Recensioni per
Neve d'inverno
di Flora

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/04/16, ore 23:46

Mi sono dimenticata, nella scorsa recensione, di spendere due parole di encomio nei confronti della caratterizzazione psicologica dei personaggi, che sei riuscita a delineare perfettamente. In questa shot però il lato introspettivo viene messo (quasi) da parte, per far posto ad una scena erotica davvero emozionale. Decisamente no...quello di Alessandro ed Efestione non era amore, bensì un sentimento divino ed inarrivabile, che adoro veder celebrato dalle tue parole sapienti. Complimenti sinceri.

Recensore Junior
20/02/16, ore 11:03

Innanzitutto complimenti!
Ho letto questa prosa perché Alessandro è il personaggio storico che più amo in assoluto e non ho saputo resistere, e devo dire che hai fatto davvero un ottimo lavoro. La storia è scritta molto bene e in modo scorrevole, ho apprezzato molto l'elegante descrittivismo che hai usato: non eccessivo ma perfetto per incorniciare l'azione. Hai saputo parlare di un argomento estremamente delicato senza mai essere volgare, anzi, arricchendolo di introspezione e di una poesia disarmante. Ho molto apprezzato che tu abbia inserito delle note sull'omoerotismo in modo che tutti possano capire (non è detto infatti che si conosca la materia). Inoltre il fatto che ti sia documentata sulle fonti storiche mostra una cura e un impegno non comuni. Davvero tanti tanti complimenti!

Recensore Master
06/01/16, ore 23:41

Ciao ~
Sono di nuovo qui a leggerti, perché anche se è un periodo un po’ così e così mi piace trovare dei ritagli per dedicarmi alla lettura di cose belle. La tua serie su Alessandro è sicuramente una di queste – una piacevole lettura, sì. E in parte mi dispiace per i diversi sbalzi d’umore che mi causa anche solo il nome di Alessandro – troppi feels inespressi, troppo chiasso cerebrale, temo. Ma ciò non toglie che ci sono e che quando si acquietano le acque mi rifaccio viva.
Come al solito ti dico che apprezzo le note iniziale, il tuo grande interesse storico e la minuziosità. Ti sei dedicata anima e corpo a creare non solo l’atmosfera, ma anche la psicologia e la credibilità dei personaggi che utilizzi. Si nota anche qui la tua passione e sin dalle prime righe. Accurata, intensa. Ecco, sì, ciò che adoro particolarmente è l’intensità della narrazione. E la correttezza, ovviamente. Non sbagli mai, è tutto così perfetto da far venire i brividi!
Ci sono delle frasi molto suggestive, dei termini nondimeno calzanti, che ricordano l’epoca in cui è ambientata la storia e che sono un po’ il fulcro della mia stima – mi riferisco a dettagli come il mese del leone, il paragone con il felino da caccia e così via. Sono minuzie che dapprima non saltano all’occhio, ma che hanno una grande energia nel contesto. Rendono tutto più vivido, più reale. E io adoro le tue storie per questo motivo.
Sei duttile, versatile. E questo ti fa onore, perché non è da tutti. Immagino ce tu sia in grado di poter scrivere tutto, di passare da uno stile all’altro e da un genere all’altro pur mantenendo il tuo marchio di fabbrica. Ebbene sì, perché tu sei sempre tu, nonostante io ti abbia già detto nella scorsa storia quanto la tua accuratezza mi portasse alla mente i romanzi storici di alcuni grandi autori. Insomma, ancora complimenti!
La cosa che più mi piace della caratterizzazione di Alessandro ed Efestione è che insieme riescono a creare un vero e proprio equilibrio perfetto. Il primo risulta molto orgoglioso, altezzoso, forse anche pretenzioso e a tratti restio. Non vuole parlare, vuole ottenere. E pretende con la sua sola presenza – tutto: dall’ordine in stanza al calore, dalla presenza di Efestione alla sua attenzione. È affascinante, a mio avviso perfetto. Sembra un sovrano fatto e finito quando ancora è un ragazzo. Certo, sta crescendo sotto la guida di grandi uomini e si sta temprando per diventare ciò che poi sarà, ma è ancora giovane e a tratti infantile. Attraverso i tuoi racconti ho una visione di lui molto dolce, quasi familiare. Efestione, invece, è molto più pragmatico con se stesso. Sa cosa vuole, sa cosa può concedersi e fin dove può spingersi. Rimane nei ranghi, rimane Efestione in ogni momento. Anche lui è perfetto, sì. Insomma, li adoro. Ogni volta che parli di loro è un sospiro di feels per me.
CIT. Niente passato, né futuro – solo un riarso, febbrile presente. E come non citare frasi del genere? Sono stupende, sono perle che dissemini lungo i tuoi racconti e che ogni volta mi stupiscono. Nuove, intense. Ecco, torno a parlare d’intensità! E citerei gran parte del tuo scritto se solo non odiassi fare spoiler alle persone che passano di qui e leggono le recensioni, perché il tratto sull’unione, quello che parla della neve, è un turbinio di emozioni, sensazioni. È stupefacente, davvero. Intenso ancora una volta, incalzante, semplicemente stupendo.
Infine, dopo una carrellata di feels estremi, come non posso ringraziarti per tutte le delucidazioni inerenti al contesto della tua storia? Sei così minuziosa che anche un discorso ovvio prende connotazioni diverse. Per ceti versi mi sono sorpresa di alcuni dettagli nelle note, perché erano ignoti perfino a me.
Quindi concludo facendoti ancora una volta i complimenti ♥
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
03/12/15, ore 14:05

