle persone amate.
Dopo questa premessa, veniamo finalmente a noi: quando i nostri eroi tornano alla dimora delle ragazze trovano niente poco di meno che Castiel che, già nelle vesti di Angelo Custode come aveva promesso, sta vegliando sul sonno di Amanda. E' proprio lui che spiega alle due sorelle che cosa era accaduto quella sera e quale pericolo la ragazza avesse corso se non fosse intervenuto e, soprattutto, di quanto, malgrado l'apparenza, ella sia molto fragile e sola e abbia bisogno della loro presenza.
E così, il giorno dopo, assistiamo al risveglio della giovane e al momento in cui le tre ragazze, finalmente, mettono da parte rancori o segreti e possono parlarsi a cuore aperto. E' il momento, per Amanda, di lasciarsi andare e dar sfogo a tutto il dolore e la solitudine e quella sensazione di estraneità ed alienazione, di impotenza e di fragilità. Ma anche in questo caso, malgrado gli errori e le incomprensioni, potranno ripartire da quel momento e guardare al futuro senza ripetere i medesimi errori. E il primo passo è quello di promettere di non avere più segreti, una promessa che mi ha fatto non poco sorridere, soprattutto per il modo in cui si è menzionato, a tal proposito, il voto infrangibile  e Draco. Un po' ciò che rappresenta una parte di me che non verrà mai dimenticata, malgrado sia andata avanti. Ma è proprio questo il bello del ricordo e ho apprezzato con particolare commozione che anche in tuo racconto, tu non abbia mancato di concedermi questa possibilità.
Piacevolissimo il clima di maggiore serenità con cui le ragazze scherzano, si inseguono e giocano prima di rimettere in ordine l'abitazione, preparare il pranzo ed essere a loro volta pronte per l'arrivo degli ospiti. Molto tenera l'insicurezza di Amanda e il modo in cui dapprima sia timorosa di ciò che i fratelli potrebbero sapere della serata precedente e del loro eventuale giudizio, ancora di più quando vi è una sorpresa inaspettata come l'arrivo di Castiel ma è una tensione spezzata da commenti maliziosi e sarcastici di Dean, subito reguardito da Sarah e dall'angelo stesso.
Un momento altrettanto delicato quello che vede il dialogo tra Amanda e l'Angelo che dimostra fin da subito di voler prestare fede all'impegno preso il giorno prima nel prendersi cura di lei, nel preoccuparsi del suo essere poco loquace e apparire così intimidita. Fino a quando la giovane, con slancio, non chiede perdono per la sua condotta per poi ringraziarlo con altrettanta dolcezza e tenerezza ed è proprio la purezza dei loro dialoghi e contatti che rende questo legame tra Angelo e umana particolare e intenso.
Un momento che viene però spezzato per lo strano rumore in cucina per poi tutti accorrere e scoprire che si tratta soltanto di un momento di passione e di intimità tra Dean e Sarah (e non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi permesso, per via letteraria, di vivere qualcosa del genere con un attore che adoro e che mi fa letteralmente sciogliere le ovaie *____*), prima che la serata vera e propria abbia inizio.
Ma giunge, infine, il momento dei saluti finali: non si tratta di un vero e proprio addio in quanto vi è sempre la speranza di rivedersi ma anche la consapevolezza che il genere di vita dei due cacciatori è un ostacolo di non poco conto ad una stabilità quale il rapporto con una donna o persino l'idea di avere una famiglia. Ma è ancora più delicato per il rapporto che si è instaurato tra Amanda e Castiel, anch'ella particolarmente provata dall'allontanamento di Castiel che, tuttavia, riesce a placarne ancora una volta la disperazione.
Un solo bacio che, per quanto appassionato, è incredibilmente puro: è un mezzo di comunicazione attraverso il quale, l'Angelo le dimostra tangibilmente che avrà cura di lei e che non dovrà mai più sentirsi sola. Un semplice tocco e, come preannunciano le sue parole enigmatiche, ella non sarebbe mai più rimasta sola.
E qui si conclude la storia delle tre giovani amiche ma ne inizia una nuova.
Ancora una volta, tesoro, e l’ultima per quanto concerne questo racconto, lascia che ti ringrazi per la passione e l’impegno con cui, da una semplice role tra amiche, hai saputo trarre una trama variegata di eventi e di situazioni. Non soltanto il fatto di avermi resa protagonista e partecipe ma il modo in cui mi sia stata dedicata come si evince, in modo particolare, nelle parti introspettive che toccano davvero le corde del mio cuore seppur in una maniera traslata come avviene scrivendo.
E, ancora una volta, ci tengo a ribadire quanto sia orgogliosa del modo in cui tu abbia potuto appassionarti alla scrittura per poi migliorarti e continuare ad evolverti nella scrittura e nell’ideare trame, sempre con umiltà e con costanza. Non importa che ci siano periodi di piena ispirazione e periodi di “magra” letteraria purché la passione non si estingua: e non è solo la trama di per sé che riesce a coinvolgere ma l’impegno e fatica di ogni singola frase.
Grazie di tutto questo e di averlo condiviso.
Alla prossima grande avventura,
la tua Kurtina

