Recensioni per
Il vuoto e poi il terrore
di PriorIncantatio

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/01/16, ore 13:48

Una poesia davvero stupenda ed incredibile. Versi delicati e al contempo molto forti, e un ritmo che mi ha lentamente guidato fino alla fine di questo viaggio. Un commento che spero apprezzerai, e con lo stesso. un invito ad entrare a far parte del mio mondo di parole. Tante storie e poesie che con un pizzico di fortuna incontreranno il tuo favore. A risentirci,

Emmastory :)

Recensore Veterano
04/01/16, ore 16:48

Questa poesia è molto suggestiva. Dimmi se sbaglio, ma è come se leggendo si venisse accompagnati in una sorta di viaggio metafisico...
Già dall'inizio con il contrasto tra il cuore che segue la luce e la mente che insegue l'ombra, il contrasto che crei cattura l'attenzione del lettore.
Dopo ciò, più si prosegue, più le immagini diventano incisive, fino al punto che mi è piaciuto di più: 'poi un brivido, un fremito, il cuore si arresta, poi riparte'.
Hai dato un buon ritmo a tutto il componimento e il finale in cui parli della 'selva della mia vita' che va percorsa in questo continuo alternarsi di luce e ombra, cuore e mente, mi ha proprio catturata.
Bella poesia, veramente!
Alla prossima!

Recensore Master
21/03/15, ore 22:15

Ciao!
Voglio farti i miei complimenti per questa poesia, la trovo davvero magnifica. Hai davvero talento per questo genere ed è molto, molto difficile trovare una poesia che piaccia a me, che sono notoriamente molto schizzinosa e selettiva per questo tipo di opere.
Questa tua creazione mi ha ricordato il primissimo canto della Divina Commedia, la selva oscura e la paura di Dante. Sei riuscito a trasmettermi le stesse emozioni di Dante Alighieri! Perché sì, ho sentito la stessa angoscia, lo stesso "annebbiamento dei sensi" che provavo nel leggere le famose frasi "nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita...": mi hai trasmesso un impellente bisogno di vivere, una lotta continua fra questa assenza di sensi (che può essere la morte, ma io ho preferito interpretarla come il sonno e l'incubo) e il desiderio di svegliarsi.
Hai gestito anche molto bene la punteggiatura, dosandola e calibrandola alla perfezione!
Tutti i miei complimenti. Si tratta davvero di una poesia stupenda.
Un grande saluto,
B.

Recensore Veterano
13/03/15, ore 12:12

Non so se hai capito che ti sto stalkerando (perdonami per tutte le notifiche su tumblr lol). Davvero, sei la scoperta migliore delle mie ultime - e rare - esplorazioni efpiane. Recensisco di rado per mancanza di tempo, ma qualche parentesi da dedicare a chi merita voglio trovarla, perciò eccomi ancora qui.
Mi affascinano molto le tue poesie: hai una mentalità che percepisco simile alla mia in alcuni aspetti, eppure mi sorprendi. Le tue poesie trasmettono una malinconica serenità, quella di chi riesce a guardare con lucidità alla vita, a ciò che non va, ai suoi errori, al suo rapporto col reale. Sei preciso nello scrivere, ben cadenzato; accompagni il lettore verso dopo verso, lo catturi e lo guidi attraverso un sentiero d'inchiostro che porta un po' più vicino alla tua mente, senza però scoprirti in via irreversibile. Mi incuriosisci un sacco e, a istinto, percepisco che anche i tuoi lavori in prosa sarebbero altrettanto efficaci, perciò poco a poco penso leggerò anche quelli. Mi piace la metafora della selva, la dicotomia che tracci tra spirito di geometria e spirito di finezza (se vogliamo metterla come Pascal), con quello slancio finale, vitale, tipico della giovinezza, quello che ci permette di andare avanti nonostante tutto, perché ancora possiamo.
Hai diciassette anni, e non ricordo adesso con precisione come fossi io alla tua età - anche se non è passato molto tempo -, ma vedo in te una grande maturità e, anche se praticamente non ti conosco e ho letto poco di tuo, ti incoraggio di cuore a continuare. Sei davvero, davvero bravo.
Alla prossima.