Eccomi qui a recensire un altro pezzo sul tuo amato Alessandro.
Un po' per forza di cose, un po' per sbadataggine, non sto riuscendo proprio a rispettare quella scaletta cronologica che mi avevi gentilmente fornito; ma, in fin dei conti, non percepisco la cosa come un reale problema e quindi va bene anche così... – piuttosto: hai mai pensato di far una serie, intendo qui, sul sito, con tutte le tue one shot a tema alessandrino? Se non sbaglio, credo che i vari pezzi si possano anche mettere nell'ordine che più si preferisce!
La qualità del testo, al solito, è davvero molto alta... e solamanete qua e là, io che sono la più pignola fra le pignole, ho trovato qualche piccolezza che potrebbe, magari, esser cambiata: per esempio "stato" che va in maiuscolo o, altra banalità, quella virgola prima di "e una folata improvvisa" che mi pare un pochino fuori posto, o, ancora, "Dei" senza accento – e cosette del genere: in pratica, per i comuni e sani mortali, il pezzo è davvero perfetto! ;P In ogni caso, se per assurdo fossi così masochista da voler sapere quali, piccoli cambiamenti avrei suggerito, posso mandarti, con calma, una lista più dettagliata. XD
È che una volta tanto non mi va – perché sono stanchissima, come sai, e perché la mia maniacalità deve essere placata un poco, soprattutto di fronte a testi che hanno davvero pochissimo bisogno di esser riguardati – di mettermi a fare l'aspirante editor rompiscatole. Preferisco concentrarmi di più sulla storia in se, sui suoi protagonisti e sulle emozioni che hanno saputo trasmettermi.
L'unica cosa che, però, mi sento un pochino di – fra virgolette – rimproverarti è che di tanto in tanto ti lasci prendere la mano da espressioni un po' troppo abusate, che vorrebbero aggiungere dettagli alle varie scene ma che, per la loro natura così comune, risultano un poco cliché, invece: penso alla neve, la cui coltre è da te descritta nella maniera più tipica possibile, ovvero "soffice e candida" e, stessa storia, si ripete quando, per esempio, accenni allo studio di Aristotele, "stipato di pergamene e vecchi papiri ingialliti" – ovviamente sono tutte frasi calzanti, perché la neve è certamente soffice e candida, soprattutto se non è caduta da molto, ed è facile immaginare la tana di un uomo come Aristotele piena di quelle cose, ma paradossalmente, a mio avviso, simili descrizioni, topoi troppo usati, tolgono vera caratterizzazione al testo.
Tornando alle sensazioni ed alla storia in generale, mi è piaciuto leggere questo tuo pezzo, soprattutto nelle sue più... caste parti! ;P
Ammetto che, anche se avevo notato il rating e le note, nonché letto la corta introduzione, non mi aspettavo una tale rilevante presenza di continuti sessuali... e la cosa mi ha preoccupato non poco: non che mi scandalizzi per l'atto in sé, e di ciò sei consapevole, ma sei pure a conoscenza del mio assurdo imbarazzo nel leggere scene di sesso! XD Eppure, pur rossa in viso e piuttosto imbarazzata, alla fine sono riuscita a sopravvivere alla vergogna! ù\\\ù