Recensore Junior
23/01/13, ore 21:39

Bonsoir!
Eccomi qua, dopo aver letto oggi la conclusione del libro di Chris, ho preferito distrarmi prima di poter rileggere questo capitolo. Senza bisogno di arruffianamenti o di false lusinghe, posso dire che sia uno dei miei capitoli preferiti: sicuramente il più delicato poiché dedicato all'introspezione di un personaggio che fino a questo momento è stato visto soltanto in poche e brevi apparizioni e qualche aneddoto più divertente e simpatico. Un capitolo che mi è particolarmente piaciuto e non soltanto perché conosco la tua passione ed ammirazione per Misha nonché per questo personaggio che, come dici spesso a ragione, rappresenta la panna di una torta al cioccolato quale Supernatural. Ma anche perché so di quanto di te ci sia in queste pagine per quanto poi naturalmente riviste un po' in chiave letteraria ma veniamo subito al dunque.
Il capitolo inizia con la promessa di comprendere quale fosse la missione a cui Castiel alludeva e così scopriamo anche l'origine di quel lieve livido che aveva sullo zigomo ed è una scena quella della sua lotta contro la ragazza che appare fin da subito toccante ed emotivamente coinvolgente. Soprattutto la lotta della ragazza la cui disperazione del vivere l'ha portata a tentare un simile gesto che soltanto Castiel ha potuto fermare (e neanche facilmente :P) e la delicatezza e la dolcezza con cui l'angelo si prende cura di lei e, dopo averla lasciata riposare, torna per sincerarsi delle sue condizioni ed assicurarsi che simili episodi non abbiano a ripetersi. Il risveglio della ragazza è segnato da uno stato di apatia ma le parole che pronuncia sono fin da subito lapidarie circa la sua insofferenza nel vivere, il preferire la morte e l'idea che nessuno avrebbe comunque rimpianto la sua perdita. Ed ecco che allora inizia una discussione davvero molto delicata e suggestiva: quella che riguarda la credenza e la fede in Dio o persino nella sua esistenza. Se non fosse per il momento così teso e drammatico, farebbe quasi sorridere il contrasto tra l'agire della giovane e quel parlare più sboccato, rispetto alla natura più mite e delicata di Castiel: il suo avere risposte semplici e di una credenza così radicata da risultare quasi irritanti, quasi fossero solo un palliativo per placare la turbolenza dell'agire umano. Credo che nello sfogo di Amanda, ci si possa perfettamente identificare. Si tratta di emozioni universali quali la solitudine, l'impotenza, il sentirsi fragili e soprattutto la stanchezza del vivere quotidiano. Ma anche la perdita di fiducia che oltre in Dio si riflette anche nella vita sulla Terra e nel rapportarci con gli altri. Da un lato vediamo la ragazza che sembra dissacrare tutto ciò che è sacro per Castiel, tutte quelle sue risposte pronte ma d'altro canto vediamo quest'ultimo che è comunque intrigato dalla conversazione e da quella prospettiva che gli fa, ancora una volta, analizzare il comportamento umano: poiché per quanto imperfetti, per quanto gli uomini possano risultare arroganti o persino impuri e miscredenti, è lì che si cela la loro perfezione. La loro essenza: lo sbagliare continuare e rialzarsi o trovare un valido motivo per vivere una vita che spesso e volentieri pare priva di senso o di aspettative per il futuro.
E poi arriva il momento in cui la giovane racconta della sua esistenza e di tutto il dolore patito fino a quel momento: la sua solitudine e la difficoltà a farsi accettare dagli altri malgrado la buona volontà e le maniere dolci; il modo in cui ciò ha influito anche sulla sua sicurezza e l'autostima per poi rendere ancora più difficile i tentativi di approcciarsi a colleghi, potenziali amiche o corteggiatori. La speranza che cambiando paese le cose sarebbero migliorate per poi scoprire che non era affatto così e sentirsi ancora una volta emarginata e messa da parte anche dalle due sorelle. Il modo in cui è riuscita a scoprire, malgrado l'incantesimo di Castiel per modificarle la memoria, tutto ciò che è avvenuto: dalla relazione di Sarah con George fino alla morte di quest'ultimo fino a comprendere che quella sua sensazione di dejà-vu aveva una sua motivazione. E così oltre a venire a conoscenza dei fatti da cui è stata tenuta all'oscuro, anche la sofferenza crescente per essersi sentita tradita dalle due ragazze e quella decisione estrema, sventata solo dall'intervento dello stesso angelo che adesso cerca di aiutarla ad affrontare il tutto. E quando questi cerca nuovamente di farla ragionare ma invano ecco che compie quel gesto anche fisico che riesce a scuoterla nel profondo, così come farle saggiare le conseguenze di un gesto quale il suicidio. Il momento che segue è molto soffuso e dolce, quello in cui Castiel ne placa il dolore con la promessa che tutto quel dolore patito non sarà stato vano ma che si assicurerà che il resto della sua vita sia felice. Ma la prima cosa da fare è cercare di aprire il proprio cuore e, malgrado la sofferenza e le umiliazioni subite, provare ancora una volta a fidarsi e lasciarsi andare. E tutto grazie alla dolcezza e tenerezza che le ha riservato Castiel che ne accontenta anche una piccola e più puerile curiosità come mostrarle le ali: un gesto che sembra purificarla fino a quando, completamente stremata, non si addormenta. La promessa del suo angelo che veglierà quella notte su di lei.
Ma solo la prima notte di tutte quelle che seguiranno perché tra loro si è stabilito un legame che è quanto di più suggestivo e tenero immaginabile.
Ti faccio i miei complimenti di cuore: non soltanto questo capitolo si contraddistingue da quelli precedenti, proprio per la delicatezza e l'attenzione che hai posto per rendere al meglio lo stato d'animo della ragazza. Ma è stato anche molto suggestivo poter contemplare qualcosa di così autobiografico quale questa lotta contro se stessi e la difficoltà di amarsi ed accettarsi così da avere difficoltà con il mondo esterno. Nonché il bisogno di ciò che tutti cerchiamo: puro e semplice amore e il coraggio di riuscire ad essere se stessi, sempre e comunque.
Ti abbraccio forte forte tesoro,
ti adoro ♥
La tua Kurtina.

