Recensioni per
Non si giudica un amore futuro in base alla sofferenza passata
di alix katlice

Questa storia ha ottenuto 42 recensioni.
Positive : 42
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/08/13, ore 18:10
Cap. 10:

La madre è importante. L'insegnamento e l'amore dei genitori sono fondamentali. Loro sono capaci di lasciarci dentro qualcosa.. Che sia un seme bello o brutto, dipende tutto dal tipo di persona che ci capita come genitore.
Violet ha Vivien.

Tate ha Constance.
Le descrizioni di entrambi i due rapporti madre-figlio/a mi sono piaciute moltissimo. Adoro questa frase: “Sia Vivien che Constance amavano davvero i loro bambini, ma solo la prima riusciva a dimostrarlo."
Posta al più presto!
Baci. ^^  

Recensore Master
21/08/13, ore 17:55
Cap. 9:

Tate vuole volare come fanno gli uccelli, ma Violet gli fa notare che non è detto che là fuori sia più facile affrontare la vita.
Pensa che quello che ha vissuto lui non potrebbe mai accadere a nessun altro. Nessun altro può avere una madre di quel tipo. Quindi, si chiude in se stesso diventando un psicopatico con manie omicide.
Con Violet è stato diverso. È riuscito ad aprirsi con lei e hanno trovato tante cose in comune.. Tutto questo è accaduto senza dover per forza volare via. Complimenti!
Baci. ^^

Recensore Veterano
20/08/13, ore 09:01
Cap. 9:

Cos'è la Libertà?

"E cosa dire di Libertà per cui avrei dato anche la mia vita?
Ma solo adesso mi rendo conto che forse non è mai esistita..."

Così cantano i Ratti della Sabina in "Signora Patria" (una canzone davvero triste e bellissima) affidando le loro speranze al futuro. Ma che cos'è la Libertà? Alcuni direbbero che è la possibilità di fare le proprie scelte, altri che è quella di andare dove si vuole, di essere ciò che si vuole. Altri ancora che si è liberi solo quando il tuo paese è libero dal giogo di una dittatura, di una carestia o dell'ignoranza... Tante risposte diverse, così dissimili le une dalle altre eppure così preziose perché tutte, assolutamente, vere. Perché la Libertà è mutevole, sfuggente, eterea come la prima luce del mattino ma tanto forte da far ribellare interi popoli, in nome di essa. La Libertà è gioia, speranza, sogno e ideale, è tutto questo e molto di più: è così immensa che ognuno di noi ne può comprendere solo una parte, un minuscolo frammento, perciò ognuno ne ha un'idea diversa. Ma una cosa è certa. Per apprezzare davvero cosa voglia dire essere libero (che sia dalla paura, dalla fame o dalla schiavitù), la Libertà devi guadagnartela con "Sudore, Sangue e Dolore" come scrive il sensei Naoki Urasawa nel suo bellissimo manga "Billy Bat". Solo così potrai apprezzarla davvero. Solo così eviterai di dare per scontata una cosa così importante...

Tate ha un'idea vaga di Libertà. Per lui, essere felici, essere liberi, significa andarsene da quella casa, da quelle pareti che rendono eterno ed immutabile il suo futuro: avere delle ali che possano portare la sua anima ovunque voglia. Ma dove andare? Dove? Lui non lo sa, perché, fino all'arrivo di Violet, non conosceva cosa fosse la felicità. In quel meraviglioso attimo (perché tutti gli attimi sono meravigliosi quando può stare con lei) lui sa di essere felice, eppure vorrebbe comunque andar via, da quella casa e da quegli inquilini con le loro storie di sofferenza e morte. Essere libero da un destino fatto di eternità e di nulla...E poi c'è Violet. Violet, che ha smesso di tagliarsi da quando ha conosciuto Tate, Violet che è felice, anche se ha paura che quella felicità possa finire così come è accaduto ai suoi genitori. Eppure lei, in quell'istante in cui si accoccola a Tate, è più libera di quanto lui mai potrà esserlo. Perché lei sa che non occorre scappar via per essere felici, perché ovunque ci sono persone malvagie pronte a fare a pezzi i tuoi sogni, perché che non serve a niente desiderare ciò che non potrai mai avere... E perché poi?