Era chiaro come il sole, comunque, dopo le prime righe, dove si andasse a parare... ma non prendere questa mia frase come un rimprovero, perché non lo è: del resto, non hai cercato di sorprendere il lettore, nel senso di fargli credere di trovarsi di fronte ad un pezzo di tutt'altro genere per poi spiazzarlo. Hai, invece, semplicemente e diligentemente seguito il percorso da te stessa stabilito, senza deragliare fuori dai binari.
Personalmente non amo questo genere di racconto, così... carnale: in un testo che non sia specificatamente erotico, l'ideale, per quanto mi riguarda, è che le scene sessuali siano ridotte quanto più possibile all'osso; non tanto nel loro numero, quanto alla misura in cui ognuno dei rapporti viene illustrato – non amando questo tipo di scene, che mi imbarazzano davvero tanto, preferisco esse vengano più vagamente raccontate che effettivamente mostrate.
Ho apprezzato molto di più, quindi, tutte le varie parti in cui l'attività sessuale fra Alessandro e Efestione non risultasse in primissimo piano – ma mi rendo pienamente conto che si tratta di un mio problema di iper sensibilità, quindi tale considerazione lascia il tempo che trova agli occhi altrui, perché, in modo assolutamente innegabile, è scaturita da una mia turbe particolare.
In ogni caso, resto quel tanto che basta lucida per rendermi conto che, soprattutto rispetto alla – secondo il mio modesto giudizio, naturalmente – pessima qualità media con cui vengono descritti i rapporti sessuali nelle fanfiction e persino nei libri veri e propri, anche quei pezzi riguardanti il rapporto fisico fra i due protagonisti è scritto molto bene: alcune frasi, specialmente quelle che si discostano un poco dalla più stretta fisicità, sono davvero belle, poetiche.
Il legame fra i personaggi è forte, indissolubile – anche se, in un certo senso, minacciato dalla realtà della vita, che richiede siano assolti certi obblighi, e dall'incertezza del futuro, a cui, comunque, Alessandro si oppone con certezza, fra l'ingenuità della giovinezza e l'estrema determinazione che solamente uomi fuori dal comune possiedono; Efestione pare, invece, coi piedi un po' più ben piantati a terra, meno... grande anche nell'immaginare e sognare rispetto l'amato.
Sui dettagli storici, purtroppo, non posso esprimermi a fondo, perché non è questa l'epoca di mia competenza... ma ho fiducia nella passione che provi per i personaggi e ti credo, quindi, quando racconti della dedizione che metti nella ricerca – è arduo credere che ci sia ancora qualcuno, al giorno d'oggi, che si faccia un... didietro enorme al solo fine di sfornare un testo storicamente accurato, eppure, per esperienza diretta, so che queste persone, anche se poche, esistono ancora! Del resto, non senza un certo orgoglio, posso affermare di essere una di loro! ùù
Al solito, ho amato con tutta me stessa le note. Per me, ecco, sono qualcosa di essenziale in un testo, soprattutto se di mezzo c'è la Storia: piacevolissime da leggere, aiutano nella comprensione del periodo chi non è molto pratico dell'epoca alessandrina e permettono perciò di calarsi meglio nell'ambientazione e, anche, nei panni dei personaggi.
Bandierina verde, con un tocco di porpora – sulle mie quasi innocenti guance. ù\\ù

