Recensioni per
Commemorative Stone
di acchiappanuvole

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/10/19, ore 20:10

Un capitolo davvero molto interessante dal mio punto di vista. Ero proprio curiosa di vedere come avresti reso la protagonista indiscussa dell’opera; per eccellenza della storia di Nana, dato che molto raccontato del manga è tramite gli occhi di Hachi, ho sempre considerato più lei la protagonista che non Nana Osaki, presente, passato o futuro che fosse; di rado è Nana a presentarci la situazione. Inoltre Hachi è sempre stata, fin dalla sua prima apparizione, il soggetto, tra le due, a cui io mi sono sempre immedesimata, non perché siamo simili in tutto (io non sono così volubile in amore), ma più che altro perché su parecchie sfumature del suo carattere mi ci ritrovo (tipo la fedeltà indiscussa, l’altruismo, il dare tutto se stessa nelle amicizie e negli affetti ed egoisticamente però soffrire quando questi si distaccano da me anche solo per pochi istanti). Ma a prescindere da questo penso che chiunque abbia trovato più facile capire Hachi, piuttosto che Nana, per tutte quelle sventure che le capitano in amore e col lavoro, rendendola più facilmente apprezzabile perché in automatico ti viene da provare empatia per lei.
In questa prima scena è palpabile la preoccupazione di una madre per suo figlio lontano, il timore di sentirsi nuovamente sbattere la porta in faccia da lui (anche se mi domando cosa può averli divisi mai), ma è ancora visibile quella flebile briciola di speranza che l’ha sempre caratterizzata. Il suo più grande desiderio è quello di risentire ancora una volta la voce di Ren, e ho apprezzato molto che preghi l’altro Ren, guardando quell’altarino commemorativo che ora rimane di lui, oltre che i ricordi dei sopravvissuti. Tuttavia poi appare anche una piccola percezione di aspettativa rivolta a Takumi. Me felice sempre di leggere queste cose!
Il pensare alla sua voce profonda bassa e sensuale… mi si fa scaldare il cuore. Anche perché spesso mi è parso di intuire dai frammenti del passato che sì, vivono distanti e non si parlano poi così spesso a telefono, ma quando lo fanno o quando si vedono, tra loro c’è ancora quella stessa alchimia che a suo tempo li legò. Quel tacito detto e non detto, un tangibile sentimento che forse non riescono a reprimere ma nemmeno ad esprimere. Preferiscono non farlo uscire, hanno forse paura di farsi nuovamente trasportare dagli eventi e perdere il controllo e fallire ancora… Eppure c’è, è radicato in loro, lo sento. E mi è piaciuto ritrovarne una briciola anche qui.
Ma ogni barlume si spegne quando a rispondere è Reira. Il mio cuore ha fatto crack! Questa scena anche se mi ha inizialmente spiazzata, facendo crollare ogni mio più romantico sogno, l’ho trovata molto realistica. Reira e Hachi si sono parlate molto più a telefono che non di persona anche nel manga, quindi mi è piaciuto rivivere questa ripetizione anche qui. Come dice Nana O. è meglio trovarsi di fronte ad una persona per capire cosa si riflette nei suoi occhi e leggere quindi i suoi sentimenti, piuttosto che parlarsi al telefono e non vedere il suo volto restando nel dubbio su quali siano davvero le emozioni che prova l’altro… ma per Hachi e Reira non so quanto sarebbe stato migliore un confronto a tu per tu. Entrambe hanno da dirsi molto, Reira soprattutto dovrebbe spiegare molte cose a Hachi, ma mi domando se Hachi voglia davvero sentirle. Oddio, le farebbe bene ascoltare la versione di Reira, dopotutto saprebbe anche l’altra parte di verità, che probabilmente confermerebbe le parole di Takumi. Per anni le ha ripetuto che non è innamorato di Reira, tuttavia penso che questa frase Hachi sia stanca di sentirla, e soprattutto non creda più nel suo significato, anche se in realtà le cose stanno proprio così. Nel manga ho avuto l’impressione che Takumi abbia considerato Reira ancora meno di una vera amante, proprio perché con lei non ci voleva proprio andare per principio.
Reira è presente nella vita di Ren baby, per cui non è assolutamente improbabile che frequenti la casa dove il bambino vive con Takumi. L’unica cosa che un po’ mi fa storcere il naso è che Reira anche nel futuro non mi pare molto stabile mentalmente; quindi lasciare un bambino, per quanto responsabile e adulto (vero che nella tua ff ha già 15/16 anni) con una donna simile, non è che mi faccia sentire del tutto tranquilla. Ma sappiamo anche dal manga che passeggiano tranquillamente assieme per Hyde Park… quindi la colpa è da ricondurre alla Yazawa semmai, non a te, che invece ti sei tenuta solamente a ripercorrere quella stessa strada.
Il dialogo tra Hachi e Reira non me lo sarei immaginata diverso. Si sentono quasi in imbarazzo, come se ognuna volesse chiudere la telefonata da un momento all’altro, ma non volessero apparire sgarbate. Me lo sono immaginata pieno di silenzi che cadenzavano quelle poche parole che si sono scambiate. Da Hachi traspare l’amarezza di constatare per l’ennesima volta che i suoi sospetti sono concreti, anche se non so quanto davvero sappia perché non si è mai ancora sbilanciata su quanto accaduto con Takumi, e per quanto Reira possa ora non frequentare più intimamente Takumi resta ancora la bella e irraggiungibile ragazza con cui Hachi non potrà mai competere. L’idea che possano diventare amiche un giorno non mi è mai passata per la mente, ma la cosa assurda è che questo pensiero l’ho cominciato a formulare solo ora leggendo questa tua ff. Reira credo provi lei stessa un senso di inadeguatezza pari a quello che la stessa Hachi sente, gli stessi medesimi sentimenti, ben sapendo che anche se ha avuto il ruolo di amante per Takumi c’era sempre stata solo una donna da cui lui voleva tornare. Io sono convinta di questo, purtroppo trovo molti pareri discordanti tra le fan al riguardo, ma a differenza dell’anime, dove il personaggio di Takumi è reso palesemente uno stronzo, freddo, egoista e calcolatore, nel manga si denota invece che ogni sua premura va a Hachi e al figlio che stanno aspettando (tradimenti a parte e colpi bassi da non dimenticare). O forse è il mio lato romantico che vuole almeno per loro avere un lieto fine, dato che per Nana e Ren non ci può Più essere.
Non sarebbe stato coerente aver lasciato che Ren rispondesse a quella telefonata. Ancora devo spiegarmi quale correlazione ci sia davvero tra Hachi e Ren, dato che il bambino porta il nome del padre, e tutti a Tokyo sembrano conoscerlo (soprattutto Nobu che lo nomina 3 volte su 3), questo fa capire che sia cresciuto lì con loro, eppure da quando Takumi è andato a lavorare a Londra, lui continua a sgattaiolare per raggiungerlo.
E soprattutto sono curiosa di capire come hai interpretato gli eventi che riguardano questa loro particolare famiglia e se li mostrerai.