"Puoi essere libero anche restando fra quattro mura, l’importante è avere una scelta, poter fare la propria scelta"

Una frase davvero bellissima su cui siamo perfettamente d'accordo. Perché Tate è libero quando sta insieme a Violet, quando la fa ridere, quando si immaginano un futuro per loro due, anche se sa bene che non potrà mai essere così...

"Forse la felicità è qualcosa di astratto, qualcosa che si raggiunge, non che si trova"

E' libero quando l'oscurità nella sua anima scompare alla luce dei raggi della sua stella, quella ragazza così esile e minuta, ma con un cuore così immenso...

"La felicità si raggiunge, non si cerca in un luogo"

E' libero e sta già volando... Le sue ali? Si chiamano Violet...

Un capitolo davvero bellissimo, dedicato a tutti coloro che amano la Libertà e che sanno che per essere felici a volte basta guardarsi intorno... Bravissima signorina Scrittrice, e grazie per averci fatto comprendere cosa sia per te la Libertà :) :*

Nuovo recensore
19/08/13, ore 02:05
Cap. 9:

Finalmente! Avevo questa storia tra le seguite da tantissimo tempo, pensavo fossi sparita o andata a stare nella Murder House dato che non aggiornavi più, fortuna che sei tornata!

Recensore Master
11/08/13, ore 19:56

Ero intenzionata a recensire tutti i capitoli di questa ff, ma il tempo non basta mai.. Quindi, mi ritrovo direttamente qua a recensire quest'ultimo capitolo da te, perora, postato.
Prima di tutto, ci tengo a dire che tutti i vari Missing Moments mi sono piaciuti moltissimo. Riesci a caratterizzare questi due personaggi così particolari in maniera egregia.
Adoro sempre di più le citazioni che metti a inizio capitolo. Sono una divoratrice di citazioni. xD
Molto bella la trovata della scatola da riempire e soprattutto ho adorato lo stile che hai usato nel finale. Sembra quasi che ci sia una terza persona che commenta il dialogo appena avvenuto tra i due. Possiamo benissimo noi lettori o qualsiasi persona che è consapevole di come si evolverà tristemente la storia tra Tate e Violet, rivederci in queste ultime frasi.
Alla prossima! ^^  

Nuovo recensore
09/08/13, ore 15:01
Cap. 1:

Devo dire che adoro il tuo modo di scrivere. Non ho la capacità necessaria per fare critiche o altro, questo è sicuro... ma non cambierei niente di quel che hai scritto. Sinceramente, io vedevo Tate  e Violet proprio come li vedi tu,  mi riferisco soprattutto al capitolo 8. 
Beh, che altro dire, aspetto con ansia che esca il prossimo!

P.S Non vedo l'ora che esca  la terza stagione~

Continua a scrivere, che sono impaziente!

Recensore Veterano
30/07/13, ore 09:31

Vogliamo essere onesti con te... Questo capitolo ci è piaciuto davvero molto, ma ci ha lasciato un po' con l'amaro in bocca... E non perché sia scritto male o altro, assolutamente no. A parte un paio di appunti che troverai sotto la recensione, abbiamo adorato ogni parola ed ogni frase (ci sono momenti davvero splendidi su cui torneremo fra poco). No, l'amarezza deriva dalla situazione in cui descrivi Tate e Violet, del loro essere così uniti ma al tempo stesso così lontani, ognuno chiuso nella propria "bolla" di illusioni ed inganni (tra l'altro ma è una citazione da Labyrinth? Perché se è così tanto di cappello :P ). Ma è meglio procedere con ordine. Su Tate e Violet sono stati versati i proverbiali fiumi d'inchiostro (anche da parte di una bravissima signorina Scrittrice) eppure, dobbiamo ammettere, che ogni volta riesci a sorprenderci, rivelando un aspetto nuovo e diverso di quel rapporto così intenso e travagliato...

"- La mia scatola è vuota?"

Che Tate senta che nella sua vita manchi qualcosa, è comprensibile... Con un padre che li ha abbandonati, una madre che non riesce a comunicare il suo amore ai figli (e forse anche per questo si ubriaca in continuazione), un fratello deforme che non potrà mai conoscere cosa sia il sole o la compagnia di altre persone che non siano quelle della sua famiglia... E' fin troppo normale che Tate si sia sentito sempre solo, in balia di eventi che non può controllare. E poi l'oscurità che diventa parte di lui, l'uccisione di quei ragazzi, i proiettili dei poliziotti che lacerano il suo corpo, il pensiero che sia finalmente finita solo per risvegliarsi a vivere una "non-vita". Scoprire che ci sono altri come lui, soprattutto una donna che vorrebbe tanto avere un bambino e che lui cerca in tutti i modi di aiutare (anche commettendo crimini atroci) magari illudendosi che lei avrebbe potuto dargli quello che la sua vera madre non gli ha mai saputo dare. E poi Violet... La luce che rischiara le tenebre, il suo anelito di speranza, il suo unico frammento di infinito...

