Ciao!
E così siamo arrivati alla fine. Non mi stupisco che ti sia affezionata a Farhiad e Tekharia: io non riuscirei a stare un giorno senza i miei personaggi XD

Dopo molta fatica, i nostri eroi sono riusciti a portare a termine il loro viaggio e la loro missione. Ora avranno modo di riposare un po'? O magari verranno di nuovo chiamati a qualche grande impresa?
Personalmente penso sia giusto sfruttare i propri personaggi e dare loro tutte le avventure che meritano, ma senza abusare di loro: d'accordo fargli sconfiggere i vari cattivoni, ma non può saltare sempre fuori una nuova minaccia ancora più forte fino all'assurdità. Detto questo, data la brevità della storia, penso che ci sia ancora da dire per Farhiad e Tekharia ^.^
E poi, quando avranno fatto la loro parte a sufficienza, ci sarà sempre spazio per altri eroi, o addirittura altri mondi XD (non a caso nelle mie storie alterno varie ambientazioni e vari personaggi, così posso sempre scrivere qualcosa di nuovo).

A presto ^.^

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Ciao!

Intanto questa volta è ricomparso Gajil, il più ragionevole fra i due fratelli XD Che a quanto pare è colpito dai cambiamenti della sua ex schiava (e come dargli torto?).

Direi che questo è soprattutto un capitolo di preparazione al gran finale, mi chiedo cosa farà Farhiad per concludere il tutto.

Ah, e per il fatto che Tekharia/Eklisha abbia i capelli che cambiano colore la trovo un'idea interessante: mi sembra un modo originale per mostrare la sua "guarigione" dalla maledizione.

Bene, per il momento è tutto.
A presto ^.^

Ciao!

Dunque Farhiad e Tekharia si sono messi a fare squadra, e direi che i risultati sono più che soddisfacienti XD
Credo che questo gioco di squadra sarà ancora più importante in futuro, dato che le minacce sono tutt'altro che esaurite.

Per il nero che spunta nel rosso, mi viene da pensare a qualcosa dentro Tekharia (anche metaforicamente), ma non saprei ^.^"

Ti segnalo un (credo) errore di battitura: in "le obbedì e con precisione assoluta" secondo me la "e" non ci va.

A presto ^.^

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Ciao!
Perdona il ritardo, ma la storia è finita fuori dalla "quick list" dell'ebook reader e quindi l'avevo persa di vista. Ma ora vedrò di rimediare U.U

In questo capitolo è comparsa la ragazza "dall'altro lato della visione" XD
Direi che anche lei non ha avuto una vita facile, ma nonostante le difficoltà è riuscita a raggiungere il suo obiettivo, ossia incontrare Farhiad :)

Da come l'hai presentata, credo sia una persona forte ma introversa, che sa quello che vuole e che farebbe di tutto pur di arrivarci. Non credo sarebbe un fenomeno nel gioco di squadra :P
In effetti mi ricorda un po' un mio personaggio che presenterò prossimamente, solo che la mia ha orecchie e coda da volpe XD

L'unica cosa che mi è sembrata un po' strana è che riesca a stare in piedi anche se le hanno tagliato i tendini, ma magari ha qualche abilità di guarigione sovraumana...

Per il momento è tutto.
A presto ^.^

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Ciao!
La tua introduzione mi ha incuriosito, così eccomi qui.

Intanto è interessante come il tuo protagonista sia diventato cieco e che "in cambio" abbia ottenuto la vista della verità.
Sicuramente è un'abilità molto utile, ma personalmente non so se accetterei lo scambio :P

Dal punto di vista dello stile non ho nulla dire, è scorrevole e non ho trovato errori ^.^
L'unico aspetto su cui potrei fare una piccola critica è che personalmente non amo le storie dove si fa un "semi-resoconto" che in un capitolo riassume anni di vita del protagonista. Ma d'altro canto posso capire che in una mini-long come questa alcune parti vadano un po' "ristrette" per lasciare spazio a quelle importanti ^.^

Sono curioso di scoprire come andrà avanti la storia: chi sarà la "lei" che Farhiad aspetta?

