Recensioni per
She lives in a dice
di iliveinadream

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
09/04/13, ore 22:46

Ciao. Sono tornata. Ci ho messo un po' perché ho avuto un po' di problemi: impegni scolastici ed extrascolastici... Premetto che sto esprimendo un'opinione nautra al capitolo non perché non mi piaccia, perché per contenuto è simpatico, ma più che altro per la forma.
Ti spiego.
Il capitolo comincia tranquillamente con una descrizione della camera della protagonista, e qui non c'è assolutamente niente di male, al contrario. Ma prendi per esempio questa frase:
 
"Sul comodino si trovava la mia lampada che poco dopo ruppi e proprio di fianco, sopra al mio portatile c'era un post-it anch'esso arancione, a terra c'erano le mie scarpe di vernice...."
 
Non mi pare che i concetti siano espressi molto bene. Nel senso che dicendo "si trovava la lampada che poco dopo ruppi" suona come "a muzzo mi giro e la rompo", mentre avresti potuto risolvere il problema con una sempliche relativa dicendo, non so, qualcosa come "...si trovava la lampada che, girandomi per *scegli tu cosa, al momento non mi viene in mente niente*, poco dopo ruppi". Assume tutto un altro suono se espressa così. 
Per quanto riguarda la storia dei post-it, l'unica cosa che ti consiglio è di usare più segni di interpunzione e cercare di creare qualche nesso coordinante ogni tanto. 
"Due giovani uomini si erano accordati per uscire: il primo arrivò a casa del secondo in perfetto orario, ma costui, che era un padre di famiglia, non riuscì ad avvertire in nessun modo la moglie che in quel mentre sarebbe uscito, così l'amico gli suggerì di lasciarle un biglietto. Detto e fatto l'uomo scrisse su un foglio che doveva uscire e cercò di attaccarlo al frigo in tutti i modi ma, non riuscendoci, maledisse quel foglio e l'altro, scherzandoci sopra, gli propose di diventare suo socio in un'azienda di quelli che poi sarebbero stati i post-it. Questo scherzo (togli questa virgola) piacque a tutti e d'allora i due giovani uomini cominciarono ad arricchirsi e ben presto diventarono multimilionari". 
 
Questo è come io proverei ad arrangiarlo. In questo modo crei frasi più lunghe ma che al contempo fluiscono meglio al posto di interrompere la narrazione con numerosi punti fissi. 
 
L'ultima cosa che vorrei dirti riguarda i dialoghi. Quando scrivi un capitolo di una storia, che sia un poema o di poche righe, non puoi trattarlo come fosse un copione per un attore che deve recitare la sua parte. La tua decisione di trattarlo come una sceneggiatura non è davvero accettabile, soprattutto se hai deciso di scrivere questa storia parlando in prima persona. Da quello che scrivi, il lettore deve riuscire ad evincere senza problemi chi dice che cosa, e in questo caso era veramente esclatante chi avesse pronunciato la prima esclamazione. Altrimenti ti basta aprire le virgolette, scrivere il tuo testo, anche senza scriverlo in corsivo (tanto si capisce comunque che si tratta di un dialogo), chiudere le virgolette e poi aggiungere una descrizione. In questo caso avresti potuto scrivere o semplicemente: 
 
-Danieeeel.... cosa hai fatto!!! Sono tutta bagnata... non sono mai stata una ragazza violenta, ma per colpa tua potrei diventarlo!!!- 
 
senza aggiungere niente altro, oppure: 
 
-Danieeeel.... cosa hai fatto!!! Sono tutta bagnata... non sono mai stata una ragazza violenta, ma per colpa tua potrei diventarlo!!!- esclamai urlando per l'inaspettata sorpresa. 
 
Capisci quello che voglio dire, no? Spero che non te la prenderai male per questa recensione, ma davvero, l'ho scritta con il miglior proposito possibile e senza voler insultare nè dar fastidio a nessuno. Spero che terrai in considerazione questi consigli per i capitoli futuri. 
A prestoo!