Prima classificata al contest "You are my poison.."
Grammatica/Stile: 14.5/15
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Originalità: 10/10
Uso veleno/citazione/canzone: 5/5
Gradimento personale: 4.5/5
Totale: 49/50
Grammatica/Stile:
Ammetto che il primo impatto con la vostra storia è stato piuttosto traumatico, ho letto la prima parte e mi sono chiesta se davvero sono tagliata per fare da giudice.
Premettendo che la grammatica è perfetta (non ho notato alcun errore e, se anche mi fosse sfuggito qualcosa, deve comunque essere una svista di poco conto), premettendo anche che lo stile che dapprima mi ha terrorizzato si è rivelato poi una delle carte vincenti, avendo fatto da solo gran parte del lavoro di ambientazione, sono stata però moralmente costretta a togliervi mezzo punto.
Perché? Perché per quanto io abbia enormemente apprezzato il vostro stile accurato e pertinente, sono riuscita a fare mia la storia solo alla terza lettura (con pagina Wikipedia riguardo alla famiglia dei Borgia aperta, per altro).
Non metto in dubbio il vostro impegno per la precisione di ogni frase e avvenimento che avete riportato (come già avevo avuto modo di vedere nella storia di ValorosaViperaGentile per l’altro mio contest), ma temo che il tutto sia risultato troppo ‘pesante’ in questa storia neanche così tanto lunga.
Non sono particolarmente acculturata su quel determinato periodo storico che voi avete, invece, saggiamente scelto, ma ho paura che la grande quantità di precisissime e puntigliose informazioni insieme alla grande ricercatezza nel linguaggio abbiano complicato troppo la storia, altrimenti ricca e lineare, con una trama avvincente.
ATTENZIONE che con questo non voglio assolutamente criticare il vostro stile, né tantomeno il vostro indubbio impegno, che anzi ho apprezzato moltissimo.
Dico solo che, personalmente, avrei evitato così tanti riferimenti alla loro storia, mi sarei limitata a quelli salienti e importanti ai fini della narrazione, per costringere il lettore in quella lettura ricca e scorrevole che la vostra Originale presenta in moltissimi punti.
Spero di essermi spiegata, se così non fosse e aveste ancora dubbi sul mio giudizio (che ricordo ancora una volta essere Personale) non esitate a chiedermi chiarimenti.
Ma, detto questo, lo stile ricercato e, per certi versi, quasi altisonante, ha dato davvero una marcia in più alla storia, permettendo una migliore e totalizzante possibilità per il lettore di entrare nella vita dei due principali personaggi come fosse propria.
Poi l’alternarsi fra presente e passato, con diversi flashback, è una tecnica che amo sia utilizzare che leggere, perciò idea geniale.
I miei complimenti, davvero.
Caratterizzazione dei personaggi:
Un ottimo lavoro, ragazze, bravissime.
Non credo sia facile rendere così bene due personaggi simili, riuscendo inoltre a descriverli durante la loro giovinezza e poi più avanti con gli anni, riportando alla perfezione il loro cambiamento nel tempo, attraverso le vicende che entrambi hanno subito.
Il loro rapporto, poi, deve essere veramente complicato da riassumere in sole 5.000 parole, ma ci siete riuscite con una ‘scioltezza’ a dir poco sconvolgente.
Specialmente il contrasto in Lucrezia, questo amore-odio verso il fratello, il vivido ricordo di un César più dolce e gentile con lei, amorevole, rispetto all’amante violento e possessivo che invece ora è diventato.
In questa storia ho apprezzato moltissimo la crescita di lei, da ragazzina spensierata, ansiosa di sposarsi e che ingenuamente pendeva dalle labbra del fratello, che invece già allora era attratto dalla sua bellezza, fino alla Lucrezia di oggi che si trova costretta in questo rapporto incestuoso di amore-odio, paragonando l’amante al ‘suo veleno’.
Forse mi sarebbe piaciuta una descrizione un poco più dettagliata del carattere di Cèsar, anche del suo prima-dopo, visto che avete fatto un lavoro così stupendo con Lucrezia.
In ogni caso i vostri personaggi sono a dir poco perfetti, sembra che prendano vita riga dopo riga, avete dato di loro un’immagine completa, a 360°.
L’introspezione di lei è qualcosa di fantastico, perché è dolorosamente verosimile in ogni aspetto della narrazione.
Brave, brave e ancora brave.
Originalità:
Punteggio altissimo anche qui, senza alcuna esitazione.
Volevo una storia Originale, una storia forte che potesse colpirmi dritta al cuore, che potesse prenderlo e ridurlo in piccole briciole.
Missione compiuta, ragazze!