Recensore Junior
14/01/13, ore 23:11

Ed eccoci arrivare, finalmente, alla parte più "viva" del racconto: quella all'insegna della battaglia vera e propria che si preannunciava fin dall'inizio dell'intrigo con la morte di George e il desiderio di vendetta da parte degli altri membri della band. E qui il patos e il ritmo incalzante è stato perfettamente orchestrato, alternando momenti di pura tensione persino ad una possibilità di sorridere nuovamente per una battutaccia di Dean o per la mera e semplice carneficina dei personaggi della saga di Twilight, senza offesa, ovviamente, per i suoi fan.
E il capitolo, fin dalle primissime righe, esordisce in modo evidente per far comprendere il tipo di atmosfera nel quale andremo ad immergerci con la prima vittima tra le file dei vampiri che da un lato crea il panico e la disperazione generale dello schieramento nemico e, d'altro canto, ha inizio la vera e propria battaglia. E se inizialmente i nostri eroi sembrano essere in posizione di vantaggio, la lotta promette di essere tutt'altro che semplice perché ecco che Alice riesce subito a rendersi nuovamente minacciosa, riuscendo ad allontanare Castiel che è un fondamentale alleato in una battaglia di simili proporzioni ed entità.
Ma, ciò che ho particolarmente apprezzato di questo capitolo, nonostante si tratta di un momento di svolta per quanto concerne l'avventura vera e propria, non manca di esservi un momento di introspezione. E che questo avvenga attraverso il dialogo tra le due sorelle è particolarmente toccante: non soltanto ci permette di avere un'altra occasione di guardare al carattere di entrambe e alla loro vicenda personale, ma definisce ulteriormente i contorni della vicenda. Si denota, dal punto di vista di Lycia, il modo in cui, seppur indirettamente, abbia vissuto la storia d'amore tra Sarah e George e della quale era quasi completamente all'oscuro, sicuramente la parte riguardante la vera identità del vampiro. Ciononostante, è stata proprio lei a scorgere il cambiamento della sorella: quel divenire più solitaria, quel non riuscire neppure a lasciar trapelare il suo dolore e la sua sofferenza, l'umiliazione e il frantumarsi del suo primo amore fino anche alla comprensione che, se fosse dipeso da ella, avrebbe continuato ad agire in tale modo, escludendola completamente. E' uno sfogo pieno di rabbia, di amarezza, di risentimento e di biasimo ma anche all'insegna di un amore che riesce ad andare oltre la paura e il timore o il senso di protezione della sorella maggiore che dapprima sembra metterla in guardia da un coinvolgimento emotivo per Sam e poi cerca di nasconderle quanto di paranormale abbia vissuto fino a quel momento. E dopo che, finalmente, riescono a porre da parte le loro controversie personali, sono concordi anche nel non volere abbandonare i due fratelli: per quanto consapevoli di poter essere, per loro, soltanto un ostacolo o un impedimento, non possono restare inermi ad osservare.
Ed ecco che spunta nuovamente Castiel che - a parte quasi procurare un incidente - le informa degli ultimi sviluppi fino a chiedere soccorso a Bobby. Devo dire che, per quanto la presenza di quest'ultimo sia limitata ad una sola telefonata, ho adorato questo momento: anche in poche righe sei riuscita perfettamente a dipingere questo personaggio che è sicuramente tra i miei preferiti. La sua natura apparentemente burbera, scontrosa, la sua mancanza di tatto anche nel rivolgersi ad un angelo ed apostrofandolo come "stupido" ma, altrettanto indubitabile, il legame che lo vede così affezionato a Dean e Sam, tanto da cercare lui stesso un modo di toglierli dai guai, trovando presto un rinforzo più che valido.
Molto divertente, come sempre, è leggere anche la perplessità di Castiel che sembra persino più naturale quando cerca di capire la logica degli umani o, in questo caso, di due giovani donne così affezionate ai loro amici e che farebbero di tutto per trarli in salvo. Ma presto Castiel fugge, alludendo ad un'altra misteriosa missione e noi ci ritroviamo nuovamente catapultati nella radura.
E qui la battaglia che si sta consumando è sempre più cruenta e violenta e il sostengo di Castiel era naturalmente destinato a mancare con gravi ripercussioni.
In questa fanfiction hai, tra le premesse, ammonito i fan di Twilight perché la prendessero scherzosamente ma io spero che siano stati abbastanza obiettivi da leggere anche questo capitolo con attenzione. Perché il dialogo che avviene tra Dean e Alice è davvero qualcosa di molto particolare: mi è piaciuto molto come i due discutano sulla natura dei vampiri e quella umana. Dimostrano come, spesso e volentieri, siamo mossi da pregiudizi anche nel quotidiano e basterebbe cambiare prospettiva per renderci conto che non è tutto limpido. E' vero che gli uomini possono generare la vita e che, da un certo punto di vista, l'eternità è una condanna senza scampo; ma è anche vero che la natura dell'uomo prevede spesso la sopraffazione dell'altro, la competizione che diviene anche violenta e può condurre alla morte. L'uomo sicuramente non sa spesso apprezzare il dono più grande ricevuto e se anche definiti mostri, non è tassativo che i vampiri non provino più forme di affiatamento e di legame che non possano definirsi umani come l'amore tra la famiglia Cullen simboleggia.
Ancora una volta, comunque, non mancano i colpi di scena anche a quello che appare come un capitolo già segnato per il tipo di eventi: l'arrivo di Zaccaria anch'egli dipinto perfettamente per la sua natura opportunista e il suo perseguire il suo unico scopo, senza alcun riguardo per il resto. Lui che non si è fatto scrupoli di stringere un patto coi vampiri, traendo in quell'occasione un espediente per raggiungere il suo fine ultimo, seppur ancora una volta sia sembrato vano.
La situazione sembra nuovamente disperata per i fratelli Winchester ma ecco che - e qui risate infinite nel vedere la strage seguente! - le due giovani intervengono, armate di tutto punto e riescono loro stesse a dare un contributo non poco importante alla battaglia, almeno fino a quando non restano Jacob e Renesme e la loro disperazione da convertire nella forza per la loro vendetta. Ed un ultimo ma non meno importante intervento quello del cacciatore che riesce a sterminare gli ultimi nemici e salvare persino la piccola Lycia.
Finalmente si può tirare un sospiro di sollievo: vediamo i fratelli Winchester quasi schermirsi dopo aver rischiato la vita, Sam e Lycia che si scambiano sguardi innamorati e il battibeccare di Dean e Sarah circa un presunto graffio sullo sportello dell'auto. E mentre l'atmosfera si stempera per una battuta e l'altra - esilarante quel "E' un bastardo" "Credevo fosse un angelo" "No, era un bastardo!" - ecco che resta un ultimo interrogativo da svelare: che fine ha fatto Castiel?
Ed è così che si conclude uno dei capitoli più intensi: un capitolo che ha saputo racchiudere tutte le diverse sfumature che ne hanno reso la lettura qualcosa di molto scorrevole, tanto da non poter abbandonare la pagina fino alla conclusione.
Dall'azione cruenta vera e propria fino ai momenti di introspezione dedicati ai personaggi fino anche a piccoli momenti comici come la gaffe di Dean nell'augurio a Blade. Il tutto, ancora una volta, magistralmente condotto da te che hai saputo perfettamente alternare i diversi ritmi nelle scene.
Grazie infinite anche per il pensiero dolcissimo della dedica ed attenderò di poter nuovamente leggere il prossimo capitolo, sicuramente tra i più delicati e suggestivi dell'intera fanfiction.
Un abbraccione forte forte ♥
La tua Kurtina.

