Recensioni per
#NoBlondDay
di Impossible Prince

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
15/02/18, ore 16:22
Cap. 1:

Ehi, ciao!
Mi conosci già, quindi salto le presentazioni.
Sono giunto su questa storia dopo esser capitato sul tuo profilo, e il titolo con tanto di hashtag mi ha convinto a restare. C'è sempre tempo per delle brevi flashfic, d'altronde.
Comincio col dire che la storia, di per sé, non è brutta. Cioè, è carina, decisamente meglio di una storia molto più recente che, in un tentativo di fare la telecronaca degli eventi Pokémon, ha raggiunto risultati ben più maldestri. Scorre, non ci sono errori, via dicendo. Insomma, è una buona storia, tutto sommato. 
Il problema, almeno per me, viene dopo. È un problema abbastanza comune, in realtà, che ho avuto con molte altre storie nel fandom (e che finché Erika non mi toglie l'account, continuerò a far notare) – e nel quale incappai anch'io –, riassumibile con le parole: ma quindi? Mi spiego. Il nome del fandom, «Pokémon», dovrebbe accendere una lampadina as to (sono uno sfigato, lo so) quale debba essere il contesto nel quale poni la storia, e, soprattutto, che caratteristiche debba avere. Per esempio, in una storia nel fandom dei Pokémon, a meno che la trama non riguardi direttamente quella storia, si entra sapendo già che non ci sarà nessuna spiegazione riguardo come mai esistono i Pokémon: lo si prende come assioma, perché fa parte del mondo Pokémon. Questa storia, invece, potrebbe benissimo essere scritta in un contesto normale, se solo cambiassimo i nomi di luoghi e città. Questo fa dei Pokémon solo un plot device, un meccanismo della trama che rende le cose più accattivanti ma che non diventa discriminante della trama, bensì il contrario: il plot device, in questo caso i Pokémon, si comportano di conseguenza alla storia. Cioè, questa storia introduce un contesto alieno ai Pokémon, personaggi altrettanto alieni (tranne la voce narrante), associazioni altrettanto aliene, ecc.... è come se scrivessi una storia di gang mafiose in Kingdom Hearts (al quale peraltro manco ho giocato). Stonerebbe, perché risulta chiaro che il contesto è solo di contorno.
Ciò fa sì che la satira della storia originale, neanche tanto velata, risulti, in qualche modo, difficile da digerire. Ci sono troppi riferimenti al nostro mondo per passarci sopra, ma nulla di concreto su cui poggiarsi per darli valore. L'impressione che ho è che tu volessi scrivere una satira sul nostro mondo, e abbia messo il contesto dei Pokémon perché boh, è il fandom che preferisci? Dove hai scritto di più? Non saprei. 
Questa storia fa satira prendendo un elemento non del mondo Pokémon (o che comunque abbiamo anche noi), ed introducendolo in un mondo tipicamente Pokémon: non risalta. Se avessi preso un elemento presente solo nel mondo Pokémon come, che so, la discriminazione contro i Pokémon Coleottero (sto cercando di pensare a esempi con persone, ma il mondo Pokémon è per costruzione un'utopia dove vivono felici e contenti), avrebbe avuto senso, perché la satira si adegua ai canoni del mondo Pokémon, e così risalta. In questo caso, la satira si adegua ai canoni del mondo umano e viene traslata nel mondo Pokémon per ragioni x: non risalta, non rende, si perde. 
Spero che si sia capito, a tratti non capivo neanch'io.
Il neutro è perché la storia, di per sé, è ok (= verde). È il contesto nel quale è stata messa che non lo è. Non è brutta, semplicemente non c'entra niente.

h
(Recensione modificata il 15/02/2018 - 07:59 pm)

Nuovo recensore
02/07/15, ore 23:59
Cap. 1:

Racconto dissacrantemente attuale.
Ho trovato questa parodia molto originale sia per quanto riguarda l'aspetto caricaturale e grottesco (il manifestare contro i biondi senza nessuna reale motivazione), sia per quanto riguarda l'aspetto comico in sè (lo sterco di Darkrai, lol).
Lorella Coltellina è, a mio avviso, l'elemento più divertente di tutto il racconto.
Buono, bandiera verde (è il mio giudizio, non ha nessun riferimento politico!).

Recensore Veterano
23/06/15, ore 10:20
Cap. 1:

Oi Zio Dream! Si, per me resti e sarai sempre Zio Dream, che tu lo voglia o no.
Posso impormi così, io, faccio parte della salvaguardia dei Redhead, quindi non sono biondo ma rosso.
Sai quanto io adori queste frecciatine all'umanità, fatte poi da Rocco Sil Petri, un personaggio dai 100 push e mille depush, usato sia come bambolotto da Shipping che da Campione mestruato, qui invece abbiamo una visione dal punto di vista di un Rocco uomo, adulto in tutti i sensi, che chiude l'articolo con una frase che appiccicherei alla porta di casa mia se non fossi tanto pigro da prendere un foglio e trovare un pennarello nero X)
Scelte personali, non biasimarmi, sai quanto mi coinvolgono certe cose dal punto di vista umano.
Sbaglio o ti è successo qualcosa con qualche bionda/o? Impressione mia.
La prima frase sotto "No, è blu." manca di << all'inizio, poi altri errori non ne ho visti, se mai ne trovo durante la rilettura te li segnalo, però questa vola tra le preferite perché merita il messaggio che contiene e perché ancora ti voglio bene (?)
Va bene, ci becchiamo in giro! 

Recensore Master
23/06/15, ore 08:23
Cap. 1:

Questa storia è... uhm, geniale?
Buongiorno, Impossible Prince! Mi ha fatto davvero piacere ritrovare il tuo nome nella pagina, a maggior ragione sotto questa fanfiction.
Il collegamento con gli eventi più recenti è evidente e lampante e, a parer mio, ci sta benissimo. Ovviamente l'idea dell'esclusione degli allenatori biondi è esagerata e quasi forzata, ed è proprio per questo che funziona: sottolinea in modo amaramente ironico la contradditorietà, la crudeltà delle proibizioni cui stiamo assistendo nel nostro Paese... e penso che la cosa più preoccupante sia che sebbene la tua storia sia volutamente grottesca, non lo è più di tante cose che ho sentito dire sul serio. Ma forse è meglio sorvolare su questo argomento.
Mi piace come hai adattato motivazioni "reali" (nel senso di usate nella realtà) al piccolo mondo dei Pokémon e dell'allenamento perché, fondamentalmente, è la stessa cosa. Posso chiedere se c'è una ragione precisa alla scelta di Rocco come giornalista?
In questa storia il tuo stile è piuttosto curato (bellissimo il finale, tra l'altro) e non ho trovato errori rilevanti. Sarebbe stato carino magari leggere in quale città è ambientata la manifestazione (o forse l'hai scritto e mi è sfuggito) ma ovviamente è un dettaglio del tutto marginale: potrebbe essere qualsiasi città, dopotutto.
In sintesi, un ottimo lavoro: penso che la riflessione sui problemi della realtà sia il grande punto di forza e di originalità delle tue storie - spero che mi perdonerai se esprimo questo modesto parere - e che tu sia su una buona strada da questo punto di vista.
Questa vola tra le ricordate. Alla prossima!
Afaneia