Recensioni per
She's a Waterfall.
di Part of the Masterplan

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/10/17, ore 22:09

Semplicemente S T U P E N D A. Grazie grazie grazie!

Nuovo recensore
14/05/17, ore 14:14

Sarà difficile. Scrivere questa cosa, sarà difficile. Gli occhi mi si sono inumiditi. Proprio lì, al "saremo per sempre gli oasis, noi tre". Le lacrime non sono scese, gli occhi poi si sono asciugati, ma di solito io sono così. Mi viene la pelle d'oca, mi monta un qualcosa dentro, sembra toccare il culmine e poi niente, resta lì. Ma sento che è l'equivalente di cento pianti. Mi sono sentita così per tutto il capitolo. Ben tornata, Part of the Masterplan.
Non me lo aspettavo. Nè un aggiornamento, nè quel "completa". E' passato tanto tempo. E adesso eccoci qui.
Come non sentire un brivido, il primo di tanti, nel leggere queste frasi: "Chissà come sarà il prossimo album degli Oasis, quale suono troverà. Che cosa darà alla gente, che cosa daremo alla gente". Il concerto in Argentina, uno dei migliori. Sally che continua ad ascoltare Noel e il solo suono della sua chitarra. Il posto è diverso, la scena è la stessa. Che sia una stanzetta di Burnage o un enorme palco a Buenos Aires.
Questo capitolo è stato duro per molti aspetti: era l'ultimo, c'è stato lo scioglimento, e poi i flashback. Lì ho pensato a Supersonic, il film, e a Liam che registra Champagne Supernova. Come al solito, come sempre, tu racconti e scrivi davvero come se fossi stata lì. Se non avessi visto il documentario, avrei comunque conservato quelle stesse immagini nella memoria solo leggendo questo capitolo. Dì la verità: tu c'eri e poi sei tornata nel futuro per potercelo raccontare. Perchè se no non me lo spiego.
E poi: “Come fa a esserci così tanto nella vita? Lo sapete da che cazzo di posto arriviamo… Eppure siamo qui. Io lo sento che stiamo conquistando tutto. Tutto il cazzo di universo”. A volte mi capita di guardarmi attorno e pensare semplicemente che il mondo sia bello, così bello e così grande che non ho mai la sensazione di averlo fatto tutto mio. Quando ascolto gli Oasis, succede qualcosa di diverso. Davvero sembra di poterlo conquistare, di averlo in mano. Di volerlo, di poterlo fare. Con arroganza e nonchalance. E' l'effetto Oasis. Ti fanno venire voglia di essere grande.
E poi anche loro si sono spaccati, e con la stessa atmosfera fredda, ovattata, lontana, quasi come in un sogno, accolgo questa realtà come Sally al telefono. Questa parte è perfetta, questo capitolo è perfetto. “Promettiamoci una cosa”, “Che cosa?”, “Che saremo per sempre gli Oasis. Noi. Noi tre”. Ecco, di nuovo quella assurda sensazione. Non c'era persona più azzeccata per raccontare l'epilogo di una band che ha cambiato la storia, la vita di una generazione, anzi due, anzi di più. La mia vita, la tua vita. Dall'inizio alla fine, hai scritto tutto in modo così naturale, così reale. Ho avuto anch'io la sensazione di essere lì. E te lo ripeto, non avrei mai immaginato di potermi legare così tanto ad una fanfiction - termine molto riduttivo, a mio avviso - per così tanto tempo, senza mai dimenticare un passaggio, un aneddoto. Non sarebbe stato possibile se non fossi stata tu a scrivere. Non sono solo gli Oasis che mi hanno spinta a leggere, a commentare. Sei stata tu, e sei bravissima. Così tanto che io non so chi sei, ma alla fine, in profondità o alla lontana, io lo so. Perciò, fidati di me, non hai perso alcuna capacità nello scrivere. Scrivi ancora, qualunque cosa vuoi, per te stessa o per chi vorrai. Scrivere è una passione così strana da spiegare, almeno per me, ma guarda quanto può dire di noi, quanto può aiutarci a capirci qualcosa, quanto può unire. Se tornerai, io ti verrò sempre a leggere.
Per ora ci salutiamo così, con un "a presto". Ed un grazie infinito per tutto ciò che hai scritto. Dall'inizio alla fine. Per avermi fatto vivere anni in cui nemmeno ero nata, o non avevo ancora la consapevolezza che da qualche parte, nel mondo, c'era una band, e che era fatta a posta per me. Per tutti noi, che saremo sempre gli Oasis.

