"Perdo la testa per una persona che sa usare le parole."
Inizio questa recensione citando un verso della tua storia - credo al capitolo tre -, perché mi ha colpita tantissimo. Da questa frase ho compreso affondo quanto siano importanti per te le parole, il loro senso e significato.
Effettivamente è vero; le parole, se usate correttamente, possono essere quanto di più affascinante e doloroso esista sulla faccia della Terra (Markus Zusak mi ha ufficialmente strappato via il cuore nel petto, e se lo è nascosto nella sua tasca).
Questa storia poi, è stata così leggera che l'ho letta piacevolmente ed in pochissimo tempo. E' molto allegra e fantasiosa anche se, devo ammetterlo - non volermene - alcune imprecisioni ci sono: vuoi pause troppo brevi, vuoi una punteggiatura da me non condivisa... Ma per il resto non ho nulla da obiettare, davvero.
Forse, non hai fatto attenzione alle troppe ripetizioni, ma ripeto: nulla di grave.
Adesso, tu sai quanto io adori Sherlock - per la cronaca, anche i ho adorato la versione "film" - e saprai perfettamente quanto sia ossessionata dalla serie tv (a questo proposito, bella la riflessione su Barbarossa!); ammetto che è stato difficile per me non identificare l'autrice come la protagonista stessa nella storia ( nel senso, di leggere una biografia) e devo confessare che anche questo aspetto mi ha attratto molto: non sono come Deborah, giuro! ahahah Tutt'altro, se fosse una sorta di biografia, la tua, sarebbe molto simile alla mia. In pratica, anche io adoro parlare di fandom invece delle solite cose monotone...
Sì, lo so, ti sto scrivendo un papiro, perdonami.
Concludo dicendoti che la storia è stata davvero carina e piacevole, leggera se proprio la devo mettere là.
Insomma, non posso che dirti: continua a scrivere!
Bandierina verde, of course!
Alla prossima!
Ps. Scusa del mio - solito - ritardo! xD |