"Ma io mi sento vuoto. Non ci sono cose belle nella mia vita, a parte te".

Questa bellissima frase fa capire più di mille altre cosa si agita nel cuore di Tate. Amare Violet, una sensazione che sa bene di non aver mai provato prima, dovrebbe bastargli, dovrebbe riempire quella scatola fin quasi a farla scoppiare, urlando al mondo che loro staranno insieme in eterno, eppure non è così. Perché Tate ha paura. Ha paura che anche quel sentimento, così nuovo, così diverso da ciò che ha mai provato, gli venga portato via, strappato da eventi che, ancora una volta, non può controllare. Per questo cerca rassicurazioni, chiedendo a Violet se lo amerà per sempre....
Violet. Una ragazza così introversa, uno spirito così bello... Eppure anche lei, dentro di se, ha paura, terrorizzata dal dover aprire gli occhi e vedere cosa sia in realtà il mondo, nei suoi lati brutti ma anche in quelli belli, nelle gioie e nelle sofferenze. In pratica dal dover vivere...

"Fa troppo male il pensare alle cose brutte: per Violet è meglio pensare di poter restare chiusa nella bolla che si è creata; la fa sentire bene pensare di essere al sicuro da tutto e da tutti (...)"
"Violet non lo guarda: anche lei spera di non dover mai lasciarlo andare, ma si sa… il per sempre non esiste."

Eppure sarebbe bastato poco... Se solo Violet avesse imparato a vedere anche le meraviglie di quel mondo e di quella vita che le fa così tanto paura, allora non avrebbe dovuto rinchiudersi nella sua "bolla", non avrebbe dovuto plasmare illusioni ed inganni per far finta di essere sicura, protetta e che nessuno avrebbe potuto farle ancora del male... Ma le cose accadono anche se ti illudi di essere al riparo: le persone ti tradiscono, le cose non vanno come vuoi tu, ci saranno sempre difficoltà ed ostacoli da affrontare... Accettare tutto questo, sopportare ogni avversità e continuare ad andare avanti, è questo che significa crescere, vivere... Per molti aspetti, chiusa nel suo rifugio, Violet è tristemente uguale a Tate ed agli altri fantasmi della casa, bloccati per sempre in quella sorta di "non-vita".

"Non capita spesso che facciano discorsi seri: vivono in un mondo tutto loro, non vogliono che la merda e gli orrori del mondo vero li contamini."

Così, si ritrovano soli, protetti da bolle dalla consistenza dei sogni, così fragili che basterebbe un nulla ad infrangere, scagliandoli, nudi ed inermi, davanti ad un mondo di cui conoscono solo il lato peggiore. Come quegli animali che pensano di essere protetti, celati dall'oscurità della notte, e poi si ritrovano nella luce dei fari di una macchina a guardare quel bagliore, senza sapere che possono ancora salvarsi, balzando semplicemente di lato, prima che quella luce prenda la loro piccola, inutile, importantissima vita.

Bellissimo capitolo anche se tanto, tanto, malinconico :) Bravissima signorina Scrittrice, fantastica come sempre :*

PS: La situazione di Tate e Violet ci ha fatto pensare ad una scena di Tsubasa reservoir Chronicle (puoi vederne un'immagine qui http://gallery.minitokyo.net/download/527234 ) uno dei manga più belli che le CLAMP abbiano mai scritto... Se ti interessa (e dovrebbe) ti prestiamo tutti i numeri :*
PSS: Gli appunti di cui ti dicevo all'inizio sono:

- Tate Langdon sapeva che la vita era solo una scatola vuota riempita di cazzate per fargliela piacere. (...) La vita di Tate Langdon era sì una scatola vuota, ma non era riempita di cazzate per fargliela piacere

Sarebbe meglio evitare di ripetere la parte "riempita di cazzate per fargliela piacere" perché appesantisce il testo

- Violet rinizia ad accarezzargli la testa

Il verbo "riiniziare" non esiste :P Potresti usare "(...) inizia nuovamente" o qualcosa di simile ^^

