Ho letto questa storia durante una lezione in università e mi ha immancabilmente migliorato l'umore e la giornata, a partire innanzitutto dalla coppia, così magnifica ma ancora purtroppo così snobbata in virtù di lidi maggiormente frequentati nella Nekoma - KurooKen in primis.
Errore madornale, perchè la LevYaku / YakuLev è una coppia a mio parere fantastica e molto versatile - anche se con loro, sempre secondo il mio trascurabile parere, il fluff è un obbligo: per l'accoppiata "ship-genere" questa storia entra direttamente nella mia lista dei preferiti, a maggior ragione se considerata la modalità d'esecuzione, la cura dei particolari - ho una preoccupante ossessione per le descrizioni degli ambienti ben fatte e dettagliate - e i personaggi, che sono resi davvero molto bene.
Partirei dal mio preferito, dentro e fuori la tua storia, cioè il leggendario e temutissimo Yaku-san, centosassanta centimetri di libero e mamma di tanti gattini: sono davvero felice che tu abbia voluto mantenere nella tua storia il carattere peculiare di Yaku, ovvero il suo essere immancabilmente "tsundere", in continua oscillazione fra le rimanenze di un ruolo importante come quello di un libero, che non può mai permettersi una distrazione o l'abbassamento delle proprie difese, e quella tenerezza che ti sale automaticamente quando vedi un micio troppo cresciuto ronfare nel tuo futon - lasciamo stare che ho una passione venerea per Yaku in occhiali da lettura e caffè del primo mattino, solo la scena è una gioia per le sinapsi. Sinapsi che immagino siano costantemente messa alla prova dall'oggetto delle sue - lecite - attenzioni, ovvero il suddetto gattone con grandi occhi verdi e femori spropositati: dall'inizio alla fine, Lev è il ragazzino troppo cresciuto che abbiamo imparato a conoscere ed amare, che sonnecchia tranquillo in un letto non suo e che non riesce ad abbandonare le buone abitudini e i suoi rumorosi "-san" nemmeno in intimità, dove tra l'altro lo stesso Lev nasconde un lato oscuro - per gran gioia di Yaku, sotto o sopra che stia.
C'è una dolcezza e una tenerezza infinita nei loro piccoli gesti, esaltate dall'atmosfera intima di una casa tutta per loro e dalla prima mattina fra tentativi più o meno riusciti di sveglia e fame - che poi questa fame diventi un qualcosa di molto meno innocente è un'altra questione e no, non sto dicendo che non ho gradito l'inaspettato risvolto, anzi: le allusioni sono clichè, ma non potevamo aspettarci nulla da un quindicenne evidentemente afflitto da turbe mentali con ormoni a mille e un senpai che gli passa sottobanco manga hentai.
Lo stile, come detto prima, mi è piaciuto molto perchè è scorrevole e semplice, ma non per questo di tono basso o banale.
In conclusione mi è piaciuta tantissimo e spero davvero che scriverai altre YakuLev - o LevYaku - così! Il fandom ha bisogno di più OS su questa coppia. ;)
Complimenti!
_Rouge |