Ordunque salve, son di nuovo qui a romperle le scatole con l'ennesima- è solo la seconda, ma ssssh- recensione.
Son capitata su questa storia quasi per sbaglio, dopo che un'insistente parte malvagia mi ha tormentata per quasi 24 ore filate; dunque son qui per onorarti della mia presenza. (?)
La storia è scritta bene, anche se ho notato alcuni errori presumibilmente di battitura qua e là, come l' "ahi" del primo capitolo, il resto scorre abbastanza bene per essere la tua terza storia su questo sito. Passiamo alla...trama, se così si può chiamare: ho trovato geniale il nome e la caratterizzazione dei personaggi, amo quando rompono la quarta parete e riescano a colloquiare con il lettore, originale l'idea delle penne come arma di distruzione di massa e quasi ho paura a chiederti come questa sia nata- chissà perché immagino un povero compagno di banco assai terrorizzato.
Serenity...
Ciao dolce Alice, mi sei mancata molto.
No, sul serio, spero che eviterai a questa povera ragazza un costume da maid.
Milton è ispirato ad un bellissimo cattivo logorroico impegnato in un gioco di carte per bambini, vero? Si è evoluto, dalle carte alle penne.
Per ultimo ma non meno importante, l'adorabile padre...
...Che fugga fino a quando è in tempo.
Detto questo, spero di vedere presto un altro capitolo e di poterlo recensire- sperando di non esser troppo scansafatic- troppo impegnata.
Alla prossima,
Rosie. <3 |