Recensioni per
Nascita di un Dissennatore
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
30/04/20, ore 14:48

Ciao cara!
Quando ho visto la tua proposta nello scambio non avevo realizzato che fossi te! ❤️
Sappi che ora recensirò questa one shot, ma penso proprio che andrò a sbirciare anche le altre tue storie.
Allora, per questa OS ci vogliono molte parole, ma direi che il tutto si possa riassumere con un solo termine: favolosa. Sì, è favolosa perché è assolutamente vera. Non ho mai letto qualcosa sui dissennatori, né ammetto di essermi mai posta il problema di come si diventi una tale creatura. O se nasci già dissennatore, cioè proprio non mi ero mai interrogata a tal riguardo. Tuttavia la tua storia mi entrata nelle vene, forse anche grazie alla narrazione in prima persona che mi ha permesso di vivere la vita di Diana. Con le tue superbe parole mi hai fatto vivere lo schifo che ha subito Diana, e hai ragione quando dici - nelle note - che per diventare dissennatore servono delle premesse devastanti. E Diana è stata dilaniata da quel mostro umano (perché non è la sua natura di mago a renderlo deplorevole, ma la sua psiche malata), violentata nel corpo e nell'anima. Ho apprezzato tantissimo il fatto che tu abbia descritto come il suo corpo, nonostante tutto, godesse di quelle attenzioni quasi ad evidenziare quel malsano dualismo.
Concludendo, una fan fiction decisamente eccelsa. Nuda, cruda, straziante ed estremamente reale che mi fa pensare a quanto succeda nella società di oggi (senza magia, purtroppo, a portare giustizia). Non posso che sentirmi vicina a Diana nella sua voglia di vendetta, che l'accompagnerà fino all'eternità. Perché lei sarà dannata e beata in quella sua rinascita, conscia di tutto ciò che ha passato nella sua vita terrena e che le ha concesso il mero (e ingrato) compito di giustiziere.
Rinnovo i miei complimenti, e sono sicura che ci sentiremo presto!
Baci, Chris

