Allora...
ho letto tutto il prologo ed ammetto che le idee non sono abbastanza chiare.
Cioè non capisco se Danielle sia un personaggio del tutto inventato o se sia invece riconducibile ad un personaggio del telefilm.
Jack, ovvero il nostro Arthur è riconoscibile ad occhio nudo. Ginevra con Will?? Mi sono persa qualcosa? ahahah forse sarà il Lancillotto moderno!
Come dritta ti potrei dire di specificare meglio i dialoghi e soprattutto chi sia a parlare, perché nel testo, almeno per me, appare tutto abbastanza confuso.
Ti faccio un esempio:
"Ciao tesoro, tutto bene? - lo salutò lei - a lei è la nuovo arrivata si chiama Danielle" il ragazzo le fece un cenno:
"E' un piacere sono Will, ti ho vista come tenevi testa a Jack nei corridoi... ti sei messa in una brutta situazione, nessuno può parlargli a quel modo senza subirne le conseguenze." sembrava sinceramente preoccupato.
Sarebbe più scorrevole invece scritto così:
"Ciao tesoro, tutto bene? " lo salutò lei, per poi proseguire " ah lei è la nuovo arrivata si chiama Danielle"
Il ragazzo le fece un cenno "E' un piacere sono Will, ti ho vista come tenevi testa a Jack nei corridoi... ti sei messa in una brutta situazione, nessuno può parlargli a quel modo senza subirne le conseguenze." sembrava sinceramente preoccupato.
Mai, mai e assolutamente mai staccare il soggetto con la frase che pronuncia, si crea davvero il caos.
Certo, io non sono un'esperta e puoi anche del tutto ignorare i miei pareri, ma ci tenevo a darti un consiglio da "lettrice".
Per il resto... la storia può piacere, essendo un prologo non è poi così male. Ti direi solo di aggiungere più riflessioni psicologiche, giusto per dare un'interiorità al personaggio e farlo avvicinare al lettore.
Detto questo ti saluto, sperando che i consigli non ti abbiano dato fastidio. |