Il dialogo successivo tra Reira e Ren l’ho apprezzato, anche se mi ha messo un po’ in allarme. Ci sono attimi in cui si comporta da donna matura insistendo con lui a rispondere e richiamare sua madre. Non capisco se si senta una madre surrogata, se riveda in Ren un Takumi bambino, oppure sé stessa. Reira non l’ho mai considerata una donna matura. Si è cristallizzata assieme al suo amore per Takumi senza mai crescere davvero, sapendo che gli altri attorno a lei sarebbero cresciuti al suo posto. Si è limitata a vivere appoggiata a Takumi con l’unico scopo di cantare, perché la sua voce era l’unica maniera per arrivare al suo cuore e tenerlo attaccato a sé. Mi è stato detto che la Yazawa spesso inserisce nelle sue opere amori d’infanzia che poi in una maniera o nell’altra convogliano a nozze. Personalmente ho letto solo Nana, per cui non posso sapere i cliché dell’autrice, ma in questo caso penso che sia l’eccezione che non conferma la regola.
Takumi non vede in Reira altro se non una sorellina, certamente per lui è molto importante, è quasi la rappresentazione vivente di un angelo, del fatto che al mondo esiste qualcosa di puro, di intoccabile e di bello. Ma non sente il desiderio di sporcarlo, anzi ha trovato il modo di esaltarlo e raggiungerlo usando sì, le mani, ma senza toccarla davvero… con la sua chitarra può accompagnarla nella scalata al successo. Lei però infatuata da sempre di lui non può far altro che sperare che dietro ci sia anche qualcosa in più. Non capisco quindi il legame che la spinge verso Ren. Anche nel manga appare visibile un contrasto di sentimenti; pare che solo con lui si senta bene, tanto da riprendere a cantare, ma nello stesso momento dice che non dovrebbe provare per quel bambino simpatia. Questo l’ho sempre interpretato come se Ren rappresenti la conferma alle sue paure più grandi: Takumi ha avuto quel bambino da un’altra donna che non è lei. Reira sperava di coronare il suo sogno d’amore, sposandolo e dandogli in futuro dei figli, esattamente come ho interpretato quando a Londra parla di quell’amante di Takumi di nome Stella e Mari le dice che è molto brava ad immedesimarsi in quella donna. Beh, certo, non le è difficile dato che ne è cotta a puntino da più di 20 anni.
Nel suo dialogo con Ren ci ho visto un velo di malizia, mista a gioco, però c’era anche qualcosa di più. Reira ci scherza su, ma Ren non appare poi così pudico con lei. Non capisco quale sentimento provi per Reira. Ne è infatuato? Un po’ come Sacchan con Shin. È solo preoccupato? Vuole da lei delle informazioni sul passato e sa di non poterle chiedere nulla? O magari cerca da lei solo delle certezze alle sue sensazioni. Le dice di essere bella, cosa che un ragazzino di 15 anni direbbe ad una fidanzatina, oppure a sua madre… e questa cosa mi spiazza. Possibile che Ren creda che Reira sia sua madre? Questo spiegherebbe il suo attaccamento a Londra, il suo distacco con Hachi, quasi accusandola di avergli mentito da sempre… beh diciamo che sto cercando di capire quali ragioni spingano un ragazzo ad evitare così la donna che lo ha cresciuto (non sono convinta che Hachi sia la madre biologica di Ren, perché i tratti del bambino, oltre che le immagini a colori ufficiali lo raffigurano con una colorazione di capelli troppo chiara, tendente al biondo per cui né Hachi, né Reira potrebbero avere legami di sangue con quel bambino). Il colore degli occhi di Ren invece non ricordo di averlo mai visto però nel manga quando si risveglia affianco a Takumi è palese che il taglio degli occhi di entrambi sia uguale, anche quando Ren fa quella faccina da smorfiosetto e Naoki gli dice che ha il suo stesso temperamento, è un chiaro riferimento che Takumi ne sia il vero padre.
E proprio qui mi allaccio all’ultimo pezzo: il pov del mio amato e incompreso Takumi. Che effettivamente afferma di aver preso in braccio quei figli e di aver detto finalmente loro sono miei. C’è quella conferma nelle sue parole che lo ha reso consapevole di avere uno scopo nella vita. Uno scopo diverso dalla musica e dalle macchinazioni dei mass media, uno scopo più a terra a terra. Qualcosa di naturale, di semplice e di tenero. Per un uomo avere un figlio non significa saperlo crescere, poiché a differenza di una donna, un uomo non è detto che maturi quello spirito di paternità che invece poi gli vediamo avere con entrambi i suoi figli. Li ama dal profondo e questo