Recensioni per
The East Wind
di theastwind

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
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Nuovo recensore
01/10/19, ore 12:38

Tra i documenti salvati...

chapter 42 - Un Giorno di Ordinaria Pirateria
Nella tarda mattinata di mercoledì raggiunsero una delle minuscole isole comprese nella griglia: Shank non contava di trovare Rubber e i suoi come invece sperava quella splendida navigatrice che gli faceva vivere momenti indimenticabili.
Quel suo sesto senso, che aveva fin dalla nascita e che nella sua lunga esperienza di pirata aveva acutizzato, gli diceva che non avrebbe trovato Rubber e gli altri troppo presto.
Per questo non si sconvolse più di tanto quando i suoi tornarono con una faccia scura dal giro di perlustrazione:
“Niente, capo”
“Vabbè, grazie ragazzi! – e pensò – Mi sa che è roba di marina, qua!”
Alzò lo sguardo e sorprese la sua bellissima mocciosa ad osservarlo preoccupata e disse, sorridendo, alla sua ciurma prossima alla tristezza:
“Ehi, ragazzi! Che sono quelle facce? Dopotutto siamo solo agli inizi della ricerca e quest’isola è ai margini della griglia… – poi aggiunse mentendo – era probabile che non li avremmo trovati qui!! Vedrete che li troviamo che stanno facendo baldoria da qualche parte… – sghignazzò – felici di non dover sfamare la loro grassa navigatrice…”
Nelle risate generali lei lo guardò truce e se ne andò infuriata.

Shank decise di aspettare l’indomani e di non salpare subito: il mare si era ingrossato parecchio e le onde non promettevano niente di buono… dispose affinché la nave fosse ormeggiata in una zona riparata.
“Se stanotte calma, ripartiamo…” – e fissava il cielo.

“Si mangia!” – l’informò Ben, passandogli accanto sfumacchiando.
“Non ho molta fame… - rispose il capitano – magari vengo più tardi: vado a fare un bagno!” - e s’allontanò in direzione della spiaggia.
In realtà non aveva alcuna intenzione di fare il bagno, ma doveva assolutamente passare la notte in solitudine e non farsi trovare da quella splendida navigatrice che aspettava l’oscurità per avvicinarlo e avvinghiarsi: la decisione di tenerla distante non ammetteva pause tanto meno notturne…
Già avevano passato notti indimenticabili!
Non poteva permetterle di avvicinarsi, soprattutto dopo quella notte di tempesta che lo aveva portato ad un passo dalla follia: l’aveva tenuta strettissima a se, quasi completamente nuda che fremeva dalla voglia di fare l’amore.
Oramai si era convinto di essere un santo, un autentico martire.
“Però non posso mancare tutte le sere!” – pensava preoccupato per i suoi ragazzi che, ne era convinto, dovevano sempre sapere che lui era con loro.
“Un vero capitano non manca mai.”
La sua vocazione alla santità lo portò a stendersi sul fondo di una lancia ormeggiata in spiaggia e a coprirsi con un telo, mimetizzandosi e nascondendosi da tutto il mondo, mocciose comprese…
E senza nemmeno l’ombra del sonno, aspettò l’alba.
La cena iniziò e si concluse pure senza che Shank avesse fatto la sua apparizione: Nami si era abituata a quelle assenze del capitano che si faceva rivedere solo il giorno dopo.
Passare la serata senza lui era un vero martirio, sembrava non finisse mai nonostante la simpatia e la vitalità del resto della ciurma, non riusciva a smettere di pensare al suo mitico Rosso che faceva sempre più casino di tutti. Capiva che c’entrava qualcosa con le sue assenze e, a parte evitare di cercarlo sempre e stargli attaccata come una sanguisuga, non sapeva che fare: Shank sapeva che lei ne era innamorata persa e la evitava, evitava di essere assaltato.
E mentre la ciurma mangiava e beveva lei si sentiva triste e vuota.