Fox

Recensore Master
12/03/15, ore 17:09

Ciao! :)
Devo subito confessarti che non mi sono mai trovata a recensire una poesia, perché... beh, non me ne sento capace, in quanto un componimento poetico è sempre molto personale - almeno dal mio punto di vista - e alle volte si rischia di fraintenderlo.

Detto questo, ti dirò ciò che mi ha trasmesso (in fondo, la poesia è come una canzone e molte volte la prima impressione è quella più bella...).
Credo che tutti possano ritrovarsi nelle tue parole: chi non ha mai lottato, dentro di sé, con la Luce e l'Ombra? Si potrebbe quasi dire che sia "storia vecchia", un qualcosa trito e ritrito da poeti e anche filosofi (Aristotele docet!): eppure, anche se è un qualcosa di "datato", resta maledettamente vero e innegabile (e che non mi stancherò mai di leggere, perché questa dicotomia è la mia preferita!). La vita, che la si definisca come un susseguirsi di alti e bassi o di luci e ombre, nella pratica non sarà mai priva di gioie o dolori, di esperienze positive o negative: continuerà a fregarci, sempre e comunque!
Nel tuo componimento, ho notato che contrapponi la mente e il cuore, affidando alla prima l'Ombra e al secondo la Luce. Mi sono chiesta come mai tu l'abbia fatto, ma ti dirò che anch'io avrei affidato alla mente l'Ombra. Sai perché? Per il semplice fatto che le "trappole mortali" ce le creiamo da soli, proprio con questa Testa che mente (hai mai notato questo gioco di parole fra i due termini? "Mente" pensiero e "mente" verbo...).
Spero che il "salto" sia da intendere in senso metaforico, anche perché dubito che potresti avere l'occasione di perderti da qualche parte (a meno che tu non ti ritrovi nella "selva oscura" di Dante!). Ad ogni modo, quale paragone migliore di un salto nel vuoto? A volte la vita è proprio questo: un gettarsi o un essere gettati, un perdersi continuo e snervante...
Ma bisogna essere anche positivi e per questo sono certa che, prima o poi, la strada giusta la si trova! :)

Ti faccio i miei complimenti, perché per quanto possa essere ignorante in fatto di poesie (e lo sono, ahimè, nonostante i miei studi classici!), i versi sono incalzanti e le descrizioni di sensazioni e luoghi - seppur indefiniti - sono efficaci, veloci e trasmettono proprio una sensazione di smarrimento, di panico, di "e ora che cappero faccio?!".
Complimenti, complimenti, complimenti!

a presto!
Elly

Recensore Junior
08/01/15, ore 17:38

Terzo classificato: Il vuoto e poi il terrore – Prior.Incantatio 
Vincitore del premio speciale della critica, per il valore della poesia proposta
 

Pacchetto Derrida 
Il narratore parla al presente e in prima persona 
Metafora (ovvero l’uso di termini figurati per indicarne altri concreti) 
Asemantico (ovvero la creazione di frasi che, seppur coerenti dal punto di vista grammaticale, non hanno un senso compiuto) 

Uso corretto dei prompt e delle figure retoriche 24/30 

Narratore: perfetto, nulla da ridire. 
Metafora: cosa, meglio della poesia, si esprime per metafore? Ho adorato “la selva della mia vita”, più di ogni altra cosa. L’ho trovata estremamente sensata, coerente con lo svolgimento precedente e sulle atmosfere che hai descritto. Scusa se sono di poche parole, questa volta, ma credo che tu abbia davvero risposto appieno anche per questa voce. 
Asemantico: Su questo punto sono dibattuta. La tua poesia è edita e, pertanto, estranea alle mie richieste se non come “adattamento” successivo. Sta di fatto che il linguaggio poetico è decisamente affine a questa forma particolare dello stile di scrittura, e gioca molto sul senso creato e distrutto. Purtroppo, non posso attribuirti il punteggio massimo per questa voce proprio perché carente. 

Uso di tutte e tre le indicazioni contenute nel pacchetto 6/10 

Non me la sento di toglierti tutti e dieci i punti proprio per quello che ho scritto precedentemente. Ad ogni modo, spero che tu possa comprendere le scelte sulle quali ho basato questa valutazione. 

Correttezza lessicale e grammaticale 10/10 

Niente da obiettare, niente da ridire. Un’altra voce anonima e silenziosa! 
Ti segnalo solo l’errore di battitura “viviere”, che però non ho conteggiato. 

