Recensioni per
Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 1196 recensioni.
Positive : 1196
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/03/21, ore 00:13

Qui tocchiamo un tasto davvero tragico, quello dei matrimoni combinati in nome della ragion di stato. In un mondo dove la guerra era il modo più sbrigativo per dirimere le questione internazionali, lo spazio per i sentimenti era pressocché annulato, dando origine a molte tragedie, come quella di Elisabetta.

Certamente è un vero e proprio contrasto quello che si crea tra la zia e la nipote, una così attenta all'etichetta e calata nel proprio ruolo da accettare di andare incontro a una morte tragica e prematura probabilmente senza battere ciglio, e l'altra del tutto incapace di comportarsi come una signorina. Ma chissà se Caterina potrà essere davvero libera, o se anche per lei arriverà il momento di cedere in nome di interessi più grandi di lei...

Un saluto!

Recensore Master
02/03/19, ore 00:42

Ciao! ^^
.... Il triste destino delle donne, che poi è una realtà ancora attuale in molti paesi del mondo: sposarsi da bambine, in molti casi con qualche vecchione violento, che non ti capisce, non ti conosce, non ti rispetta. È la triste storia che è toccata a Elisabetta, morta in quell'età che ora corrisponde all'adolescenza, già con due figli. Caterina intanto impugna le armi, ascolta e riflette....
Sempre ottima la scrittura, perfetta la ricostruzione, avvincente la narrazione.

Recensore Master
28/11/17, ore 17:09

"Quel giorno era infatti scappata dall'ennesimo tentativo che avevano fatto le due donne per insegnarle qualcosa sul ricamo. Era corsa nella sala delle armi, aveva recuperato la spada con cui faceva esercizio dall'età di cinque anni e si era messa a ripassare le basi davanti ai loro occhi, forse nel tentativo infantile – e inutile – di distogliere il loro pensiero dalla luttuosa nuova arrivata da quel del Monferrato."
Ma... ma... io la adoro già! <3

Ecco un altro interessante, anche se luttuoso, spaccato di vita quotidiana.
Tendo spesso a dimenticare il fatto che Caterina fosse nata da una relazione illegittima... e mi stupisce molto, in un certo senso, il rapporto tra l'amante e la moglie di Galeazzo che traspare da questa scena.
Bona sembra voler molto bene alla figliastra, nonostante tutto, e non ha alcun problema a intrattenersi con la sua madre naturale.
Però, insomma... in un mondo in cui vigono i matrimoni combinati, forse è anche comprensibile, in parte.
Ora sono curiosa di sapere che cosa è successo alla povera Elisabetta, e soprattutto, chi è questo alchimista!
Vado avanti :)

Nuovo recensore
23/05/17, ore 10:49

E' bello come la famiglia Sforza ci svela piano piano tutte le sue caratteristiche e i suoi legami, non ce li hai presentati tutti insieme, ma si scoprono pian piano, comunque sempre coerenti con se stessi, è bello anche come stai descrivendo il carattere di Caterina, che ora inizia a prendere forma e ad assomigliare a quello che diverrà il carattere di una donna forte e sicura!

Recensore Veterano
18/09/16, ore 19:59

Ah, mi dispiace molto per la povera Elisabetta, morta a sedici anni per mano dell'uomo che doveva amarla e proteggerla! Lucrezia e Bona vanno d'accordo, cosa piuttosto strana visto che sono "rivali". Galeazzo Maria è stato veramente un insensibile a permettere un simile matrimonio. Il Medioevo e il Rinascimento sono epoche intriganti, certo, ma io non vi vivrei mai, neanche per tutto l'oro del mondo! Mi piacciono molto le tue descrizioni: senza dilungarti troppo, riesci a rievocare perfettamente ogni situazione. E' scorrevole e molto molto piacevole come lettura. Una storia, per intrigare un lettore, non deve mai essere pesante, e questa non lo è affatto. Grazie alla scelta giusta dei momenti giusti e il linguaggio a metà tra l'antico e il moderno si giunge a un buon compromesso, che non è altro che questa storia.
Complimenti davvero!