Recensore Junior
02/12/15, ore 01:09

Ciao, sono qui per lo scambio.
Ho scelto la tua storia perché slash e perché adoro Alessandro ed Efestione.
Scrivi davvero molto bene, complimenti! Mi è piaciuto come si è sviluppata la vicenda, fisicamente ma anche mentalmente: loro due sono anime gemelle, il loro amore si consuma fuori ma soprattutto dentro di loro, a un livello superiore. E ti faccio i complimenti (da studiosa di lettere) anche per come hai inserito il contesto storico, culturale e sociale, elemento imprescindibile in questo caso; non hai improvvisato, hai caratterizzato bene personaggi e contorno.
La loro storia è tra le più belle che siano mai state raccontate, secondo me, e qui l'ho trovata ben trasposta.
Ho apprezzato anche le note finali, che ho letto con molto interesse. Sono contenta della scelta fatta. :)

Recensore Veterano
02/12/15, ore 00:42

Ciao! Sono qui per lo scambio, a un'orario indecente, me ne rendo conto, ma non sono proprio riuscita a passare prima.
Comincio col quotarti:
"Caldo, neve, silenzio, candore. Frizione dei corpi dentro la carne, sull’anima.
Era come una coltre frantumabile e immacolata su tutto, era come… morire?
Se era così allora andava bene, c’era come un conforto, un’ abbandono in questa morte bianca e febbrile.
Neve sul corpo, neve che sembrava estinguere il fuoco dentro di lui, donargli una tregua, placando la sua sete.
Neve sul suo corpo bollente. E le mani – queste mani così calde. Gli sembrava di precipitare a fondo, in una caduta vertiginosa e folle, ma era un abisso dolce, perché per una volta non bruciava, estinto da questa neve che ne soffocava le fiamme sanguigne.
Neve ovunque."
Cioè. Non so nemmeno da dove cominciare a farti capire quanto mi sia piaciuto questo pezzo... l'ho riletto tipo 5 volte, assaporandolo ogni volta. E' veramente qualcosa di molto vicino alla perfezione, il contrasto tra loro e la nece. Pura e semplice poesia. Meravigliosa.
Passando al resto... beh, di scene hot descritte così bene ne ho lette poche, una vera perla, descritta con semplicità e maestria.
E' tutto molto chiaro, non c'è confusione, eppure sei riuscita a mantenere in tutto questo una bellissima atmosfera erotica. Davvero fantastica, complimenti!!

Recensore Junior
27/11/15, ore 20:58

Allora allora.
Sai che sto seguendo questa tua serie su Alessandro ed Efestione, dunque approfitto dello scambio e sono qui a commentare.

Questo pezzo mi è piaciuto molto. Qualcuno potrebbe definirlo una PWP, ma non è davvero così: una trama c'è, e si ricollega direttamente al tuo precedente capitolo su questi due personaggi, in cui, frattanto, ho riscontrato una crescita, sia nella loro personalità che nel rapporto che li lega.

Alessandro è sempre Alessandro: un uomo di fine ingegno, ma anche di pancia: disposto, come lui stesso dice, ad applicare il cervello a una data situazione quando essa si presenterà. Porta i semi dell'Alessandro monarca, ma continua ad essere felino e ferino, nei suoi improvvisi scatti di umore, nelle sue emozioni vissute sempre tanto intensamente. Allo stesso tempo, l'ho trovato molto meno sereno, in un periodo di passaggio tra un presente di fuoco e un futuro che si avvicina a grandi passi, e allo stesso tempo è rallentato dalla neve.

Il riferimento ed Efestione come l'estate, la giovinezza, il calore dei corpi e del cuore - che però, quando si uniscono, si mescola al candore denna neve, un amplesso che è quasi un fuoco gelido o neve bollente, è chiaro. Ma è in questo intrecciarsi, come fanno eco anche le parole finali di Alessandro, che sta il bandolo della matassa: Alessandro non lascerà che Efestione diventi una stagione della sua vita, ma insieme muteranno, andranno verso quell'inverno che è diventare uomini che tanto li spaventa, entrambi.

Efestione e il suo timore di essere abbandonato sono rimasti coerenti ma, allo stesso tempo, lo vedo meno esitante, nel rapporto con Alessandro. Ha ancora bisogno di rassicurazioni, e le segrete paure restano sempre in lui, ma è come se finalmente avesse compreso il proprio posto, accettato che si può solo sperare nel destino. Il presente è l'unica certezza, e andrà conservato come un gioiello prezioso; per il resto, del futuro si sa con certezza solo che è incerto: si può solo sperare, impegnarsi per andargli incontro col giusto spirito, degno di quelli che si amano.

E questo amore che non ha una definizione vera e propria, che rende invidiosi gli Dei, è evoluto. Alessandro accetta più facilmente di dipendere da Efestione, lui che non vuole dipendere da nessuno; Efestione è più sicuro, nell'intimità e in quello che essa rappresenta.

