Recensioni per
Quando cantano le spade
di Francine
Carissima, stasera ti scrivo col cuore pesante, anzi pesantissimo, perché questo capitolo è un meraviglioso macigno che ti si pianta proprio alla bocca dello stomaco - sede ufficiosa ma comprovata dei più nobili ed essenziali sentimenti umani. Ti scrivo col cuore pesante e con poche parole, perché le parole mi mancano: sono troppo impegnata a sentire - il che mi capita molto molto raramente, chapeau à toi! - e non credo ci siano parole da aggiungere. Sono stata risucchiata da questa successione quasi vertiginose di immagini, fulgide come dipinti circondati da quel "Buio", d'una tragedia passata - e che tragedia! ha tutti gli elementi d'obbligo, i tempi, la sfiga, la solennità del dolore, della tragedia! Come non provare simpatia per la nobiltà decaduta di Diego (ok, io ho i miei preconcetti positivi a riguardo, ma credo valga in generale) ed un profondo rispetto per Isabel che si fa stringere le trecce, di più e di più? Meraviglioso, assolutamente meraviglioso, questo dramma degli amanti, questo tuffo in un passato frammentato, per spezzoni, che ti si imprimono a fuoco negli occhi e s'infilano sotto la pelle. È un racconto potente e la tua scelta stilistica assolutamente perfetta lo fa solo risaltare ulteriormente, al punto che tornare a Ruy, al ricordo di Javier, e poi al presente è quasi spiazzante - e deve esserlo. |
Io mi sono sciolta in lacrime per Isabel e Diego - una tragedia, signori, una vera tragedia. |