Recensore Master
28/04/20, ore 15:38

Ciao cara! Eccomi qui per lo scambio :)
Allora, intanto devo dirti che, per quanto generalmente poco utilizzata, io adoro la narrazione in prima persona (ovviamente quando ben fatta, come nel tuo caso) perchè è come ascoltare qualcuno che mi racconta a voce, qualcuno che è fisicamente davanti a me.
In questo caso Diana ci prende per mano e ci conduce, passo passo, nella sua vita, passando veloce davanti all'infanzia (che è importante ma non basilare per questo racconto) e poi si sofferma più a lungo all'inizio di tutto: il trasferimento di Clarissa a Londra e la serie di eventi che da lì hanno inizio.
Clarissa che ha fame di vita e di lusso, come tanti di quelli che nascono in famiglie povere anche se dignitose. Clarissa che si ritrova con l'acqua alla gola senza accorgersene e che alla fine sceglie quella che, per lei, è la via più semplice: morire, noncurante di chi e cosa si lascia alle spalle, nel mondo dei vivi. Qui inizia tutto, Clarissa muore pensando di sfuggire ai debiti contratti e lei ne sfugge, ma a pagare il prezzo dei suoi vizi è Diana, la nostra protagonista che racconta la sua storia in modo amaro e arreso.
Sei stata bravissima a delineare l'abbrutimento a cui l'uomo dalla barba filiforme la costringe e il lasciarsi andare di Diana che, se all'inizio tenta di dire no, di rifiutarsi, di provare anche solo a pensare, alla fine si riconosce come involucro vuoto, privo di emozioni, desideri, volontà.
Non è più Diana, ma soltanto un qualcosa legato ad un uomo malvagio a causa di un debito che non ha contratto lei, a causa di un debito contratto da altri che le erano vicini e che lei non può pensare che l'abbiano volutamente tradita.
Il dolore che trapela dal comprendere, alla fine dei conti, pur senza accettarlo che Clarissa l'ha venduta è palese e fa male anche a chi legge.
L'argomento "nascita di un Dissennatore" è qualcosa su cui non mi sono mai soffermata a pensare e in realtà ora che tu mi ci fai pensare non saprei neanche dare una reale spiegazione a come questi esseri orribili vengano creati. Mi piace moltissimo la spiegazione che provi a fare tu, di come l'odio verso qualcuno che ci ha ridotti ad un nulla possa essere tanto profondo da scatenare una sorta di pietà nei Dissennatori. Ovviamente, questo richiede elementi magici (altrimenti vorrei proprio sapere come potrebbe una babbana come Diana venire in contatto con uno dei guardiani di Azkaban) e tu hai creato qualcosa che ho trovato veramente ben gestito e raccontato, quasi potesse essere una reale spiegazione alternativa (perchè così si evince dalla tua storia: c'è un altro modo grazie a cui i Dissennatori arrivano su questo mondo, quale sia non ci è dato saperlo).
MI piace la clessidra dalla sabbia d'oro, lo stato comatoso di Diana, l'odio che non l'abbandona neanche in quel momento.
Ho letteralmente adorato il rovesciamento di ruoli: il Dissennatore che arriva nella sua prigione, per Diana non è un assassino, un essere orribile di cui aver paura. No, per lei è ricopre un ruolo salvifico. Le dà un'altra possibilità.
La perdita del nome (un classico da sempre nel processo della perdita dell'identità) è l'ultimo passo che Diana compie: diventa Dissennatore e presenzia al processo del suo aguzzino, non solo, ma è lei a giustiziarlo.
Mi piace come, in un cerchio perfetto, riporti sia il "ti divoro tutto, tesoro" che da essere riferito a Diana è, alla fine, riferito all'aguzzino, sia come alla fine della storia riporti il paragone del pesciolino che sguazza nel laghetto, boccheggiante perchè finito sull'erba. Ho adorato poi la presenza di Barty Crouch Jr e che tu abbia scelto proprio questo mangiamorte (che mi è sempre saputo tanto tanto di viscido) per chiudere.
Unica perplessità: "ma mi ritrovai così di colpo schiaffeggiata in un labirinto" qui non capisco che c'entri "schiaffeggiata", non è che intendevi "schiaffata"?
Per il resto trovo tu abbia fatto un lavoro magistrale, di un'originalità disarmante che tratta un argomento completamente vergine che non mi sarebbe mai venuto in mente nè di leggere nè di scrivere. Veramente bravissima.
Sono ultra contenta di averti trovata in occasione di questo scambio perchè, pur avendo letto solo questa tua storia (a cui però seguirà la lettura di altre cose tue), trovo tu abbia uno stile splendido anche se ho letto nelle note che non tratti mai di argomenti simili e che preferisci romanticheggiare.
Insomma, i miei complimenti cara, davvero.
Un bacio e a presto, Lagertha

Recensore Master
16/04/20, ore 16:52

Eccomi qui: all'inizio non sapevo se avrebbe potuto farti piacere che passassi da una storia di quattro anni fa, ma quando ho iniziato a leggere, non sono più riuscita a fermarmi.
Trovo che con questa storia tu abbia davvero fatto un lavoro straordinario, e sono lieta che queste iniziative del Giardino mi abbiano dato l'occasione di conoscerti.
Ho apprezzato davvero moltissimo questa storia, che è dura, è cruda, ma mai, nemmeno per un istante rischia di essere morbosa, ma anzi, mantiene sempre una delicatezza incredibile nei toni, anche quando presenta in maniera piuttosto diretta elementi decisamente cupi e difficili.
Ho apprezzato davvero moltissimo il tuo stile: è intenso e curatissimo, capace di rendere al meglio le scene più cupe, ma anche i momenti più introspettivi: hai scelto spesso di usare immagini particolari e molto efficaci, e ho apprezzato tantissimo il ritornare, quasi come un ritornello ossessivo, di determinati passaggi: questo contribuisce a dare unitarietà alla storia, a renderla fluida e coesa, ma anche a sottolineare quel cerchio che sembra stringersi ad ogni capitolo che passa attorno a Diana, attorno alla sua sanità mentale che viene lentamente strangolata dagli orrori in cui si trova immersa.
Ho trovato particolarmente indovinata la scelta di rendere Clarissa e Diana due babbane: le tematiche che tratti qui si allontanano un poco da ciò che è oggetto della serie, ma trovo che tutto si incastri in maniera del tutto plausibile, e, purtroppo, non fatico a immaginare un mago oscuro che sfutti il suo potere sui babbani per soddisfare tutte le sue perversioni.
Le scene in cui descrivi l'abuso sono molto forti, non risparmiano al lettore alcun dettaglio, ma al tempo stesso credo che tu sia stata bravissima a non scadere una descrizione morbosa e compiaciuta, assetata di dettagli torbidi solo per lo sfizio di descrivere qualcosa di terribile. La situazione di Diana è davvero angosciante, e tutta questa angoscia, questo orrore che si divora un minuscolo brandello di anima dietro l'altro è vivissimo, palpabile. Davvero, quelle scene mi hanno distrutto dentro.
Ho trovato poi molto interessante il modo in cui queste tematiche sono andate a condensarsi nella nascita di questo Dissennatore: al di là di ciò che si possa dire su Pottermore o sulle varie Wiki, tu hai saputo rendere il tutto estremamente credibile. Del resto, se i Dissennatori sono un po' la controparte "fisica" della depressione, anche a livello simbolico credo che sia perfettamente coerente che una persona che ha dovuto sopportare ciò che ha vissuto Diana ad un certo punto possa essere completamente travolta da questa natura.
Chiudere la storia con il cameo di Barty Crouch Jr. è stato secondo me molto interessante, perché in questo modo hai in un certo senso riunito la tua storia con la saga madre da cui nasce (nonostante, secondo me, abbia in ogni caso una grandissima dignità).
Bravissima, davvero: sei un'autrice interessantissima e hai molto talento, e spero davvero di avere presto occasione di leggere qualche altra cosa!
A presto!

