Recensioni per
Era storia
di Pixel

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/03/18, ore 21:30
Cap. 1:

Buona sera! ^^

Mi piace molto il tuo stile di scrittura, è semplice e diretto, con la giusta dose di esposizione dell'ambiente ed esposizione dei personaggi. Diciamo che è molto lo stile a cui io stessa miro a padroneggiare.
Ciò che è stato esposto fin qui è molto interessante, il piccolo gruppetto affiliato alla Giovane Italia presenta membri unici e ben distinti. Dello stesso Stefano mi piace che si sia innamorato perso della causa.
Credo che sia la prima storia di questo genere che leggo e a grandi linee mi ricorda "Bastardi senza gloria", soprattutto in riferimento alla scena nella locanda e il loro pianificare da gruppo al momento in minoranza sugli invasori.
Il colpo di scena finale è stato una piacevole sorpresa.

Passerò presto a leggere il seguito, per il momento ti saluto ♥

Recensore Veterano
15/02/18, ore 17:15
Cap. 1:

Ti dirò, questa storia mi ha attirata per due motivi: tanto per cominciare l'ambientazione e il periodo storico. Gli anni dell'Ottocento, prima dell'Unità d'Italia, sono talmente pieni di avvenimenti, del sentimento di "patria" che stava iniziando a nascere negli animi dei più giovani, da apparire coinvolgenti anche a quasi due secoli di distanza: nonostante non sia il mio secolo preferito, una storia ambientata in quella situazione (tanto più che non ne avevo lette altre, nel sito) mi ha affascinata e spinta a leggere.
Il secondo motivo è (e questo è più personale) il nome di quello che, per il momento, sembra essere il protagonista (Stefano): è un nome a cui sono particolarmente affezionata, perché protagonista anche lui di una long che sto scrivendo (e che seppure non pubblicata qui su EFP) mi sta portando via tempo ed energie.
Oltre al nome, però, di questo personaggio ho apprezzato anche molto la personalità: si capisce immediatamente dai suoi pensieri che crede veramente nella causa, che crede negli ideali con cui è venuto a contatto, ma che ha anche l'intelligenza e la freddezza per seguirli fino in fondo, accompagnato da amici che, più o meno, condividono i suoi stessi valori. La compagnia mi sembra molto eterogenea (dal donnaiolo al ragazzo addirittura di genitori austriaci) e l'arrivo di una ragazza in quel gruppo tutto al maschile di sicuro porterà una ventata d'aria nuova.
Sono curiosa di sapere come andrà avanti il tutto, cosa intende fare questa Isabella (unirsi al movimento, immagino, ma sono, per il momento, solo ipotesi) e come si svilupperanno gli eventi.
Inserisco la storia tra le seguite (malgrado sia già completa) e continuo a leggere,
Alla prossima!
L_A_B_SH

Recensore Master
10/10/17, ore 19:31
Cap. 1:

Recensione Premio per il contest "Award for best one-shot - II Edizione"
Con molta lentezza, procedo con le recensioni premio, e giungo da te e dalla tua storia.
Mi hai espressamente chiesto un parere sincero - cosa che io do sempre, è più forte di me - quindi ho capito che a questa storia tieni molto. Cercherò di lasciarti un commento esaustivo, per quello che posso, cercando di affrontare tutti i punti salienti. Il problema è che questo è solo un prologo, quindi il mio parere sarà limitato a come hai gestito l'incipit.
E' molto importante, in una storia a capitoli, saper conquistare sin dalle prime righe, chiarire il contesto e dare una base intrigante con cui invogliare il lettore nella lettura. La tua storia possiede queste caratteristiche, quindi i complimenti sono d'obbligo.
La grammatica va bene, non ho visto errori - a parte uno spazio di troppo tra un articolo e il sostantivo e un "là" senza accento - però ci sono alcuni ritocchi da fare alla punteggiatura.