mi fa solo che provare un immenso piacere, anche se essere un buon padre, a quanto pare non è bastato per tenersi Hachiko accanto. Chissà cosa li ha allontanati… Chissà se lo mostrerai in un futuro capitolo… Io sono convinta che tutto dipenda dal tradimento con Reira o comunque dal fatto che ogni qual volta c’era di mezzo lei, Hachi si trovata abbandonata da Takumi. Questo a lungo andare, e con la consapevolezza che tra i due ci fosse stato qualcosa può averla portata a mettersi da parte, ma se Takumi era presente con i suoi figli, tanto che Satsuki (che non pare mai essere andata a Londra) lo ama così tanto, credo che abbia avuto la possibilità di vivere in una casa serena con la frequenza di un padre che tornava a casa la sera dal lavoro. Inoltre il fatto che sia Hachi che Takumi indossino ancora le fedi mi dà la speranza che non tutto sia dimenticato.
Mi è piaciuta molto l’introspezione che hai fatto su di lui. Ammetto anche che trovo molto belle le parti descrittive e interiori, però in questo caso mi hanno fatta entrare in un limbo di contraddizione, perché i manga funzionano se hanno molto dialogo tra i personaggi, a differenza dei romanzi dove il racconto è più variegato, quindi questa ff si va ad avvicinare molto più all’idea del romanzo che non ad un manga: di dialoghi per il momento se ne vedono molto pochi. Tuttavia sono esaustivi, per quello ti dicevo che mi trovo in un limbo. Esternano ciò che vuoi raccontare, lasciando il tutto però in quel sentore astratto che è sempre stato il futuro dei personaggi. Però non prenderlo come una critica, anzi devo farti i miei complimenti perché leggendo la tua storia continuo a provare quel magone nel cuore che avevo anche quando hanno cominciato a uscire quegli scrosci di presente (futuro) della storia.
Ai Yazawa è stata davvero crudele con ogni suo protagonista, tralasciando Nana e la sua solitudine devastante per la morte di Ren, abbiamo anche Hachi con la sua felicità agro-amara che sta vivendo, dove i suoi sogni sono esauditi, tutti, ma non come lei aveva sperato. Questa realtà è estremamente realistica, tanto da riuscire a comprenderla come se davvero questi personaggi siano tra noi, come se fossimo anche noi nella realtà orfani da quasi 20 anni dei Trapnest o dei Black Stone e avessimo vissuto tutte le loro vicissitudini dalla tv come spettatori inermi.
La scena che ho preferito di Takumi è quella che avviene nella sua mente; quando incontra il suo io bambino ponendogli quella domanda: “ti piace quello che sei diventato? Ne sei soddisfatto?” Il bambino risponde con la stessa sfacciataggine che anche lui aveva un tempo. È tremendo come questo ti faccia capire che si rende conto di aver fallito. Si evince che lui in realtà non si senta appagato della vita che sta conducendo. Si sente in penitenza, come lui stesso si fosse inflitto quella pena per tutti gli sbagli commessi in passato. Altrimenti non avrebbe parlato così del suo rapporto con Hachi, delle omissioni che hanno portato la moglie ad allontanarsi da lui. Ho apprezzato molto anche quando hai detto che lui è composto da tanti pezzi sbagliati, come una di quelle vetrate opache che un tempo frantumava con la sua mazza. Bella come raffigurazione di sé, rende appieno l’idea. Ho sempre amato la sua tristezza e la sua vita sregolata che lo ha reso l’uomo che è. I vizi che ha sono vizi che tutto sommato qualcosa che può sempre gestire, le sigarette e le donne non danno poi così tanta assuefazione come invece possono portare la droga e l’alcool. Mi è rimasto molto colpito nel manga quando era arrabbiato con Hachi ed è andato a bere, Ren lo aveva seguito e credeva che nel bicchiere si fosse messo del liquore e invece era solo acqua. Mi ha fatto capire che lui non tocca gli alcolici, se non nelle occasioni ufficiali per scelta, poiché in casa ha già avuto esperienze da dimenticare. Ecco perché di tutti i vizi ha scelto quelli più facili, anche se difficilmente vi rinuncia, ma questo fa parte anche del suo personaggio. Abbandonare quella vita non è facile se ancora credi di esservi legato in modo indissolubile.
E subito dopo appare come per magia un allacciamento che gli fa tornare alla mente la sua Nana. E quasi si sente il calore riaccendere il cuore ormai diventato di ghiaccio e pietra. La speranza, la stessa flebile speranza che ho visto anche in Hachi, o forse sono io che continuo a volerci credere.

