Recensioni per
Il gufo e l'usignolo
di Helmyra

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/11/17, ore 12:16

Ero così concentrata nella prima parte ahahah anche se, fortunatamente, avevo intuito cosa Dorisa stesse sperimentando, avevo capito che stesse assistendo passivamente a un evento passato, consapevolezza che è diventata certezza quando ho letto il nome della Montagna Rossa.
Ci voleva Sulak: era ora che incontrassi un personaggio che esprime apertamente ciò che io penso di Sanguine e Dorisa ahahah
Allo stesso modo, seppur per motivi diversi, mi piace leggere del personaggio di Sevan che io, come ormai sappiamo, conosco solo in questo frangente: sembra assennato, ma orgoglioso al tempo stesso; ferito nell'animo, ma comunque difficile da scalfire. Uno spirito forte, che ben conosce i propri scopi, soprattutto perché se li è imposti, e che, esattamente per questo, non permette ad altri, qualsiasi sia la loro posizione, di dissuaderlo da essi, restando pur sempre nei limiti dell'accortezza.
Sono felice che il grande scontro a conclusione di questo capitolo, saturo di caos e panico, sia stato visto prevalentemente coi suoi occhi. E GRAZIE A DIO NON SIAMO UNICAMENTE NELLE MANI DI DORISA AHAHAHAHAH.
Mi ci voleva anche questo. Un Nord coi contro c***i che sa quel che fa (o almeno è ciò che spero) e dispone dei mezzi per spaccare il culo a qualche drago. Yey!!!

Recensore Junior
01/12/16, ore 21:52

Helmyra
In ritardo, ma ci sono, pronta a recensire questo capitolo che, devo dirlo.. mi è piaciuto parecchio, forse proprio per la presenza di così tanti personaggi, nuovi, vecchi e sempre esistiti ma mai nominati. Mi è piaciuto anche come hai tratteggiato l'ambiente di Markarth, prima del palazzo e poi della città intera. Ho particolarmente apprezzato l'atmosfera che c'era durante l'attacco del drago (il piccolo sipario di Ghorza e Tacitus mi ha fatto sorridere non poco): si sentiva la tensione, la paura, l'unione dei vari cittadini, e la sequenza del combattimento è scivolata via così velocemente da dare proprio l'idea di una battaglia, e che non dà tempo di respirare o di fermarsi a pensare.
Elanilde.. sono presenti molti suoi silenziosi monologhi nella storia, ma quello di stavolta ha un sapore diverso. C'è rabbia, come c'era stata anche in passato, ma è accompagnata da una fermezza che mi ha piacevolmente colpita. Finalmente sembra aver abbandonato qualsiasi dubbio
Sevan, al contrario, di dubbi ne è pieno, anche se è partito come personaggio risoluto e deciso. Sembra quasi che i loro ruoli si siano invertiti.
Ma la mia parte preferita è senza ombra di dubbio il "flashback", se così possiamo chiamarlo, dell'inizio. Non ho mai letto niente che parlasse dell'eruzione della Montagna Rossa, e lo sguardo che hai dato tu alla faccenda è tanto realistico quanto romantico, grazie a quel finale che lega tutto con la storia, con Dorisa. È bello immaginare cosa abbia portato Akatosh a scegliere una determinata persona, un mortale tra i tanti, a cui concedere i suoi doni: la storia del padre di Dorisa mi sembra plausibile, e l'adoro.
Mi ha convinta molto meno la storia del drago, per un motivo molto noioso da "lore-fag"; non ritengo ESO una fonte attendibile quanto gli altri giochi, questione di sviluppatori diversi, di stile di gioco diverso, e di tante piccole cose che mi hanno fatto dire "questa cagata l'hanno inserita solo per dare il contentino ai fan" (ad esempio, la presenza di un portale aperto per Solstheim a Skuldafn... nella seconda era. Senza Alduin. Per piacere.). Quindi preferisco non soffermarmi sulla natura di questo drago. Mi attira ben poco.
Altra cosa che non mi ha entusiasmato è la storia del ragazzino dremora, o forse la sua figura in generale, ma qui si tratta più di gusti personali quindi non c'è niente che possa criticare.
Parlando da un punto di vista tecnico: è logico pensare che i principi daedrici possano fare figli, anche se non hanno un sesso predefinito (esclusi forse Malacath e Meridia, che sono nati come aedra), perché alla fine possono decidere di apparire in questa o quella forma. Discorso diverso per i dremora, perché si pensa siano del tutto asessuati. Non ci sono conferme, è solo l'ipotesi più accreditata.. tuttavia, nulla di vieta di prenderti le giuste libertà, anzi, ti incoraggio a farlo. Scriviamo fanfiction, non trattati di lore, se non inseriamo noi qualche idea originale, chi può farlo? Questo vale anche per il discorso del drago, alla fine conta poco cosa dico io. Finché c'è anche solo una possibilità che ciò che inventi sia inerente al contesto (e quindi finché non c'è una regola assoluta e confermata che nega questa invenzione), vai e scrivi. Ad ali spiegate, per citare il titolo del capitolo che, ripeto, è uno dei miei preferiti fino ad ora, anche per quanto riguarda la tecnica. La lettura scorre veloce e senza ingorghi, non c'è traccia di periodi pesanti e tuttavia hai mantenuto il tuo solito tono elegante ed evocativo.
Complimenti davvero

Curse

P.S. quasi dimenticavo. Il colpo di scena finale. Sarò sincera, non vedo l'ora di conoscere meglio questo vecchio guerriero; non prenderla come un'offesa, ma mi ispira più di Dorisa come Sangue di Drago, non perché lei non mi piaccia, ma perché su due piedi pare molto adatto al ruolo che interpreta. Se in questo stesso capitolo non avessi mostrato la storia del padre di Dorisa, avrei detto che proprio non ce la vedevo a reggere il confronto. Così, invece, sento che è ancora tutto da vedere.. hai calcolato davvero bene i tempi ^.^
(Recensione modificata il 01/12/2016 - 10:03 pm)