Io ho amato questa tua storia.
Perchè è stata la prima. E, si sa, le prime volte sono difficili da dimenticare. Perchè è densa, viva; perchè è carne alla carne, pane al pane e vino al vino. Perchè è una delle storie in cui ho scoperto (risocperto) il senso dell'osare, del MAS (sì, quello dannunziano. Perdona la metafora: ci sta, ma io sono in overdose da Laudi eccetera per colpa di certi studenti testoni).
In cui ho detto sì: allora si può essere in canon anche con creatività, anche tagliandosi uno spaccato e riscrivendo qualcosa. Anche creando dal nulla ambienti, personaggi, colori, profumi. Allora si può scrivere bene anche reinventando un mondo senza stravolgerlo.
L'ho amata anche per questo. Oltre ai riferimenti a Orlando, El Cid e a tutta l'allegra combricola epica. Si capisce.
L'ho amata perchè offrive uno spaccato sulla vita privata, sulla vita dei cavalieri d'oro prima che fossero d'oro, come poche ne esistevano. Di valide soprattutto. E non arabattate e campate in aria.
Perchè c'è il tuo realismo logico, crudo e quotidiano fino al parossismo, qui dentro. Perchè c'è una storia ce è una storia, una di quelle che davvero ti aspetti di trovare quando inciampi in vecchi diari chiusi in un baule. Di quelli che hanno le pagine ingiallite, un quadrifoglio schiacciato che hai paura diventi polvere fra le dita e una calligrafia antica, di tempi che possono essere ieri o una vita prima. Ma che non sono oggi. Semplicemente.
Sono una storia che è la storia di qualcuno; con i suoi alti e bassi, con nulla di straordinario e proprio per questo speciale: perchè sarà anche una su un milione, quella storia, ma è la storia che adesso hai per le mani.
E non è tanto perchè, questa storia, non è uno spaccato qualunque, non è una finestra aperta su uno dei mille cortili di una fantomatica città di memoria, ma è la storia di Shura, così come te la sei immaginata (lode a te per il lavoro mirabile che avevi fatto!) prima che altri (?) lo facessero. Prima di Episode G, del Canvas e di qualsiasi altro prodotto oggi in continuity (e non). Quando l'hai scritta l'hai scritta creando un mondo.
E per certi aspetti, per me, quel mondo é e sempre sarà il mondo di Shura. Lo resterò per sempre nella mia immaginazione.
Quindi sì, tieni i tuoi personaggi, tieni le tue ambientazioni. Non sono in linea con quello che è venuto dopo? Ecchissene...(ok. perdona il francesismo). Sono belle. Funzionano. Crearono quell'atmosfera, quel background logico che si incastra a pennello. E di AU (e no. Lo so che non è una AU, non nel senso tradizionale del termine, almeno) ne esistono di davvero insensate. Di seriamente drammaticamente insensate. Lo so io come lo sai tu.
La tua è, ripeto, un mondo, il tuo mondo. Con i suoi ritrmi e le sue fascinazioni; con una logica stringente in cui tutto torna. Per te e per come l'hai immaginata, ma torna.
Ed è la parte più bella (o almeno quella che mi ha sempre maggiormente catturata): poter seguire il filo dei tuoi pensieri in modo così completo, quasi intimo.
Quindi benvenga questa riscrittura, questa nuova risistemazione. Perchè sì, accontentarsi non di chi scrive. Accontentarsi è di crede di scrivere bene.
E tu scrivi bene e sai scrivere. Per questo non ti accontenti (e, probabilmente, non ti accontenterai comunque. Mai^^ Per mia viscerale soddisfazione e gioia, perchè se questi sono i risultati...Evvai!)
Io ti leggo (e ti rileggerò) sempre con entusiasmo e trepidazione, come la prima volta. E, permettimi una piccola deformazione personale, cercherò differenze con le precedenti versioni con il lumicino, per vedere come sei cresciuta. Come sei cambiata.
Non per pedanteria o criticità. Ma perchè amo scoprire come evolve lo stile di una persona, soprattutto di una persona che ammiro.
In conclusione: buon inizio viaggio! |