(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Non sono molte le storie che mi hanno colpito tanto da segnalarle per l'inserimento nelle scelte, ma questa merita davvero di essere selezionata; l'autrice ha saputo sviluppare una storia d'amore che nella saga viene solo accennata, quasi del tutto lasciata all'immaginazione, ed è riuscita a farlo operando una perfetta introspezione dei sentimenti dei due protagonisti.
Il punto di vista centrale è quello di Hermione, che a quindici anni si trova ad affrontare il suo primo innamoramento: resta ferita dalla mancanza di tatto di Ron e dal suo non accorgersi di lei, si vergogna di chi è e di come è, nell'insicurezza che non può condividere appieno nemmeno con la sua amica Ginny, e si trova a dover fare i conti con emozioni nuove e taglienti. Ecco, e tutto questo emerge in ogni parola e in ogni immagine descritta dall'autrice, che ci presenta Hermione in tutte le sue sfaccettature, dalla so-tutto-io introdotta nei primi libri, alla ragazzina vulnerabile che, pur avendo una bacchetta e ottimi voti a scuola, non è affatto diversa da quelle che si incontrano nella vita reale. La Hermione di questa storia risulta perciò completamente IC e reale, sembra quasi di conoscerla ed è impossibile non sentirsi partecipi delle sue sensazioni.
Anche Viktor, per quanto poco si sappia di lui dalla saga, appare IC. I suoi modi un po' burberi che si sciolgono un po' alla vista di quella ragazza così diversa dalle altre e tanto particolare di cui si innamora poco alla volta.
Un altro elemento da apprezzare è senza dubbio il fatto che nessuno dei personaggi che fanno di contorno a questa storia è lasciato a se stesso, e mi spiego meglio: viene descritta la vita degli studenti di Hogwarts, e chi viene nominato anche solo di sfuggita ha ugualmente il suo spessore, da Pansy Parkinson che è felice con il suo 'principe' Draco, ai commenti malevoli di Lavanda, alla storia non ancora iniziata di Harry e Ginny. Sono presenti gran parte dei personaggi più noti, e ognuno di loro ha il suo spazio ritagliato nella cornice di quella che vuole essere soprattutto la storia dell'amore tra Viktor e Hermione, completamente inserita nello sviluppo della trama originale e attentamente sviluppata.
Anche Ron, che solitamente viene maltrattato e ridotto a un mucchietto di insensibilità e superficialità quando Hermione viene fatta innamorare di qualcun altro, non esce dal personaggio che è stato descritto dalla Rowling. È presente l'insensibilità che lo ha caratterizzato particolarmente nel periodo del quarto anno, certo, ma la sua figura non viene sminuita per essere messa da parte a favore di quella di altri. Ci vengono descritte le sue reazioni alla scoperta della relazione tra Viktor e Hermione, ed è impossibile non dispiacersi anche un po' per lui e la sua goffagine.
Insomma, una storia che si legge davvero con molto piacere, scritta con un'accurata attenzione per i particolari e l'introspezione dei personaggi - protagonisti e non - e dal finale un po' dolce-amaro, se poi ci si vuole riagganciare al Canon della saga e distruggere così le speranze di Viktor.
Faccio i miei complimenti più sinceri all'autrice, Keiko, e spero davvero che l'Amministrazione accolga questa richiesta. |