Competenza stilistica 10/10 

In genere non valuto mai lo stile delle storie. Ritengo che le scelte stilistiche siano squisitamente personali e pertanto non valutabili. Ad ogni modo, credo che in un contest come questo sia necessario valutare anche il modo in cui lo stile espressivo si è mescolato con l’uso dei prompt (per questo ho scritto “competenza stilistica”). 
In particolare, adoro la poesia. La me scrittrice nasce come poetessa, e tuttora la poesia è ciò che più profondamente sa esprimere i miei stati d’animo. 
I tuoi versi hanno una grande espressività ed una grande capacità comunicativa. Il senso del ritmo è ben presente ed evocativo, a suo modo, così come la struttura vera e propria della tua poesia. Riesci ad accostare immagini sensoriali molto distanti con grande abilità, esprimi senza scadere nello scontato e nel banale (cosa a mio avviso molto difficile, quando si tratta di poesia). 

Svolgimento 10/10 

Parlando di poesia, cercare una trama è decisamente paradossale. 
Lo svolgimento di un componimento in versi è dato dalla capacità di trasmettere una sensazione o un’immagine sensoriale, attraverso scelte linguistiche e ritmiche. 
Cosa posso dire, quindi, della tua poesia? 
Ho adorato il modo in cui hai accostato le scelte fonetiche (non so se in modo istintivo-casuale o se per una tua precisa scelta metrica): il primo rigo della prima strofa richiama il primo della terza, il secondo della seconda il secondo della terza, e via discorrendo. Sono assonanze e consonanze che creano uno straordinario senso ritmico (come la successione di in-finito, in-quietante, in-visibile, sp-azio sp-ettrale). 
Anche le immagini sono evocative ed intelligenti, estremamente interessanti, in aperto contrasto eppure coerenti nel loro insieme. 
Non posso fare altro che farti i complimenti! 

Gradimento personale 10/10 

Immagino che sia abbastanza evidente quanto i tuoi versi abbiano incontrato i miei gusti e mi abbiano resa felice! 
Come ho già detto (sì, sono ripetitiva), adoro la poesia. Mi capita molto raramente, però, di leggere versi che non siano abusati, scontati o banali, e i tuoi non sono assolutamente nessuna di queste cose. 
Sono leggeri eppure profondi, ritmici eppure non monotoni, sanno rappresentare con grande esattezza lo stato d’animo di chi scrive. 
Potrei soffermarmi su quello che questo stato d’animo ha suscitato in me, dimenticando però quanto estremamente soggettiva sia la poesia, e quale rischio si corra nel definire cose che, per loro stessa natura, nascono per essere evocative. 
Sappi, ad ogni modo, che leggerò con grande gioia altre tue poesie, e sicuramente qualcosa dei tuoi scritti! 

Ho deciso di assegnarti un premio speciale non contemplato nel regolamento, perché non ritenevo giusto penalizzare il tuo testo edito rispetto agli altri, senza togliere nulla alle altre due partecipanti. 

Recensore Veterano
20/11/14, ore 21:23

Un viaggio, dove come un novello Dante, sono stata trasportata in un pensiero d'angoscia, tormento e paura. I versi della poesia sono stati il mio Virgilio che mi hanno accompagnato.
Ma come in tutti i viaggi non c'è solo disperazione ma anche speranza che, come luce e tenebra, cuore e mente, lottano per prevalere l'una sull'altra.
Ma alla fine, in questo caso, vince la vita.
Bravo!

Recensore Master
20/11/14, ore 17:48

Ciao!
Eccomi, per la tua gioia (?) a recensire! Ma per una poesia così bella non basterebbero cento recensioni!
Come ho detto, può essere letta in più chiavi (almeno io ne ho individuate diverse) e questo la rende ancora più particolare.
Come del resto tutti i tuoi scritti, non manca di un velo di malinconia, che in parte attutisce il senso di angoscia trasmesso da alcuni versi. In alcuni punti poi questo "velo" sembra squarciarsi accentuando ad esempio l'energia che il cuore, desideroso di vivere, contrappone all'oscurità della mente. Complimenti Prior, ora voglio un autografo! ;)
Lilium