Recensioni per
Prima ballerina
di Chara
Ecco, era questa la storia che avevo adocchiato, ma ho avuto bisogno di un attimo di tranquillità |
Ciao, sono il tuo Babbo Natale Segreto! |
Ciao :) |
[Recensione premio "In memory of Fabrizio De Andrè"] |
Tragica, eppure maledettamente coinvolgente. |
Ciao! |
Wow, devo proprio dirlo, wow! Complimenti, davvero, sei riuscita a manifestare i sentimenti di Marianne in modo sublime, così come quelli della sua rivale, perfettamente odiabile in questo contesto - mi è sembrato di rivedere uno di quei film sui balletti di danza dove la protagonista deve riprendersi da un infortunio. Ma qui, oh, qui la faccenda è ben più interessante di quei film. Complimenti, davvero :D |
2° classificata al contest «Shopping di Prompt e di Bonus». |
Personaggio molto ben caratterizzato. Mi è solo sembrato strano che le abbiano detto che la danza è un hobby quando era una ballerina affermata che è ovvio guadagni e viva su quello. |
Hey! |
Questa storia l’ho letta secoli fa, ma ricordo ancora distintamente che mi aveva colpita per l’efficacia con cui avevi utilizzato tutti e tre i prompt che ti erano stati assegnati. In tal proposito, ci sono già stati i risultati del contest? Ad ogni modo, per recensire ho dovuto rileggerla, in maniera da avere bene chiaro in mente cosa volessi scriverti. Premetto che amo il tuo modo di impaginare le storie, l’ordine con cui le formatti, perché spesso mi trovo a chiudere una pagina a metà già solo per il fastidio di dover leggere cose e questa è una cosa che mi andava di dire, così a random , prima di partire con il vero e proprio commento della storia. Una delle caratteristiche che più mi ha colpito della one-shot è stata la tua scelta di soffermarti quasi esclusivamente sull’introspezione di questa ballerina, seppur appoggiandola allo spettacolo a cui sta assistendo. Apprezzo sempre tantissimo il modo che hai di concentrarti a pieno sulle riflessioni dei personaggi, pur non rendendo i tuoi racconti mai scontati, monotoni o banali. Ed è una cosa che apprezzo sempre tanto perché ho sempre avuto un po’ di riserve nei confronti delle storie introspettive – mi piacciono, ma molto spesso le trovo simili fra loro, prive di una caratteristica distintiva che le renda d’impatto e particolari agli occhi del lettore, ma con le tue questo non accade mai, perché sono sempre un po’ un “ibrido” di vari generi – e, difatti, hai sempre problemi a decidere in quale categoria inserirle. Altra cosa che mi ha colpito è stato il modo in cui sei riuscita a trasmettere l’angoscia della protagonista. L’intera one-shot mi trasmette una sorta di ‘ordinato dolore’, so che non ha molto senso detto così, ma mi spiego meglio. Il tono di per sé non è propriamente angst, le riflessioni di Marianne non contengono espressioni dolorose e cariche di sofferenza, eppure, in questa maniera pulita, lucida e ordinata – perfettamente in linea con ciò che di norma mi verrebbe da associare a una ballerina classica – si riesce a riconoscere distintamente l’amarezza e il dolore incuneato sotto le sue riflessioni, alle volte in maniera incredibilmente nitida, altre in maniera più sfumata. Mi sono piaciuti anche, come già ti dissi in passato, i continui rimandi al biglietto che non risultano mai ripetitivi e sottolineano bene il prompt all’interno del racconto. Infine, un’altra cosa che mi è piaciuta molto, è la struttura che hai utilizzato per costruire la storia. Mi piacciono le frasette in corsivo che rimandano all’avvenimento fulcro a cui si legano tutte le riflessioni della protagonista. E anche il finale mi è sembrato molto ad impatto, con quella frase di chiusura. |
Questa è più difficile da recensire; penso che ognuno abbia qualche esempio di vita vissuta da mostrare come prova d'immedesimazione. Io ne avrei uno ma non sarebbe abbastanza esatto, perchè nonostante la delusione e la frustrazione dovuti alle conseguenze del danno non ho mai ammesso che in realtà hanno solo velocizzato l'inevitabile. Tenderei più a prolungare l'immaginazione e a pensare se accadesse adesso, che a sogni sono messa abbastanza bene, la prima reazione è un brivido lungo tutta la schiena. Di solito drammi del genere capitano sempre quando sei a poco meno di un soffio dal realizzare il gran colpo della tua vita; sai che tendo sempre a concentrarmi sulle sensazioni del protagonista, filosofeggio su quanto sia dura andare avanti in situazioni così e psicoanalizzo fino allo stremo ma sta volta sono un pò più incasinata mentalmente e questo casino mi fa vedere questa roba da un'altra prospettiva, tutta diversa. |
Ehi Chara! |
Buonsalve! |
Ehi bellezza! |