Recensore Junior
05/01/13, ore 20:37

Eccomi qua: chiedo venia, anzitutto, per il ritardo ma ieri non ho avuto modo di trovare un po' di quiete, quella necessaria e giusta quando si legge (o, in questo caso, si rilegge) qualcosa e se ne vuole cogliere ogni aspetto. Ed ecco che questo capitolo inizia all'insegna dell'azione dopo che i precedenti hanno visto alternarsi, in modo davvero travolgente che non permette di distogliere lo sguardo, momenti di azione e di introspezione con momenti persino che riescono a strappare il sorriso. Eppure già la fine del precedente episodio lasciava intendere che fosse soltanto una tregua perché, da lì a poco, qualcos'altro sarebbe accaduto. L'inevitabile.
E ancora una volta, la protagonista di questo episodio increscioso è proprio la giovane amica di Dean che, una volta ripresasi dalla morte di George - dopo che la notizia della morte è ormai di dominio pubblico ma il clamore tutt'altro che spentosi - sembra essere letteralmente rinata. Ma vi è ancora un conto in sospeso e non sarà facilmente risolvibile, non quando questo riguarda la vendetta e i giovani che la reclamano non sono neppure lontanamente umani. E così è con poche e lapidarie, minacciose parole che ricattano Dean perché si presenti quella sera insieme al fratello per l'ultima regolazione dei conti.
Qui apro una parentesi perché mi è piaciuto non poco come tu abbia posto l'accento su un aspetto molto interessante non soltanto per la trama di per sé ma la personalità del personaggio. Mi riferisco al rapporto tra Sarah e Dean: si desume, già lo si capiva negli scorsi capitoli, che sono legati da una profonda amicizia, rispetto e fiducia reciproca e che Dean ha davvero a cuore le sorti della giovane, tanto da esser stato il suo protettore più di una volta e averla messa in guardia circa il vampiro. E' un rapporto che non manca anche dell'aspetto passionale, essendovi sicuramente anche una forma d'attrazione ma sono solo sporadici momenti poiché il giovane, fin da subito, con sincerità e rispetto, ha dichiarato alla giovane di non potersi legare proprio per il tipo di vita che conduce e ciononostante il loro legame resta. E' persino coronato da una dolce complicità nel darsi dei nomignoli ed è evidente anche nella preoccupazione di Dean e nel suo senso di colpa per non aver saputo gestire meglio le possibili ripercussioni della morte del vampiro.
Un altro aspetto innovativo del capitolo è stato vedere in azione anche Lycia così da riuscire anche a delinearne più precisamente la personalità: ella è naturalmente spaventata e preoccupata per le sorti della sorella ma è tutt'altro che impreparata. Appare persino ansiosa di prendere lei stessa l'iniziativa e soccorrerla con tanto di abbigliamento e armature appropriate, tanto che il giovane deve cedere alla sua testardaggine e condurla con sé, con grande sconcerto di Sam.
Malgrado la tensione, si strappa sempre un sorriso da piccoli espedienti come l'apparizione improvvisa di Castiel che strappa un grido alla ragazza per poi manifestare il motivo della sua presenza. Mi è piaciuto come, in modo indiretto, anche la terza ragazza è stata coinvolta con Castiel che porge domande circa le sue condizioni, si sincera che abbia dimenticato l'episodio cui ha assistito ma vi è anche il non trascurabile dubbio che lei stessa possa essere in pericolo.
E dopo una decina di minuti fa di nuovo la sua comparsa con un segno rossastro: devo essere sincera ma la prima volta che ho letto la scena, ho avuto un attacco di risa. Certo, poi verrà spiegato ampiamente cosa è accaduto in quel breve lasso di tempo, ma avevo immaginato che Amanda lo avesse schiaffeggiato perché introdottosi magari nel bagno o comunque avendola disturbata in un momento personale :D Ma andiamo avanti perché la politica, anche nelle recensioni, è sempre quella del "no spoiler!".
Comunque, si avvicina il momento fatidico ma ecco che abbiamo un'altra piacevolissima parentesi: quella che vede Dean uscire dall'auto, lasciando così soli Sam e Lycia. E il secondogenito mostra ancora una volta la sua cavalleria e dolcezza più evidenti e spontanei di quelli che potremmo riscontrare in Dean - e solo in certi contesti e con persone cui tiene particolarmente - e così cerca di alleviare le preoccupazioni della sorella minore fino a coinvolgerla in qualche racconto delle loro peripezie. Lui stesso si sorprende di come riesca a parlare tranquillamente e in modo anche spontaneo e sciolto: ben restio dal sedurre ogni bella ragazza o dall'usare lo charme del fratello, riesce però a trovare un'intesa. Un peccato che quel momento più delicato viene interrotto dall'arrivo di Dean eppure, dopo che lui se n'è andato ancora alludendo malizioso ai suoi sospetti che sembrano confermati, si ritrovano l'uno tra le braccia dell'altro ed è soltanto il momento tanto pericoloso se li induce a scostarsi l'uno dall'altro per risolvere la controversia per il benessere della sorella maggiore. Il bisticcio tra i due fratelli si interrompe e arriva il momento cruciale e qui abbiamo la descrizione di nuovi personaggi e subito la descrizione non può che rimandare (ah, quante risate che attendono!) ai personaggi della saga di Twilight che sono stati ben riproposti in questo contesto, anche rispettano i caratteri: dall'aggressività più marcata di Emmett fino ad Alice che si fa da guida. Ovviamente Dean non si risparmia dall'usare lo stesso atteggiamento arrogante ma la sicurezza vacilla solo nel senso di colpa quando la giovane viene trascinata lì e, come non bastasse, Castiel li informa che i veri e propri carcerieri non sono vampiri ma altre creature non ben definite. Ma ancora una volta Dean mette da parte tutto quando si tratta della sua giovane amica che prende premurosamente tra le braccia, esortandola a mettersi al sicuro con la sorella. Ed ecco che è proprio lui che, AL SOLITO, riesce a far surriscaldare gli animi con quelle rappresaglie verbali che annunciano lo scontro che vedremo essere il momento culminante delle prossime scene. Il tempo stringe, Sarah e Lycia devono mettersi al riparo e abbandonare così i due fratelli ma malgrado il carattere frenetico degli eventi che ha reso il capitolo tanto pieno di suspense, c'è spazio anche per un piccolo ma disperato e struggente bacio. Una punta di colore delicato in tutto quel contesto più avventuroso e adrenalinico.
I miei complimenti tesoro: non soltanto ci avviciniamo alla parte più d'azione dell'intrigo ma in questo capitolo hai bilanciato perfettamente vari toni dell'atmosfera, fino a mettere qualche accenno più romantico e delicato anche nel mezzo dell'azione. E dando anche nuove sfumature ai personaggi già introdotti e lasciando spiragli aperti a quelli ancora poco noti. Attenderò il seguito con tutta l'avventura e anche la parte più divertente (da anti-Twilight almeno, senza offesa :P) di cui è intriso.
Un abbraccione forte forte dalla tua fiera Kurtina ♥