Non deve essere stato facile evitare di scadere nella narrazione banale del loro rapporto incestuoso, voi ne avete dato una visione più ampia e profonda, più straziante.
L’orrore di ‘essere nati malati’, la paura di non essere nelle grazie di Dio, l’odio che covano l’uno per l’altra e che si mescola con il loro amore.
Quel desiderio di ferirsi l’un l’altro, farsi del male ancora una volta senza riuscire a frenare i loro istinti.
Avete preso una storia che poteva facilmente scadere nel ‘banale’, trasformandola invece in qualcosa di intenso, capace di entrarti nell’anima, ed era esattamente ciò che vi avevo espressamente chiesto.
Dovevate avvelenarmi e così è stato, tantissimi sentiti complimenti.
Uso veleno/citazione/canzone:
Punteggio pienissimo!
Sicuramente il miglior lavoro da questo punto di vista, dato che tutte e tre le richieste sono state ampiamente discusse all’interno della narrazione, in modo perfetto.
“Io non credo di poter essere migliore di ciò che sono, io sono già il migliore... mi spiace che tu non riesca a comprendere la mia etica. Sono fiero delle decisioni che ho la forza di prendere, fiero di ciò che faccio per quelli come noi. Per la nostra sopravvivenza.”
La citazione è stata riportata quasi identica, l’ho molto apprezzato, e siete riuscite a renderla verosimile e particolarmente azzeccata per il personaggio di Cèsar, ottima idea.
“La seduzione, la persuasione, una volta appresa, può essere asservita al bene o al male; un piccolo male, innocuo e senza conseguenza come la puntura di una vespa, che pure ci pare tanto aggraziata col suo corpo sinuoso, colorato dei nostri colori; un grande male, come quello di un fiore d'aspetto innocente che rende bello lo sguardo della donna ma il cui frutto, ingerito, porta alla morte."
Ed ecco il veleno. Brave ad esservi informate sulla natura della belladonna, avete fatto in modo che non risultasse un ‘obbligo’, lo avete integrato nella storia con una scioltezza disarmante.
"Se potesse passerebbe il veleno dai denti alla sua bocca, lo inietterebbe con i morsi che ricambia con forza."
"Se dovessi uccidere un'amante, è l'arma che sceglierei. Dicono sia un mezzo codardo, il veleno, ma c'è della poesia in questo: fermare il respiro a chi ci ha fermato il cuore con quanto di più simile all'amore: una fine lenta, come finisce l'animo umano."
Questi due sono i passaggi che ho preferito, riferiti al veleno. Mi piace come siate riuscite a renderlo parte integrante della narrazione, quasi un personaggio a sé stante.
“Non mi interessa,” le dice, quasi privo di fiato, “l’unico paradiso che mi è concesso è quando sono solo con te. Cosa vuoi in cambio? Ti dirò i miei peccati e lascerò che affili il tuo coltello per punirmi come credi. Sarò di nuovo umano, per te, allora, non una bestia. Mi redimerò. Permetti che ti offra la mia vita.”
Vi giuro, stavo per mettermi a saltellare dalla gioia dopo questo passaggio, ho rischiato di finire al manicomio, perché ho sclerato completamente.
E chi si aspettava una traduzione quasi letterale di una delle mie canzoni preferite?
Una canzone che, per altro, non ha PER NIENTE un testo facile, anzi, credo sia uno dei testi più difficili delle ultime canzoni uscite.
Ma la cosa più impressionante è che non sembra esserci neanche una parola fuori posto, ho dovuto rileggere due volte la stessa frase per riconoscerla perché la stavo lasciando correre come ‘frase stupenda, ma mi ricorda qualcosa’.
In quel determinato momento sembrano le parole che Cèsar avrebbe detto alla sua amante, e non posso non complimentarmi fino alla nausea per questo.
Gradimento personale:
Credo sia largamente intuibile quanto mi sia piaciuta la vostra storia, siete state in grado di farmi vivere il loro dramma in meno di 5000 parole, con una grammatica infallibile e uno stile molto più che adatto, caratterizzando i personaggi in modo pressoché perfetto, con un’originalità che di certo non mi aspettavo e rispettando celermente ogni ‘obbligo’ che avevate scelto.
(Se vi state chiedendo il perché dello 0.5 è solamente a causa della difficoltà di comprensione in alcuni punti, per quella marea di informazioni che avrei leggermente limitato. Vi ricordo però che il vostro lavoro di approfondimento sulla loro storia meriterebbe da solo una medaglia.)
Che altro dire? Non saprei mettere una fine decente al mio commento che non siano i soliti complimenti, perciò…
Amen, amen, amen. |