Recensore Master
05/04/20, ore 14:30

Questa storia mi ha lasciata senza parole.
Dopo "madre" conoscevo già la tua abilità nel descrivere le emozioni, ma in questa storia ti superi, tocchi il fondo della bassezza umana e anche della disperazione. Mi è dispiaciuto solo che il dissennatore alla fine non si sia goduto la vendetta in quanto vendetta, avendo dimenticato di essere stato lui Diana. Dimenticando la sua vita è diventata non troppo diverso dall'uomo che l'ha torturata, ma penso che ci sia una sorta di ineluttabilità in questo: i mostri generano mostri.
Confesso che già alla morte della sorella mi stavo mettendo a piangere, "la mia piccola stellina era morta così", ho sentito tutta la disperazione di Diana... eppure mi aspettavo che ci fosse sotto qualcosa e che Clarissa non meritasse quella pietà e quell'amore. Come diavolo ha potuto condannare sua sorella così? Ok capisco che crescere poveri sia una merda, anche io sono cresciuta povera e l'ho odiato, al punto da preferire - se avessi potuto scegliere per magia - di rinunciare ad avere i miei due fratelli in cambio di una vita più agiata e meno umiliante, ma in età adulta mi sono ripigliata e gli affetti vengono prima dei vizi in ogni caso. Io non riesco a non odiare Clarissa per il suo egoismo.
Sono contenta che il pezzo di merda sia morto nel terrore, se c'è un po' di giustizia è in questo!

Ti faccio molti complimenti anche per come è scritta la storia, sia per la scelta di parole sia per il ritmo coinvolgente. La figura del Dissennatore mi ha sempre affascinata molto, e chissà come mai, mi sono sempre immaginata che nascessero più o meno in questo modo.
(Recensione modificata il 05/04/2020 - 02:31 pm)

Recensore Master
09/03/20, ore 19:33

Ciao, eccomi qui da te!
Devo dire che per essere una che non predilige il genere violento sei andata piuttosto bene! Anzi, secondo me è proprio una FF degna di essere letta.
Prima di tutto vado a paragrafi, per il primo ovvero l'introduzione di questa vicenda che si prospetta parecchio interessante, devo dirti che hai catturato fin da subito la mia attenzione portata fino alla fine seguendo la metafora del pesce e del laghetto. Amo quando nei racconti c'è una sorta di concetto più che parola chiave nel quale portare il lettore per mano attraverso questo in tutte le vicende che si narrano, l'ho trovato assolutamente piacevole, come Virgilio con Dante lungo lo scabro sentiero che in questo caso è questo territorio rude, angustiato, e torbido. A me è piaciuto un sacco!
Mi sa molto di Elite, e mi fa venire in mente le sorelle Black, non ti so dire perché, ma il velo di oscurità che ha velato questo racconto è stato molto bello e invece di mettermi angoscia o paura mi ci sono rifugiata. La considerazione finale poi, della morte di Clarissa come una precoce salvezza mi ha molto colpita, solo per questo hai già tutti i miei complimenti!

