Recensioni per
Memorie d'un uomo d'altri tempi
di lubitina
E' un capitolo complesso, costituito da due parti ben diverse. Inizia con un linguaggio crudo e con espressioni forti perché si occupa degli orrori della guerra che ormai sono divenuti l'ambiente usuale che circonda l'ammiraglio. Ho sempre immaginato che delle esperienze simili non possano lasciare intatto un uomo, lo cambiano per sempre, lo plasmano in una forma nuova che solo apparentemente sembra renderlo più forte. In realtà minano la sua umanità, perché è terribilmente difficile mantenerla a lungo in condizioni simili. Si corre il rischio di spararsi, come ha fatto quel ragazzo. |
Parte The Truth e io muoio interiormente perché adoro quello spartito. |
"Your love is like bad medicine! |
Anche questo capitolo è stupendo come il precedente. L'hai arricchito di dettagli, descrivendo anche tutta la devastazione di un campo di battaglia, che a noi passa parecchio filtrata nel gioco. Siamo nel futuro, eppure di fronte alla guerra, tutti gli uomini sono uguali e la legge per la sopravvivenza è una sola. E quale momento migliore per ricordare la propria vita, se non proprio quando quella vita ti sfugge lentamente dalle mani? |
Sono rimasta letteralmente affascinata nel leggerti. Adoro come scrivi. Hai il coraggio di usare un linguaggio nudo e crudo, come ci si aspetta da un soldato che sta combattendo una guerra disperata in condizioni disperate. E' tutto così dannatamente vivido e tagliente. E' un film impietoso, con immagini raccapriccianti. Esattamente come deve essere stata la guerra contro i Razziatori. Non quella che Anderson ha vagamente descritto al videoterminale, quando ha parla con Shepard, ma quella che ha veramente combattuto a Londra. Da brividi. |
Ed ecco che sbuchi all'improvviso con una nuova storia. Quanto posso esserne felice? Tanto. Tantissimo. |
David Anderson... |
Salve di nuovo... sono io, è un po' che non passo di qua, ma ho molto da fare a casa, quindi non passo spesso qui. |
Vedo viaggiare un elettrone lungo quest'ammasso di fili e componenti hardware che è il mio pc. Dati che partono dalla mia periferica input/output preferita, volgarmente riconosciuta a livello mondiale come "tastiera". Corre alla velocità della luce il piccolo raggio d'informazione, seguendo una script ormai elaborato e consolidato, seguendo le semplici regole delle funzioni scanf, printf e int. Corre per arrivare al processore che leggerà l'informazione che la capirà e che manderà il segnale di risposta alla seconda perferica più importante del pc: il monitor, anch'esso volgarmente, conosciuto col nome di schermo. Il delay è di millisecondi, troppo pochi per essere avvertiti dall'occhio umano, dato che noteremmo la differenza solo con una rapidità d'aggiornamento inferiore ai 30 fotogrammi al secondo. |
Ma che meraviglia o_O |