Se devo proprio dirlo, sì. A questo capitolo manca qualcosa. E non è una questione di fretta, perché il ritmo è buono. Si tratta di un problema di espressività, per quanto mi riguarda. Ergo: bandierina bianca!
Le scaramucce di Samira e Adrian sono buone, rendono abbastanza evidenti le dinamiche tra i due, ma tutto sembra che il resto si appiattisca. L'ansia di Everin per Lee non emerge come dovrebbe, né sembra che lei faccia fatica a chiarire a John come si sente. La preoccupazione è relegata a idea di fondo, a malapena accennata e il desiderio di Everin di rientrare appare un po' campato per aria.
Nella seconda parte, devo dire che hai ricalcato qualche cliché delle serie poliziesche dove per avere informazioni si agisce in maniera poco ortodossa, che di per sé non è un male, anzi. Però avrei posto l'accento sul fatto che Samira stia aiutando John nonostante le sue condizioni. Questo avrebbe fatto risaltare le difficoltà dell'indagine (es. Samira non può certo muoversi agilmente o abbassarsi a prendere le riviste per evidenti motivi) e, credo, avrebbe dato maggior impatto al ritrovamento finale.
Appunti:
-"- Ancora questo catorcio?-": è una domanda strana. Se l'auto è davanti al museo e i due si sono già visti all'ospedale, sembrerebbe che siano arrivati insieme. Come fa quindi Adrian a non sapere che Samira ha ancora quell'auto?
-"Adrian grugnì e tacque,": rivedrei questo punto perché detto così sembra che faccia contemporaneamente entrambe le cose e non è possibile;
-"furono arrivati": concordanza verbale, "arrivarono";
-"per quanto": doppio spazio;
-"che mentre loro parlavano si erano allontanati": anche questa frase è da rivedere, è un po' farraginosa.
Alla prossima! |