Recensore Veterano
22/07/13, ore 11:56
Cap. 7:

Proprio non ti piace la scena del "mancato salvataggio" di Violet vero? Visto quante volte l'hai citata nelle tue opere :P In effetti è davvero una bella scena (pur nella sua infinita tristezza), soprattutto se la guardi nuovamente dopo aver scoperto che in realtà Tate non riesce a salvare colei che ama più di ogni altra cosa. Talmente bella che non puoi non provare un brivido nel vedere quel ragazzo, che con tanta calma e tranquillità ha tolto la vita ad altri giovani come lui, urlare disperato cercando di salvare almeno quella di vita, quella piccola fiammella insignificante per il mondo intero, ma così eternamente importante per lui. Dobbiamo dire che ci è molto piaciuta la similitudine fra il tema del capitolo, il gelo dei sentimenti, e quello dell'acqua con cui Tate cerca di far riprendere Violet. A pensarci bene è quasi ironico. A quello stesso gelo con cui ha allontanato sua madre, colpevole di non sapere amare i suoi figli (anche se noi crediamo che in realtà lei li abbia amati tutti, senza sapere però come dimostrarglielo) Tate implora di salvare Violet che lui ama così tanto. Splendido anche il trittico gelo passato (il rapporto fra Tate e Constance), quello presente (la morte di Violet) e quello "futuro" (quando ormai il loro amore sembra essersi spento per colpa di quello stesso "vuoto" che distrugge così facilmente ciò che noi amiamo). Commovente anche la parte finale (ma ormai questo sembra essere diventato il tuo "marchio di fabbrica" ^^) con Tate che solo alla fine comprende il dolore che ha causato alla madre, anche se non riesce, in cuor suo, a perdonarla, proprio come Violet non riesce a perdonare lui per lo stupro della madre. E' quasi un gioco di specchi, dove, alla fine, le vere vittime sono i sentimenti.

"Non riesce a capire perché: le ha detto che la ama.
Cioè, in realtà non gliel’ha propriamente detto. Gliel’ha scritto su una lavagna, ma non è la stessa cosa?
Sì. È la stessa cosa."

A noi è piaciuto in particolar modo questo momento, in cui Tate commette lo stesso errore che commise Constance con i suoi figli. Amare una persona è una cosa meravigliosa, un tesoro prezioso da conservare e proteggere, ma altrettanto importante è far comprendere all'altro/a ciò che proviamo nel fondo delle nostre anime. Così, come Constance non comprese che un figlio deve anche essere ascoltato, aiutato, sostenuto e non solo amato, Tate non capisce che non basta scrivere poche parole su una lavagna per dimostrare quello che prova. Madre e figlio dimostrano così di essere più simili di quanto loro stessi avessero mai immaginato...
Bel capitolo signorina Scrittrice :) Se vuoi però un consiglio, come ti abbiamo già scritto, fregatene dei ritardi , di aggiornare per forza, etc. Mettici tutto il tempo necessario per scrivere, e pubblicalo solo quando sei assolutamente convinta di ciò che hai creato. Solo così puoi dare il massimo, e creare tutte quelle storie meravigliose che ci hanno sempre affascinato ^^

Recensore Master
13/07/13, ore 20:49


I comportamenti e le azioni che compiono Hayden e Tate in questo capitolo li trovo molto IC.
Lui, che piange sul latte versato. Lei, la solita irritante che qualche volta lascia spazio alla sua compassione. 
Inoltre, la citazione iniziale di "Bianca come il latte rossa come il sangue" è azzeccata al contesto del capitolo. Tipo che non si è capito che adoro questo libro *-*
Baci. ^^


(Recensione modificata il 13/07/2013 - 10:49 pm)

Recensore Master
13/07/13, ore 20:14
Cap. 3:


Questo capitolo è molto originale.
Avere una descrizione su Violet da un altro punto di vista, in questo caso un personaggio inventato da te.. L'ho trovata un idea molto bella.
Jennifer, non sembra così superficiale dopotutto. Violet, non è così forte come ci hanno voluto far credere nel telefilm, se sfoga il proprio dolore con quella cavolo di lametta.
Complimenti. ^^


(Recensione modificata il 11/08/2013 - 07:31 pm)

Recensore Veterano
11/07/13, ore 11:13
Cap. 6:

"Che strano" è stata la prima cosa che abbiamo pensato leggendo questa fanfiction... Vedere Tate che, come un innamorato qualsiasi, cerca un fiore da regalare alla persona che ama, è inusuale per un personaggio il cui lato caratteristico è quell'oscurità che ne pervade l'anima e che gli fa compiere gli atti più atroci. Ma non fraintenderci. Sarà anche insolito, ma secondo noi hai colto in pieno uno dei punti caratteristici di Tate dopo il suo incontro con Violet, questa sua voglia di "normalità" (anche se i due, come si vede dalla serie, ne hanno una concezione ben strana), di essere anche solo per una volta un semplice innamorato che vuole far felice la sua bella. E quale gesto migliore del regalare dei fiori, per affermare davanti al mondo intero il proprio amore e giurare all'altra/o che andrà tutto bene e che il loro rapporto sfiderà la stessa eternità? Tate sarà anche lo spietato assassino che ha ucciso quei ragazzi (anche se era convinto di far loro del bene) ma davanti all'amore ridiventa quel ragazzo così giovane, così inesperto ed insicuro che è stato un tempo. E questa è un'immagine bellissima... Certo, lui non potrà mai diventare come gli altri ragazzi. Per troppo tempo e troppo in profondità l'oscurità ha scavato dentro di lui, cibandosi del suo spirito: eppure, con questo capitolo, ci lasci intravedere una piccola fiammella anche nel suo cuore, una piccola luce, nata quando vide per la prima volta gli occhi di colei che era destinato ad amare. Per questo non possiamo non apprezzare il Tate presente (detestando al tempo stesso il suo io passato) e chiederci, ancora, se mai questa fiamma si fosse accesa prima, se avesse conosciuto prima cosa significhi davvero amare, forse non avrebbe commesso tutti i crimini che hanno sporcato le sue mani di sangue, perché l'oscurità non avrebbe potuto ghermirlo con i suoi artigli di ossidiana. Un capitolo davvero commovente (e tanto, tanto romantico) dove è vero che Tate pensa a Violet come quasi ad un essere perfetto, ma è anche pur vero che è ciò che fanno tutti gli innamorati, soprattutto quelli che scoprono per la prima volta "A crazy little thing called Love" (e se vuoi un consiglio ascolta questo fantastico brano dei Queen, perché è davvero carinissimo ^^). Bravissima, signorina Scrittrice, un altro racconto decisamente affascinante (e molto puccioso ^^) :)

Nuovo recensore
09/07/13, ore 09:32

Premettendo che Hayden, se uno legge senza rifletterci un'attimo, è la solita stronza, se controlli attentamente, mentre estrernamente sono entrambi perfettamente IC, internamente lo è solo Tate. Lui resta fedele a se stesso, sa di aver distrutto la possibilità di una esistenza migliore da solo, e l'unica cosa che cerca è Violet. Mentre Hayden, aldilà di farsi una bella scopata, non ci guadagna  nulla a far capire a Tate che sse continua così non ne uscirà mai. La sua è una battaglia persa, lo sa già, ma tenta comunque, a modo suo, di far capire a Tate che può andare avanti senza la sua "Vi", solo senza capire che la sua "Vi" è la sua "VIta". Percui, penso che Violet sia un po OOC, ma solo un po' eh :3 Comunque, tornando alla storia, come fa Hayden a saperla tutta? Anche se, effettivamente, quando la racconta è la parte che mi è piaciuta di più. Non so perchè, ma con il suo comportamento sta antipatica a tutti, mentre se ragioni è il personaggio più importante della storia, anche se non tra gli "straprincipali". Se non lo avesse fatto con Ben, non si sarebbero mai trasferiti, se non avesse fatto sentire Vivien una merda si sarebbe preoccupata di piu di chi si stesse "divertendo con lei" con una tutina nera. E se Tate non avesse violentato Vivien ora ci sarebbe ancora una Violate, nella Murder House :3 Sarà, ma questa sua importanza me la rende meno antipatica ;) un saluto ^^ #Flo

Nuovo recensore
09/07/13, ore 09:07
Cap. 1:

Allora : da oggi saprai che non ti lascio in pace, recensirò tuuutte quante le tue ff, più o meno u.u comunque, apparte gli scherzi ed al fatto che sia tanto, tanto deprimente, è forse il capitolo che fa più effetto tra i 5 di ora, tranne forse il 4 :3 L'unica cosa brutta è che Tate si dimentica sempre di ciò che ha fatto, e lo ricorda solo quando vede qualcuno provare lo stesso dolore, o almeno qualcosa di simile, che lo ha spinto a fare quella carneficina. Tate qui non ne è ancora innamorato, anche se sente che sarà una persona importante per lui, altrimenti già l'avrebbe fermata, come ha poi fatto nelle "puntate seguenti". Oppure avrebbero messo questa scena nella "saga" ^^ Tralasciando per un'attimo l'amore di Tate, se ci ragioniamo insieme, perchè Tate dovrebbe ricordare ciò che ha fatto? Dovrebbe "vivere", passare ogni attimo della sua infinita e vuota esistenza pensando al male che ha fatto, senza avere uno scopo nella "vita"?. Perchè lui in quel tempo non lo ha avuto, se non portare un bimbo a quella piagnona causando e provocando altro dolore. O almeno fino a quando non ha conosciuto Violet ;) Tanti saluti #Flo
(Recensione modificata il 09/07/2013 - 09:11 am)

Nuovo recensore
09/07/13, ore 08:53
Cap. 5:

Potrai anche non crederci, ma questa sarà una recensione seria ;)
*******
Come al solito, bello, il capitolo, sarà che a me piace molto come scrivi ^^ E' bello soprattutto il fatto che lui la trovi bella in qualunque modo (scusa la ripetizione D: ), ma che non volesse toccarla, quasi avesse paura di infastidirla solo standole vicino.. Ora io non so fare paragoni e non te li farò ;) , ma questa storia puoi ambientarla veramente quando vuoi. Sia quando non la conosce ancora bene, ed ha paura di essere di troppo, sia quando sono amici/piùcheamici, quando preferisce guardarla un po da lontano, in modo che non sia in imbarazzo, sia quando hanno litigato, perchè in quel caso vorrebbe toccarla, ma non può. Comunque grazie, è qualcosa di un po' allegro ;3 #Flo
(Recensione modificata il 09/07/2013 - 08:54 am)

Recensore Veterano
08/07/13, ore 12:09
Cap. 5:

Un capitolo breve ma non per questo meno interessante degli altri... In effetti la relazione fra Tate e Violet può essere ben paragonata ad un elastico, con i loro allontanamenti, e poi i furiosi e passionali riavvicinamenti, per poi allontanarsi ancora finché l'elastico si rompe con la scoperta dello stupro di Vivien da parte dello stesso uomo che Violet si era scoperta nonostante tutto ad amare, nonostante quell'abisso di oscurità presente nel suo animo sofferente e confuso. Eppure è fin troppo puro ed dolce quel Tate che brama così tanto anche solo sfiorare i capelli di colei che è diventata la sua luce, la sua guida, con quelle mani che tanti dolori e atrocità hanno causato ad altri. E' facile immaginarlo guardare sognante la sua amata, seguire attento il muoversi delle mani di lei, mentre cerca, invano, di dare una parvenza di normalità ai suoi capelli... Davvero bella la parte centrale con i pensieri e le azioni dei due futuri amanti che si intersecano quasi fossero la trama di un tessuto, fino a sovrapporsi. Ma d'altronde anche questo è l'amore, che unisce due individui fino a farli diventare una cosa sola... Nonostante il passato di Tate e ciò che ha fatto, non si può non provare quasi compassione per lui, così timoroso, incerto, mentre lotta contro il desiderio di toccare la pelle di Violet, in una silenziosa richiesta di affetto e di espiazione per colpe che ancora non ricorda di avere commesso. Nonostante la morte di cui si è fatto araldo, Tate almeno avrà la consolazione di conoscere cosa sia veramente l'amore, un amore così puro e dolce che avrebbe potuto salvarlo, se solo...
Ed alla fine cosa resterà di questo elastico che è la loro storia? Come tutti sanno, un elastico spezzato non si può più riparare, ma forse, col tempo quella scintilla dell'amore perduto che di certo giace fra le braci del cuore di Violet, troverà il modo di divampare di nuovo, fino a diventare un fuoco cui potranno forgiare un nuovo legame, che non sarà più un elastico, così incerto e fragile, ma un anello che li legherà per sempre...
Bravissima signorina Scrittrice, davvero un bel capitolo :) Ed ora non vediamo l'ora di leggere la lettera F. Dopotutto siamo o non siamo i tuoi fans n°1? :)