A presto! ^.^

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Dunque, questo viaggio è terminato. Breve, per me, poiché è durato nient'altro che un paio d'ore, e dopo aver fanfaronato per quattro capitoli, è il momento di comportarsi seriamente e fare una recensione di un certo spessore. O almeno, ci proviamo.
Liberiamoci subito delle faccende più semplici. Lo stile è veloce, scorrevole, preciso nelle descrizioni, a volte un po' troppo, ma quello si tratta del mio gusto personale: apprezzo molto descrizioni complete e dettagliate, mi piace essere guidato per mano nel mondo che un autore ha creato, ma non è obbligatorio farlo. Io stesso a volte preferisco stringare le descrizioni in favore di una narrazione più fluida e veloce.
Grammaticalmente, ineccepibile come sempre, come hai detto tu stessa in una recensione, è superfluo anche parlarne: sono conscio della cura che metti in ogni cosa che scrivi e del preciso controllo a cui sottoponi le tue opere.
Adesso andiamo al sodo, al pepe della recensione: insomma, agli aspetti importanti di un'opera. Stile e grammatica sono fondamentali, ma ciò che conta in una storia è anche (e soprattutto) ciò che essa racconta, no? Dunque, cerchiamo di analizzare bene, finché le informazioni sono ancora fresche.
Il tempo passa in fretta. Non ci si rende conto, non subito, del numero di giorni, mesi e anni che passano, i personaggi crescono con noi senza neppure che ce ne accorgiamo. Lasciamo Farhiad alle prese col suo villaggio, e lo troviamo indurito e adulto, in mezzo a una guerra, con la sua "daga zoppicante" al seguito. La trama è misteriosa, ma semplice. Non porta con sé troppi significati complicati e tutto viene messo sul piatto quando deve essere messo, senza lasciare troppo all'interpretazione. Questa è un'ottima cosa. A volte, specie nell'ultimo pezzo, assume dei tratti fiabeschi che donano un tratto affascinante al tutto.
Ma non si può parlare di storia senza i personaggi. La sinergia è grande e va calibrata con cura, ogni pezzo di un'opera lavora insieme agli altri. Come un buon orologio, insomma. Ovviamente, i personaggi sono Farhiad e Tekharia. E qui, devo muovere una piccola "critica", anche se si tratta più che altro di un parere personale. Ho apprezzato molto la ribellione di Tekharia e la sua determinazione, ma non è un personaggio che, a mio parere, è riuscito a reggersi da solo, al contrario di Farhiad, che è riuscito a "bucare lo schermo(pagina?)" fin da subito. Insieme funzionano, ma da soli, Tekharia manca di quel qualcosa che invece Farhiad ha. Non è da escludere che fosse una tua intenzione: è ben chiaro il messaggio che, senza Farhiad, non esisterebbe alcuna Tekharia. In ogni caso, entrambi sono dei bei personaggi, ben caratterizzati ed elaborati. Il tuo impegno si è visto in ogni singola riga e parola detta dalle loro bocche, ogni gesto dei loro corpi. Alcuni pezzi trasudano un vero e proprio amore.
Un'ultima cosa da dire: mi è dispiaciuto sia stata così breve. A volte, mi sarebbe piaciuto un ritmo più dilatato, alcune fasi più approfondite, ma questo rientra nel gusto personale e non certo nell'oggettività. Oggettivamente parlando, questa è proprio un'ottima storia, ben costruita, ben scritta, ben realizzata. E devi solo essere fiera di te stessa per questo ottimo lavoro.
Complimenti!

Un consiglio: non scrivere sequel o spin-off. Secondo me, quest'opera è bella così com'è, con questo senso di "c'è dell'altro" che permea il finale. La sensazione che, finito il viaggio, ottenuta una redenzione, i due personaggi possano continuare le loro vite, è già una ricompensa sufficiente per i lettori: un sequel o uno spin-off rovinerebbero, a mio avviso, quell'aura di magia che si è creata.
Come specifico sempre, il mio è un parere personale. In qualità di autrice, la prima e l'ultima parola spettano a te e te soltanto.

Bene, penso di aver detto tutto ciò che c'era da dire: ti ringrazio per aver condiviso con noi questa storia.
Buon lavoro!

L'idea della tintura è stata buona per il suo significato, direi. Davvero un'ottima idea. Tra l'altro, Farhiad rappresenta la vita, Tekharia la morte, da quanto ho capito (spero di non aver fatto un fail assurdo, in tal caso chiedo venia, il sonno sopravanza ma intendo finire l'epopea!). Simbolismo interessante.
Capitolo di preparazione al finale, un lungo respiro prima di tuffarci nell'epilogo. Il tempo nella storia passa molto in fretta. Ho la sensazione che al tempio di Makal succederà qualcosa di davvero brutto. Non ho guardato apposta il video della canzone, è passato più di un anno da quando me lo mostrasti, quindi non ricordo nulla di cosa fosse accaduto. Avrò il piacere della (ri)scoperta, insomma.
Be', non avevo mai pensato ad un lieto fine fin dall'inizio, perciò sono pronto a tutto.