Il secondo paragrafo è stato molto più brutto a livello emozionale, ma sempre scritto in maniera superba. Malgrado io sia molto istintiva e ferrata nel raccontare di persone cattive nel profondo, non ho mai sperimentato la violenza non consensuale in un rapporto, seppure io abbiamo nelle mie storie inserito molto spesso e volentieri questo genere di scene, ma sempre camminando in maniera complementare ai personaggi. Non essendo specificato un contesto, non ho potuto pensare ad un Mangiamorte, ma sicuramente uno appartenente ad una specie di setta nella quale una povera babbana forse consapevole o forse no di ciò in cui si stava cacciando si era andata a mischiare, mi è piaciuto specialmente il fatto che questa povera donna convinta di vivere in un mondo normale, venga schiavizzata nel corpo e nelle emozioni da un mago. Mettendomi nei suoi panni, immagino lei si chieda giorno e notte se tutto ciò fosse concreto, se sogna o è desta, ma credo che più del dolore, siano i segni che si ritrova sulla pelle a ricordarle di star vivendo qualcosa di reale dal quale è prigioniera e non sa perché, come, e se mai avrà una fine. Se era un abbeveratoio perfetto per un Dissennatore, adesso è già priva di un'anima che le viene succhiata pezzo dopo pezzo e non in maniera diretta.

Se magari fosse stata una bambina, sarebbe anche potuta rinascere come Obscurus, mentre invece mi è piaciuta come idea di nascita di un Dissennatore che cerca ricordi felici e si nutre di quelli perché nella sua vita passata lui non ne ha quasi mai avuti, e pretende anime perché la propria è persa, chissà, se magari i condannati non avessero perduto i loro aguzzini avrebbero potuto saldare il conto e far si che i Dissennatori potessero sciogliersi e dissolversi in pace ritrovando la luce invece che vagare persi senza un corpo e senza un'anima, ritrovandosi poi tra l'altro in un mondo che neanche gli appartiene.
Direi che il contesto in questo caso almeno alla fine suppongo essendo passati anni, sia stato chiarito, e mamma mia adoro tutto! I miei complimenti vivissimi mia cara!

Recensore Junior
09/03/20, ore 10:42

Eccomi qui cara per lo scambio del giardino! Ho fatto davvero bene a scegliere questa storia e in generale a leggerti perché, da quanto ho capito attraverso questa shot, sei un talento!
Partiamo dal fatto che trovo questo tema molto originale e particolare, sicuramente frutto di una fantasia molto elaborata e ho apprezzato dalla prima all'ultima parola il tuo modo di scrivere. È riduttivo quello che sto per dirti ma non basterebbe un libro per analizzare ogni singola parola che hai utilizzato. Sono ricercate, ricche di pathos e metafore che arricchiscono il contenuto e l'immaginazione. Voglio soffermarmi proprio su queste, accompagnate da molti aggettivi e sinonimi adeguati, intensi ed esplicativi che aiutano il
lettore ad immedesimarsi e comprendere a fondo lo stato emotivo e psicologico della protagonista.
È una storia toccante, violenta, cruda e disperata. Come Diana. Mi piace da impazzire, ti faccio questo spoiler. Perché innanzitutto sei riuscita perfettamente nell'intento di trattare un tema delicato e indigesto come quello della violenza sulle donne, l'usura e la costrizione in modo da mostrare tutte le facce della situazione. Il senso di vuoto, perdizione dell'anima, di esasperazione riflesso in Diana è chiaro e assordante, ripetuto in varie forme e attraverso varie metafore lecite e che sottolineano sempre di più, quasi giustificano, la sua scelta di trasformarsi lei stessa in carnefice. 
Mi ha dilaniato interiormente il suo raccontare (attraverso la tua scrittura) la sua esperienza, il suo incubo in chiave dark e vuota, persa, immobile davanti alla disumanità di quello che le è accaduto. Si è trasformata in un'ameba insensibile, svuotata dai suoi sentimenti, dalla sua dignità e onore, dalla sua purezza. Anche il modo in cui hai descritto gli atti di violenza sono stati incisivi e adeguati atteaverso metafore e perifrasi. 
Espediente perfetto anche quello di aggiungere, secondo la tua personale interpretazione e fantasia, un altro modo per rinascere sotto forma di dissennatore. Sorprendente!
Mi ha colpito molto, davvero, e mi ha soddisfatto il finale in modo che lei potesse avere una sorta di giustizia personale e vendicarsi su tutti i soggetti crudeli e pericolosi. È un bene che tu abbia sottolineato che non è il messaggio da seguire ma secondo me la storia doveva andare così, per essere credibile all'interno del mondo sovrannaturale e fantasioso. 
Immagino tu abbia capito che ADORO il tuo modo di scrivere, descrivere ed esprimere il personaggio.
Complimenti davvero perché hai fatto un lavoro perfetto, mi hai convinta sotto tutti gli aspetti possibili. Sarò lieta di continuare gli scambi con te (RICORDATI DI ME) in modo da scoprire tutte le sfaccettature del tuo modo di scrivere anche in generi diversi. Bravissima e alla prossima :D
(Recensione modificata il 09/03/2020 - 10:45 am)

