Recensioni per
Corte Sconta, Corte Arcana
di Francine
Eccola, mancava lei. L'imperatrice. Mi è piaciuto moltissimo questo ritratto di Saori, questo suo aggirarsi per i calli veneziani. Me la sono immaginata: con l'eleganza e la raffinatezza che l'è propria, che certe città danno sempre l'impressione di essere il set cinematografico de La bella vita o di Vacanze Romanze; in fondo, quelli erano gli anni '80 e c'era ancora l'atmosfera che trent'anni dopo sarebbe diventata nostalgia. Quindi, sì, la immagino un po' Audrey Hepburn la nostra Saori. In questa storia viene fuori tutta la fragilità propria dell'essere donna (o dea) e della forza che scaturisce da questa fragilità; viene fuori il senso di risponsabilità e l'ineluttabilità del destino che si traduce nelle figure delle carte. Quando smettiamo di fare qualcosa che facciamo da tanto tempo è come se operassimo un cambiamento a livello universale, qualcosa di grosso. Maman Louise non leggerà più le carte ed io l'ho visto come la fine di un ciclo e l'aspettativa di qualcosa di nuovo che sta per iniziare. Un abbraccio. E |
E' un'imperatrice già dal piedistallo, quella che hai raccontato in questo capitolo. Saori, qui, è molto umana. Non nasconde i dubbi e debolezze che la attanagliano, nonostante la voce della dea che ogni tanto si fa sentire per rassicurarla e indicarle la via (a proposito: forse l'ho già detto in altre occasioni, ma questo "sentire le voci" mi ricorda molto Saga. Intrigante parallelo, almeno a mio gusto). |
Bella: semplicemente bella. |
Riecchime. Dai che la prima a recensire sono io, eh! E chi altri ti aspettavi? XD |