Recensore Junior
01/12/12, ore 22:00

Buon Sabato innanzitutto e vediamo subito di abbandonare questa uggiosa giornata piovosa nella quale i miei neuroni si sono dati ad un bel party (colpa di Kurt ma non posso parlare finché non vedi) e torniamo seri.
Per quanto questo inizio di capitolo mi consenta di esserlo perché questa è sicuramente una delle scene più briose e divertenti. Anzitutto vediamo introdotte le altre due protagoniste femminili: la sorella e l'amica di Sarah e se, fino a pochi istanti prima, la preoccupazione principale era quella di affrontare un clan di vampiri che sarebbero presto giunti a vendicare il loro leader ed amico; vi è un altro problema e non da poco.
Le due ragazze sono, infatti, all'oscuro non soltanto dell'assassinio avvenuto nelle loro pareti familiari, ma addirittura, nel caso di Amanda soprattutto, dell'amore che la giovane nutriva nei confronti del cantante. La sorellina, invece, aveva vissuto la faccenda seppur ad una maniera indiretta: era consapevole della frequentazione con il cantante, non a caso è rapida a comprendere di chi si tratti; ma si può avere un utile punto di vista esterno nel quale si denota che il cambiamento della ragazza era divenuto più schivo e taciturno negli ultimi giorni. Quasi, appunto, si stesse preparando a quel nuovo incontro, certamente non nel modo in cui ci si poteva convenzionalmente passare.
Uno dei momenti più divertenti è quello in cui Lycia cerca di spiegare ad Amanda di chi si tratti e quando usa, seppur ironicamente, l'attributo di "divina superstar", al nome di battesimo, l'altra associa immediatamente il famosissimo attore. Non soltanto, anche quando le viene fornito il nome del cantante, non riesce assolutamente a collegarlo al giovane, almeno fino a quando non vi arriva per il collegamento ad Emma Watson (e questo mi ha suscitato, debbo dirlo, un verso di tenerezza poiché proprio da lì io stessa ho conosciuto la band con ricordi che, come sai, sono ancora impressi) per poi definirlo un "tipo strano con il frangettone"; definizione che mi ha fatto ridere ancora una volta, pur consapevole di ciò che sarei andata a leggere nelle righe seguenti. Il momento di leggerezza però finisce presto, nel momento in cui le due giovani entrano nella casa e si trovano davanti a tre volti sconosciuti e, soprattutto, la vista sconcertante del cadavere del suddetto ragazzo.
Ancora una volta notare come allo sgomento generale, si contrapponga la pacatezza di Castiel, soltanto un cipiglio corrugato ne trascende la gravità del momento perché appare inflessibile, persino nel parlare dell'atto più violento in natura. Ma è in apparenza perché lo sguardo azzurro è anche animato da una tristezza e un rammarico che ancora appare incomprensibile per le due nuove arrivate. Più che comprensibile è lo sfogo e l'indignazione, lo shock e l'orrore di Amanda che è determinata a chiamare la polizia.
E' un momento molto delicato quello in cui è Castiel ad avanzare in sua direzione per dissuaderla: le parla con estrema tenerezza nel farle perdere i sensi così che possa dimenticare gli avvenimenti della serata poiché nuovamente sono tutti in grave pericolo per l'arrivo degli altri vampiri.
Nuovamente l'atmosfera diventa molto più tesa (a parte quella disputa tra Castiel e Dean per determinare chi dei due abbia materialmente ed effettivamente ucciso il cantante), soprattutto perché gli altri promettono vendetta, malgrado la tipica reazione spocchiosa di Dean. E' ancora una volta Castiel che deve mettere le cose a posto con grande sdegno del primogenito Winchester (e quel "al diavolo" che ci stava una meraviglia :D) ma sembra tutto essere soltanto una momentanea pausa. La cosiddetta quiete dopo la tempesta perché, soprattutto, il bello deve ancora avvenire. Intanto il capitolo finisce con un'altra nota di briosità e spensieratezza: le amorevoli prese in giro di Dean nei confronti del fratello e della sua presunta infatuazione per la sorella dell'amica. Ovviamente non facciamo spoiler nella recensione ma sono davvero impaziente di rileggere i momenti più interessanti nel rapporto tra le sorelle, l'evoluzione della conoscenza tra Sam e Castiel con le due nuove arrivate.
Nel frattempo rinnovo i complimenti per come hai giostrato perfettamente i caratteri dei protagonisti, alternando anche ritmo più serrato ed incalzante con uno più leggero e piacevole di schermaglie e battutine.
Tutto in preparazione dell'avventura che seguirà nei prossimi e che sono impaziente di gustare nuovamente e poterne parlare :)
Intanto ti auguro una buona Domenica e un buon Dicembre.
La tua Kurtina ♥

Recensore Junior
28/11/12, ore 21:27

Ed eccomi qui! In ritardo come al solito... T-T perdonami! Davvero un bellissimo capitolo! Ho amato l'introspezione molto dettagliata che hai dato ai personaggi e la storia continua a essere sempre molto appassionante! inoltre, sono felicissima di dirti che anche in questo capitolo non ho affatto notato errori di sintassi: BRAVA!! Al più presto correrò a leggere il prossimo capitolo. Perdona la lentezza con la quale recensisco i capitoli ma non ho mai molto tempo libero... :/ scusa!! >__> Adesso vado! Un bacione!

Recensore Junior
21/11/12, ore 18:18

Eccomi qua per il consueto appuntamento settimanale e devo dire che, personalmente, amo particolarmente i capitoli introspettivi. 
Magari non hanno granché azione ma, a mio parere, sono quelli che rappresentano la struttura stessa della storia perché fanno comprendere tutto ciò che si celi dietro il comportamento, le parole e tutti gli atteggiamenti che i personaggi mettono in atto nello scorrere della vicenda.
E' sicuramente la parte più delicata dello scrivere perché bisogna cercare di entrare in contatto con le emozioni dei personaggi così da riuscire a trasmetterle a chi legge e poter anche riuscire a comprenderli maggiormente o persino, ed è quello l'aspetto più suggestivo nello scambio tra autore e lettore, riuscire a identificarsi in loro.
Che poi la digressione di questo capitolo riguardi una ragazza, credo che dia al tutto un approccio ancora più struggente e ancora più vissuto e non lo dico soltanto perché la ragazza in questione rappresenta il mio alter ego (almeno non solo per quello =D) ma torniamo seri e concentriamoci, piuttosto, sui pensieri di Sarah.
E' uno dei personaggi che, per quanto inventato, viene meglio approfondito e curato: è grazie (o per colpa, a seconda dei punti di vista) a lei se abbiamo il collegamento tra la figura antagonista e i nostri adorati fratelli Winchester, infatti. E' la sua vendetta e il suo amore deluso ed infranto che motiva quel suo bisogno di sentirsi protetta e tutelata e, al contempo, una rivendicazione di se stessa, cercare di ritrovare la sua serenità anche e, soprattutto, a prescindere da ciò che George le ha fatto: il suo modo - come poi verrà approfondito anche nei capitoli seguenti e dal punto di vista di altri personaggi - di vivere l'amore e anche i rapporti con le persone.
L'arrivo di George nella sua vita è stato sicuramente il primo amore ma, direi, soprattutto il simbolo della perdita della purezza e di quello spirito puerile che si abbandona facilmente all'amore, anelandolo in una maniera quasi disperata; con lo stesso slancio con cui un bambino si lascia andare ai genitori. George ha rappresentato il suo venire a contatto con la sua femminilità ma ciò è avvenuto, e in senso negativo, soprattutto nel dolore e nella realizzazione di esser stata ferita, che quella parte di sé è stata oscurata e compromessa.
Ed è una frattura, quella che è avvenuta, che nulla potrà sanare, neppure la morte di George.
Dovrà ella stessa imparare a perdonarsi e divenire più saggia così da ricavare un insegnamento prezioso da questa esperienza e poter andare oltre.
Mi piace poi, particolarmente, il rapporto con Dean. Il modo in cui - se non è lui, poi, il dongiovanni della situazione ;) - mostra il suo lato più sensibile e delicato: è stato lui ad aprirle gli occhi su quel circolo vizioso nel quale era entrata, a causa del vampiro, ed è stato lui a proteggerla. Lui che anche in quel momento è combattuto tra il volerla preservare quasi simbolicamente da un'immagine di morte e desolazione ma è anche il primo che ne riconosce la determinazione. La forza d'animo che scaturirà da questa situazione, fino a convincere gli altri a lasciarla agire.
Sa che è cessato il momento di proteggerla e deve imparare a camminare sulle sue gambe.
 
