Premetto che ho atteso che tu finissi l’intera storia prima di lasciare questo commento, proprio per non cadere nell’errore di giudicare anzitempo.

Ho apprezzato l’intera struttura, dal lessico alla velocità di dialoghi e descrizioni ridotte all’osso, proprio per rendere il tutto molto incisivo. Un plauso speciale va alla tua resa di Tony, che ritengo sublime. Ciò che stona è questo capitolo ed il modo in cui, a mio parere, hai affrontato la situazione da te ordita. E non mi riferisco alla violenza ed agli abusi subiti da Loki, che tu hai giustamente e liberamente deciso di infliggergli per esigenze di trama su cui non discuto. E’ la scena della crocifissione ad essermi sembrata superflua.

Sì, posso averne apprezzato l’impatto visivo in sé, però non mi ha trasmesso nulla. Perché l’ho avvertita vuota, distante. Se l’intento era scolvolgere o almeno colpire, io ammetto candidamente di aver fisicamente sbadigliato nel leggere quei dettagli.
Ho atteso, prima di commentare, proprio perché speravo tu sfruttassi l’evento in qualche modo. Non tanto per Loki, a cui hai fatto “semi” superare il trauma privandolo di ricordi fin quasi alla fine, quanto per Thor. Tutto dimenticato? Colpo di spugna nel cervelletto tempestoso e basta, nessun pensiero all’aver visto l’amato fratello crocefisso, con un feto abortito ai suoi piedi? Mai, neppure un pensiero?

Ho scelto la bandierina neutra in un mare di verde proprio perché, sempre a mio modesto parere, questo dettaglio fa perdere alla tua opera lo status di “piccolo capolavoro del fandom”.

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