Recensioni per
Il tocco del fuoco
di Flora

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/04/16, ore 22:45
Cap. 4:

Cara Flora,
eccomi, come promesso, a recensire (giusto per iniziare) la primissima tra le storie che hai pubblicato sulla vita di Alessandro; e, nella fattispecie, ambientata durante il periodo di apprendistato presso Aristotele, insieme agli altri giovani che sarebbero divenuti suoi collaboratori e amici. Possiamo già delinearne alcuni: Efestione, Tolomeo, Cassandro e altri nominati. Efestione...mi riservo di parlare di lui alla fine ;) Tolomeo l'ho sempre immaginato cosi come lo hai descritto: un giovane dall'istinto paterno nei confronti di Alessandro, teoria poi avvalorata se si pensa che secondo alcune fonti (tuttavia rigettate dalla storiografia moderna) Tolomeo sia stato in realtà fratellastro di Alessandro, nato da Filippo e dalla moglie di Lago. Che sia vero o si tratti di una diceria postuma magari per dare alla dinastia tolemaica maggiore prestigio, si è certi che l'affetto tra il principe e Tolomeo sia stato profondo e più che ricambiato.
Cassandro. ..beh, come hai messo in evidenza anche tu, le fonti ci riportano senza mezzi termini il suo carattere decisamente ostico, che lo rendeva odioso ai più. Se non sbaglio, durante le campagne militari di Alessandro, a Cassandro venne assegnata la reggenza di Macedonia. Una responsabilità importante se si pensa che tra i due non scorresse Buon sangue, ma credo che Alekos lo abbia concesso per "salvare la faccia" nei confronti di Antipatro, suo padre, che aveva sempre servito la corona macedone con una fedeltà senza pari.
Grazie per le postille su Aristotele, molte cose non le sapevo. E in quanto ad Efestione...c'è da dire che, nonostante sia consapevole delle sue possibili origini ateniesi, mi è sempre piaciuto immaginarlo di ceppo macedone. Naturalmente ciascuno può pensarla come vuole, dopotutto su di lui non è scritto molto, e tutto ciò che fa è strettamente collegato ad Alessandro. I buchi della Storia servono anche a questo, come dico sempre, per permetterci di sognare come più ci piace. Dolcissime le scene romantiche tra di loro. Mi hanno riempito il cuore di felicità.
Passo ad un'altra fic :)
♡♡♡♡♡

Recensore Master
23/02/16, ore 10:45
Cap. 4:

Ciao! Posso finalmente dire che è stata una bellissima storia, sempre nuova in ogni capitolo, piena di sfaccettature.
In questo ultimo capitolo hai dato voce a Cassandro, figura che non mi è mai stata particolarmente simpatica, ma attraverso lui sei riuscita a delineare l'altra faccia della medaglia: Alessandro, infatti, non è visto come un eroe ma come un ragazzo tracotante e pieno di pecche, un ragazzino egocentrico che si sente già uomo.
L'ultima parte, invece, è stata dolce e amara allo stesso tempo: se inizialmente ci hai presentato uno scorcio della vita intima dei due amanti, un assaggio del loro amore, nella seconda hai anche fatto intravedere quel futuro già scritto che sembra aspettarli inesorabile, lo stesso che lascia nel lettore un retrogusto amaro.
Concludo facendoti i complimenti per il modo in cui hai affrontato questa tematica, per le descrizioni puntuali e lo stile di scrittura privo di errori grammaticali e fluido. Brava, davvero! ;)

Alla prossima,
V.

Recensore Master
11/12/15, ore 21:02
Cap. 4:

Ciau ~
Sono ancora qui, ebbene sì. Mie ro messa in testa di voler finire questa storia per poi passare alla successiva il prima possibile e non ho saputo resistere! Il motivo è lo stesso: scrivi bene, dannatamente bene, e lasciare in sospeso qualcosa del genere è come sapere di avere un libro sul comodino che attende di essere aperto e sfogliato.
Cassandro e le sue introspezioni mi hanno colpito non poco. Ancora una volta ti sei concentrata su un focus esterno al mini-universo di Alessandro ed Efestione per poi sondarlo lentamente attraverso gli occhi di Cassandro. Ed è stato proprio quest’altro lato della medaglia a farmi esclamare un semplice Wow!  Perché per quanto semplice sia stato, in fondo, per me conteneva ben più di una parola e ben più di un pensiero. Tralasciando le descrizioni minuziose e sempre pertinenti, ciò che mi ha colpita di più è stato il rendere concreto un aspetto finora non toccato. Ed è oltre ‘ambivalenza bonaria di Tolomeo, è oltre l’analisi di Aristotele! Ecco, sì, credo che tu abbia delineato Cassandro in modo a dir poco eccelso. Mi ha dato parecchie sensazioni diverse e ho potuto scorgere la sua invidia, i suoi crucci, il magone che si porta dietro e perfino uno stridere di denti. La rabbia, l’insofferenza, l’intolleranza. Se era questo che intendevi esprimere, ci sei riuscita alla grande.
Ancora una volta, poi, mi hai sorpresa con i dialoghi. Già dai primi del capitolo si comprende quanto tu sia brava, ma d’altro canto è assodato. Ciò che più mi ha affascinata, però, è stato il modo in cui Efestione si è rivolto a Cassandro. Letale, ecco. Lo definirei proprio così! Ha replicato in modo perfetto, testardo e implacabile. E lì per lì non sapevo se applaudire o sorridere. Amo il temperamento che hai voluto impostargli, il modo in cui ha continuato a tenere alta a testa dinanzi a Cassandro, perfino quello in cui si è lamentato con Alessandro dopo essere stato interrotto prima della zuffa ♥
Per quanto concerne il resto, devo dire che amo quando si parla di cibi e pietanze dell’epoca in cui si narra. È una cosa che non molti fanno e che noto solo nei romanzi storici. Quindi complimenti!
Se poi dovessi soffermarmi sulla scena seguente, beh, posso solo dire che la motivazione di Alessandro è stata ciò che più mi ha fatto battere il cuore. Perentoria, altezzosa, a dir poco volubile e piena di un amore etereo, ultraterreno. Il primo posto *sospir* tipico di una figura come la sua ♥
Bellissimo il richiamo a Platone e alla citazione, per nulla forzato. E anche la descrizione dell’incubo di Alessandro, perché mi ha messo i brividi addosso. Amo le introspezioni almeno quanto le descrizioni ben fatte e in questa storia c’è davvero tutto, perfino l’angst.
E le note mi hanno straziata tanto quanto il finale. Perché avevo la sensazione che era a quello che avrebbero fatto rimando e non ne sono affatto rimasta delusa.
In conclusione è una storia che non può non restare tra le mie preferite. È bellissima.
Ti faccio ancora i miei complimenti, cara.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
14/11/15, ore 16:02
Cap. 4:

E ecco che siamo all’ultimo capitolo.
Per prima cosa, grazie, GRAZIE mille per le note finali, davvero interessantissime per chi voglia saperne di più, ben fatte e descrittive. *-*
Passando al capitolo vero e proprio, questa volta la voce è quella di Cassandro, l’”antagonsita”.
Devo dire che mi piace molto come tu l’abbia legato al concetto del “sentirsi soffocare”: dal clima, dalle aspettative, dal rapporto con gli altri. Ne risulta un personaggio molto umano: non il più simpatico del reame, certamente, ma sicuramente non un antagonista monodimensionale, privo totalmente di cuore e di affetti.
Particolarmente mi è piaciuta la menzione del fratellino, ma credo sia significativo che l’unico a cui riesca ad attaccarsi e che riesca ad attaccarglisi a sua volta, sia un ragazzino tanto più piccolo di lui. Il bisogno di Cassandro di comandare, di prevalere, mi sembra evidente, ed evidentemente frustrato.
Non rappresenta neanche un degno opponente per Alessandro, e il suo unico compagno, Filota, non è neppure un amico ma un mero compagno di stanza per necessità. L’opinione di Efestione su di lui espressa nella seconda parte è di certo la più accurata, e anche la più sinistra, considerando come poi sarebbero andate le cose in futuro: di certo troviamo in lui desiderio di far parte della cerchia di Alessandro, in virtù, se non della propria abilità, almeno del proprio status; frustrato in questo, non può fare a meno di disprezzare quanto di fatto comprerebbe, se potesse, riversando l’odio verso di sé su Alessandro – e su Efestione, perché sono l’uno parte dell’altro.
La sua vita è un susseguirsi di paragoni con Alessandro: anche la sua descrizione della scena di battaglia mostra un timore che a malapena cela, di lui, e sottolinea ancora una volta la natura bestiale e divina di Alessandro; entrambe le cose riemergono quando i due si scontrano per Efestione, così come le insicurezze sia sue, che di Alessandro, si esplicitano nella seconda parte, che segue il momento di intimità tra loro (meraviglioso, delicato, seducente).
Come Alessandro, Efestione è spaventato dal loro legame, ma allo stesso tempo onorato, forse, di esercitare tanto potere su un essere già così straordinario quanto è Alessandro – sono indispensabili, l’uno per l’altro, e disposti a gettarsi nel fuoco l’uno per l’altro.
La metafora di Orfeo è ben azzeccata – e se non ricordo male, tornerà in un altro tuo scritto, ma rovesciata: come per Patroclo e Achille, sottopelle la sensazione è che sarà Alessandro/Achille a morire per primo, ma in entrambe le occasioni il Fato si beffa delle aspettative, e, come il Pelide, per Alessandro si avvererà il peggiore incubo.
Un paio di annotazioni:
“cazzone” -- > posso capire che tipo di sensazione tu voglia creare con questo termine, ma l’ho trovato dal gusto un po’ troppo moderno per la materia trattata. Magari trovare un sinonimo più “anticheggiante”?
“sesso” --- > ecco, parlare di sesso in questo momento storico è proprio anacronistico: fino al ‘700, la parola “sesso” indicava solamente quello biologico, non l’atto sessuale (non lo sapevo neanche io ma ora che lo so, lo sto predicando un po’ ovunque).
La valutazione complessiva è assolutamente positiva: ho adorato la storia, leggere una versione così evidentemente documentata, così accurata, così ben fatta dal punto di vista della caratterizzazione. ç_ç
Niente, leggerò il seguito col massimo piacere!

Recensore Veterano
19/03/06, ore 01:26
Cap. 4:

Stile levigato e preciso, inconfondibile. Uso del ritmo sempre molto calzante. Dovresti provare a scrivere erotiche o comiche, finalmente ce ne sarebbero di più in giro non sciatte e non volgari. Un bacio