Ed eccoci qui, al terzo atto(?) di questa breve e avventurosa epopea. Sono ancora sveglio e attento. E meditabondo.
Le parole di Farhiad sono dure, ma giuste. Il mondo è infame, crudele e spietato. La gente non si fa problemi ad approfittarsi dei deboli e degli indifesi, ne abbiamo già avute troppe prove. Perché non dovrebbero difendersi? Farhiad sa quello che fa e ha fatto bene a rassicurare Tekharia al riguardo: se vogliono viaggiare insieme, dovranno versare del sangue. Dopotutto, non attaccano briga direttamente, si difendono e basta, è diverso dall'essere degli assassini sanguinari.
Sinceramente, condivido abbastanza il punto di vista di Farhiad. E poi qualcuno pensi ai poveri avvoltoi, devono mangiare anche loro.
Ed ecco dunque svelato l'arcano del viaggio: fermare una guerra, un duo improbabile tra le altre cose. Ma Farhiad sa quello che fa, quindi immagino che stia solo seguendo la strada che gli è stata rivelata. La povera Tekharia invece può solo seguirlo e sperare in bene.

Secondo capitolo. Cerchiamo di andare avanti finché non crolliamo! In tal caso, fuoriusciranno lettere a caso che mi premurerò di inserire, anche col rischio di macchiarmi la dignità per sempre(?).
Ed eccoci dunque al secondo personaggio. Peccato che non abbia ucciso quel porco, sarebbe stata davvero un'ottima cosa. Quanto ai padroni "gentili" che coprono gli stupri sulle serve, ammetto di non essermene meravigliato troppo. Insomma, così va il mondo... purtroppo.
Tekharia prende con calma la sua prigionia. Anche in quel caso, la rassegnazione è probabilmente la via migliore. In ogni caso aveva quel piccolo sogno a tenerla in vita, almeno quello (e a leggere Pankhai mi venivano in mente i pancake, sono una brutta persona).
Interessante finale, apre bene la porta per il prossimo capitolo.
Su cui volo.

"Yanagi Nagi", penso che riderò su questo nome per le prossime diciannove Estati. *cough* Bel modo di cominciare una recensione, presumo. Mi serviva un input, e mi servivano cinque minuti. L'input l'ho preso, i cinque minuti li ho, ed eccomi a provare a recensirti. Sono arrugginito come una caldaia dell'800.
Dunque... iniziamo dal protagonista. Farhiad. A prima vista (ignobile, semplicemente ignobile), sembra quel tipo di persona che prende con filosofia l'aver ricevuto un handicap. Del resto, che altro può farci? E non si è abbattuto. E poi è appena entrato nel circolo doloroso del preveggente, che sa tutto e non può evitare nulla. Vedo una mano del destino molto ferrea, che ti mostra le cose, ma non ti permette di evitarle. Bella scelta. Il destino è inevitabile, troverà SEMPRE una via.
Carina l'ambientazione, interessante il contesto. Vado al prossimo, perché si sa, io arrivo sempre quando la festa è finita.
Qualcuno dovrà pur pulire...

Questa storia mi è piaciuta un sacco, dico davvero :D La trama era avvincente e i personaggi molto ben studiati, inoltre ho anche ascoltato la canzone e me ne sono innamorata. Oltre al fatto che le immagini del video mi hanno aiutato a darmi un idea più chiara sull'aspetto dei personaggi (che era moooolto simile a come me l'ero immaginato).
Comunque sia, davvero complimenti e spero vivamente che ci sarà un seguito, perché merita davvero.

Shanghai

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E io concordo di voler leggere altro! Il finale della storia lascia intendere quanto sia stata ben studiata e organizzata, una linearità precisa che lascia nel lettore la voglia di averne ancora. Grande :D

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Siamo giunti quasi alla fine.. E promette bene, eccome! Attenderò il 5 capitolo come gli eremiti attendono la rivelazione

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Che dire...era da tempo che non leggevo una storia così enigmatica e affascinante. Lo stile di scrittura è molto fluido, e a tratti poetico, le descrizioni sono accurate ma mai invasive. E i personaggi...semplicemente fantastici. La Vista di Farhiad ammetto che mi spaventa sempre di più...è davvero un dono pericoloso, la preveggenza. Non condivido appieno le parole di Farhiad sull'uccidere, ma a volte si è costretti ad agire andando contro se stessi per sopravvivere e/o in questo caso, adempiere ad un compito immensamente più grande di noi. Tekharia mi è piaciuta fin dal principio. Nonostante non ricordi quasi nulla del suo passato, ha un carattere forte, e una volontà salda. Una compagna di viaggio così è raro trovarla. 
Mi chiedo cosa accadrà quando raggiungeranno il campo di battaglia...ma soprattutto cos'è quel "nero" che ha visto Farhiad...
Nice Job so far! ^^

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Mi piace sempre di più questa storia :D

Crea la giusta suspance la Vista di Farhiad, lui sa già molto e non viene svelato. Attendi il capitolo successivo dicendo: "Dai, voglio sapere, Dimmi che succederà!!"
E' tutto molto semplice e lineare, anche le battaglie non sono sanguinolente e epiche. Sono ostacoli su un cammino nel deserto più arido. Semplice, efficacie, avvincente, mi piace un sacco :D

Voglio il 4° capitolo!

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