Recensioni per
Rimanere soli è terribile
di mamie
Neanche a dirlo, mi è piaciuta soprattutto la parte dedicata al capitano ^_^ |
Cara Mamie la tua capacità di isolare spaccati dei vari "abitanti" dell'Alkadia è mirabile! |
Ed ecco un'altra chicca alla Mamie... che bello questo spaccato dei personaggi storici della prima serie che pur essendo soli non sono da soli ... stanno tutti insieme sull'Arcadia trovando compagnia e ragione di vivere. |
L'ultima frase è la perfezione fatta parole! Non che il resto non sia bellissimo come le altre tue storie che ho letto, ma la fine è qualcosa di perfetto, semplicemente! Bravissima! |
Soffro e soffro di una malinconia assassina e dolcissima. |
Cara mamie commentare questa tua storia mi è difficile. |
E' davvero poetico e intriso di velata malinconia questo tuo bellissimo scorcio di vita sull'Alkadia della serie classica. Hai perfettamente centrato di ogni personaggio il dolore e la solitudine che lo caratterizza ed è perfetto come ognuna delle loro solitudini alla fine si incontra con quella del capitano che percorre la nave a piedi e ne assapora l'essenza, lui è il fulcro di tutto, delle loro vite e del loro destino e ogni membro dell'equipaggio è tutto ciò che gli è rimasto da amare. E' vero, l'incontro di tante solitudini rende la propria più sopportabile e meno dolorosa! Bellissimo il riferimento alla Nebulosa in cui nascono le stelle... nell'Universo tutto nasce e muore e noi siamo solo una goccia infinitesima che vive in un'oceano incommensurabile per una frazione di eternità. |
Sono totalmente d'accordo con te: la somma di tante solitudini non è una solitudine più grande, ma una più piccola e più tollerabile. Con la tua consueta sensibilità hai colto e descritto in modo magistrale un aspetto diverso di ogni personaggio, il suo piccolo mondo segreto di rimpianti, rabbia o paura, inaccessibile agli altri. Ciò che li unisce sono l'Arcadia, i suoi ideali e il suo capitano, una figura quasi patriarcale, anche se pure lui si porta dietro il suo fardello. |
I tuoi scritti Mamie sono sempre pregni di poesia che come le note di uno strumento musicale si diffondono piano in chi legge. Ho immaginato di percorrere i corridoi silenziosi di questa tua Arcadia scorrendo dietro le mura trasparenti di ogni cabina un personaggio, i suoi pensieri, la sua solitudine. Ognuno con la sua storia ed il suo carico di dolore e rimpianto per cio' che e' stato o sarebbe potuto essere. Tutti diversi e tutti uguali sotto un unico vessillo di nome Harlock. |
"Quella è la sua nave. Quello è il suo mondo. |
Direi che la tua interpretazione è azzeccatissima: sono d'accordo con te, ogni personaggio è solo, ma sull'Arcadia ha trovato qualcosa di simile a una grande famiglia, che alla fine ti tiene legato e ti ama...bellissime tutte le considerazioni sui vari personaggi, e grandiosa quella finale di Harlock. |
Meraviglia. Questa è una chicca e non potevo farmela scappare. |
Bellissima questa storia, cara Mamie. Hai ragione, tante solitudini messe insieme forse diventano meno pesanti e dure da sopportare ma si resta comunque soli. "La solitudine è come non vivere" credo che sia una delle frasi più toccanti dell'anime. |
Splendida è dir poco! Hai tratteggiato tutte queste solitudini con una sensibilità ed una profondità eccezionali. Il tuo stile poi è molto poetico ed incisivo allo stesso tempo. E bellissima la conclusione, in cui tutte le solitudini che hai citato si incontrano davanti agli occhi del Capitano. |