Recensioni per
Recollections of a lifetime
di Alyss Liebert

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/04/17, ore 18:57

Ciao, Scarlet !
Eccomi a commentare la seconda One shot della raccolta.
A prescindere dal fatto che ti ringrazio perché grazie (scusate la ripetizione) a te e al tuo racconto sono riuscita finalmente a chiudere occhio.
Detto questo, possiamo iniziare. Tra l’altro, oggi il mio caro amoruccio non è in vena di commentare a modo suo. Tanto meglio!
L’incipit contenente una specie di “insegnamento morale” mi è piaciuto, anche perché mi ha ricordato un po’ l’inizio delle favole di Fedro. Nel senso che anche lui era solito iniziare o concludere le sue opere con una frase o un apologo che metteva in guardia le persone a cui erano rivolte le favole.
Comunque sia, proseguiamo con la lettura.
“Non rompere” – Credo che chiunque direbbe lo stesso, Leorio, di fronte a una persona che alza la tapparella con uno scatto e ti costringe ad alzarti per fare cosa…? La spesa! Yeah!
Scherzi a parte, a me piace andare a fare la spesa, però in questo caso mi vedo costretta a dare ragione al moro.
“…Dormire può causare emicranea, obesità, malattie cardiache…” – Altro niente? Dove sono gli effetti positivi, i vecchi insegnamenti della nonna che ti raccomandavano di dormire almeno per otto ore al giorno? Scusa, Scarlet, non mi tornano due frasi:
“Sono le otto del mattino….” Gli informò Kurapika – davvero si può scrivere anche “gli informò?” Non lo sapevo e non ho nemmeno avuto il tempo di controllare.
“Ho perso due diottrie…” – Non capisco che cosa voglia dire Leorio.
Rimango in attesa di tuoi chiarimenti, nel frattempo continuo con la recensione.
Quando Kurapika e Leorio si trovano nel supermercato, mi sono divertita un sacco a immaginarli; soprattutto il biondo mi sembrava un concorrente del programma americano Pazzi per la spesa. Infatti, me lo immaginavo mentre leggeva attentamente, anzi, molto attentamente le etichette dei prodotti e allo stesso tempo con la calcolatrice in mano.
Leorio, se ti può consolare, ti consiglio di farti rinchiudere in uno spedale psichiatrico con la diagnosi di schizofrenia ebifrenica. Te lo dico perché penso che sia davvero duro convivere con persone che hanno certe fissazioni. .
Secondo me, il fatto che il Kuruta abbia chiesto al suo compagno di cercare solo tre articoli, implica che costui voglia avere pieno controllo sugli alimenti che ha scelto di mangiare. Ciò è tipico di chi decide di adottare un certo regime alimentare. Inoltre, il fatto che Kurapika scelga di mangiare solo alimenti di origine vegetale e senza determinate caratteristiche, indica che davvero stia avendo una specie di ossessione. Per esperienza personale posso dire che unvolta che si dotta questo genere di regime alimentare, spesso si rischia che la situazione sfugga di mano. E meno male che il biondo non ha sciolinato all’altro tutte le calorie dei vari alimenti.
So che è un problema serio, ma tutta questa suscentibilità e prevenzione solo per una lieve insalle proteine del latte? Senza contare che bisogna vagliare attentamente le informazioni riportate nelle riviste.
La scena in cui Kurapika chiede a Leorio un consiglio su quale shampoo sia meglio comprare mi è piaciuta, in quanto da un lato è buffa, dall’altro mette in luce quanto Kurapika sotto sotto sia un po’ indeciso e / o inesperto su certi argomenti.
Un’altra scena che ha attirato la mia attenzione è stata quella in cui i due protagonisti discutono seriamente sul peso e, quindi, sulla magrezza del ragazzo. In particolar modo mi sono soffermata su questa frase di Kurapika:
“Significa che l’astinenza da certi cibi mi sta facendo recuperare il peso originale.” – A prescindere dal fatto che a una prima lettura verrebbe da imprecare: infatti, sia ieri sera, sia adesso mi è venuto da dire: “Ma che ***** dici!” Perdonatemi, è solo che queste parole sono così assurde, sebbene nella loro assurdità facciano capire quanto Kurapika sia fortemente convinto di quello che fa.
“Dopo che ti avranno internato per disturbo della regolarità alimentare e mentale”. – Complimenti, Leorio, d’ora in poi avrai tutta la mia stima!
Ad ogni modo, c’è una bella differenza tra mangiare insalata con bresaula e tortellini e coca-cola.