Ora sono curiosa di leggere il prossimo capito!

Nuovo recensore
26/10/19, ore 19:39

Quindi infondo infondo anche takumi ha un'anima? Me lo sono sempre chiesto dietro le mille conquiste, dietro il suo essere stacanovista sul lavoro, nascondesse un dolore ben più profondo più antico.

Recensore Junior
23/03/15, ore 12:43

Da poco ho riletto(per la quarta volta penso xD) il manga Nana,e odio la Yazawa per non averlo concluso..per aver lasciato una storia tanto bella sospesa a metà.Mi sono imbattuta nella tua fanfiction per caso e devo dire che è realizzata proprio bene!Per neinte banale,le caratterizzazioni dei personaggi sono perfette e sopratutto Takumi,che è uno dei personaggi a mio avviso più difficili del manga,ti è riuscito meglio di tutti.Brava !Ti prego continua non lasciarmi come la sensei ahahahahah

Recensore Master
18/11/14, ore 21:36

In questi giorni in cui l'altro fandom che frequento è invaso da porcherie colossali, tu sei come la manna dal cielo e io la colgo tutta! XD
Non sai quanto ho atteso il continuo di questa storia!
E l'attesa ne è valsa la pena! 
Ho adorato come hai descritto i pensieri di Hachi all'inizio, specialmente la parte in cui non si sa bene se parli con Ren morto o con Ren suo figlio.
E dire che a me Hachi non piace nemmeno!
Poi mi hai ucciso con quella conversazione al telefono Hachi/Reira, credevo iniziassero insulti virtuali a gogò!
La conversazione fra Reira e Ren mi ha un po' stupita: credevo che si sarebbero parlati come madre/figlio, invece sembrano più due amiconi che chiacchierano.
Reira ovviamente l'hai centrata in pieno, sempre innamorata di Takumi nonostante sappia di non essere corrisposta.
Però c'è qualcosa che non mi torna nel comportamento che ha avuto e nelle ultime parole scambiate con Ren...Mi sa di faccenda che puzza...Quel "sei suo figlio" ha scatenato una vera e propria tempesta, e sono curiosissima di sapere perchè!
E anche il fatto che Reira paragoni continuamente Ren piccolo al Ren deceduto mi fa strano, perchè in fondo a parte il nome non hanno nessuna correlazione...
Inutile dire che ho adorato anche la parte di Takumi. Lo hai descritto alla perfezione con parole che non so come riesci a trovare.
Davvero, sei incredibile! Mi hai tenuta incollata al capitolo nonostante parlasse dei tre personaggi che meno sopporto nel manga!
Davvero, io ti farei un monumento, e non capisco perchè questa storia non abbia più recensioni! La gente è pazza!
Aspetto con ansia il continuo, e so per certo che non ho sbagliato a metterti fra i miei autori preferiti!
Complimenti!
Bacioni
Place