Durante la cena erano stati tutti piuttosto tranquilli, fino a quando Luky Roux non scoppiò a ridere all’improvviso, sconcertandoli tutti.
“E mo che ti prende?” – s’informò Ben, spolpando una bistecca enorme.
“Stavo ripensando… - e rideva – stavo ricordando la festa di S. Valentino della marina…” – ma non finì di dirlo che tutti i pirati esplosero un boato di risate che piegò i rami degli alberi intorno a loro e per poco non spense le fiamme del fuoco che avevano acceso. Rosetta lacrimava e persino Ben smise di mangiare per mettersi una mano in faccia e soffocare le risa.
Nami li guardava e rideva con loro: quei pirati ridevano sempre di gusto e la loro allegria era contagiosa, ma non ci capiva granché. Quando il boato, dopo un po’, si calmò, chiese:
“Che è successo?”
E di nuovo risate e nessuno riusciva a spiegarle niente perché stavano tutti male dal ridere: Luky era davvero ai limiti, Yassop aveva perso la faccia nel piatto e finanche Piombo, che non rideva mai e poi mai, aveva le lacrime agli occhi.
“Uffa… voglio sapere anch’io!”
“La sera… - Yassop provò – la sera di… Ah! Ah! Ah!” – ma non ce la fece.
Passò una buona mezz’ora così: ogni tanto qualcuno provava a smettere di ridere e non ci riusciva, lasciandola ancora più curiosa: non riuscivano ad andare oltre “la sera di S. Valentino” che rischiavano l’embolia.
Alla fine, fiaccati da un’ora abbondante di risate ai limiti dell’umana sopportazione, quell’anima pia di Luky prese a raccontare.
“La sera… - ma smettere di ridere era proprio difficile – la sera di S. Valentino di dodici anni fa… - e rideva, seguito dagli altri tutti ansiosi di rivivere quella notte memorabile – Ben, Yassop, Rosetta, Duca, io e quell’idiota dai capelli rossi eravamo a Rogue Town…
C’eravamo fermati solo noi perché dovevamo fare compere veloci e non volevamo incontrare nessun marine – e giù tutti a ridere mentre lui si asciugava le lacrime e si soffiava il naso con un grande fazzoletto. Riprese: - c’eravamo fermati in un’osteria e avevamo sentito che c’era una festa della marina lì vicino dove tutti quegli idioti si erano riuniti con le loro donne per festeggiare S. Vale… - ma rideva troppo – Vale… - ancora risate, seguito da tutti – …nti…no…”
Si fermò un pochino nei sussulti generali e riprese:
“Eravamo conciatissimi, ubriachi fradici e cominciammo a fare casino come al solito... Così venne il padrone dell’osteria che ci disse queste parole:
“Signori, scusate… ma dietro quella parete c’è una festa della marina militare ed io non voglio guai… se sanno che siete pirati, vi arrestano e mi fanno chiudere…”
Luky continuò: - “Altro che osteria!!! Noi non avevamo capito un cazzo: era un ristorante parecchio rinomato con tanto di sala conferenza e nell’altra ala del palazzo c’era la festa di quegli stronzi in divisa… - rantolavano tutti dalle risate – ci avevano fatto entrare solo perché temevano che avremmo spaccato tutto sennò… allora – riprese Luky – quel campione di capitano che abbiamo, ci disse:
“Oh! E che cazzo! Si festeggia senza Shank il Rosso?? Non s’è mai vista una roba così… andiamo!”
“Io…Io – Luky tossì per le forti risate, rischiando l’embolia – tutti noi credevamo stesse scherzando e invece quell’idiota si era alzato che voleva partecipare per davvero alla festa della marina… c’era tutta la base di Rogue Town!!
“M’ha fatto cagare sotto dalla paura, quel deficiente!! – lo maledisse Rosetta fra le lacrime – mai come quella volta ho avuto voglia di abbandonarlo!”
Ben non diceva ancora niente e continuava a sussultare con una mano in faccia.
“Allora… con la morte nel cuore ci alzammo per seguire il campione… - riprese Luky – ed entrammo nella sala gremita di marines che ballavano tutti in alta uniforme…”- e ricominciarono i boati di risate.
“Un signore ben vestito… - Luky si stava sforzando di continuare a raccontare – si avvicinò tutto trafelato a Du… - e sussultava – Du… – non ce la faceva più tra le risa generali – Du…ca… a - riprese fiato - e gli disse: “Oh… finalmente siete arrivati! Tra quindici minuti tocca a voi!”
E di nuovo tutti a farsi male dal ridere.
“Ci… aveva… - era Rosetta che stava malissimo – ci aveva scambiati per artistiiiii!!…” – non ci poteva ancora credere a distanza di dodici anni. Duca era entrato per primo e, siccome era quello più normale e nelle luci soffuse non aveva visto le facce da galera che lo seguivano, quel signore li aveva scambiati per gli artisti che aveva ingaggiato quella sera.
Ora anche Nami rideva a crepapelle: scambiare quei loschi figuri per artisti era il massimo della deficienza…
“Allora… - Luky Roux, riprese – quel coso rosso-deviato si mise a seguire il tipo e noi con lui… non te la dico la paura di passare tra un’intera base di marines che ballano… E quello camminava come se fosse ad una riunione di filibustieri: ci mancava solo che si fermasse a salutare qualcuno!! - e si fermò un pochino mentre tutti ridevano – io l’avevo capito cosa gli passava per quel cervello bacato, ma non ci volevo credere!!”
“Io no… - rideva Rosetta – io davvero non me l’aspettavo!!” – quella sera Rosetta decise che avrebbe seguito Shank il Rosso pure all’inferno: avrebbe fatto crepare dal ridere anche Belzebù.
“Arrivammo dietro le quinte del palchetto… – riprese Luky – e quando quello ci vide alla luce per poco non gli prese un colpo!! – continuò – Shank tramortì tutti quelli che stavano lì e ci disse:
“Beh… prepariamoci, no?”
Ben scuoteva ancora la testa incredulo mentre rideva rosso in volto e cercava un boccale di qualsiasi cosa che l’aiutasse a far scendere quel boccone di bistecca che non voleva abbandonare la sua gola.
“Ci costrinse a cambiarci… - Luky rideva da stare male – a lasciare le armi dietro le quinte e… – sussultava – e… mandò B… B… Ben…nn a fare… – non riusciva ancora a crederci - a fare… il pre….sen… ta… tore…e…ee!!”
Tutta la ciurma stava per morire, Nami non ce la faceva più perché le facevano male tutti i muscoli e Ben Beckman non sapeva più come vergognarsi per quella serata: se l’avesse visto la gente del suo villaggio…
Ricordava troppo bene la serata più imbarazzante della sua vita.