Nuovo recensore
13/03/16, ore 19:11

Ho finito le scuse per il mio costante ritardo, perciò vado dritta al punto. Sono felice di tornare a perdermi tra i pensieri di una Sally ormai matura e sono felice di tornare a scriverti. In un periodo, penso il più lungo della mia breve vita, in cui non riesco più a scrivere per me ed analizzarmi, a pormi quei "perchè" e a trovare quelle risposte scomode che non sarei in grado di darmi se non le posassi su carta, lasciare questa recensione è dura. Ma allo stesso tempo, man mano che vado avanti sento tornare le dita pizzicarmi e fremere dalla voglia di scrivere. Questo è dovuto anche a te, perchè sei una delle poche cose che riesco a leggere con piacere in questo momento. Perciò grazie.
In particolare, questi ultimi due capitoli mi lasciano addosso molta dolcezza e molta malinconia. La solita malinconia di quegli anni 90 che non ho mai vissuto. Non in prima persona. Una Sally matura, responsabile, forse più sensibile ma paradossalmente più forte di quella che era prima, sta attraversando quel periodo della vita in cui non hai più 20 anni, ma non ne hai neanche 40, hai molte più responsabilità rispetto al periodo sex-drugs-and-rock'n'roll, ma non sei nemmeno in quella fase in cui hai già fatto tutto quello che dovevi fare e costruito tutto quello che potevi mettere su (lavoro, famiglia, ecc). In effetti, mentre le sue amiche si sposano e hanno figli, Sally si chiede se arriverà mai anche il suo momento per farlo. Il bello di questa domanda, pero, è che non è un pensiero di rammarico, un bisogno forzato dalla forma e dalle convenzioni. E' più una speranza, un dolce sogno che ti viene in mente quando sei serena accanto all'uomo della tua vita. E lei ora lo è. Lei e Noel stanno finalmente inseguendo quel sole che aspettavano di vedere insieme da troppo tempo. Lui che la presenta ufficialmente alla madre come sua fidanzata, lei che felice come una bambina si gode finalmente un Natale in famiglia senza tragedie e senza intoppi (seppure l'ombra scura del passato e la colpa quasi di essere scappati da una realtà fatale continui a tormentarla). Tutto finalmente è un concentrato di armonia vera, di ritrovata calma, ben lontana da quello spettro di serenità che Sally pensava di aver trovato prima di ricongiungersi con Noel. L'unica pecca è purtroppo il travagliato rapporto tra Noel e Liam, che fa capolino in ogni capitolo senza mai scoppiare veramente. Un pò come lo è stato nella realtà: le liti e le zuffe erano sui tabloid dal 94, tanto da sembrare la normalità, una sorta di equilibrio alla Gallagher.
Vorrei "rivedere" Liam e vorrei rivederlo affianco a Noel, e immagino che il matrimonio di Jackie sarà l'occasione giusta.
E' sempre bellissimo, inoltre, ritornare ai tempi dell'infanzia. Ad un Noel che nasconde Sally per fare una sorpresa alla mamma - così come farà anni dopo. Il loro rapporto è così solido, così duro, che non basterebbero secoli per spezzare il legame, per questo amo leggere i ricordi di Sally, in cui due piccoli bambini ancora innocenti ignorano il futuro che li aspetta, le liti, i drammi, le dipendenze, ma anche il cambiamento, il successo e l'amore che li forgeranno.
Detto questo, ti rifaccio i complimenti perchè la scrittura è come smepre impeccabile e spero di rileggerti presto e di essere in grado di risponderti con un tempo decente. Così, giusto per non farmi riconoscere.
Un abbraccio forte :)

Nuovo recensore

Ecco, sono in lacrime. Riuscirò mai a trovare le parole per farti dei degni complimenti? È semplicemente perfetto. La sorpresa di un nuovo capitolo, Sally e Noel ancora più uniti e consapevoli. Quei momenti di intimità disarmante che riescono - che riesci - a creare quando sono insieme. Sally ci racconta gli Oasis visti da dentro come nessun altro potrebbe fare e come se fosse realmente esistita. Anzi, Sally esiste davvero e non smetterò mai di ringraziarla.
(Recensione modificata il 04/02/2016 - 03:15 pm)

Nuovo recensore
13/12/15, ore 19:31
Cap. 21:

È passato molto tempo e sono davvero dispiaciuta. Da settembre fino ad oggi il tempo per me è come volato, scandito da brevi e frequenti istanti, pieni, pienissimi, che non mi hanno lasciato fermare un attimo a pensare, riflettere o scrivere. Ma adesso sono di nuovo qui ad immergermi in questo mondo tormentato, intervallato da dolci ed idillici frammenti di felicità per i quali sono molto grata. Anche a distanza di mesi, è come se avessi letto di Sally e Noel fino a ieri. E continuano a sembrarmi forse ancora più veri e vivi delle persone reali. È uno strano effetto, ma è così. Sono felice che ci siano questi capitoli di meritata tranquillità, devo dire che dopo tanto tempo erano proprio ciò di cui avevamo bisogno. E finalmente si parlano senza scudi e senze difese, sicuri che non si danneggeranno l'un l'altra. Il solo fatto che stiano assieme riporta la calma, tranquillizza gli animi. 'Sono qui', 'Ti amo'. Parole semplici, ma dall'impatto incommensurabile. Strano e bellissimo sentirle pronunciare da loro. Tanto tempo fa, durante l'ennesimo viaggio, Sally aveva scritto una lettera, aveva detto Ti amo, ma la lettera non è mai stata inviata e le parole erano rimaste a mezz'aria. Ora invece il problema di dirlo non c'è più. È una crescita, un'enorme maturazione. Ma le storie, così come la vita, non sono mai statiche e per poco si mantegono imperturbate. Questa breve riflessione sul deterioramento del rapporto tra i fratelli, infatti, ci dà un ammonimento della perturbazione delle acque. Due caratteri come quelli di Noel e Liam prendono di certo fuoco facilmente, vuoi per la diversità che li contraddistingue, vuoi per il passato travagliato che hanno alle spalle. Tra i due fuochi, c'è Sally. Ironico che una donna che tanto ha lottato a causa della sua vita incasinata sia l'unico punto fermo che tiene in piedi un rapporto altrettanto incasinato come quello dei Gallagher. Forse è proprio questo il punto: due casini insieme fanno un ordine? Oppure due casini insieme si annullano. Fatto sta che, avendo letto la loro storia dal primo capitolo, sono arrivata alla conclusione che, correggimi se sbaglio, il vero caposaldo di tutto questo non è tanto l'amore tra Noel e Sally, bensì il rapporto che la nostra blondie ha con entrambi i fratelli Gallagher. È con loro che è iniziata e, anche se spesso Liam svolge un ruolo marginale, la vera tranquillità qui si raggiunge con il ricongiungimento della famiglia intesa come Sally e gli Oasis. "Quando so che gli Oasis sono al sicuro, che quella grande, immensa, indescrivibile cosa che è parte di noi e ci scorre nelle vene non è a repentaglio e anzi, sta per tornare sulle scene, divento mansueta e sento che niente è perduto davvero." Gli Oasis sono la casa, il cuore e la salvezza di Sally, la quale è il pezzo che tiene unito il tutto. D'altronde è di questo che parla Don't look back in anger, no? Di una ragazza che ha messo la sua vita nelle mani di una rock n roll band, e si augura che non gliela rovineranno, ma alla fine neanche le importa poi tanto, perché vi si è totalmente abbandonata, ne è diventata parte. E posso perfettamente capirla. Al prossimo capitolo, sono curiosa di sapere come si metteranno ora le cose. A presto. Ah, dimenticavo: it's good to be back.