L'amore fisico, che descrivi in modo sensuale e profondo, è una metafora della loro relazione: qualcosa che è solo a loro uso e consumo, che non segue le regole altrui, unico come il loro rapporto. Mi trovi d'accordo quando dici che, nonostante i dettami culturali, ogni rapporto era diverso, nella privacy della camera da letto, e chissà quanti di questi dettami venivano poi realmente seguiti, nella pratica.

Apprezzo, dunque, che Efestione sia l'amante, e Alessandro l'amato; che pratichino senza vergogna atti considerati, dagli altri, umilianti senza provare alcun rimorso, alcun disagio davvero rilevante che possa fermarli dall'amarsi come vogliono. Appunto, è una metafora del loro amarsi contro ogni convenzione, una sorta di profezia del loro futuro, della fatalità di questo loro legame.

Belli, i miei bambini. ç_ç

Nota positiva, l'inserimento di dettagli quotidinai - sia a livello di oggetti che delle piccole gentilezze quotidinale di Efestione per Alessandro, o vedere un Efestione disordinato - e delle spiegazioni in fondo alla storia, sempre interessantissime e utili.

Sullo stile, lo sai quanto lo trovo perfetto. C'è stato un miglioramento di registro, rispetto alla prima parte. Sei riuscita a trovare un equilibrio tra l'antico e il moderno, a mio parere. Ti segnalo qualche piccola svista:

"vecchio" / "vecchia" / "vecchi" --> Utilizzi il termine più volte nelle prime righe, a distanza ravvicinata.

"si gela" / "gelido" / "gelato" --> Come sopra.

"vergognose" / "vergogna" --> Come sopra. XD

"altro che nella lingua degli Dei" --> Questa frase è un po' difficile alla comprensione, di primo acchito. Magari utilizzerei qualcosa del tipo "se non nella lingua degli Dei"..

Niente, alla prossima. Addio. *muore di feels*

Recensore Junior
09/02/14, ore 14:10

la storia migliore di questa categoria
assolutamente fantastica e poi è scritta cosi bene... come si può non adorarla

Recensore Junior
09/09/13, ore 01:38

Scrivo una recensione alla tua storia a distanza di anni, e non so nemmeno se la leggerai, ma dovevo dirti che la tua storia su Alessandro ed Efestione è la migliore che io abbia mai letto. 
Un abbraccio, cara.

Recensore Master
02/05/11, ore 17:20

Forse in assoluto la storia migliore di questo fandom.
Bella, ben scritta, originale e non banale.
Davvero un piccolo capolavoro.

Recensore Veterano
29/09/09, ore 19:45

waaaaaaaaaaao storia favolosa... ma la cosa che più mi ha colpita è la descrizione del rapporto di alessandro e efestione^^ wao e poi la frase della lettere spedita alla madre di alessandro mi ha laciata senza fiato^^ bravissima kssssssssssssssssssssss

Recensore Junior
01/05/09, ore 13:38

Bellissima. Scritta veramente bene, molto accurata anche la ricostruzione storica e particolarmente gradite le postille finali. Brava, tanti tanti complimenti! kiss

Recensore Master
18/07/08, ore 00:44

E' perfetta in ogni particolare, è dolce, emozionante, sensuale... Anche se so che scrivi bene sono stupita ogni volta. Qesta ff poi era particolarmente affascinante. Mi è anche piaciuto il fatto che tu abbia aggiunto le note (in parte erano cose che sapevo ma è sempre meglio spiegare qualcosa in più che in meno)

Recensore Veterano
26/03/06, ore 13:46

non saprei come descrivere quest storia. dire che è bella ti offenderebbe, dire che è assolutamente perfetta offenderebbe gli dèi. quindi lascio il giudizio in sospeso ma credo si capisca la mia opinione. sono assolutamente d'accordo con tutto quello che dici nelle note, non è che la sacrosanta verità ùù

Recensore Veterano
19/03/06, ore 01:40

Stile ben calibrato, i toni sanno andare perfettamente dal comico al dolcemente romantico. Più che erotica, è una scena sì passionale ma romantica, ricolma di sentimento anche se espresso quasi con pudore, con una grande delicatezza e complessità di toni. Un bacio Sawa

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