Lasciando la ragazza ai suoi pensieri, ci ritroviamo nel colloquio tra i ragazzi e devo dire che è quasi ironico, se non fosse allarmanete il contesto, il modo in cui Castiel rimanga sempre pacato. Imperscrutabile e con la stessa voce composta annuncia che sono tutti in serio pericolo poiché stanno per essere raggiunti dagli altri vampiri della band. Tutti allarmati rientrano in salotto per porre di nuovo in salvo la ragazza la quale, però, è a sua volta già consapevole di ciò che sta per accadere.
E' davvero andrenalinico (esiste la parola?) il modo in cui gli eventi si sviluppano con una freneticità che lascia davvero senza fiato: non facciamo, infatti, in tempo a vedere la fine di un primo incubo che già se ne prospetta uno successivo. E persino peggiore.
Ma ecco che, con un espediente molto sbarazzino e simpatico, la narrazione conclude con una nota più leggera perché Sarah sembra aver capito chi stia arrivando.
E con una nota di sollievo malgrado la preoccupazione ma non anticipo altro e dovrò attendere pazientemente il prossimo aggiornamento e quegli aneddoti più divertenti che racchiuderà.
 
Ancora una volta, tesoro, mi delizio nel rileggere queste pagine: soprattutto è bellissimo immortalare questi momenti di serenità. Leggerli e ricordare le circostanze in cui ogni parola è stata vergata, modificata poiché anche queste piccole grandi cose sono un simbolo di noi.
E non potrò mai ringraziarti abbastanza di averti con me.
Un bacione ♥
la tua Kurtina.

Recensore Junior
14/11/12, ore 20:17

Ed eccoci al terzo capitolo che, come il precedente, comincia all'insegna dell'azione: sono ancora lontani dall'aver sconfitto il malefico George. Ma comincia, anche questo, con una grandissima comparsa, quella del fratello e così finalmente i Winchester sono riuniti.
Se già mi è piaciuto il modo in cui hai saputo interpretare Dean, dall'accezione più avventurosa ed ironica e comica fino al modo in cui protegga il nome della famiglia; è stato ancora più divertente vederlo in compagnia del fratello. D'altronde il loro rapporto è sicuramente uno dei pilastri della fiction: le due diverse personalità che spesso si trovano in disaccordo.
Laddove Dean è sempre più spavaldo ed arrogante, si antepone Sam molto più cauto e riflessivo, molto meno impulsivo prima di compiere un gesto. Sembra infatti essere lui quello che comprendere, per primo, quali conseguenze più pericolose possono esservi quando ci si mette contro un clan di vampiri, soprattutto facendone scomparire uno. Tra l'altro, come obietta giustamente, persino uno famoso così che ci sia anche il rischio di far ricadere l'attenzione mediatica sulla situazione e sulle circostanze misteriose in cui viene a mancare.
E Sam non aveva affatto tutti i torti ad essere preoccupato ma questo poi lo vedremo soprattutto nei prossimi capitoli (che soddisfazione già sapere che accade! =D), intanto George, non avendo potuto soggiogare Sarah (che soddisfazione da "potere femminile" quando Sarah gli lancia addosso il suo anello e poi gli fa quel gestaccio, era davvero anche il minimo dopo tutte quelle umiliazioni e sofferenze passate! :D Soprattutto lo smacco di George di non poterla sottomettere al suo volore con l'ipnosi :D) si rivolge agli altri componenti della band fino ad informarli di ciò che sta accadendo a casa della ragazza.
Quel suo improvviso moto di allegria e di incredulità sconcerta tutti i presenti ma il ragazzo non rivela, malgrado le minacce di Dean, che cosa lo diverta tanto ma ecco che arriva un nuovo colpo di scena che porta con sé un altro protagonista della vicenda. Se già il modo in cui arriva, fino a ferire mortalmente George è intrigante, quando poi non si palesa subito e questi è preso dal panico - addirittura pensava ad un terzo fratello :D - la vicenda è ancora più intrigante ma d'altronde ricorda perfettamente il modo in cui Castiel è comparso anche nella fiction. Mi è piaciuto e ho apprezzato moltissimo, a questo proposito, il fatto che tu abbia anche saputo così ben descrivere la sua natura pacata, il suo parlare come apparisse imperturbabile anche in una situazione come quella che si prospetta essere molto delicata e pericolosa. Soprattutto, il modo in cui affronta quelle situazioni senza mai perdere il controllo, persino sei stata bravissima a riportare anche le espressioni e parole del personaggio, a rendere la somiglianza con l'originale persino più marcata! Ma malgrado anche l'aspetto di un uomo mite, George ne intuisce il potere nascosto, tanto da provare soggezione e domandargli la sua vera identità e ciò lo porta a quella frase simbolica riguardo l'appartenere al Signore e la mancanza di fede nel mondo umano. E direi che la battuta di Dean "L'ho già sentita" sia un po' quella di tutti i lettori ma ciò non toglie fascino alla lettura, anzi. Come dicevo prima, al contrario, rende il tutto persino più "reale".
E' proprio Castiel che sferra il colpo mortale e la scena in cui George realizza che sia la fine è davvero molto suggestiva e ben descritta, soprattutto dal punto di vista emotivo. Perché nel momento dell'angoscia, è proprio alla ragazza che si rivolge: malgrado le abbia fatto del male e l'abbia sfruttata, cerca in lei un conforto, persino una stretta di mano che lo fa apparire come un bambino fragile e sperduto. Ma anche la reazione di lei è molto intensa: ha voluto la vendetta, ha voluto sottrarsi dal giogo che George rappresentava, quella parte di sé che è stata ferita ed umiliata ma, ciononostante, è consapevole che il sentimento che ha provato per lui era reale. E sa che quando lui sarà morto, si porterà con sé una parte anche di ciò che è stata: probabilmente anche la fiducia nel mondo e nelle persone. E' un momento davvero angosciante quello in cui deve realizzare e confrontarsi con se stessa, fino a quel punto estremo, tanto che si rifiuta di assistere alla scena. Non c'è più quell'arroganza improvvisata, la sicurezza della presenza alleata di Dean e quel desiderio di fargliela pagare, c'è soltanto l'amarezza e il dolore per ciò che era stato e adesso non era più possibile. Ed è con questa consapevolezza che si allontana dalla scena,  ridotta in lacrime.
La morte di George si consuma con quell'ultimo dialogo con Dean, fino a quando non perde la vita. Eppure questa morte non è la fine del tutto ma, come annunci tu, soltanto l'inizio di una nuova ed intensa avventura che vedrà i protagonisti, ormai entrati in scena (quasi tutti almeno :D), affrontare ancora molte insidie ma sempre l'uno accanto all'altro.
Ancora una volta, tesoro, ti rivolgo i miei complimenti e l'ammirazione per come hai saputo perfettamente giostrare il tutto, soprattutto a parte il rapporto tra i fratelli, mi piace la caratterizzazione di Castiel e il suo ruolo fondamentale e non soltanto se correlato all'avventura vera e propria.
Aspetterò trepidante il nuovo capitolo, è ancora più appassionante rileggere tutto a distanza di tempo :)
Ti abbraccio forte forte, un bacione ♥
la tua Kurtina.
 