“Allora, ragazzi… hic! Hic! – li radunò il capitano più improbabile che avrebbe mai incontrato nella sua vita – adesso lasciate le armi qui; tu, Duca, di all’orchestra di mettere una musica movimentata e tu, Ben, vai a presentarci!!”
“Ma che cazzo dici! – Ben non ci poteva credere – io non vado da nessuna parte! Io ho una faccia, non sono come te che ci hai due chiappe al posto delle guance!!”
Shank rideva:
“Ehi… che vuoi dire?”
“Che ci hai la faccia come il culo!!”
“Disobbedisci al capitano tuo? Forza corri a presentarci che sennò ti metto a fare il mozzo a vita!!” – e lo spinse fuori dalle quinte.
Ricordava ancora tutto il suo imbarazzo e anche una certa apprensione davanti a quei settecento marines in alta uniforme che lo guardavano in silenzio dopo avergli dedicato un lungo applauso mentre qualcuno cominciava a notare che non somigliava per niente al presentatore di prima.
“Ehmmm… signore e signori… - smadonnava dentro se: quando avrebbe avuto sotto le mani quell’idiota rosso… - vi presento…” – ma non sapeva chi cazzo presentare!
“…I rossi!” – suggerì Shank da dietro le quinte.
“Ma vedi… – sospirò – I rossi!” – e lo disse con l’enfasi di uno che dice: “vi presento gli idioti!”
Scese in tutta furia dal palco e a debita distanza dai marines: quella performance non se la sarebbe persa per nulla al mondo…
Le luci si abbassarono per restare puntate solo sul palco.
La musica iniziò e quel pirata sfregiato e rosso di capelli entrò ballando come uno morso da una tarantola seguito dai suoi nel casino una musica esagerata che spaccava i timpani.
Ben ricordava che riuscì a richiudere di nuovo la bocca solo il giorno successivo…
Tutti i marines rimasero a guardare allibiti, ma smisero completamente di respirare quando videro quel tizio rosso che sembrava una faccia conosciuta, cominciare a spogliarsi seguito dal panzone e dagli altri che erano con lui.
Ben si sedette per terra e iniziò a ridere…
“Oddio… no!! – e rideva – oddio no!! Che deficiente!!”
Se non l’avesse visto con i suoi occhi, mai e poi mai avrebbe creduto che uno dei più famosi pirati del mondo, ricercato con la già notevole somma di cinquanta milioni di berry sulla testaccia, avesse improvvisato uno spogliarello in piena regola davanti a settecento marines…
Le donne s’erano tutte gasate e guardavano interessatissime i notevoli corpi muscolosi di quei meravigliosi pezzi d’uomo che si dimenavano sul palco sempre più nudi… E poi anche il panzone non era niente male…
Nami guardava allibita la ciurma del Vento dell’Est che ancora soffocava dalle risate mentre Luky continuava a raccontare: il suo Rosso nudo su un palco…
“E io non ci sono mai!!” – smadonnò ridendo, seguita dagli altri.
Cinque pirati che ballavano sul palco spogliandosi…
I marines che erano in prima fila avevano riconosciuto la testa rossa di quell’idiota che, serio serio, aveva lanciato la camicia, seguito dagli altri, all’arrapatissima platea femminile, ma non riuscivano a muoversi: erano convinti fosse un’allucinazione, un incubo…
“Ditemi che non è lui…” – mormorò l’ammiraglio della base di Rogue Town, il predecessore di Smoker, tra il divertito e il terrorizzato: Shank il Rosso era conosciuto come un’autentica furia in battaglia… un demonio. Era uno dei più grossi ricercati del pianeta.
Acclamazioni selvagge e urla di donne eccitatissime si levarono quando Shank e i suoi si slacciarono la cintura dei pantaloni e se li tolsero, restando in mutande…
“Che facciamo, ammiraglio?” – chiese un tenente in preda al nervosismo perché la sua ragazza sbavava come una lumaca e aveva fatto a cazzotti con un’altra per prendere uno dei pantaloni che quei maschi muscolosi, pieni di cicatrici e tutti sudati avevano lanciato dal palco.
La musica continuava assordante e Ben incrociò lo sguardo attento e allo stesso tempo ubriaco del suo capitano idiota che ballava come se nulla fosse fra le urla selvagge e le mani sempre più lunghe di ragazze arrapatissime che volevano farselo a tutti i costi:
“No… - Ben lo guardò terrorizzato – no, Shank… - diceva tra se – no… LE MUTANDE NOOOO!!”
Non finì di dirlo che quel essere irripetibile si sfilò le mutande…
Nella sala calò il silenzio più assoluto: l’orchestra smise di suonare allibita, i suoi lo guardarono increduli e indecisi se seguirlo o meno e la platea si era fatta silenziosissima…
Gli uomini avevano il mento a terra e le donne erano decisamente spiazzate…
Nami non respirava più.
Lui continuava a ballare mosso da un ritmo interiore e incurante del vuoto cosmico che lo circondava mentre sventolava le sue mutande sulla testa come una bandiera; alla fine lanciò anche quelle che finirono sopra la faccia della moglie dell’ammiraglio!!
“OH CAZZO! CAZZO!” – Ben era davvero preoccupato.
Questa, sconcertando tutti, si mise a gridare con le mutande di Shank in faccia:
“EVVIVA I PIRATIIIII!!!”
E la baldoria riprese più rumorosa di prima mentre anche gli altri si sfilavano le mutande, mostrando parecchio materiale alle femmine in sala che sbavano e urlavano da crepare i vetri alle finestre.
Ben, con la coda dell’occhio, vide del movimento e si alzò di scatto: dall’alto del palco, mentre ballava, anche Shank l’aveva notato e aveva guardato i suoi…
Ad un suo cenno si dileguarono dietro le quinte.

