Grammatica e Sintassi 8/20 (Sufficiente):
Errori piuttosto grossolani ("in fondo", quando è locuzione avverbiale, si scrive staccato oppure può essere scambiato con il verbo), punteggiatura strana (perché dopo il punto e virgola c'erano delle maiuscole?) e ripetizioni (Ma voi, povere anime perse, non avete altro che il vostro villaggio e il più delle volte vi comportate come ti stai comportando tu ora. Anche nel mio villaggio c’era un ibrido come te, un piccolo mezzo barghest, e anche lui si comportava più o meno come ti stai comportando tu ora) hanno rovinato l'insieme, rendendo la lettura molto difficile.
Sintassi semplice ma, appunto, resa più complicata da un uso incomprensibile della punteggiatura che divideva frasi dove dovevano essere continue e rendeva il discorso spezzato e singhiozzante.
Stile e Lessico 8/20 (Sufficiente):
Stile semplice ed elementare, con qualche sprazzo di parola ricercata che non è stato capace di elevarlo.
Secondo me devi ancora trovare un tuo stile, o quantomeno, qualcosa che ti soddisfi appieno, quello che ho visto io è basilare, acerbo e povero di qualche scintilla che lo distingua e lo renda personale.
Anche il lessico era piuttosto semplice e quasi banale, ora non chiedo vocaboli arzigogolati usati a sproposito, ma una decina di parole che ti piacciono particolarmente, siano poco usate e che diventino il tuo tratto distintivo. Non ci sono strafalcioni linguistici o costruzioni di frasi impossibile, ma nemmeno nulla che mi abbia conquistato appieno
Originalità 10/15 (Buono):
Ho apprezzato il fatto che sia una storia principalmente introspettiva e il fluido cambio di panoramica a metà del testo (dalla ragazza al vecchio, adattando anche il lessico alla persona parlante); anche il finale inaspettato ha contribuito a renderla più originale e non scontata: fai presagire che, forse, la ragazza si comporterà come i suoi simili e venderà le proprie capacità per essere accettata e invece, prende consapevolezza di quello che è, si accetta per ciò che è e decide che non deve assecondare nessuno o cercare di compiacerlo.
Caratterizzazione personaggi 6/10 (Sufficiente):
Il carattere dei personaggi si intuisce ma, a parte la frustrazione della ragazza, la sua disperazione e i suoi sentimenti discordanti di lei non si dice molto altro, pertanto non si capisce se questa povera ragazza sia fatta solo di questo o ci sia anche dell'altro, non si sa se aveva un'indole gentile resa selvaggia dalla vita che ha vissuto oppure, essendo un ibrido, una parte di violenza era sempre stata in lei.
Lo stesso vale per il vecchio: appare per un fugace attimo assieme a quei due o tre pensieri che lo tratteggiano come un uomo subdolo e amante del guadagno, ma nel contempo anche premuroso e generoso nei confronti della figlia; ma anche in questo caso avrei preferito qualcosa di più approfondito, a maggior ragione che si tratta solo di due personaggi veramente principali.
Titolo 4/5:
Il titolo mi piace molto, descrive bene di cosa parla la storia e lascia intuire tutta la gamma di sentimenti che sconvolgono la povera ragazza e la sua voglia di trovare un posto nel mondo e di essere accettata per quello che è.
Gradimento personale 2/5:
Per quanto il lavoro di introspezione mi sia piaciuto tantissimo, il finale non sia scontato e tantomeno un happy ending, lo sfondo di violenza e sospetto è un un'ambientazione che andrebbe ampliata e approfondita e sebbene accenni a temi sempre attuali (la discriminazione e la concezione di mostro e umano), il racconto sembra più un abbozzo di una storia più grande e vasta (che ti consiglio di prendere in considerazione, perché vale la pena di approfondire meglio la storia del venditore di mostri, davvero affascinante; e di rendere più particolareggiata quella della ragazza, soprattutto della sua infanzia, accennata ma non approfondita e che sarebbe servita a spiegare meglio anche il suo carattere e a renderlo più complesso e contradditorio). L'arrivo improvviso dei demoni non ha una ragione apparente, da come ne parli sembra che siano davvero venuti a vendicare la ragazza, ma non si capisce in base a cosa lo facciano, non accenni ad una sua richiesta o a qualche successivo tornaconto, pertanto sembra messa a caso. Anche la figura del vecchio, appare improvvisamente e apre nuovi scenari che, però, vengono interrotti bruscamente quando dovrebbero essere approfonditi; la storia stessa dell'infanzia della ragazza, lascia intuire i terrori che deve aver vissuto ma non ne parli in maniera più ampia e specifica, lasciando il lettore a bocca asciutta.
Insomma, questo racconto ha le basi per una storia complessa, affascinante e terribile che permette al lettore di ragionare e di domandarsi chi siano, davvero, i mostri.
Pensaci.
Utilizzo pacchetti 8/15 (Sufficiente):
Pacchetto creatura 9 (Demone)= 1/1
Descrizione accettabile, sia dei demoni originari sia dell'ibrido, sebbene avrei apprezzato un approfondimento del loro aspetto fisico (magari della forma degli artigli, della cosa o delle orecchie, anche un semplice "la coda di scorpione" o "le piccole orecchie che la facevano somigliare ad un gatto" e similari)
Pacchetto arma b (Arco)= 1.5/3
Buon uso dell'arma che è stata fondamentale per la storia e ha un valore e un'importanza particolari per la protagonista: è ciò che le ricorda che non è completamente un mostro, che la tiene legata alla sua umanità, ma avrei preferito una descrizione più particolareggiata, sarebbe bastato qualche piccolo accenno (tutto ciò che si dice è che è un arco vecchio, ma non si sa se sia lungo o corto, troppo pesante ma leggere per lei che è un mezzo demone, di legno chiaro o di legno scuro, malandato e con la corda consunta e simili)
Pacchetto elemento M (Catene)= 1/3
È un elemento che è stato solo accennato, così come l'uso che ne era stato fatto, ma avrei preferito un racconto più approfondito che spaziasse sull'infanzia della ragazza e sugli orrori che deve aver vissuto, in modo che anche la componente delle catene avesse più spazio.
Pacchetto luogo tau (Accampamento)= 1.5/3:
Originale l'idea di trasformare un vecchio accampamento abbandonato in un villaggio, ma anche qui manca una descrizione vera e propria: si intuisce che sia piccolo e, probabilmente, povero, ma sono solo supposizioni. Avrei apprezzato una descrizione più particolareggiata, nulla di troppo pesante ma bastante a farmelo immaginare.
Pacchetto citazione 7 (Ogni cosa ha la sua bellezza ma non tutti la vedono)= 3/3
La citazione è stata sia messa in bocca ad uno dei personaggi, facendo aprire gli occhi alla ragazza, sia ha permeato l'intero racconto, aleggiando su di esso: la storia si basa proprio sul fatto che la ragazza non riesca a vedere la propria bellezza, ma si concentra su come la vedono e la giudicano gli altri, appiattendosi su quelle visioni e quei giudizi, nei quali, però, non si ritrova. |