 
 
 

Recensore Junior
08/11/12, ore 11:18

Prima di tutto, scusa il ritardo! Come avrai intuito non sono stata molto su Efp -pensa che non ho ancora scritto il 12 capitolo della mia storia... T-T- e quindi non ho potuto lasciare la recensione! Scusa! >_> Comunque, mi sembra di averti già detto come la penso su questa storia: È BELLISSIMA! Adoro tutta la storia che gira attorno al protagonista, così subdolo e malvagio, e amo il fatto che sia fantasy! ** Inoltre la fan fiction non ha neanche un errore grammaticale! Quindi ancora una volta BRAVA! Adesso vado! Presto recensirò il capitolo 2. Un bacio! Ciao ciao!

Recensore Junior
05/11/12, ore 21:52

Ed eccoci qua con il secondo capitolo e - anche se sicuramente - finirò per ripetermi nelle future recensioni e commenti, questa parte è stata una tra le mie preferite.
Anzitutto se mi ha lasciato col cuore in sospeso, il modo in cui si è concluso il capitolo precedente - nel momento in cui George sta infierendo mortalmente sulla giovane - ecco che l'azione ricomincia e, fin dal primo istante, si respira quel momento di tensione e di particolare suspense. Sì, perché fin dalla prima riga vediamo introdotto un altro personaggio (e per io che lo adoro aggiungerei anche finalmente) che altri non è che il nostro Dean Winchester.
Devo dire che non è affatto facile calarsi nei panni di questi personaggi poiché, a differenza di altre serie TV, proprio per la natura della fiction concentrata sui combattimenti e sulle creature soprannaturali che affrontano di volta in volta, non si dà spesso particolare spazio alle caratteristiche del personaggio. Se lo vediamo quasi sempre alle prese con le armi, con gli insulti ai suoi nemici e con quel fare da playboy un po' spaccone ma un giustiziere ed un eroe, trovo che sia un carattere anche molto interessante e particolare da analizzare. Anzitutto ho sempre amato la sua fedeltà di fronte alla famiglia ma anche la lealtà nei confronti delle persone alle quali destina il suo affetto. Se è vero che non è raro vederlo in compagnia femminile che spesso cambia anche di puntata in puntata (altrimenti non sarebbe il nostro amato Dean :D), è anche vero che non sono poche le volte in cui rischia la vita per proteggere delle persone alle quali tiene o da cui è legato da un vincolo d'amicizia. Ed è ciò che è avvenuto anche in questo caso, come si comprende più avanti, visto il legame tra lui e la protagonista ma anzitutto ne apprezziamo l'arrivo tempestivo, prima che fosse davvero troppo tardi per lei.
Ciò che appare, inoltre, particolarmente interessante per capire l'indole di George è il modo in cui osserva il nuovo arrivato: il solo pensiero, infatti, che Sarah possa essersi concessa o aver amato qualcun altro collide con la sua possessività e gelosia. Sentimenti che sono oserei dire "bestiali" e che non hanno davvero niente a che vedere con il vero amore; il suo è soltanto l'orgoglio di sapere che quella giovane ormai è avvelenata del suo sentimento e che, per tanto, sarà sempre alla sua mercé. Se da un lato questo mette in risalto la sua natura egocentrica, dall'altra ne dimostra anche un bisogno di accettazione e di consapevolezza che spesso sta alla base di comportamenti dei personaggi "cattivi".
Lo scambio di battute tra Dean e George poi riesce anche a sopperire all'atmosfera più tesa, spesso e volentieri strappa anche diverse risate, come nel momento in cui i due cercano di sminuirsi l'un l'altro con l'uso del sarcasmo; addirittura George che gli consiglia di informarsi sul soprannaturale facendo uso di internet (mica è Bella Swan, tanto per restare in tema :P). Ma comunque Dean non si lascia distrarre anche se sembra sempre giocare sul filo della provocazione e dell'arroganza - suoi tipici! - fino persino a proporre di sfidarsi e porre la ragazza come premio.
Mamma mia, ricordo ancora la prima volta che ho letto questa parte: mi sono immaginata perfettamente George che cammina presuntuoso - e anche un po' coglioncello se mi si concede la licenza - verso Dean, sfidandolo a colpirlo, cosa che lui non manca di fare anche con una certa goduria e se l'attimo prima stava lambendosi le labbra al pensiero di un sontuoso banchetto; quello dopo lo si vede imprecare nel modo più sguaiato e divertente possibile. Il tutto coronato, ovviamente, dalle battutine di Dean, quasi poi lui fosse quello che parla con l'acqua di rose :D
La scena poi si capovolge ed è il momento di Dean di giocare a fare lo spavaldo, provocando George ma è in quel momento che si comincia a comprendere la complicità tra lui e la ragazza che hanno teso una trappola ai danni del vampiro; ed oltre ad esser stato quindi vittima del loro stratagemma, si vede ulteriormente umiliato nello scorgere l'anelito più intimo tra i due giovani, motivo che lo fa ulteriormente indispettire; ancora una volta lasciando intravedere la sua natura più possessiva ed orgogliosa che non può tollerare che vi sia un altro uomo nella sua vita.
Viene umiliato però anche nel suo potere nel momento in cui si trova intrappolato nel sigillo che è stato disegnato sul soffito e in virtù del quale non può neanche più compiere un passo, come apprende dalla ragazza stessa ed è allora che si rifà su di lei e nel modo più subdolo e vigliacco. Quello di annientarla nello spirito, nel suo essere donna e anche in quel suo essere più delicata e femminile, quello su cui aveva fatto pressione, fin dall'inizio, per accattivarsela e riuscire ad ottenere soltanto piacere da lei, sfruttandola ad una maniera parassita ed egoista. Ed è in quel momento che ella, pur consapevole che il suo amore sia stato ingenuo e mai ricambiato, vacilla per la prima volta da quando è arrivato Dean e qui si denota da parte del ragazzo un alone più tenero e dolce nel prenderne le difese pur inveendo contro il vampiro e, come al solito, ricorrendo allo stesso sarcasmo, furbizia e anche una buona dose di imprecazioni che stanno sempre bene sui suoi lineamenti.
Ma ancora una volta ci lasci con una conclusione che ci fa sospirare in attesa del sequel :D
Beh, tesoro, ancora una volta non mi ripeterò pensando a quanto sia stato meraviglioso scorgere questo progetto, anche il ricordo di quella prima role che poi è diventata una tua rielaborazione personale. Non potrei trovare parole abbastanza esaustive per dirti il ricordo che ne conservo, soprattutto la tua dolcissima e meravigliosa dedica che mi commuove e mi fa ulteriormente sorridere.
Non smetterò mai di dirti quanto sia orgogliosa di te, dei tuoi progressi e della passione in ogni ambito e di quanto ancora anelo di scorgere ulteriori miglioramenti, sempre con la stessa passione e sempre con lo stesso divertimento.
Al prossimo capitolo,
un bacione dalla tua Kurtina ♥