Recensore Master
08/03/20, ore 19:43

Buonasera cara MusicDanceRomance,
È la prima volta che ci “leggiamo” e devo ringraziare le attività proposte dal Giardino di Efp che mi (e ci) permettono e favoriscono la scoperta di nuovi autori. Ammetto che sono rimasta abbagliata e stregata dal tuo stile e dalla storia in questione. Ho scelto proprio questa one shot perché il titolo rimandava inequivocabilmente alla saga di Harry Potter, la mia preferita. Mi aspettavo di tutto tranne che una trama così coinvolgente, forte e particolare. Hai avuto il potere di “obbligarmi” ad incollare gli occhi allo schermo per scoprire i passaggi che hanno portato Diana alla trasformazione in Dissennatore.
Ho provato molta compassione per il destino della giovane donna che si era da poco aperta alla vita. Ha pagato sulla propria pelle gli errori della sorella, subendo una sorte ancora più meschina, deplorevole, che l’ha privata della sua dignità e le ha smembrato l’anima. Il carnefice di cui non conosciamo il nome si ciba della sua sofferenza servendosi della magia oscura. Non sappiamo per quanto tempo gode nel fare del male ad una povera donna ingenua o quante altre donne hanno subito lo stesso destino. Il mago è un mostro a tutti gli effetti. E la sua crudeltà lo rende più terrificante rispetto alla creatura oscura più temuta dal mondo magico. In questa storia i dissennatori ricoprono un ruolo diverso, si trasformano in salvatori che “regalano” a Diana una seconda possibilità, ossia quella di una nuova vita ed il potersi vendicare dal male subito, donando egli stessa il suo Bacio.
Il modo in cui hai narrato la vicenda l’ho trovato perfetto, impeccabile. Sono assolutamente colpita da questa storia, a tal punto da averla inserita nelle preferite. Grazie per averci regalato questa meraviglia! Spero di rileggerti presto cara.
LadyMoon89

