Ciao carissima,
Ti chiedo immensamente scusa per il ritardo accumulato nel lasciarti questa recensione ma è stata una settimana molto impegnativa per me. Ma come si dice gli ultimi saranno i primi, no? No, ma l'importante è crederci! Colgo l'occasione, prima di addentrarmi nella fase analitica della mia recensione, di risponderti su ciò che mi hai lasciato come riflessione nella risposta alla mia precedente recensione, ossia i motivi che possono aver portato alla rottura tra i due clan. Forse ti avrò già detto in precedenza che la tua storia mi piace talmente tanto che, nei periodi in cui non ci sono storie (o aggiornamenti) che ritengo interessanti, è una di quelle che rileggo e rileggo fino alla nausea, è come una droga, quindi avevo già pensato a vari tipi di antefatti. Così, dopo aver riflettuto bene sugli indizi che hai seminato qua e là nei capitoli e essermi fatta una vaga idea sulla scintilla che ha portato alla rottura, ho deciso di renderti partecipe delle mie personalissime deduzioni, che ad onor del vero hanno bisogno di ulteriori informazioni, ma schematicamente potrebbero incastrarsi con gli eventi narrati. Innanzi tutto ti spiego dove ho raccolto le "prove" del misfatto:
1) Capitolo 1: L'affresco della sala imperiale e in particolar modo "il volto trasfigurato dalla rabbia dell'uomo dai capelli fulvi che passa a fil di spada il suo avversario;
2) Capitolo 3: Le considerazioni di Hinata sulla situazione, in particolar modo dove rimane sbigottita dalle parole del padre. In questa precisa parte lei ripercorre velocemente le origini del disprezzo per il clan rivale sottolineando i termini "usurpatori" e "un tempo alleati"
3) Capitolo 10: Hiashi ribadisce il fatto che gli Uzumaki siano degli usurpatori e che si approprino di tutto ciò che vogliono senza alcun diritto.
Questi sono gli indizi da me raccolti, o almeno sono quelli che saltano di più agli occhi. Cominciamo con il dire che il punto di vista finora mostrato è quello degli Hyuga, quindi non sappiamo cosa ne pensino realmente gli Uzumaki di questa situazione. Partiamo dal fatto che al principio i rapporti tra i due clan erano di alleanza e che, con molta probabilità, gli Hyuga aspiravano al trono imperiale per via dinastica. Ma qualcosa deve aver rotto gli equilibri tra i due clan portando gli Uzumaki sul trono, probabilmente anche loro per via dinastica potevano avvalersi del diritto a sedersi sul trono, ma forse la linea di discendenza Hyuga era più prossima, ecco perché quest'ultimi li appellano con l'epiteto di usurpatori. Insomma, una situazione pressappoco vicina a quella della “Guerra delle due Rose” certo senza tutti quei pretendenti. Ora se supponiamo che il vecchio sovrano morendo senza eredi avesse a sorpresa eletto come suo successore il capoclan degli Uzumaki a discapito di quello Hyuga? Sicuramente quest'ultimi sarebbero insorti e magari, dati tali malumori, qualcuno avrebbe potuto assassinare il pretendente designato dal vecchi sovrano (non è detto che fosse stato uno Hyuga l'artefice, basterebbe qualcuno che avesse interesse nello scontro tra le due fazioni, facendo ricadere la responsabilità di tale attentato sul clan avversario). Questo spiegherebbe il volto trasfigurato dalla rabbia del personaggio dell'affresco, rappresentante il condottiero degli Uzumaki. La lotta per il trono avrà sfiancato entrambi gli schieramenti, ma dato l'esito il trattato di pace ha favorito gli Uzumaki, lasciando comunque agli Hyuga un posto nelle alte sfere del regno, non dimentichiamo che Hinata dice che il padre è alla guida di uno dei clan più potenti e rispettati del regno. Nonostante ciò gli Hyuga si sentono defraudati e perciò umiliati dalle conseguenze di quel conflitto, ecco perché Mito Uzumaki ha la brillante idea di designare come suo erede al trono un erede sia Hyuga che Uzumaki. E' una mossa politica di profonda distensione che potrebbe placare i malumori dato che comunque uno Hyuga salirà su quel benedetto trono della discordia. Penso di averti spiegato nel modo più chiaro che mi è possibile cosa penso sia accaduto, a volte mi lascio prender dal mio flusso di coscienza e non mi rendo conto se scrivo cose comprensibili o meno, comunque se hai bisogno di chiarimenti io sono qui.