Nuovo recensore
02/09/15, ore 17:12

Bellissimo! Non mi vengono in mente altre parole per descrivere questo capitolo. C'è tutto. Ci sono Sally e Noel, felici, insieme. C'è Liam, quell'uomo che mi è mancato tanto negli ultimi capitoli e che per me sarà sempre un ragazzo, e non per l'irresponsabilità, ma perchè sento che lui l'abbia trovata la cura per la vecchiaia, che sia eterno, come tutti i grandi miti. Ci sono gli Oasis, le prove, Sally con loro. Ci sono gli anni novanta, gli anni in cui tutto poteva succedere per la prima volta. Ci sono i Kasabian! C'è la giovinezza, quella dello spirito. La passione, la musica, l'amicizia, la famiglia, l'amore.
Sally e Noel sono di una dolcezza e di una tenerezza incredibile. Finalmente. Leggere di loro con un giradischi mi era mancato. La sento anch'io la musica. Anche quando si tratta di canzoni che non conosco, la sento. É come un suono, un'armonia che si alza e si abbassa di intensità. Questo è quello che succede quando certe parole le senti sulla pelle e ti scorrono nelle vene. E questo mi succede quando ti leggo. Sì, le tue parole davvero 'heal the pain'. (P.s. ho passato l'esame!)
Sono felice che finalmente Noel dia a Sally l'importanza che merita non solo quando sono solamente lui e lei o quando è con gli altri membri degli Oasis. Aspettavo da tempo che volesse uscire davvero allo scoperto con lei, mostrarla al mondo se è necessario. E dirle soprattutto tutte le parole taciute nel corso degli anni, anche se lo imbarazzano.
Leggere dei battibecchi tra i Gallagher mi ha svegliato dall'idilio della tua storia, in cui gli Oasis ci sono ancora, e mi ha ricordato che qui, invece, ora, gli Oasis non ci sono più. Sento avvicinarsi il tuono che tra pochi anni distruggerà la nostra band. I problemi cominciano a venire a galla, il rapporto tra i fratelli continua a vacillare. Sembrava ieri il 1994. Sembra troppo vicino il 2009. Ma per ora, meglio non pensarci, meglio godersi questi attimi di pace, in cui Sally, la ragazza che, sofferenze a parte, tutti invidiamo per avere al suo fianco Noel e Liam Gallagher, gli Oasis.
Al prossimo capitolo, un abbraccio fortissimo.
(Recensione modificata il 02/09/2015 - 05:16 pm)

Recensore Veterano
31/08/15, ore 13:45

Mia cara,
Ho letto ieri il capitolo ma, nonostante fosse domenica, non ho trovato un attimo di calma per sedermi e lasciare le mie considerazioni su Sally e Noel, come faccio di solito dopo ogni lettura.
Devo dire che qui ho trovato la conferma di quanto ti avevo già detto nella recensione al precedente capitolo: la confidenza intima che c'è fra Noel e Sally è lì, è sempre stata lì e adesso sta venendo fuori pian piano. In questo capitolo ho letto tutta la complicità, l'amicizia (io sono dell'idea che chi si ama è, in primo luogo, un grande amico dell'altra parte in causa, a maggior ragione in questo caso) e il rapporto di vecchia data che ti fa sentire sempre a tuo agio anche se una persona non la vedi tutti i giorni. Ovvio che a legare Noel e Sally c'è un sentimento forte ma, a mio avviso, c'è anche qualcosa di più. C'è la condivisione, l'avercela fatta insieme, essere saliti sulle spalle dei giganti tenendosi la mano e guardando da lassù; c'è stato -insieme- anche il baratro e il prendere coscienza di doversi allontanare per potersi ritrovare da persone migliori. Tutto questo credo sia stato il percorso di crescita che li ha fatti arrivare nello Studio 2 di Abbey Road e a dormire abbracciati trovando casa soltanto l'uno nelle braccia dell'altro. 
Lo confesso, ho gongolato parecchio durante la lettura, il mio animo da romantica ogni tanto torna fuori e qui mi hai accontentata alla grande ma non so perché, non sono certa che tutto continui così, perché il "vissero per sempre felici e contenti" appartiene alle favole, qui invece si parla di personaggi che ci raccontano la vita vera. 
E a sostegno di quel che dico, la partenza di Sally la dice lunga: se fosse stata una favola, lei avrebbe mollato tutto, fregandosene delle responsabilità e avrebbe seguito il suo amore in giro per il mondo; ma Sally è diventata grande e da adulta, inizia ad anteporre la sua vita al resto e sono fermamente convinta che sia giusto così.
Voglio, infine, spendere due parole sul tuo Liam. Adoro il modo che hai di raccontarci qualcosa di lui e penso che qui tu sia riuscita ad interpretare al meglio quel suo senso di "inadeguatezza" che ha sempre provato nei confronti di Noel. Personalmente credo, e questa ti assicuro. è una mia personalissima considerazione, che Liam abbia sempre cercato una sorta di approvazione da parte del fratello, che non lo ha mai accettato del tutto e che comunque, non credo sia mai arrivata. Perché è vero, Liam è il "cazzone" che fa idiozie e che fa perdere la pazienza a Noel ma sono fermamente convinta che abbia sempre fatto i conti con il mito del fratello. Era il suo punto di riferimento e il suo "lui non è così" nel tuo capitolo, mi ha quasi confermato questa mia idea. Come a dire: "Noel è molto di più, talmente tanto che io spero un giorno di riuscire ad entrargli nelle grazie".
Scusami, dovevo parlarti del capitolo e invece, come al solito, ho divagato.
Aspetto di vedere cosa succederà ancora, se regalerai un happy ending a Noel e Sally o se leggeremo ancora delle sue avventure, che mi sono entrate nel cuore e mi accompagnano nelle mie giornate di "vita vera".

