Ciao! :) quando scrivi questi capitoli chilometrici e pieni di avventura, adrenalina, piani ingegnosi e suspense... Non puoi capire quanto mi rendi felice!
Comunque, adesso mi calmo e recensisco a dovere :)
Trovo geniale l'idea dell'ordigno "made in Semir" (o meglio "made in Jan"... Altroché telefonata di ringraziamento! Semir come minimo deve fare un mega regalo all'ex collega!), come anche quella di Mathilde che inizialmente poteva sembrare assurda... Certo che ce ne vuole a rianimare un cellulare con una batteria per auto! Io, che mi intendo più di vasi sanguigni e polmoni piuttosto che di cavi e batterie, sono rimasta a bocca aperta xD
Mathilde continua a piacermi molto: credo che sia una tenera e tosta insieme, una che non si fa intimorire, insomma il genere di persona con cui a Semir non dispiacerebbe rimanere chiuso in un capanno con quattordici bimbi spaventati, e il partner e la nipotina adottiva nelle mani di un pazzo. Ecco, trovo che tu ti sia giocata bene la carta delle coppie: da una parte Mathilde e Semir e dall'altra Ben e Lyvi, che, seppure a distanza, collaborano e cercano di darsi manforte. Bello bello bello!
Erik... Mi mette i brividi e la sua storia mi incuriosisce sempre di più. Perché ha fatto precipitare il deltaplano? E cosa sta cercando a Lacher See (questo nome mi ha fatto venire in mente un'altra delle stupende storie tue e di Maty, mi sbaglio?)? E poi ho iniziato a ragionare anche sul titolo della storia.. La mano. Di che mano stiamo parlando? Spero che non sia una cosa tanto inquietante quanto quella che mi é balenata in mente...
Insomma, Ben é già sanguinante (e ti pareva, mai una volta che può stare tranquillo con te! XD), ma Erik non é certo messo meglio... Ma un bell'infartino no? Così ce lo togliamo di mezzo e Lyvi evita di avere una pistola puntata alla testa dal due al tre.
Comunque questa storia di Pollicino con il sangue potrebbe funzionare (anzi, funzionerà, data la complicità che scorre tra Ben e Semir. A proposito, mi é piaciuto molto quando Ben, sentendo l'esplosione, ha sorriso pensando che fosse opera dell'amico).
Bene, impaziente attendo il seguito. Brava, questa storia mi prende un sacco! :)
Alla prossima, un abbraccio :)
Elisa |