Recensore Master
08/03/20, ore 18:51

Fino alla parola "babbana" mi sono chiesta se vi fosse un errore, se non fosse una storia alla Law & Order. Non avevo mai letto nulla sulla nascita di un Dissennatore e sono rimasta inchiodata davanti al computer, a leggere la storia di Diana, della sua caduta nell'incubo, della distruzione, un pezzo alla volta, della sua anima.
Lo stile che hai usato è coinvolgente, appassionato, spinge il lettore a empatizzare con la protagonista.
Hai dato a Diana uno spessore attraverso le sue emozioni, attraverso la vicenda semplice ma spaventosa in cui rimane imprigionata, come se non riuscisse a liberarsi da una ragnatela.
Tra l'altro ho adorato il paragone col pesciolino. Non è solo molto adatto ma anche descritto molto bene.
L'ho davvero apprezzata, anche se non è perfetta.
Mi sono permessa di segnarmi alcuni punti e spero di non offenderti nel sottoporli alla tua riflessione:
"Sperperava subito i suoi guadagni, pur mandando distrattamente a noi qualche briciola dei suoi proventi." -> qui "dei suoi proventi" è superfluo e suona un po' come un'aggiunta. Prova ad ascoltare la frase finendola con "briciola".
"ingozzarla di tipiche frasi sull’arte dell’accontentarsi" -> "tipiche" è di troppo.
"un numero da sviscerare" -> "sviscerare" non ha nessun rapporto concettuale né con "numero" né con l'idea di un cadavere da seppellire.
"polso ciondolante" -> ma poco prima era un "pezzo di marmo". "Ciondolare" ha in sé un'idea di movimento che non si adegua all'immobilità del marmo.
"in fondo a un parco" -> un parlo, a meno che non termini su di un muro o una recinzione, non ha un "fondo". Immagino intendessi che il corpo era in qualche luogo lontano dalle strade, magari nel "folto".
"la sua partita fosse giunta al capolinea" -> anche in questo caso, capolinea si addice a una corsa, non a una partita, e la corsa è una metafora comune per la vita. La partita, a mio avviso, non rende.
"dolore pazzesco; fitte pazzesche" -> tutta la vicenda è raccontata con una certa ricercatezza e "pazzesco" stride accanto a tutto il resto. L'ho trovato un termine poco adatto al contesto. Sentirei meglio qualcosa tipo "dolore inenarrabile", mentre "fitte" non ha nemmeno bisogno di un aggettivo.
"il corpo di mia sorella le era sfuggito" -> gli
"un macigno di sassi" -> un macigno è un grosso sasso.

Ecco, ho finito. Spero davvero di non averti offesa. Mi sono permessa di segnalarti queste cose perché la storia mi è davvero piaciuta molto e penso che potrebbero servirti come spunto di riflessione.
Tra l'altro, mi dispiace di vedere che questa sia la tua ultima storia e risalga al 2016.
Alla prossima. ^^
(Recensione modificata il 08/03/2020 - 06:52 pm)

Recensore Master
08/03/20, ore 18:33

ciao cara, eccomi per lo scambio!
Dici di non aver dimestichezza con il genere dark? Alla faccia, complimenti, se volevi scrivere qalcosa di inquietante, che desse i brividi , ci sei riuscita.
Mi è piaciuta la strziante storia di Diana, con sua sorella Clarissa che probabilmente deve aver fatto qualcosa di molto simile a vender l'anima al diavolo, per ottenere ricchezze, ma poi ha trovato 'comodo' liberarsi del debito, uccidendosi e passandolo alla sorella. L'ultimo atto di proondo egoismo da parte sua.
E la povera Diana subisce le angherie di questo aguzzino che abusa di lei in ogni modo, procurandole ogni genere di dolore e desiderio di vendetta, portato all'estremo, che sfocia nel voler diventare un Dissennatore.
Un racconto veramente profondo, povero Barty alla fine (io quel personaggio lo amo, un po' come tutti quelli interpretati da David Tennant <3 )
l'unico mini appunto che ti faccio è indicare nell'introduzione che c'è un nuovo personaggio, dato che è Diana la protagonista assoluta della storia.
Piccolo dettaglio a parte, complimenti, anche per il tuo stile, brava davvero ^^
felice di averti letto :)

Recensore Master
08/03/20, ore 17:04

Cara Music,
Riemergo, è il caso di dirlo, dalla lettura della tua intensissima shot. Trovo sia veramente toccante e bellissima e che tu abbia una grande sensibilità – lo dicono le note finali, in cui ti sei premurata di spiegare qualcosa che già il testo diceva, eppure hai sentito la necessità di spiegare ancora – e io, che amo particolarmente le storie che hanno per protagoniste le donne, non ho potuto non apprezzare questa proprio per la sua profondità. È dark, è violenta, è crudele e Diana è un personaggio talmente annichilito dalla vita da trovare una via d’uscita in una rinascita come Dissennatore. Io trovo ogni passaggio giusto. Diana, una babbana, una ragazza semplice e solare, si trova a fronteggiare un lutto, un tradimento (quello della sorella che si è venduta e ha venduto anche lei) e l’orrore di una schiavitù ben peggiore della morte e dalla durata non specificata. Il dolore e il fatto che il mago oscuro controlli il suo corpo e anche le reazioni hanno un ulteriore effetto di allontanamento e di estraniamento. Diana viene resa una bambola cosciente e neanche la resistenza dei muscoli può proteggerla dall’umiliazione di sentirsi corresponsabile, di non riuscire a lottare, di subire l’onta fisica di provare un piacere indotto e dannato come l’intera situazione. E la magia in questo senso ha un’accezione demoniaca, dato che Diana non si chiede mai chi il suo aguzzino sia esattamente o da dove tragga il suo potere.

