Recensione premio vinta per il contest “Una domanda a te e una a me”.
Ciao, mi piace questa storia e ti preferisco nel “fantasy” non so se sia una preferenza personale, ma qui sai dare quel pizzico in più di cui una storia ha bisogno.
Come sempre ottima la grammatica e la punteggiatura; il lessico è perfetto per il protagonista semplice ma non banale e piatto. Il tuo stile è ipnotico, riesci a catturare il lettore e a farlo rimanere incollato allo schermo; la storia è come se si raccontasse da sola e la lettura è piacevolissima.
Ho qualche appunto da farti:
“Se solo avessi tenuto a bada tua figlia non sarebbe successo proprio nulla” è la risposta del carpentiere, da quel burbero omaccione che è. => “Da burbero omaccione qual è”
“Come è semplice, qui rinchiuso, capire quanto sia importante per me; com’è difficile accettare il fatto che non la vedrò mai più.” => Prima scrivi “come è” poi “com’è” personalmente gli toglierei entrambi perché appesantiscono solo la lettura e lascerei la contrapposizione di “semplice” e “difficile”
L’inizio mette ansia, la stessa che ha Will nell’incontrare Caris, poi la narrazione diventa più incalzante, la voglia di rivedere l’amica irrompe, e infine c’è la gioia per il suo arrivo.
Il personaggio di Caris incuriosisce subito, se di Will capiamo che è un’artista, un sognatore che ha deciso di rinunciare alla sua “comoda” vita per seguire la sua passione di dipingere, di Caris non sappiamo nulla. Questo personaggio si mostra lentamente attraverso gli occhi del protagonista in tanti gesti sorprendenti: accende una ramo di felce per fare luce; fa sparire la cartella per non intralciare la corsa; fa rimanere immobile Will. Ci si interroga sulla sua natura, senza arrivare subito alla risposta , è qui la forza delle tue storie: incuriosire svelando man mano tutti i pezzi.
La vicenda si delinea con la descrizione della vita e del villaggio della ragazza e lasci stupiti. Hai una fantasia ad dì fuori dal comune, sei riuscita a ricreare un villaggio dotato di magia con tre categorie originali: Autori, Falsari e Guardiani. Infine la protagonista che è una maga dei desideri.
Will viene rapito perché Caris gli ha rivelato della magia e le sue sorti sono in pericolo, qui il personaggio fin’ora descritto come una dolce bambina si dimostra di più, tira fuori la sua forza.
Un consiglio: visto che cambi punto di vista nei vari capitoli inserisci POV e il nome del personaggio, in tal modo chi legge capisce immediatamente e non si sente disorientato.
Sei brava a sviluppare aspetti diversi del fantasy e a ricreare nuovi personaggi sorprendenti, ma ciò che rende le tue storie uniche sono i sentimenti di cui sono intrise. La dolcezza di Caris e la sua paura, la voglia di Will di poterla veder sorridere e felice: sono queste emozioni che emergono e che coinvolgono il lettore.
Ho apprezzato il secondo capitolo, l’interazione di Caris con gli abitanti del suo villaggio e anche il dibattito centrale, sei riuscita a rendere la narrazione scorrevole inserendo diversi personaggi e caratterizzandoli in poche parole.
Il finale è bellissimo, non è scontato questo lieto fine e la magia che li ha divise riesce a riunirli. È bella tutta la tua storia, per le emozioni che da (lo so sono ripetitiva) e per il messaggio che con semplicità trasmetti: la diversità è bellezza, è ricchezza!.
Ora ti lascio, la febbre inizia a farsi sentire.
A presto
Graziana. |