Un abbraccio grande e grazie.
Cin

Nuovo recensore
29/08/15, ore 17:21

Ciaoooo, è sempre un piacere trovare nuovi episodi di Sally e Noel. Devo dire che leggendo questo capitolo anche a me sono tornate alla mente certe scene del loro passato, quando tutto ha avuto inizio. Ho rivisto Sally entrare in camera di Noel e trovarlo con la chitarra in mano, l'ho rivista ferita al pub oppure tra le braccia di altri lontana da casa.
Il "tuo" Liam credo sia tremendamente vicino alla realtà, lo adoro e amo il rapporto che ha con Sally (avrei anche una speranza segreta, ma so che non sarà mai possibile).
Questo capitolo sa di happy ending, sarebbe giusto, Sally si merita un po ' di pace e serenità, però spero di poter leggere ancora di loro. Non sono pronta per abbandonarli alla loro felicità.

Nuovo recensore
26/08/15, ore 00:28

Innanzi tutto: perdonami per l'enorme ritardo. A mia discolpa, a parte l'estate di mezzo, condanno al posto mio la matematica e l'esame di recupero che mi aspetta lunedì prossimo. Ho letto il capitolo precedente già da qualche giorno, ma non ho avuto davvero il tempo di scriverti un parere. O forse sì, ma mi piace fermarmi un attimo e scrivere qualcosa con calma e non frettolosamente, esaminare tutti i dettagli con attenzione e darti l'importanza che meriti, perciò ho preferito aspettare. Ho appena terminato quest'ultimo capitolo e devo dire che sono felice di aver aspettato. Devo dire la verità: il capitolo precedente ha suscitato in me impressioni diametralmente opposte che non riuscivo a far coincidere. Forse è anche per questo che mi sono presa del tempo. Mi spiego: appena terminato di leggere avevo questo sorriso in faccia e un certo senso di familiarità, dolcezza, soddisfazione. Finalmente, questi due matti tornano a coincidere. Dopo davvero tanto, tanto tempo. Nella scorsa recensione ti scrissi che un sole caldo riscaldava Londra, ed è questa la sensazione che ho avuto durante la lettura. Calore. Una boccata d'aria fresca. Mi sentivo come se si fossero distesi i miei nervi assieme a quelli di Sally. Lei era finalmente serena ed io con lei mi godevo questo capitolo di pace, dichiarazioni, amore e cambiamenti. La dolcezza di Noel mi ha colpita e mi ha affondata. Non vorrei suonare ripetitiva, ma ogni volta che scrivi di lui io riesco a vederlo. È lì, davanti a me, che parla e si esprime in quella sua maniera famosa per il turpiloquio e ogni tanto tira fuori qualche frase magari così semplice, ma allo stesso tempo così affascinante, da lasciarmi sotto shock e da imprimerla nella memoria, da farmi dire: è esattamente quello che penso, è quello che vedo. È lì con i suoi occhi azzurri persi ad osservare degli spettacoli teatrali invisibili in cui è l'unico invitato. Tu me lo fai vedere. Ed io vedevo quest'uomo davanti a me e la sua dolcezza mai smielata, sempre commovente seppur nella sua ottica cinica, mi colpiva. Poi però ho riflettuto ancora e mi sono detta: che bello, Noel, è davvero tutto molto bello, ma... così, da un momento all'altro, rivuoi Sally accanto a te e le parli addirittura di convivenza e di figli. Eccoci all'impressione contrastante. Mi è sembrato un pò frettoloso. Penserai che sono impazzita, che solo una psicopatica può defire frettolosa un'attesa di capitoli su capitoli. Ma forse proprio perché quello che aspettavo da tempo è avvenuto in fretta, in un paio di capitoli, senza lasciarmi il tempo di metabolizzarlo. Tuttavia, ripensandoci adesso, anche dopo questo nuovo capitolo, mi rendo conto che questa è una storia raccontata in prima persona, dal punto di vista di un solo personaggio e che, inoltre, non abbiamo saputo nulla di Noel per diversi capitoli. Non sapevamo cosa stesse vivendo e cosa gli stesse passando per la testa, dunque posso più facilmente comprendere che la sua sia stata una decisione a lungo riflettuta e la "fretta" che ho avvertito è probabilmente giusta. Come quando dopo tanto pensare arriviamo ad una scelta e abbiamo il forte impulso di sbrigarci e recuperare il tempo che abbiamo perso durante la meditazione. Così deve essersi sentito Noel. Compreso questo, mi sono goduta il seguito. Questo nuovo capitolo mi ha riportato indietro ai tuoi primi scritti, quando la storia di Noel e Sally era appena cominciata, dolce e romantica come tutte le storie agli inizi, e con questa, anche la mia avventura con la tua storia. (Proprio un'estate fa ho iniziato a leggerti, sai? È già passato un anno!). Dopo tanto tempo, mi fanno ancora un certo effetto. Capisco che una storia d'amore è una grande e bellissima storia d'amore quando mi fa sognare. Sì, come i bambini. Mi fa sognare e mi fa struggere. Per loro due avrò sempre un debole. Come potrebbe essere il contrario per due persone il quale amore suspera il tempo, lo spazio e la luce? Sono felice di vedere questo nuovo inizio per Sally. E per Noel. Lei è felice, riesco a sentirlo nella tua scrittura. È ciò di cui ha bisogno. Ma è anche quello di cui ha bisogno Noel. In alcune sue parole ho avvertito una certa tristezza, una solitudine che però è pronto a spazzare via. Come quando componeva sul suo letto, sembrava estraniarsi dal mondo e l'unica persona che poteva davvero essergli accanto, e non solo fisicamente, era Sally. Ed è così che voglio vederli ricominciare. Ogni volta che Sally ha affrontato una rinascita l'ha fatto senza un pezzo di cuore, rinunciando e privandosi, portandosi dietro un fardello molto più pesante di quanto potesse sopportare. Ora invece il suo cuore è intero ed io non vedo l'ora di scoprire cosa hai in serbo per noi. A presto, mia cara!

