Allora, a parte qualche problema con le coniugazioni dei verbi, con alcuni errori di coerenza nei periodi, direi che ci siamo perché hai un buon vocabolario e uno stile che ha già un carattere. In effetti, l'episodio è interessante, e anche abbastanza particolareggiato perché usi bene le parole. Devi solo rifinire il modo in cui leghi le frasi, magari usando più avverbi che "legano" e descrivono di più. Destyno ti ha fatto notare che usi troppo spesso i due punti: personalmente li adoro, perché spesso snelliscono una frase e permettono di sviluppare di più un'idea. Devi solo imparare a gestirli meglio, perché se li usi troppo spesso l'effetto è un po' ripetitivo.
L'episodio in sé è molto carino. Ti do due dritte che forse potrebbero fare al caso tuo: scarica Open Office. E' un programma come Word, ma è gratuito e contiene il correttore automatico dell'ortografia. Ti segna le sviste e addirittura ti suggerisce anche come correggerle. E poi... hai degli autori preferiti? Qual è il genere che adori di più? Per migliorarti, puoi scegliere un modello. Leggere i libri di un autore in particolare o studiare un genere di narrazione (romanzo storico, fantasy...) per capire come si usa la punteggiatura e sviluppa una scena. :) Io l'ho fatto, lo faccio tuttora e non mi ha aiutato tanto, ma tantissimo! E' il migliore consiglio che ti posso dare, sul serio! ;)
Adesso, spazio alle correzioni. Ho usato le tue parole ma ho sviluppato a modo mio il capitolo, per farti capire quanto possa cambiare un testo se giochi con le parole, la punteggiatura e i verbi.
La caccia è una delle attività che più adoro, perché è mio padre ad accompagnarmi. Cullen Stanton Rutherford: se chiedi di lui in paese, ti risponderanno che è un brav'uomo e un grande sostenitore dei Manto della Tempesta. Invece mia madre, Evelyn Wallace, è come l'altra faccia della moneta. Pensa che sia un male schierarsi, perché ciò metterebbe in pericolo non solo lui, ma anche mio fratello.
Boromir ha due anni in più rispetto a me, lavora come apprendista nella fucina di Riverwood, che prima apparteneva alla contea di Riften. Anche se non siamo esattamente due gocce d'acqua, nell'aspetto e nel carattere, ci vogliamo molto bene. Lui è tranquillo, adora i lavori semplici ma a volte è cinico e diffidente, soprattutto se qualcuno mi dedica troppe attenzioni... più di quanto lui, da consumato donnaiolo, ne dedichi alle ragazze del paese.
Credo che spesso io venga fraintesa per via del mio carattere: sono sempre a caccia di avventure, selvaggina e buona musica, e scapestrata quanto mio padre. Ovviamente, con lui ho un ottimo rapporto.
Purtroppo, nel nostro villaggio la caccia è proibita, perché spesso per trovare della buona cacciagione gli abitanti della contea sono costretti a sconfinare nelle riserve dello Jarl di Riften, Bowen il Grande. Un problema che anche noi abbiamo, perché lo Jarl non ci ha elargito permessi. Eppure, catturiamo conigli, volpi, a volte anche lupi quando ci tocca affrontare la loro violenza. Sembra tanto, in realtà stentiamo ad andare avanti. Quando io e mio padre andiamo a caccia, lo facciamo sempre nottetempo. Se ci scoprissero, le guardie potrebbero metterci in prigione.
Le notti si somigliano più o meno tutte, con la loro dose di ansie e paure. Però, una volta mi è capitato di trovarmi in mezzo al bosco, tra grossi tronchi e immersa nel più assoluto silenzio. Riuscivo ad udire chiaramente il fruscio delle foglie e il bramito dei cervi maschi, alla ricerca di una futura compagna. Ero un tutt'uno con la natura, mi tranquillizzava col suo eterno spettacolo... e nonostante ciò, stavo permettendo alle mie ansie di prendere il sopravvento.
Desideravamo a tutti i costi un cervo maschio: come ho già detto, io e mio padre siamo molto simili... anche nel gusto di infrangere le regole.
Fui io ad individuarlo per prima. Mi misi subito al suo inseguimento, lo avevo rincorso a leghe di distanza, con la freccia incoccata e le dita ormai doloranti per lo sforzo. Alla fine lo raggiunsi, era lì, proprio in una radura in mezzo al bosco, ad abbeverarsi presso una fonte accanto ad un grosso masso.
Stavo per rilasciare la corda dell'arco, quando mi capitò d'urtare col piede uno dei sassolini nascosti fra l'erba. Inutile dire che il cervo, allarmato, scappò in mezzo al bosco cercando di far perdere le tracce, ma tra i due ero io la più determinata.
"Questa volta non mi scapperai, cervo!" Dicevo a me stessa, mentre lo rincorrevo per non lasciarlo scappare via.
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Non mossi un muscolo perché temevo che mi avrebbe individuata, semmai mi fossi mossa. Non ero più padrona del mio corpo: corsi verso la foresta sperando che non mi avrebbe inseguita, ma fu tutto inutile. Mi bloccò coi suoi arti squamosi, non lasciandomi via di fuga. Inghiottii, voltandomi lentamente.
Tutto ciò che vidi bastò a raggelarmi il sangue: un paio di occhi di ghiaccio, e due pupille ridotte a fessure sottilissime. Capii, dunque, che tipo di bestia fosse... spietata e senza rimorso.
A livello grammaticale, ti vengo un po' incontro. Almeno io ho notato questi punti.
Evelyn Wallace pensa che faccia male a schiararsi (schierarsi è la forma giusta) perché mette in pericolo me e mio fratello
Non credetti a quello che sentì (sentii, sentì è terza persona del passato remoto, non la prima), il drago aveva parlato e io avevo capito ogni cosa e fui sorpresa e spaventata allo stesso tempo.
Ti spiego meglio, invece, cos'è l'HTML: funziona come word sul pc, almeno per le basi. Su internet ti aiuta a gestire la dimensione, il colore e la grandezza dei caratteri, ti permette di inserire immagini, spezzare i paragrafi e sistemare il testo. Insomma, è utilissimo. Nel modulo in cui pubblichi il capitolo, scegli di aprire l'editor di EFP, che ti permette di fare tutte queste cose come se stessi usando word o wordpad.
Insomma, stai già a metà dell'opera. Stai tranquilla e continua a scrivere! A presto. :) (Recensione modificata il 27/09/2016 - 05:01 pm) (Recensione modificata il 27/09/2016 - 05:06 pm) |