Quando Leorio esegue gli esercizi di jogging di mattina sono seriamente scoppiata a ridere. In pratica, mi sono immedesimata nella signora anziana che abita al piano di sotto, la quale avrà sicuramente chiamato l’amministratore di condominio. Bravo, Leorio! Lo sanno tutti che la mela e la pera combattono la stitichezza: infatti hanno rispettivamente 3,… e 5,…. Fibre. XD
“Erudizione sempliciotta” – Se permmetti, caro, penso che i due termini non vadano tanto d’accordo, in quanto appartengono a due registri linguistici differenti.
“Non fasciarti la testa prima di romperla…” – Io ho inventato la contro frase, anche se non è stata ancora brevettata. Eccola qui: “Sì, ma se me la fascio prima, quando me la romperò, starò meno male!”
Leorio si è lasciato andare dopo la prima vittoria; questo è male, molto male!
Posso chiederti un chiarimento in merito a questa frase:
“…E fett di torta al cocco – a giudicare dalla consistenza, appena sfornata”. – Io so, ma magari sbaglio, che una volta inserito il trattino, poi bisogna inserirne un altro alla fine della “constatazione. Mi spego meglio; io ho sempre visto mettere il trattino nel seguente modo:
“…E fette di torta al cocco – a giudicare dalla consistenza – appena sfornata”.
Ribadisco che magari è possibile farlo in entrambi i modi, soltanto vorrei capire come mai nella tua frase è presente solo una volta.
La fine della one shot mi è piaciuta molto e la ritengo abbastanza realistica, dal momento che altre persone, come Kurapika, alla fine si sarebbero arrese di fronte a un regime alimentare così rigido. Credo proprio che il nostro caro biondino, però, non vi avrà rinunciato del tutto, perché al di là delle esagerazioni, non aveva tutti i torti. Inoltre, penso che lui e il suo partner troverebbero sicuramente una soluzione che possa andare bene ad entrambe. Certo, conoscendo i loro caratteri, direi che tale soluzione verrà trovata in un futuro abbastanza lontano.
Comunque, a parte questo, ti porgo i miei più sentiti complimenti per questa storia così leggera, ma astesso tempo, intensa, in quanto induce a riflettere sul tema del cibo e sul fatto che Kurapika, come già scritto, potrebbe davvero adottare questo genere di regime alimentare.
Ancora complimenti e a presto !
Chris Vineyard

Nuovo recensore
24/03/17, ore 16:59

Buon pomeriggio, Scarlet! ʕ≧ᴥ≦ʔ ♡
Finalmente noi lettori abbiamo il piacere di ritrovarti con la pubblicazione di un altro capitolo di questa simpaticissima raccolta che, sinceramente parlando, immagino fosse ferventemente atteso da tutti coloro che hanno seguito il tuo primo aggiornamento risalente, a conti fatti, agli ultimi mesi dell’anno scorso. Come sempre, non ti limiti mai nel renderci generosamente partecipi dei dettagli degli eventi che guidano la farraginosa vita di coppia dei due particolari protagonisti, questa volta descrivendo presumibili e altrettanto probabili ossessioni alimentari di Kurapika (dietro un velo di ironia e giocosità che ha accompagnato l’intera lettura) che si riassumono perfettamente nel suo rapporto oltremodo malsano con il cibo e con tutto ciò che di base consente di ricavare l’adeguato apporto di nutrienti a soddisfare il fabbisogno biologico giornaliero di una persona sana.
Niente di strano sul confermare che i famigerati ‘’ fiori di niente ‘’ siano uno degli alimenti più pregiati per lo stomaco esigente di Kurapika, ricchi di importantissime sostanze nutritive e assolutamente privi di qualsivoglia elemento possa disturbare la delicata flora intestinale dell’accorto Kuruta: senza latte, senza uova, senza olio di palma, senza farina, senza lievito, senza zucchero e fondamentalmente senza nemmeno l’aria della busta nella quale dovrebbero essere racchiusi. Tutto nella norma insomma.
Ma ecco, a parte il pizzico di ironico scherno, la realtà dei fatti è che leggendo questo capitolo mi sono ritrovata ineluttabilmente in linea con i timori e le precauzioni dietetiche intraprese dal biondino, non tanto per una effettiva condivisione, quanto più perché ritengo Kurapika possa essere, nella realtà dei fatti, veramente in grado di intraprendere una vita caratterizzata da ansie costanti ed irrefrenabili.