Recensore Veterano
25/08/15, ore 14:15

Ciao cara!
Che bello leggerti di nuovo, sia qui che nei miei messaggi! E' sempre bello conversare un po' con te, anche se tramite le recensioni Efp.
Dunque, non ti nego che ho dovuto rileggere il capitolo una seconda volta perché volevo capire se ciò che ho provato con una prima lettura, si percepiva anche dopo e devo confessare che sì, in effetti è così.
In questo capitolo ho percepito un certo riavvio della familiarità, una ripresa di quelle cose che si fanno tutti i giorni quando si è in coppia. Ho percepito un senso di quotidianità che, se era quasi scontata negli anni Novanta tra Sally e Noel, qui adesso inizia da capo, in sordina e piano piano, perché non si può fare altro che ricostruire sulle macerie e non è mai facile, perchè a farsi male e a far crollare tutto di nuovo non ci vuole niente. E la dimostrazione di quel che dico è che Noel offre a Sally la camera degli ospiti, come a dire: ti voglio qui ma abbiamo dei tempi da rispettare, un filo da riprendere anche se non si è mai spezzato.
Per quanto riguarda la rottura con Matt, mi è tornata in mente quella con Nick di tanti anni prima. Nessun uomo che non sia Noel Gallagher può quietare l'animo di Sally e nonostante sia Nick che Matt abbiano rappresentato le possibilità di rinascita, per Sally, splendida fenice, c'è un solo modo di risorgere: accanto all'uomo che le dà tutto e al tempo stesso le fa male.
Devo ammettere che la sommessa rassegnazione con cui Matt accetta la fine della storia, un pochino mi ha fatto rabbia ma questo perché io sono una che difficilmente si arrende, soprattutto se è convinta di provare un sentimento forte per una persona. Quindi deduco che anche per Matt, Sally non era l'incastro perfetto per sentirsi completo, dal momento che il destino ne prevede uno soltanto per tutti noi e il resto conta poco.
Non ho idea di dove andranno a parare questi due ora che sembrano aver capito di essere indispensabili l'uno per l'altra per poter vivere in modo appagante e pieno, ma per questo mi rimetto a te perché so che farai il bene di Sally, in un modo o nell'altro.
Che dire di più, direi che anche per questa volta ho parlato abbastanza, anche se spero di averti lasciato un commento meno demenziale del solito.
Torno nel mio angolino ad aspettare di leggere ancora del mio personaggio (ma così reale!) preferito e del mio despota del cuore :)
Un abbraccio grande e grazie.

Cin

Recensore Veterano
17/08/15, ore 13:53

Calma.
Innanzitutto ciao e bentornata :)
Non mi aspettavo di trovare un capitolo il giorno dopo Ferragosto (l'ho letto ieri ma riesco a recensire solo oggi poiché -ahimè- sono di nuovo in ufficio e ho parecchio tempo, visto che sono tutti in ferie, sigh!) e soprattutto non mi aspettavo che fosse così pieno di sentimento da parte di Noel.
Ma partiamo dall'inizio.
L'imbarazzo iniziale di Sally ci sta tutto. E' quello tipico di chi ha passato tanto tempo lontano da una persona per cui darebbe la vita; quello di chi ancora prova dei sentimenti ma non sa se sia giusto; quello che non sa bene da dove riprendere il filo del discorso, se da dove lo si era lasciato oppure dover ricominciare da capo. E' comprensibile. Condivisibile, anche.
Ovviamente, non è lo stesso per Noel che è sempre perfettamente a suo agio e talmente sicuro che fa quasi invidia.
Credo che in parte, e adesso la fan degli Oasis che parla, quello che dice Noel sulle canzoni da dopo "What's the story..." sia assolutamente vero; fino a quell'album hanno cantato di una generazione, poi forse è cambiato tutto. E ovviamente, in questo caso, il cambiamento coincide con la vita di Noel. Ecco, quando dico che sei geniale, intendo proprio questo. Il bello delle tue storie su Sally è proprio questo: riesci ad incastrare fatti "veri" alla "finzione" della trama.
Ora, vogliamo parlare di un certo The Chief che forse per la prima volta si sta assumendo delle responsabilità?
Sono scioccata. Però ho percepito il suo coming-out come fosse una valanga o una "waterfall" giusto per riprendere il tuo titolo. E' come se si fosse tenuto dentro tutto per così tanto tempo che alla fine è dovuto esplodere. Era proprio un'esigenza la sua.
Non so se essere d'accordo con lui quando dice che se si fossero messi ufficialmente insieme o addirittura sposati, avrebbero finito con l'odiarsi, credo sia un po' un alibi per non aver visto ciò che era lampante e aver preferito passarci sopra. Dall'altro lato però, comprendo che forse è stato un modo per proteggere l'unica persona al mondo che non avrebbe mai voluto ferire (anche se poi lo ha fatto lo stesso, pensando di fare il suo bene ma vabè, andiamo oltre!) e che soprattutto, avrebbe mai voluto perdere per sempre, perché assumendo l'atteggiamento che ha effettivamente adottato, Noel sa, sapeva e ha sempre saputo che nulla era definitivamente chiuso con Sally. Allo stesso modo però mi chiedo se il loro legame sarebbe davvero andato a rotoli anche se ci fosse stato di mezzo il matrimonio.
Per quanto riguarda il voler fare un figlio con lei... Beh, posso confidarti che nel bel mezzo della lettura ho alzato la manina e saltellando gridavo "io, io, voglio farlo io!"? (Tu crederai che io sia pazza, ne sono certa! :D)
Comunque, è decisamente una bella responsabilità, fare una richiesta del genere. Un figlio ti lega all'altra persona per sempre, a prescindere da come andrà il rapporto di coppia, quindi chiedere a Sally di concepire un bambino è praticamente giurarle amore eterno. E'...è... una cosa da grandi, impegnativa e io non me lo aspettavo da Noel.
Non credo che Sally però lo voglia, quindi nonostante -onestamente- credo sia l'unico modo per unirli per sempre, oltre che sarebbe bellissimo, non penso sarà un progetto che andrà a buon fine.
La parte finale è deliziosa. Un mix tra ironia e dolcezza e la dichiarazione finale di lui ha colpito e affondato anche me, non solo Sally.
Come al solito, attraverso le tue righe mi hai regalato mille spunti per riflettere e tanta, tantissima voglia di leggere ancora di loro due quindi spero di sentirti presto e di poter provare ancora tutto il turbinio di emozioni che solo tu riesci a tirar fuori.
Un abbraccio grande.