Passiamo ora al capitolo corrente. Nella precedente risposta alla mia recensione mi hai chiesto se leggevo nella tua testa, devo confessarti che leggendo questo capitolo mi è venuta la pelle d'oca, perché molti passaggi li avevo immaginati, ma non credevo che li avresti trattati. E per questo ADORO questa storia!!! Prima di addentrarci nell'analisi del contenuto, però, vorrei soffermarmi sulla segnalazione di alcuni errori. Ho notato, rileggendo anche i capitoli precedenti, che hai una vera passione per gli incisi, ma a volte l'uso delle virgole di scappa di mano e ne abusi. Per una mia comodità preferirei dirti gli errori sia grammaticali che di punteggiatura presentandoli sotto forma di elenco, mi dà una sensazione di maggiore ordine. Prima di cominciare, però, volevo tranquillizzarti su quelli grammaticali che sono palesemente dei refusi, quindi non ti preoccupare con una maggiore attenzione alla rilettura del testo si scovano facilmente.
- La carrozze sparirono definitivamente, dalla vista di Hinata. --> Le carrozze (questo è un tipico esempio di refuso), ti consiglierei di togliere la virgola perché non ha senso rallentare in quel punto la lettura dato che subito dopo c'è un punto;
- i suoi cari, e di certo non → ti consiglio di spostare la virgola e di aggiungerne una prima di non “ i suoi cari e, di certo, non”, in questo modo crei un inciso su “di certo” ponendo l'attenzione, e l'accento, su questa parte di frase che sintetizza lo stato d'animo della ragazza;
- al momento dell’accomiato → sarò sincera, lì per lì sentivo una nota stonata quando leggevo questa frase, ma non riuscivo a trovare quale fosse, poi l'illuminazione: qui tu usi il verbo accomiatare al posto del sostantivo a cui corrisponde, ossia “commiato”. Ti giurò sono impazzita nel capire cosa c'era che non andava, anche perché all'apparenza sembrava tutto perfetto;
- Troppa tensione in poco troppo tempo → la sequenza corretta per gli avverbi è : “in troppo poco tempo”, inoltre se aggiungi un “così” tra “in” e “troppo” puoi aumentare anche l'emotività della riflessione;
- Per rispondere alla tua domanda, si... → quando viene usata come affermazione sì si scrive con la i accentata, è un tuo errore molto frequente quindi ho pensato che fosse opportuno fartelo notare, serve soprattutto per distinguerlo dal si usato come particella pronominale o il cosiddetto si passivante o ancora quando ha la funzione di riflessivo;
- Gli era sembrata un gesto → gli era sembrato un gesto, sembrare va concordato con gesto;
- ...piacevolmente stupito, di come il minuto → la virgola è superflua come lo è quella che si trova tra Hinata e sembrasse. Poni una pausa nel ritmo della lettura che non è necessaria.
- mala voglia → malavoglia;
- Passò un'altra ora, prima → anche qui la virgola è inopportuna;
- i loro mariti, le seguivano → mettendo la virgola in questo punto crei un inciso che non va bene, ti consiglio di toglierla;
- sua suocera, sciogliesse → anche qui il problema è la virgola che andrebbe eliminata;
- lo sguardo, nell'ammettere → anche questa virgola è di troppo;
- Quella rivelazione, ebbe → stesso problema con la virgola;
- alla maggior parte, degli eventi → qui la virgola divide due elementi che grammaticalmente non vanno divisi;
- viaggio, lo trascorsero → anche qui la virgola non va bene.
Il fatto che nella maggior parte del testo la punteggiatura sia usata in un modo che oserei dire impeccabile, mi porta a pensare che, le volte che ho incontrato un uso errato di questo segno di interpunzione, derivi anch'esso da refusi, a volte quando le frasi vengono scritte e riscritte, cancellate e sistemate, non solo le parole possono essere abbandonate lì come indice del ripensamento dell'autore, ma anche la punteggiatura. Io credo che i tuoi errori derivino proprio da questo. Se vuoi, siccome ho notato molti refusi qua e là per il testo, potrei rivedere i capitoli e segnalarteli, sempre che a te vada bene, questa storia è talmente bella che sarebbe un peccato lasciare quelle irregolarità!