Lui non capiva che senso avesse, quell'amore irrazionale canalizzato nei confronti di poche persone
(la virgola va tolta perché separa il verbo dal complemento diretto)

"Lorenzo, io e te siamo in questo movimento da quando?"
(Può andar bene "quando" se la risposta indica un evento, ma la risposta dell'altro è "quasi due anni", quindi credo che sia più corretto dire "da quanto")

"Le riempiremo di Austriaci le celle."
"Le riempiremo di Austriaci, le celle." (va messa la virgola perché hai creato un inversione)

Ciò che devi correggere sta nei dialoghi, invece: se la battuta precede il dialogo va messo un punto o i due punti, a seconda del caso; mentre se dopo il dialogo c'è una battuta strettamente legata non va messo il punto all'interno delle virgolette.

Tolto il problema della punteggiatura, lo stile è buono. Avrei solo dei piccoli accorgimenti da suggerirti, molto personali tra l'altro. La storia è ambientata nel 1832, quindi ci starebbe bene il fatto che ti riferissi al movimento chiamandolo "Giovine Italia", poiché era il suo nuovo all'epoca. Forse mi sbaglio, però darebbe un tocco più "retrò" anche alla vicenda. Un ultimo dubbio, poi smetto di rompere: i moti in Savoia non avvennero nel 1833? Quindi non è un po' anacronistico il fatto che nel 1832 siano già falliti? Scusa per tutti questi dubbi, ma i dettagli storici tendono a sfuggirmi a volte, e siccome non è esattamente il mio campo, cammino un po' sulla punta dei piedi, tastando il terreno con calma>.<
Ho finito con le "critiche", se così le vuoi chiamare, ma sono proprio minuzie di un testo che comunque mi ha catturato proprio per quei pregi che ti ho indicato all'inizio.
Il contesto storico: hai utilizzato Genova, la quale è stata una delle basi fondamentali del movimento, in cui molto è stato l'entusiasmo e parecchia la delusione finale del 1834 - se non vado errato. La caratterizzazione della città è resa meravigliosamente dall'incipit, con quella descrizione del porto e la bellissima metafora con cui non solo dipingi l'atmosfera, ma anche inizi a caratterizzare il personaggio principale. Mi è piaciuto molto come dettaglio stilistico, ed è stato reso molto bene. Le prime frasi, quindi, risultano molto attraenti, coinvolgono nell'atmosfera dell'epoca e ci trasportano direttamente all'interno della locanda, dove vediamo il passaggio di consegna tra la carboneria e la Giovine Italia, due generazione di rivoluzione messi a confronto. Un altro dettaglio che ho apprezzato tantissimo, e che hai perfettamente incarnato con il locandiere: un uomo semplice, alla mano, forse un po' burbero e dalle poche parole, con la puzza sempre sotto al naso, ma che mi piace per il suo spirito dormiente di guerriero. Un uomo che ha vissuto e che ha molta esperienza. Mi piace già molto.
La trama è stata appena delineata eppure già vedo che si muovere su due diversi filoni: quello storico, i moti di genova, e quello romantico, con un colpo di scena finale che ha reso perfettamente l'idea di ciò che intendevo con "base intrigante". Mi incuriosisce molto scoprire chi sia e cosa vuole questa Isabella, e se porterà una ventata rivoluzionaria o solo discordia tra tutti questi baldi giovani.
I personaggi... di Isabella non posso dire niente, ma hai iniziato a delineare gli altri, sopratutto i due capi - il capo e il suo secondo - di questo gruppo rivoluzionario genovese. Lorenzo è la mente razionale, Stefano è lo spirito indomito. Gli altri sono tutti da scoprire, e non vedo l'ora. Mi piace come hai delineato il rapporto tra i due ragazzi: complementare, ognuno di loro va a ricoprire le mancanze dell'altro, in un confronto proficuo e sempre stimolante; c'è rispetto e stima. Isabella, ripeto, in tutto questo può essere fatale (io già vedo intrecci, non farci caso).
Stefano è sicuramente il protagonista, e non solo della vicenda: ha un carattere carismatico, focoso, di quelli che sognano e poco riescono a stringere purtroppo; è un visionario, ha il fuoco della gioventù e un'ambizione non dà poco. Eppure è giovane, inesperto, e il suo mondo fatto di ideali è ristretto, incompleto, e lui non se ne rende ancora conto.
Non credo ci sia bisogno di dirti quanto questo incipit mi abbia coinvolto e quanto io desideri continuare. Non ti faccio promesse di tempo, però sicuro è che continuo a leggere e recensire fino alla fine.
Per il momento ti faccio i miei complimenti.
A presto!