Cin
(Recensione modificata il 17/08/2015 - 02:02 pm)

Nuovo recensore
14/08/15, ore 20:08
Cap. 15:

Un dolcissimo capitoletto tutto incentrato sui sentimenti di Sally nei confronti di Noel e di Londra. Se avesse ancora vent'anni, questi due pilastri della sua vita basterebbero per farla tornare. Se avesse ancora vent'anni. Una parte di me vorrebbe che tornasse. Lei e Noel, casa. Ma questa frase sembra bastare per sgretolare questa ipotesi. D'altra parte sono fiera del fatto che Sally non lasci che Noel sia il centro della sua vita (o almeno, ci prova), è come se si stesse disintossicando o qualcosa del genere e volesse mettere se stessa prima e non aspettare che Noel le dia o meno il permesso di tornare nella sua vita. Eppure, mi viene da pensare: se non è a Londra la sua casa, allora dove diavolo è? Sally ha girato l'Europa e ha vissuto in America e in nessuno di questi posti l'ho mai vista davvero felice, perchè le mancava sempre un pezzo: Noel, e con lui, la vera se stessa. Ma anche se dovesse tornare a Londra, sarebbe davvero pronta a lasciare il lavoro e le persone che in America ha conosciuto? Tornerebbe a fare la fotografa degli Oasis? Sarebbe la compagna ufficiale di Noel? In questo momento, non so immaginare cosa farebbe Sally. Mi affido a te e alla tua fantasia, cosciente che farai la scelta giusta. Per adesso, spero che avremo altri momenti come questi per Noel e Sally. Sembra di essere tornati agli anni novanta. Sembra che sulla grigia Londra sia finalmente sorto un Sole caldo che riscalda i profili di due anime che si appartengono da sempre, ma non se lo sono detto mai, direttamente. Noel cerca risposte e segnali fuori dal finestrino, riesco a immaginare cosa desidera realmente e chi vuole al suo fianco. Solo non riesco a capire quale sarà la prossima mossa di Sally. Se avesse vent'anni, se fosse tutto più semplice... ancora una volta la tua storia mi fa scontrare con la crudeltà della vita e dei limiti che noi stessi ci imponiamo di non superare anche se ci soffocano. Attendo con impazienza il seguito e ti ringrazio ancora per le tue parole. A presto.

Nuovo recensore
14/08/15, ore 17:40

Quando ho visto che in mia assenza erano stati pubblicati due capitoli, ho pensato di leggerli e di lasciare una recensione unica per entrambi. Già a metà capitolo invece, ho capito che questo meritasse delle parole tutte sue.
Che dire: mi è piaciuto tantissimo! E mi ha colpito come non succedeva da un pò, siccome i capitoli precedenti - che ho comunque amato, come ben sai - erano molto riflessivi, introspettivi, mi facevano pensare ad una Sally che pensava e si struggeva e basta, dimenticandosi di vivere. Qui invece Sally torna alla vita e torna al suo posto, non solo geograficamente. È felice, piange di nostalgia ma anche di gioia, gratitudine verso il Masterplan che l'ha ricondotta lì. Ed è con Noel.
Sin dall'inizio, ho sempre amato quando ti dedichi alla descrizione di un concerto. L'entrata sul palco, l'eccitazione del pubblico, i versi cruciali delle canzoni, quello strumento caratteristico del brano, le dita di Noel sulla chitarra, l'accattivante sfacciataggine di Liam in quella sua famosa e inconfondibile postura davanti al microfono. Tutte le volte che descrivi con meticolosa attenzione tutti quei concerti a cui posso assistere solo con uno schermo e lo spazio e il tempo a separarmi da questa band che é nata troppo presto per me, vorrei ringraziarti, perchè mi sembra di essere davvero lì. Hai questa grande capacità che mi ha fatto vivere gli anni 90 e i concerti degli Oasis che non ho mai vissuto, perciò grazie. E in questo capitolo, di nuovo, ho assistito ad una nuova performance live. Noel, Gem e le chitarre. Sally in lacrime, che canta, che guarda al passato, ma non con rabbia. Lo ha accettato, finalmente, questo passato. Non senza difficoltà e punte di irritazione, ma lo ha accettato.
"Eppure com’è che a costo di morirti accanto, riesci a salvarmi?"
"Ancora oggi, l’unico posto in cui perdere me stessa sei tu"
Lo ha accettato. Ci sono voluti sei anni, ma ormai non può più mentire a se stessa. È così: dimmi che sarai al mio fianco e moriremo insieme, l'unico modo per vivere è perdermi in te. Amore, rabbia, malinconia, molto taciuto e molto cantato. Ricordi quando ti scrissi nella scorsa recensione che volevo che Noel parlasse a Sally una volta per tutte e le dicesse tutto quello che pensa? In questo capitolo mi hai risposto. E anzi, avrei dovuto sapere la risposta fin da subito. "There are many things that I would like to say to you. But I don't know how". Non so perché non ci ho pensato prima. Il modo migliore per far parlare il suo cuore, è con la sua musica, non con le semplici parole. Come per me è più semplice esprimere quello che sento attraverso la scrittura. Davvero, non so come ho fatto a non pensare a quei versi da subito.
Ancora complimenti, infine, come al solito per il realismo con cui costruisci le scene. Alla fine mi sembrava di vederlo, Noel, davanti a me a mangiare patatine.
E inoltre: “Già, tu ti sei fidanzato. Pensavi che i cazzo di gossip non arrivassero a San Francisco? L’America è stata scoperta da un po’ e la California pure. Non ci sono più i cazzo di indiani che cacciano e se ci fossero, ti proporrei come il grande Capo della tribù degli stronzi, Noel.” A Roma ti direi che Sally me fa tajà (=mi fa morire dalle risate). Amo quando esce fuori il suo lato aggressivo e sarcastico. Ti butta il suo pensiero in faccia, ti manda al diavolo e in silenzio aspetta la tua reazione. Adoro. E soprattutto, sono felice di rivederla così, così com'è. Senza la tristezza che si porta dietro e la figura di una Sally educata, serena, controllata, di plastica.
Infine, ci lasciamo così: "finalmente ho trovato il modo di non farti più del male. Ho capito che ti voglio con me.” Aspettavo queste parole da quando Noel è partito come rodie per gli Inspiral Carpets. Me le sono immaginate tante volte e adesso, finalmente, sono qui.
Complimenti per questo bellissimo capitolo. Più tardi, forse in serata, troverò il tempo di lasciare altre riflessioni, che spero ti facciano piacere, al prossimo capitolo. A prestissimo!