Ben Beckman ricordava ancora la corsa forsennata per le vie di Rogue Town, ancora piuttosto popolata, dietro i culi nudi del suo capitano e dei suoi compagni; ricordava ancora le risate fragorose di Shank che correva e rideva come un moccioso, con solo gli infradito addosso e il cappello di paglia con le mani tutte impegnate per le armi che aveva fatto appena in tempo a recuperare.
Mai più avrebbe dimenticato la sensazione di farsela addosso e di soffocamento da risate mentre correva a perdifiato e affianco a lui la pancia enorme e nuda di Luky Roux ballava la samba, la paura di essere catturato dalla marina e l’ammirazione per quella faccia da culo di Shank…
E mai più avrebbe scordato il boato di risate che li accolse sul Vento dell’Est quando gli altri li videro tornare in quelle condizioni: rischiarono davvero di essere catturati perché nessuno voleva prendere ordini da un capitano che nudo come l’aveva fatto la mamma, in piedi al castello di prua, con la spada in mano urlava:
“Levate le ancore, mollate gli ormeggi, spiegate le vele, ai remi!!”

Recensore Junior
30/07/18, ore 12:14

Ciao! Ho ritrovato la tua storia! Ti seguivo sull'altro sito e poi non l'ho più ritrovata. La tua storia mi piace tantissimo, è ben articolara e per nulla banale. Ti prego non lasciarla incompiuta, sono curiosissima per come proseguirà!

Recensore Junior
05/08/17, ore 00:19

Ciao! Ti prego ti prego ti prego concludi questa storia!! E' troppo bella =\
ti seguivo gia' sull'altro sito e stavolta vorrei sapere come va a finire =)
Adoro shanks, e' un grande *-*
Spero di rileggerti presto ;-)