Alla prossima,
AmiensTraveller

Recensore Junior
17/06/16, ore 19:33

L'opera ciclopica continua a meravigliarmi. Siamo in un universo solo femminile adesso, non compaiono uomini: c'è l'indifferenza, il rimorso, la tristezza e il timore del futuro. Ogni cosa è ben spiegata da ogni movimento o azione dei personaggi, messi crudelmente in un mondo che mette a dura prova la loro resistenza. Nuovamente soddisfatto.

Recensore Veterano
13/06/16, ore 23:44

Il discorso fra le due madri non può che lasciare nell'aria la tensione di un avvenimento imminente, poiché di lì ad un anno anche Caterina sarà data in moglie e purtroppo a soli dieci anni..beh, niente spoiler :D Anche se non ho ancora letto, credo che affronterai quel tragico evento della piccola Caterina!

Recensore Master
26/02/16, ore 16:05

ciao sono passata per lo scambio del gruppo fb.
avevo detto che avrei continuato con più solerzia la lettura i questa raccolta e visto che mi mancano oltre novanta capitoli ho approfittato dell'occasione.
questo capitolo mi ha messo una certa tristezza, non per la notizia luttuosa ma per la nuova prospettiva che si apre davanti agi occhi di Caterina. una prospettiva comune a tutte le nobildonne fino al secolo scorso ma non per questo edificante. la fine dei giochi, il diventare l'opposto di quello che è ed il sacrificio in nome degli interessi di famiglia. cosa sarà di lei dopo il matrimonio non importa.
per il resto ti faccio ancora i complimenti per come riesci a riportare fatti storici in un contesto così domestico. il tentativo di Caterina di far distrarre le sue madri giocando con la spada è un gesto molto umano, come umano è il rimpianto di non aver costruito un rapporto migliore con Elisabetta nel momento in cui è ormai troppo tardi.
complimenti!
credo di aver letto un madre al posto di madri da qualche (nella prima metà del testo) parte ma adesso non lo ritrovo.
a presto
Aris

Recensore Master
01/11/15, ore 23:51

La vita di Caterina prosegue fra le mura del palazzo ducale circondata dall'affetto di quelle che lei chiama "le sue due madri". La bambina non si sente sminuita dal fatto d'essere la figlia illegittima del duca Galeazzo Maria Sforza. Dopo tutto il padre la preferisce a tutti gli altri figli e la moglie di suo padre, Bona, la ama come fosse carne della sua carne. Persino Lucrezia, la sua vera madre, va d'accordo con la moglie di suo padre. La sua vita di bambina è felice fra i giochi di guerra che condivide coi fratelli e l'amore di chi la protegge ed ama. Peccato che l'infanzia finisca sempre troppo presto e che l'asprezza dell'esistenza faccia capolino nei discorsi che gli adulti fanno senza badare alle orecchie innocenti dei bimbi.
Il quadro che fai di Caterina, un maschiaccio che alle attività muliebri preferisce i giochi rudi dei fratelli, lascia chiaramente intendere di che stoffa sia fatta la piccola Sforza.
Complimenti all'autrice!

Recensore Master
26/08/15, ore 08:31

Ciao :)
Stai rendendo bene le differenze tra Caterina e le altre giovani nobili. Si vede che la ragazzina che ci stai presentando adesso ha già la stoffa per diventare la grande signora che diverrà tra qualche anno :)
Ammetto che non conoscevo la triste vicenda della zia Elisabetta.
In ogni caso, la sorte non sarà benevola neppure con la nipote... insomma, il marito che sarà dato a Caterina non sarà di certo un gran uomo...
E' bello anche il rapporto che c'è tra Bona e Lucrezia. D'altronde, sono le due donne di Galeazzo, e dovrebbero essere in competizione, o almeno una gelosa dell'altra, ma in fondo vanno d'accordo.
Beh, non ho molto altro da dire per ora. Attenderò il prossimo capitolo :)
A presto :)