Recensore Junior
09/08/15, ore 20:08

Tesoro carissimo, che bellezza indescrivibile.
Ti scrivo di getto, subito dopo aver letto questo attesissimo capitolo, proprio per non dimenticare o trascurare neanche la più piccola emozione che sei riuscita a regalarmi. Non starò qui a dirti quanto alte fossero le mie aspettative: l’importante è che tu sappia che anche stavolta non sono state deluse.
Ma da dove dovrei cominciare?

Rivedere Sally a Londra è stata pura gioia. Confesso, ero tremendamente curiosa di sapere come si sarebbe sentita, che cosa avrebbe provato nel rimettere piede in quest’Inghilterra che tutto le ha dato e che tutto sa toglierle quando meglio preferisce. Eppure, nonostante sappiamo che effetto ciò possa farle, continuo a pensare che sia quello, il suo posto nel mondo. Il luogo in cui Sally è più viva e vera che mai, tra le canzoni degli Smiths e quelle emozioni che non riuscirà mai ad anestetizzare, perché prepotenti e incontrollabili. Lo voglia o no, ci sarà sempre qualcosa che quasi inconsapevolmente le farà credere di essere costretta a tornare, e devo ammettere che mi piacerebbe se rimanesse lì ancora per un po’.
È stato estremamente soddisfacente, poi, vederla così incazzata, così desiderosa di vomitare tutto quel dolore, dopo averlo masticato con snervante lentezza nella sua amara e indigeribile consistenza. In quegli istanti, avrei voluto essere lì con lei per dimostrarle tutta la mia approvazione: era ora che si arrabbiasse, era ora che decidesse di smetterla di tenersi tutto dentro e che iniziasse a lasciarlo fluire all’esterno, non importa se a piccole dosi o in un’unica soluzione.

“Finalmente mi riversi addosso cosa mi merito”.
Sì, Noel, te lo meriti. Per il tuo egoismo, per la tua testardaggine, per i tuoi modi dittatoriali, ma ancor di più per esserti lasciato scappare quella che forse era – ed è tuttora, presumo – l’unica persona al mondo che sarebbe stata disposta a dare la propria vita per te. Lei ti ha concesso ogni cosa e tu le hai sempre restituito l’Inferno; ti sei comportato come un bambino capriccioso e antipatico che, unicamente per il gusto di farlo, strappava le margherite dal prato e le tormentava, fino a quando non riusciva a distruggerne ogni singolo petalo. E adesso sei qui, come se nulla fosse successo, con quel pentimento che – lo so – ti sta divorando le viscere, perché Sally non te la potrai mai lavare via dalla pelle. Te la porterai sempre addosso, come promemoria che ti ricordi ciò che sei e cosa siete insieme.
E fanculo, Gallagher, perché riesci sempre a farti perdonare, nonostante fino a qualche capitolo fa la mia voglia di prenderti a schiaffi avesse preso il sopravvento su tutti i miei buoni sentimenti.  

Il mio dramma è che rimango incantata, quando leggo di Sally e Noel insieme. Sono tanto vivi che li sento vicini, come se si trovassero nella stanza accanto ed io, piccola intrusa sentimentale, stessi origliando ogni loro singola parola; e a volte mi sento persino di troppo, quando riesco a captare quelle frasi non dette, ma urlate dai loro occhi in un apparente silenzio assordante. Bisogna squarciare il Velo di Maya, quando loro due si guardano; bisogna andare oltre senza paura e immergersi con tutta la testa in ciò che si è avuto il coraggio di far proprio, e allora la meraviglia sarà incontenibile.
Io ci credo troppo, in questo loro amore. Nonostante spesso faccia finta di non esserlo, l’inguaribile romantica che è in me non si darà per vinta fino a quando anche un solo, piccolo briciolo di speranza le dirà che è ancora possibile per loro trovare la giusta strada da percorrere insieme.

Quest’ultimo capitolo è stato un’emozione continua, in una forma tanto incantevole quanto spiazzante. Quelle canzoni racchiudono tutto ciò che Sally e Noel sono stati, ciò che sono, e ciò che eternamente saranno. Sono lì, immortali, comodamente incatenati tra le note di quei capolavori, costruiti ad arte attorno a quella struttura portante fatta di sentimenti neanche tanto velatamente taciuti. La loro storia è di fronte ai loro occhi, cantata con amore da chi di tutto quel casino non ha mai saputo niente, mentre loro sono ancora una volta uno davanti all’altra a raccogliere i cocci.
È stato come tornare indietro nel tempo, come ripercorrere con passo lento il passato per mezzo di questi pezzi che ci sono entrati dentro, e alla cui nascita abbiamo assistito con fiero orgoglio e commozione.
Ho rivisto quel giovane uomo con la sua chitarra in mano che suonava Slide Away in piena notte, in una buia stanza ospedaliera, come se fosse la cosa più naturale e giusta del mondo; mi sono ricordata di quella ragazza dai capelli biondi e dal lungo vestito elegante che rinunciava definitivamente a quella vita troppo borghese e troppo stretta per salire sul primo volo per San Francisco e salvare un uomo dalle sue decisioni sbagliate, salvando così anche se stessa; ho trattenuto il respiro, mormorando un “Mio Dio” reso inudibile dalla mano portata alle labbra leggermente incurvate in un sorriso emozionato, nel leggere di quel mostro sacro chiamato There is a Light That Never Goes Out, che tanto significa per me e tanto significa per Sally.
Sarà che mi sento sempre un po’ più vulnerabile, quando leggo le tue parole. Sto riscoprendo delle parti di me che mi sono sempre sforzata di tenere al sicuro, e che adesso mi ritrovo a condividere perché non più disposte a rinunciare all’ora d’aria.  

