Recensioni per
Non si giudica un amore futuro in base alla sofferenza passata
di alix katlice
Questo capitolo è così fantasticamente inquietante. |
Tralasciando la dolorosa ironia del nome del capitolo e della citazione, diciamo subito che questo capitolo ci è piaciuto e davvero tanto, soprattutto se confrontato con quello relativo alla Bellezza, in cui Tate comincia la discesa verso l'oscurità più profonda che è poi quella della sua anima. Qui, invece, la distruzione assume quasi una valenza positiva: lui sa bene per quali peccati Violet l'ha respinto, conosce quale atrocità da lui commesse hanno offuscato l'amore che lei provava per lui, un amore così grande e puro come il cristallo, ma che come il cristallo si era infranto in una miriade di frammenti luccicanti. Il sentire dentro di sé il peso di quei peccati, distruggere se stesso con affilati ricordi e dolorosi rimpianti, può essere visto come l'inizio di un cammino di espiazione, e l'ammettere di aver sbagliato è il primo passo che lo porterà su quella strada. Cosa lo aspetti alla fine del sentiero non è dato dire: magari Violet e la sua famiglia lo perdoneranno (dopotutto l'eternità è un tempo troppo lungo, e lo stesso figlio del dio cristiano perdona sulla croce i suoi assassini) oppure sarà costretto a trascorrere anni immutabili e momenti eterni, vivendo come una falena, bramando intensamente la luce dell'anima di Violet ma non potendosi avvicinare per non far finire quella sua maledetta vita in un istante di fiamma e morte. |
Non so veramente quale dei tre mi sia piaciuto di più,non vedo l'ora di leggere altri capitoli. |
Aw,piccolo Tate. In questo capitolo mi sembra indifeso. |
Oddio amo questo capitolo quasi quanto amo loro ahdnaknd oddio,non vedo l'ora di leggere gli altri! |
(Recensione modificata il 11/08/2013 - 07:34 pm) |
Devi farmi deprimere per forza? D: Ad ogni modo, bella, come al solito, e dannatamente triste. Scrivi qualcosa di allegro dai :)) Non tutti sono depressi, in questo mondo depresso. O si? :P |
Wow!!! Un capitolo nuovo di zecca :) Abbiamo appena finito di leggerlo e di scambiarci le impressioni via email e siamo tutti e due concordi nell'affermare che si tratta di un capitolo davvero interessante per tanti aspetti... Il fatto di far muovere come protagonista non Violet ma una sua compagna di scuola, è decisamente stuzzicante, perché permette di porre l'attenzione non tanto sui pensieri della figlia degli Harmon, ma piuttosto su come lei venga "percepita" da chi le sta intorno, soprattutto se quel qualcuno è una persona completamente diversa da lei, in ogni cosa, fisicamente e caratterialmente. Il personaggio di Jennifer è decisamente ben riuscito: parte come la classica belloccia della classe, con il codazzo di amiche ciarliere e schiamazzanti, per poi manifestare una sensibilità completamente diversa, quando, unica in tutta la classe, si accorge che la perdente, la sfigata del banco accanto, sta piangendo. E questo non le causa divertimento ed una maligna soddisfazione, ma, anzi, una sincera preoccupazione per colei che vede ogni giorno e di cui conosce ben poco. Bellissima la scena del bagno, dove i ruoli si scambiano, e la "cattiva" sembra quasi essere Violet, che cerca in tutti i modi di non far comprendere il proprio dolore. Eppure, proprio chi il dolore non lo conosce ancora, le da una mano a sfogarsi, a smettere, almeno quel giorno, di lacerare il suo corpo in una muta richiesta di soccorso. |
"Quando la vita capì che da Tate Langdon non avrebbe ricevuto indietro niente, lei si adeguò, e iniziò a donargli solo cose orribili." |
Ehi, non sono un esperto di ahs come te ma questa raccolta (?) mi piace u.u solo scrivi qualcosa di allegro, ogni tanto :P baci Flo |
Una fanfiction lunga, che prende ispirazione dalle lettere dell'alfabeto per raccontare momenti della travagliata storia d'amore fra Tate e Violet? Bé, signorina Scrittrice lascia che ti diciamo che non è un'idea bella, ma semplicemente FANTASTICA!!! Quando abbiamo letto l'incipit e poi la storia (in realtà l'abbiamo letta almeno 3-4 volte di seguito da quanto è bella ^^) non abbiamo potuto fare a meno d'essere conquistati dall'idea, per cui ora ci troviamo ad aspettare con ansia i restanti capitoli (tu ovviamente prenditi tutto il tempo che ti serve, anche perché se poi i risultati sono così... ^^). Ma passando alla recensione... Innanzitutto ci sentiamo di tranquillizzarti; secondo noi non sei andata minimamente out of character, perché i Tate e Violet che descrivi sono davvero simili ai personaggi della serie, almeno a quelli dei primi capitoli: Tate, che sa di essere morto, ma che brama così tanto il calore della vita, trovandolo finalmente in lei, e Violet, così sola, così incompresa dagli altri (e soprattutto da se stessa) che non sa comunicare il proprio dolore se non facendosi del male... Due vite così diverse, così distanti, che, per un motivo (che sia il destino, o il karma se vuoi) si ritrovano insieme in quell'assurda e spaventosa casa. Tutto questo primo capitolo è meraviglioso, pura poesia... Vedere Tate avvicinarsi al letto di Violet, timoroso di svegliarla, per poi sentire tutta l'angoscia che lei prova, concretizzarsi in quelle lacrime che le sfiorano il volto. Vederlo asciugare quelle due gocce di un dolore salato e profondo, quasi chiedendosi perché non può fare niente per aiutarla, è davvero una delle immagini più belle che tu abbia mai creato. E poi vederlo seguire Violet, vedere il suo dolore, profondo e tagliente come la lametta che le morde la carne, lasciando dietro di se una scia di rossa disperazione... Bé possiamo solo ringraziarti di averci reso partecipi di questo bellissimo momento. Splendido (ma ormai non ci sorprende più ^^) il finale, con Tate che prende la lametta che immaginiamo macchiata del sangue di lei, per tenerla con se, come se avesse paura di dimenticare anche quel momento, una cosa che lo renderebbe davvero e definitivamente morto dentro... Che dire? Ci hai fatto commuovere e partecipare alla loro storia, sognando ad occhi aperti, fedeli spettatori di quel meraviglioso teatro che sono i tuoi racconti... |
La prima recensione tocca a me? Ah che bello! |