Recensore Master
24/09/17, ore 12:34
Cap. 1:

Cavoli! Pensavo di averti recensito :( Chiedo venia. Colpa della sbadataggine D: 
Passiamo subito a questa storia, che si svolge a Genova, mentre il nostro paesa era frammentato e vessato da ogni lato. Dove sono nati i primi movimenti per un'Italia libera; da qui Giovine Italia. Facciamo la conoscenza di Stefano. Studioso, uomo amato, contagiato dall'aria di libertà del mare, dagli ideali patriottici, che come salsedine gli sono entrati nelle narici, inebriandolo. Lotta segretamente, lotta da più di due anni, innalzado l'egida di Mazzini: lo scudo del suo pensiero, contro gli invasori che vorrebbero sopprimerglielo. E non è solo. Con lui Lorenzo, e tanti altri coraggiosi condottieri, ognuno lì per un motivo diverso, ma tutti assieme per la medesi ragione: liberare la città, liberarla... e scoccare la scintilla che darà il via all'incendio della rivolta, dell'indipendenza, della libertà. E durante una delle sue battaglie silenziose, chi incontra, se non una donna incappucciata, forse ardimentosa quanto loro?
Un'ottima introduzione ^^
A presto!
Spettro94

Recensore Master
04/07/17, ore 03:58
Cap. 1:

Ciao Pixel :)
La tua bravura si vedeva già nelle fanfiction, ma nelle originali viene fuori ancora più prorompente, come ho già avuto modo di osservare.
E dunque, eccoci nella prima metà dell'ottocento a osservare le vicende di questi giovani pieni di ideali e di passione. È bello il modo in cui descrivi il "vivere l'ideale" da parte di Stefano, ovvero come una forma di amore.
C'è la canzone dei 99Posse che dice questo... è odio mosso da amore. L'ho trovato limpido e genuino, e soprattutto profondamente vero - gli uomini amano l'ideale e amano le idee, e per fare un'altra citazione, è bello amare un'idea perché le idee non sanguinano e non provano dolore. Gli uomini sì invece, anche se questi ragazzi con il fuoco dentro sembrano non saperlo ancora.
Sono giovani, vogliono fare la differenza, e appartengono tutti a famiglie diverse, diversi ceti ed estrazioni sociali, ma l'ideale li unisce: sono uguali di fronte a questo. Bellissima la breve parabola iniziale e le loro descrizioni, mi sono piaciute veramente tanto.
Bella anche la riflessione per cui Stefano, essendo amato dalla sua famiglia, non si sarebbe mai sentito compreso. Terribilmente vera.

Ma ecco che mentre i ragazzi discutono appare un nuovo elemento, che sembra già destabilizzante ad una prima, brevissima apparizione. Isabella, una donna sotto quel mantello che i bravi giovani non si aspettavano, né tantomeno se l'aspettava Giovanni il locandiere.
Sono ovviamente ansiosa di conoscere gli sviluppi, per cui a presto con il prossimo capitolo!

~Sky

Recensore Master
03/07/17, ore 22:37
Cap. 1:

Ciao carissima,
la Giovane Italia, il Risorgimento. Gli argomenti che ogni (ex) scolaro odia, tu li sai rendere avventurosi e appassionanti.
I giovani, l'idealismo bruciante, che consuma, che impedisce di dormire come quando si è innamorati, la tensio verso l'assoluto: il romanticismo nel più puro senso della parola, che tu hai saputo rendere benissimo in questo beve ma incisivo capitolo.
In più c'è anche il valore aggiunto del colpo di scena finale, e quella che sembrava una spia del maresciallo Radestcky si rivela in realtà una fanciulla, che in due parole riesci a descriverci come coraggiosa e di carattere.
Di nuovo un pezzo bellissimo, elegante e incisivo.
Complimenti!

Recensore Master
13/04/17, ore 17:51
Cap. 1:

Ciao Pixel...con maestria maneggi la storia con molta disinvoltura e bravura...mi è piaciuto questo primo capitolo, e mi piace il personaggio di Stefano, molto ben caratterizzato...tutto scritto egregiamente bene... Ti rinnovo i miei complimenti...
Al prossimo capitolo