Ci hai lasciati in sospeso, com’è giusto che sia, e non posso che domandarmi cosa accadrà. Come si comporterà Sally, come deciderà di affrontare ciò che Noel ha finalmente trovato il coraggio di confessarle. È un Noel cresciuto, più maturo, che credo abbia imparato ad avere maggiore consapevolezza dei suoi sentimenti, di ciò che realmente vuole e di ciò che è disposto a fare per averlo.
Senza esitazione, mi sento di affermare che ci troviamo di fronte a una svolta; rimane da capire in quale direzione deciderà di portarci.

Lascerò che la curiosità mi divori, mentre aspetto il prossimo aggiornamento, certa che qualsiasi scelta prenderai sarà quella giusta.
Nel frattempo, grazie di cuore per queste pillole di bellezza.

Un abbraccio fortissimo.
Jules 

Nuovo recensore
31/07/15, ore 19:38

Chiedo venia. Davvero, perdonami per il ritardo, ma negli ultimi giorni non ho avuto né tempo né testa e volevo lasciare una recensione decente, perciò ho deciso di aspettare.
Nel frattempo...guess who's back! Ma procediamo con ordine.
Il capitolo precedente lo vedo un pò come un capitolo di preparazione, una sorta di calma prima della tempesta. Sally e Matt nella quotidianità che parlano della loro vita di coppia. Matt che si trasferisce. Sally che, abituata a cambiare case e continenti, rifiuta. Rifiuta una vita in cui sa che non metterà il cuore. Questa è una crescita. Sono fiera di questa scelta, seppur mi piaccia Matt. E' che non riesco a farci niente. Io immagino l'amore, per Sally, in due individui che si capiscono senza bisogno di parlare e, se proprio devono, lo fanno citando Beatles e Smiths. Due individui che a distanza di sei anni riescono ad affrontarsi come se si fossero visti per l'ultima volta il giorno prima. Sei anni. Dopo sei anni rieccoci a Sally, Noel e alle parole degli Smiths. E anche se in questo breve (ri)incontro lei non ha fatto altro che vomitare insulti (come lui merita), riesco ad avvertire, correggimi se sbaglio, nelle sue parole e in come la tua scrittura la dipinge, una Sally piena di vita, di grinta, di carica. Non è la stessa Sally stanca che abbiamo vissuto nei precedenti capitoli, in cui la felicità sembra un lusso che non può permettersi e tutto è un continuo lasciarsi prendere. Dal tempo, dalla malinconia, dai ricordi. Insomma, Noel ha la capacità di farla incazzare, di farle tirare fuori le unghie. La sfida, mette in discussione il suo intero mondo e genera in lei una reazione che la fa riemergere dall'inquietudine. 
Sono convinta che esistano due tipi di caos: il primo è quello che ti confonde, ti fa tremare dalla paura, ti lascia vivere nel passato perchè non vedi nessun futuro e ti fa atterrare in modo violento sul pavimento, lasciandoti a raccogliere dei pezzi che non combaceranno mai. L'altro tipo è quello che secondo me tutti cerchiamo. Quel tipo di scossa che elettrizza le nostre anime e ci fa sentire vivi. Ti manda fuori di testa ma glielo perdoni, perchè in realtà è quello che vuoi. D'altronde, tutte le più grandi passioni dell'uomo sono confuse, mai statiche e razionali. E io, da quello che riesco a capire, vedo che Sally non è diversa. Noel le incasina la vita, ma lei non può vivere senza di lui. E' il rimedio e la dannazione. Non ne esci da storie così. So che non è una relazione sana, so che non rappresenta il bene per nessuno dei due, ma ehi, io sono una romantica, e sano o non sano tifo per l'amore. Forse crescendo cambierò idea, chi può dirlo. Ma io lo vedo che Sally ha bisogno di Noel e di quello che lui le fa. L'unica pecca, l'unica cosa che non mi va molto a genio di questa meravigliosa storia alla odi et amo, è il comportamento che a volte assume Noel. Arriva, prende, pretende, vive la sua vita e il tutto mentre chi lo medicava dopo le scazzottate con suo padre al pub sta a guardarlo. Non so se si sia reso conto della situazione, me lo immagino sempre con quel sorriso sornione come se nulla potesse toccarlo veramente. Sally gli sta dicendo che ha praticamente firmato la sua condanna a morte a causa del suo comportamento e lui se la ride, liquida il tutto in un "Lo so". So quanto ci tiene a questa biondina e a quanto sia consapevole di ciò che ha passato e che sta passando, ma vorrei che lo dicesse a LEI. Scendi dal tuo fottuto piedistallo, Gallagher. Vorrei che tutte le parole taciute, sospese nell'aria, vengano fuori. Da entrambe le parti. 
Ora, spero con tutto il mio cuore che Sally decida di restare, anche solo per un pò. Un pò tanto, devo ammetterlo. Ma qualunque sia la tua decisione, so che posso fidarmi. Non mi hai mai delusa. Grazie per questo nuovo capitolo e per i prossimi a seguire e scusa ancora per il ritardo. A presto, mia carissima.
 
(Recensione modificata il 31/07/2015 - 07:40 pm)

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