La fine è crudele, ma necessaria affinché vi sia una vendetta e giustificata anche dalla presenza del dissennatore. Diana ha perso ogni cosa e sebbene, come tu dici, questa non era l’unica fine possibile, era l’unica per questa situazione e per questo personaggio. Anche nei momenti più tragici, anche quando descrive più minuziosamente le sevizie subite, Diana lo fa già con un distacco tipico di chi si è già allontanata dalla vita, privo di rabbia, carica di disgusto e concentrata unicamente sulla tragica perdita di sé. Ho letto tante testimonianze di ragazze vittime delle tratte e ti assicuro che questa tua shot è rispettosa e delicata, cruda e crudele, scritta in maniera che incanta e incatena, sebbene in un’accezione del tutto diversa rispetto a quella che hai usato tu nella storia e decisamente più positiva. Sei stata proprio una piacevolissima e avvincente lettura, a rileggerci presto :)
Shilyss

Recensore Master
08/03/20, ore 16:35

Ciao! Ero curiosissima di leggere qualcosa di tuo, ma ammetto di sentirmi un pochino a disagio nel commentare questa tua storia dopo le belle parole che hai speso per me. Perchè questa oneshot è sicuramente una delle letture più sorprendenti che ho fatto nell'ultimo periodo!
E' difficile trattare di tematiche delicate, è difficile scrivere su personaggi originali come protagonisti in un fandom, ed è difficile anche solo pensare un'idea così particolare come la nascita di un dissennatore. Eppure tu sei riuscita a far funzionare tutto in modo davvero egregio, dando spessore a Diana e al suo vuoto - un vuoto così tanto pesante da fare male -, e ancor prima a mettere in scena (in modo indiretto, perchè dal punto di vista di Diana) tutta la sofferenza di sua sorella.
Anche i tre paragrafi finali sul dopo sono funzionali e potenti a raccontare tre realtà incommensurabili - il mondo babbano, quello magico, e infine quello dei dissennatori a cui ora la protagonista appartiene.
L'aspetto però davvero che mi ha catturata è stato lo stile con frasi brevi e taglienti e un lessico che è usato in maniera magistrale, risultando perfetto per enfatizzare il contenuto dark e angst della storia. Ho adorato alcune immagini mentali che hai creato come l'accostamento di una vita a un quadrilatero, e la ripresa di alcuni concetti come il laghetto che finisce per caratterizzare la sorella di Diana e quel "ti divoro tutta" che percorre con vari significati la tortura e poi la liberazione finale.
Davvero bravissima! Ho amato questa storia e sicuramente finisce in lista.
"Vuoi conoscere la mia storia? Perché sai, quando una persona è stanca e devastata è giusto che racconti a qualcuno la sua storia." - Ecco, io sono contentissima di aver letto la storia della tua Diana e che tu l'abbia raccontata.
Spero di leggere prossimamente altro di tuo! A presto, dunque! E mille complimenti ancora!

Recensore Master
07/03/20, ore 02:13

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Una one shot che dire che ho trovato interessante è dire poco, la trama e il titolo mi hanno attirata da subito, anche perché hai trattato un tema che mai ho visto sulla sezione di Harry Potter: la nascita del dissenatore. Quegli esseri che tutti noi siamo abituati a vedere come creature malefiche e senza cuore che pensano solo a cibarsi dei sentimenti e infine dell'anima, soprattutto dei prigionieri di Azkaban.
E qui troviamo di uno di loro: Diana, una semplice ragazza babbana e di come mai è diventata così. Una storia veramente drammatica, non solo la povera ragazza ha dovuto subire la perdita della sorella ma ha dovuto anche subire soprusi dallo stesso uomo che ha prima maltrattato suo sorella fino al portarla al suicidio.
Che dire, la storia di Diana è terribile e mi ha fatto venire i brividi a vedere cosa le diceva quell'uomo e infine il suo cambiamento. Certo reagire così a un trauma non è la risposta migliore, per niente ma allo stesso tempo la si può giustificare e chissà quanti altri dissenatori hanno subito le stesse cose se non peggio.
Il momento dove finalmente lei si vedica su quell'uomo è una vera goduria, non si meritava altro.
E bellissimo il cameo di Barty Crouch jr, l'ho apprezzato assai**.
Il modo di scrivere tuo mi è piaciuto complimenti :3.
Che dire, ora ti lascio complimenti davvero, buona fortuna e continua così, ciaooo ^^.

