Recensioni per
La Figlia dei Lupi
di aduial
Eccomi nuovamente qui! |
Ed eccomi di nuovo qui! Ora che ho un po' di tempo, mi dedico alle recensioni per la challenge. |
Buongiorno! |
Recensione per la challenge "L'ondata Fantasy" |
Bellissima storia, avvincente e piena di colpi di scena non vedo l'ora di leggere il prossimo. |
Non so. Sono indecisa. Ottimo layout, anche se i testi troppo piccoli sono la mia maledizione. Stile pulito, chiaro. Questi sono tutti punti a tuo favore. |
E come al solito arriva quella rompiscatole di Hime u.u Ecco, grazie dei ringraziamenti ( oddio che bruttura, vabbè...), ma io non ho fatto tanto: il capitolo era già scritto benissimo da sè, io ho solo corretto quei refusi e quelle sviste che avrebbero potuto far sbavare il bellissimo quadro che ci hai dipinto. Innanzitutto volevo congratularmi per la tua bravura nello scrivere sia scene macabre e violente, sia quelle in cui regna la pace e la serenità come in questo capitolo: ho apprezzato moltissimo il paesaggio all'interno della foresta, l'atmosfera magica che hai creato delineando questo ambiente fatato, popolato dalle creature più delicate che esistono nel mondo fantasy: le fate. Mi è piaciuta la spiegazione chee la regina ha dato a Leylah sull'origine del male e delle discordanze che hanno portato alla scissione tra il popolo della foresta e gli umani. Il nome dell'antagonista, anche se te l'ho suggerito io, penso che si adatti bene alla situazione che hai descrtto precedentemente: anche nel suono, sembra evocare un personaggio crudele e meschino, pronto anche a uccidere pur di raggungere i suoi scopi. In questo capitolo, a parte riempirti di complimenti, non posso dire altro. Continua così, ad appassionarmi alal tua storia. Un bacione |
Questa bambina ha una forza invidiabile, davvero! Fossi stata in lei, sarei crollata nella disperazione e non avrei più saputo cosa farne di me. Mentre lei ha preso coraggio, si è promessa di non piangere e si è incamminata a testa alta verso un luogo diverso da quella che ormai non è più la città che ha conosciuto. |
Hey, sono Gyll! ^^ |
Ed eccomi al secondo e per ora ultimo capitolo. Sinceramente non avrei diviso questa parte dalla caduta, secondo me starebbero meglio come unità, però questa è una tua scelta come autrice e non discuto. Allora, ho apprezzato molto l'introspezione che hai delineato in questa parte; mi sembra ben resa in ogni sua parte. La bambina emerge nella sua forza, con gli sguardi di sfida verso il sole, verso colui il quale le ha crudelmente strappato la sua infanzia felice. Sembra anche più adulta di quello che è. Poi, sovviene il dolore, acuto e lacerante della perdita della madre accompagnato dalla consapevolezza che ormai non ha più nulla. E poi si perde in un frammento di serenità, in un mondo che percepisce come non suo, ma dove può tirare un sospiro di sollievo almeno per poco. E poi la scene dal lupo è bellissima! Stupendo quando il lupo si inginocchia davanti a lei. Geniale. Sei veramente brava ad, fiera di leggere le tue storie. |
Ok, ho letto tutto il capitolo in un fiato. Devo dire che quando ti ci metti sai essere veramente crudele: il massacro all'inizio proprio della storia non me lo aspettavo, però tu l'hai reso egregiamente. Le urla, il panico, i vani tentativi di fuga, infin la rassegnazione che precede la catastrofe, le hai dipinte con grande maestria. L'idea di queste frasi brevi ma concise rende molto bene l'atmosfera carica di tensione e inascoltate preghiere che si è creata tra la popolazione nella fiorente città di Alahrin. Ecco, volevo segnalarti questa frase qui, che mi ha colpita particolarmente:" Era la capitale di un immenso impero e i secoli di vittorie l’avevano resa superba, troppo superba, tutti avevano ormai dimenticato i tempi in cui anch’essa non era nulla di più di una manciata di capanne di fango abitate da poveri contadini e cacciatori." Non chiedermene il motivo logico, ma l'ho trovata meravigliosa, forse perchè con poche parole hai reso bene l'idea della caducità dei grandi imperi, la loro insolenza nel pensare di poter sopravvivere a tutto e che ormai nulla possa più toccarli. |
Ariciao! |
Ciao! |