Perché sì, questo capitolo è stata un’ansia senza tregua– va bene il lattosio di cui si possono ridurre le dosi, va bene il glutine che nel tempo è stato talmente tanto modificato chimicamente che oramai è diventato più un mero legante colloidale che una miscela proteica per il nostro organismo, ma sinceramente l’insalatina verde con la bresaola a pranzo è fuori qualsiasi principio fisico di sopravvivenza. Certo, se volessimo perdere tutti kg in tempi ristretti per l’avvento della stagione estiva consiglierei di seguire la dieta drastica di Kurapika piuttosto che dilettarsi in estenuanti esercizi fisici, poi al massimo ci si rivede tutti insieme con un piede sulla fossa ma questi sono dettagli del tutto trascurabili. (…) Ed ecco, sì, nonostante il livello di angoscia generale nel vedere una persona fondamentalmente deperita e denutrita per volontà propria e per un’estremizzazione notevole del famoso detto ‘’ meglio prevenire che curare ‘’, questo capitolo è stato molto simpatico e divertente, nonché oltremodo più leggero rispetto alle storie che in genere ci regali e che sono volte a sottolineare aspetti della loro relazione assai più complessi e astrusi delle differenze di dieta tra i due.
E poi insomma, sfido a fare un censimento su quanti di noi si riconoscono sul sostanzioso regime alimentare di Leorio o su quello deplorevole di Kurapika (al quale credo possano prendere parte consapevole solo gli erbivori, sinceramente), e credo i risultati siano piuttosto prevedibili.
Li ho immaginati perfettamente destreggiarsi tra i vari ambienti e corridoi dei supermercati alla ricerca degli alimenti adatti per le esigenze di Kurapika, ho avvertito gli stessi brividi di terrore di Leorio nel vivere la giornata settimanale della spesa se, in particolar modo, accompagnati da una walking anxiety come il Kuruta– e sono stata altrettanto colta da uno spiacevole sconforto nell’essere protagonista delle famose scene a trabocchetto in cui qualsiasi opzione tra le due scelte proposte risulta rovinosamente sbagliata se esternata, perché qualsiasi shampoo tu suggerisca di utilizzare alla tua controparte, stai comunque accusando la sua morbida chioma dorata di essere crespa e gonfia, o secca e sfibrata. E magari vorresti pure suggerirgli che nel caso potrebbe essere colpa del suo regime alimentare perfettamente adatto ad una capra di montagna, ma di base vorresti evitare petulanti lamentele tra i reparti dei supermercati e quindi incassi stando in perpetuo silenzio.
Mi sono divertita tantissimo figurando mentalmente Leorio che si diletta in esercizi fisici fin dalle prime ore del mattino per riuscire ad avere la meglio sulla cocciutaggine del compagno, e devo ammettere che talvolta l’intraprendenza e la volontà del moro vanno ben oltre gli usuali livelli di tolleranza o disponibilità di sacrificio di una persona comune e questo gli porta di certo onore, soprattutto se fatto dopo essersi beccato una fetta di bresaola in faccia la giornata precedente.
Diciamo che Leorio, nella sua semplicità, spontaneità, genuinità nel cercare le soluzioni anche ai problemi più effimeri, si rivela sempre essere fonte di sincere risate e specchio fedele di quelle che sarebbero le reazioni più spontanee davanti ad alcuni aspetti della particolare personalità di Kurapika.
E’ bello vedere come due caratteri così antitetici possano scontrarsi anche in maniera leggera e burlesca, senza ricadere nella gravezza di discussioni vere e proprie, e soprattutto è fantastico sapere quanto studiare medicina possa risultare utile anche in circostanze che esulano dall’ambiente lavorativo e ti permettano di essere un erudito sempliciotto, a testa alta e con fiera dignità.
In sintesi l’attività fisica mattutina di Leorio ed i suoi sforzi nel cimentarsi per qualche giorno nei panni di una mamma vegana e apprensiva hanno portato i loro frutti, e soprattuto introdotto almeno una minima quantità di carboidrati e proteine nella misera dieta di Kurapika che, tra parentesi, per curare la sua familiarità di talassemia farebbe meglio a seguire con meno riluttanza i consigli dell’altro.
Insomma, in campo di battaglia o no, Leorio ha oramai sviluppato la predilezione a salvare vite e per questo gli siamo tutti particolarmente grati, così come siamo grati a te per averci strappato anche questa volta dei piacevoli sorrisi grazie alla lettura del capitolo.
Ancora tanti complimenti, spero con il cuore di trovare più frequentemente aggiornamenti a questa amabile raccolta! ♡
Un abbraccio,
Black_Sun97
(Recensione modificata il 24/03/2017 - 05:04 pm)