Passiamo ora a commentare la trama. La parte iniziale dove Hinata vede andar via la sua famiglia è studiata molto bene, il lettore quasi si immedesima nel personaggio sentendone il medesimo senso di abbandono, perché infondo è questo ciò che prova vedendo l'ultima carrozza abbandonare il suo campo visivo. Lei ora si trova da sola a vivere e condividere la quotidianità con degli sconosciuti, in primis suo marito che ancora non riesce a inquadrare. Inoltre, anche se suo padre l'ha lasciata con quell'ultimo e imprevisto gesto d'affetto, non può fare a meno di sentirsi in qualche modo tradita nella fiducia che riponeva nella sua integrità, basta pensare con quale fervore aveva difeso l'onore paterno contro le accuse del marito. Quindi, anche se si erano lasciati in quel modo e avendo vinto una dimostrazione di forza di volontà contro il genitore, suscitandone anche l'orgoglio, non può non pensare che il cammino per un rapporto con la sua famiglia possa essere lungo e tortuoso. Ma se viene a mancare questo rapporto non risulterebbe inutile il matrimonio? Perché esso abbia una funzionalità riappacificatrice gli Hyuga ne devono riconoscere l'autorità, e di riflesso l'autorità della figura di Hinata come erede del clan. Quale altro sentimento accompagna il senso di abbandono? Sicuramente la solitudine. Credo che Hinata possa sentirsi sola contro il mondo visto che non ha più l'appoggio di nessuno a lei caro, ma questa può essere una spinta a costruire nuovi e saldi rapporti, in particolare con sua suocera, che la vedo molto propensa a divenire una delle figure maggiormente presenti nella nuova vita della giovane per offrirle un sostegno che solo una madre è in grado di dare, e questo è visibile quando le dice che per lei ormai è come una figlia, quindi di abbandonare le formalità. La scena successiva del battibecco tra i due neo sposi è davvero gustosa, mi piace molto il modo sfrontato con cui Naruto stuzzica Hinata, e del resto è stupendo come lei gli risponde a tono non riuscendo a trattenersi neanche difronte ai suoi suoceri. E Lo scambio di battute tra Kushina e Minato? Stupendo, questa coppia la stai gestendo veramente in modo egregio, si bilanciano alla perfezione. Devo dirti che anche io mi ero chiesta dove sarebbero andati a vivere e avevo ipotizzato anche che avrebbero trascorso un breve periodo a casa Uzumaki, ma come sempre le tue soluzioni sono perfette. Avevo anche immaginato che Naruto si sarebbe incamminato in groppa al fido Asufel , ma non Minato, credo, però, che sia stato meglio così altrimenti le due donne non avrebbero potuto scambiarsi “confidenze”. Ho trovato interessante il fatto che ora la ragazza rivaluti la sua vera e l'anello che le ha ridato Kushina, inconsapevolmente trova l'accostamento piacevole alla vista, mentre quella stessa mattina la fede nuziale l'aveva paragonata a delle pesanti catene, forse inconsapevolmente sta iniziando ad accettare il nuovo corso che ha preso la sua vita. Il discorso, poi, tocca un argomento delicato, anzi delicatissimo, Devo essere sincera, quando ho letto la descrizione che Kushina fa di Shion in questo capitolo, non ho potuto far a meno di accostarla ad un personaggio di un romanzo (o meglio una saga) che adoro. Per certi aspetti mi ha ricordato “Gillies Duncan”, soprattutto per quell'aspetto subdolo e spietato che è stato delineato quando Kushina ha parlato del presunto omicidio del marito. L'avvelenamento è molto probabile dato che è figlia di un farmacista avrà molta dimestichezza con erbe e sostanze nocive che non lascino tracce, inoltre fa intendere ad Hinata che l'attaccamento che la donna ha verso Naruto e la sua frase detta durante il banchetto, dipendono da motivi di scalata sociale e non da reale affezione. Inoltre, da mamma riconosce che il figlio aveva preso una bella sbandata per la vedova allegra, forse ammaliato dal bell'aspetto e dai modi sfrontati, ma ne esclude nel modo più categorico possibile l'innamoramento, dopotutto lei sa di cosa parla, no? Ad avvalorare la sua tesi le dice che non ha più rivisto quella donna da quando l'ha chiesta in sposa e che, al contrario, si è dato anima e corpo per riportare alla decenza quel rudere che avrebbe ospitato lui e la moglie, qui si spiega anche: “avevi promesso che non sarebbe cambiato niente” che Shion rivolge in tono accusatorio a Naruto durante la citata discussione. Dopo queste rivelazioni Hinata non può non guardare Naruto con occhi diversi, ma sarà sufficiente a far crollare le loro barriere? Credo di no, ma già il fatto che un semplice e improvviso abbraccio abbia avuto il potere di tranquillizzarla e rassicurarla è indice di sfaldamento di quella cortina di diffidenza che gli eventi hanno fatto in modo da erigere a difesa della fanciulla. Ora i due ragazzi dovranno spendere un po' di tempo insieme parlandosi e condividendo la quotidianità, e forse un modo per cominciare a porre le basi per un rapporto solido e complice è quello di essere sinceri l'un con l'altra e magari condividendo ricordi più o meno felici della loro infanzia, e naturalmente entrando più in intimità, magari un passo alla volta, ma Naruto è un ciclone , sensibile è vero, ma pur sempre un ciclone. Potrebbe mostrare, ad esempio, un profondo rispetto per la condizione di Hinata senza indossare quella maschera di cinismo che indispettisce la ragazza. Sono davvero curiosissima di leggere il seguito di questa storia è così intrigante che mi mandi in brodo di giuggiole ad ogni aggiornamento.
A presto
Arcx
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