Recensore Veterano
06/03/20, ore 13:25

Ciao! Finalmente sono riuscita a passare dalla tua storia, che mi aveva subito attirato per via del titolo e della prefazione, decisamente originale e intrigante.
Originale ed intrigante si é rivelata essere, poi, anche tutto il resto della storia. Inizialmente pensavo che Diana fosse una strega rinchiusa ad Azkaban, e che per questo fosse stata vittima del bacio di un dissennatore, o qualcosa del genere, peró man mano che la storia é andata avanti la mia idea iniziale si é rivelata completamente errata, la trama si é infittita, e pian piano é stata rivelata la storia, decisamente devastante, della ragazza, costretta a pagare il debito della sorella e che poi, per vendetta, sceglie di diventare lei stessa un dissennatore.
Questa penso che sia una delle storie piú strazianti che abbia mai letto, e voglio che tu sappia che l'ho apprezzata davvero davvero tanto. Mi hai fatto provare davvero tantissime emozioni, dal disgusto per quell'uomo, alla triste felicitá quando l'ormai-non-piú-Diana, diventata dissennatore, ottiene finalmente la sua vendetta. Credo che il fatto che Diana sia una babbana abbia contribuito a rendere la storia ancora piú angst, infatti lei non sa e non puó proteggersi in alcun modo dalla magia e in particolare dalle maledizioni senza perdono, e inoltre l'intera situazione non puó che apparirle surreale e demoniaca.
Okay, questa recensione sta diventando decisamente piú sconclusionata di quello che vorrei, ma la realtá é che mi hai davvero spiazzata! Non mi capita spesso di restare così stupita da una storia. Insomma, ero partita pensando di ritrovarmi davanti qualcosa di estremamente originale, ma questa fanfiction ha di gran lunga superato le mie aspettative. Inoltre é scritta davvero bene, il lessico scelto, unito al fatto che la storia sia scritta in prima persona, contribuisce a creare l'atmosfera dark che aleggia in tutta la storia. Il testo scorre liscio, la trama é intrigante... Insomma, non posso che farti i complimenti!
Spero davvero che continuerai ad avventurarti nel fandom di Harry Potter perché sarebbe un piacere per me leggere altre tue storie.
A presto,

Martina
(Recensione modificata il 06/03/2020 - 01:27 pm)
(Recensione modificata il 06/03/2020 - 01:28 pm)

Recensore Veterano
06/03/20, ore 08:50

Ciao!
Sono contenta che lo scambio mi abbia offerto la possibilità di conoscerti. Non rientravo nel fandom di HP da parecchio, ma so che ci sono molte teorie in merito alla nascita dei dissennatori e questa è particolarmente interessante
Mi piace molto il tuo stile, il modo in cui alterni visioni introspettivo ad uno specchiato dell'ambiente. La crudeltà disumano dello stregone che continua a pretendere persino in punto di morte
La storia di Diana è drammatica, lacerante e ti lascia lì, inchiodata davanti allo schermo sapendo già che non ci sarà alcun lieto fine
L'allegoria della rete nonché quella della fame insaziabile rende la storia cruda e cupa
Davvero bella, complimenti

Recensore Master
04/03/20, ore 07:18

Buongiorno.
Ti ringrazio tanto per aver letto un mio racconto, appena avrò il giusto tempo ti ringrazierò a dovere :)
Nel frattempo complimenti, scrivi bene anche tu! Non sono un amante delle ff e dei fandom, però Harry Potter per me è un mito, è qualcosa di universale, entrare in questo universo è sempre un piacere.
Anche con storie dure, ma d'altronde se ci pensi un po' l'intera saga è molto violenta, anche se la violenza viene un po' nascosta e addolcita, in un certo senso. Tanti personaggi muoiono e altri narrano di traumi...
Anche solo la storia personale di Harry è farcita di violenza, anche se (per fortuna) l'amicizia poi vela tutto ciò.