Buongiorno!
Mi scuso per il ritardo nel recensire, anche se manca un po' alla quinta decade, purtroppo.
Per prima cosa devo farti i complimenti per l'immagine perchè è stupenda. AMO i porti al tramonto, mi sembra che urlino "avventura" e voglia di partire verso.... boh, semplicemente verso l'orizzonte.
Porto Eamone è la tipica città di frontiera, il classico porto da cui tutti partono e cui tutti arrivano. Forse il posto perfetto per Airis per passare inosservata e provare se il suo travestimento funziona oppure no. Dopotutto, non può nascondersi per sempre e il tempo incalza veloce, troppo veloce per chi deve muoversi con mezzi mortali.
Ancora sono colpita dal fatto che Arghail e Hallende si fidano completamente di lei. D'accordo, lui la conosce di fama, ma sa anche che quella che ha di fronte non è il Generale delle leggende, che qualcosa è cambiato irrimediabilmente. Per non parlare, ovviamente, di quello che è accaduto, dell'esplosione, della battaglia. Troppe domande senza risposta e trovare uno come lui è raro.
Mi dispiace che Airis non possa essere sincera fino in fondo con la chierica, la cui delusione è palese, ma sono sicura che, il giorno che saprà la verità (se mai accadrà, ovviamente), comprenderà le sue ragioni e le sue scelte. Soprattutto perchè, quando le racconta la sua vita, c'è molta sofferenza nelle sue parole. Penso sia una donna che ne ha passate tante e che questo l'abbia cambiata profondamente. Forse è questo che l'ha avvicinata tanto ad Arghail, forse sono entrambi due navi alla deriva nella tempesta della vita che ora ne hanno incontrata una terza, così come Airis ha, a sua volta, incrociato la sua strada con quella di Ledah.
Bella la descrizione della città man mano che la attraversano, mi ricorda un paio di posti che ho visto, con quei vicoli stretti stretti pieni di piccole botteghe che scendono fino al mare, mentre il vento salmastro risale verso la cima della collina. Sì, capisco perchè la nostra ragazza lo ami tanto e ricordi con piacere e nostalgia quando li percorreva al fianco del suo padre adottivo.
La polena di Torvir a forma di drago sembra quasi un segno, una specie di buon auspicio per Airis e rispecchia perfettamente la personalità del suo proprietario. Come tutti i marinai, non resiste di fronte a una bella donna (e il nostro Generale lo è sempre stato), ma il suo è più un gioco, che un reale tentativo di approccio. Peccato che non abbia la minima idea di chi sia il suo interlocutore, o non avrebbe mai osato tanto.
Al tempo stesso, però, si dimostra burbero e diffidente quando capisce quale è la richiesta delle due donne. Da bravo uomo di mare, intuisce che questa è una.... circostanza speciale.
Ma non può immaginare quanto.
Viviana |