"Dannato me che soffro fisicamente per il mio malessere interiore. Dannato me che piango senza una vera ragione".

Questa volta cito questa parte perché mi ricorda molto Baudelaire. Non so se c'è il suo zampino, ma invito comunque a leggere "Les Fleurs du Mal" ("I Fiori del Male"), possibilmente in francese, poiché in italiano si rischia di perdere tantissimo dal punto di vista dello stile e delle figure retoriche. Inoltre, la lingua francese rende più "eleganti" anche le parole e le espressioni più brutte.

Rispetto al primo testo, questo lo condivido meno, ma sono punti di vista.
Le parolacce alla fine del testo cozzano un po' e abbassano bruscamente il tono linguistico.
Come per il primo, spero di poter rileggerlo presto con un HTML più curato. :)

A presto!

"La solitudine è bellezza e dolore, amore ed odio ma sicuramente è l'unica amante che ti accompagnerà certamente fino alla morte".

Questa è la frase che condensa sicuramente in maniera quasi perfetta il mio pensiero sulla solitudine. In generale, tutto il testo è impregnato di idee che io condivido fortemente. Sarà per questo motivo che mi piace molto. :)

Ciò che non mi piace è la mancanza di attenzione all'HTML e l'abbondanza di accenti sbagliati. Spero di poter rileggerlo presto in maniera ancora più piacevole. ;)

A presto!