Recensore Junior
29/10/12, ore 11:06

Ci tenevo particolarmente ad essere la prima che avrebbe messo la firma nelle tue recensioni e non soltanto per una questione di megalomania (o forse sì? :D). Il punto è che, anzitutto, ti do il benvenuto ufficiale in questo sito per amanti di fanfiction e di scrittura in generale.
In secondo luogo perché so perfettamente tutto il background che sta dietro alla pubblicazione di questa fanfiction: ricordo perfettamente la role giocosa e più superficiale - passami il termine - che ha dato origine a tutto. Era un modo, quello, di passare il tempo, di farsi qualche risata in compagnia ma tu hai avuto la passione, l'impegno, l'ordine e anche la strategia di trarne qualcosa di molto più profondo, strutturato e molto più coinvolgente.
Sei riuscita ad estrarre una trama così variegata, piena di colpi di scena e di patos che si alternano magistralmente a momenti di introspezione dei personaggi e che rendono impossibile staccarsi dalla lettura fino a quando non si arriva alla fine.
Ma mi fa piacere poter avere l’occasione di una lettura concentrata capitolo per capitolo e più minuziosa per cogliere con più attenzione i particolari e i movimenti dei protagonisti.
Non dimenticherò mai le prime impressioni: le prime risate, i primi colpi di scena e i primi momenti di incredulità quando mi sono trovata coinvolta nelle situazioni che hai descritto e senza minimamente coinvolgermi se non all'atto conclusivo, rendendo tutto persino più vissuto, proprio come un libro a cui ci si affaccia senza sapere cosa se ne ricaverà e di questo non saprei davvero come ringraziarti.
Sarà davvero un piacere predispormi a rileggere queste pagine e denotare quanto, pur il tempo passando, di te sia rimasto e rimarrà nel tempo e colgo anche questa occasione per ribadire quanto sia fiera di te: di ogni miglioramento che denoto dalle tue pagine e di tutto quello che hai dentro e che lasci così trasparire.
Ma adesso direi che è il giusto momento per parlare della tua fanfiction.
Il prologo è stato minuziosamente studiato per innescare, fin dalle prime righe, una curiosità morbosa quando si intuisce che quello che doveva essere un concerto come tanti altri, sarà qualcosa di particolare. Nella fattispecie, l’ultimo concerto di George Craig e, altro elemento di non poco interesse, il mistero che ruota intorno alla sua morte e ci fa comprendere che ciò che si andrà a leggere nei vari atti, sarà qualcosa fuori dall’ordinario.
La narrazione comincia nel ritorno agli esordi degli eventi che, in una fitta trama, ci porteranno allo snocciolamento nei vari capitoli che seguiranno. E’ un George Craig nelle sue vesti di predatore notturno – e non soltanto per la sua natura che ci verrà a poco a poco svelata con indizi disseminati nella narrazione – quello che, al termine del concerto, si aggira nella città di Vancouver. Ha una destinazione ben precisa, ed è la casa di una giovane donna. Il primo personaggio di cui possiamo, a poco a poco, fare conoscenza attraverso la descrizione del suo carattere: una giovane dai lineamenti tipicamente nordici ma che, soprattutto, pecca fin dall’inizio – e lo si denota bene dai ricordi sprezzanti di George – per la sua estrema ingenuità. Quel suo ricercare l’amore fiabesco, ispirata da un animo tanto romantico quanto ingenuo, e aver così schiuso il suo cuore a colui che ne ha fatto uso. Un uso egoistico e perverso perché, ed è evidente dalla sua natura stessa, sembra trarvi linfa vitale e non soltanto nel mero suggerne il sangue, ma nella consapevolezza di esser riuscito a incontaminarne l’anima con il suo veleno. Le sue bugie, il suo opportunismo e la sua sete di passione oltreché di sangue, due elementi che sembrano essere fusi e due elementi di spicco in questa personalità controversa e piena di punti scuri che si intreccia strettamente a quella della giovane. Quella sua razionalità che vacilla di fronte al giovane e ciò che egli rappresenta per i suoi sogni di serenità e d’amore, prima di cadere nuovamente nella sua trappola, prima di lasciarsi di nuovo ricadere in quell’amore dannato che la allontanerà sempre più da se stessa per renderla completamente dipendente da lui. Motivo di enorme esaltazione per il vampiro, di un’adrenalina che riesce persino a scuotere la sua esistenza da quel continuo vagare, ripetere le giornate uguali le une alle altre con diverse vittime in una continua e costante ricerca di mera e semplice gratificazione.
Ma qualcosa andrà diversamente quella notte. Non è l’accoglienza che George si aspetta, quella che gli viene riservata dalla giovane ma non vi è alcun timore in lui: consapevole delle proprie potenzialità, accetta quell’apparente ritrosia ed indifferenza come un’ulteriore sfida che renderà la soddisfazione persino più intensa. Ma la descrizione di questa sua natura perversa e opportunista, viene inframmezzata da una parentesi molto suggestiva ed interessante che riesce a farci comprendere cosa abbia suscitato quella misoginia e quel comportamento di sprezzo e superiorità nei confronti delle donne, quell’usarle e poi lasciarle a se stesse. E nel rifiuto di quella che considera una creatura inferiore – una delle tante – sembra rivivere la sensazione di impotenza e il dolore e la delusione subite, tanto da indurlo a reagire con feroce rabbia, quasi animalesca nel prendere la giovane per la gola. Finalmente svela la sua vera natura, sotto la cortina di fascino e di lusinga ipocrita, per declamare il suo possesso esclusivo ancora a dimostrazione di quanto gli esseri umani – le donne in particolar modo – siano soltanto oggetti alla propria mercé.
E il capitolo si conclude all’insegna della suspense quando una pressione persino lieve, sembra presagire il peggio per la ragazza.
In attesa dei nuovi colpi di scena e risvolti, non resta che rimirare queste due personalità a confronto, questo amore dannato e malato che corrisponde all’auto-distruzione di una giovane vittima di se stessa e della dannazione di un’anima oscura come quella di chi col sangue sugge anche l’essenza vitale.
Magistrale conduzione dell’atto, soprattutto le parentesi introspettive e il modo in cui le loro vite siano intrecciate con un laccio che deve essere infranto.
Sangue e amore sporco, dannazione e assoggettamento.
Eternità e mortalità.
In attesa del prossimo capitolo, di nuovo ti porgo il mio benvenuto e ti abbraccio.
La tua Kurtina.