Cara autrice, permettimi di lasciarti alcune mie considerazioni.
Ecco, io penso che tu, ma non sei la prima e sicuramente non sarai nemmeno l' ultima, sia caduta vittima
di un grosso equivoco. Anche sulle tue righe capita di veder chiamare amore un atto di violenza.
Strano... Andrè stesso ammette di aver fatto qualcosa di molto sbagliato...
Egli ama infinitamente Oscar, darebbe la vita per lei, soffre immensamente per quanto le è capitato con
Fersen. Ad Andrè, più che la propria felicità per un rivale tolto di mezzo, sta a cuore la felicità della sua
compagna di sempre, la sua salute, sia fisica che spirituale. Davanti alla pretesa più assurda di Oscar egli
le dice tutta la verità. A muoverlo sono, oltre all' amore per lei, l' affetto e l' amicizia di una vita e il senso
di giustizia, che entrambi conservano molto forte nei loro cuori. A questo punto della scena però gli animi
di entrambi i nostri eroi si eccitano troppo ed esce tutto quello che fin' ora era rimasto nascosto. Il gran-
de legame che esiste fra di loro li porta ad uno "smascheramento" reciproco, un avvenimento mai privo
di pesanti ripercussioni. Ora si potrebbe anche chiamare superbia l' atteggiamento di Oscar verso Andrè
(io non lo farò mai, perchè ho sempre sentito trapelare dalle parole di lei tutta la tristezza racchiusa nel
suo cuore),ma senz' altro appartiene alle manifestazioni della violenza l' atto commesso da lui. Realtà
che egli stesso riconosce e ne è così provato da arrivare, finalmente, a dichiararsi. Una delle più belle di-
chiarazioni d' amore della letteratura contemporanea. Sia Oscar che Andrè escono sconvolti da questo
tragico evento. Entrambi preferiscono tacere. Entrambi cercano rifugio altrove. Ciò che è accaduto tra
di loro è troppo grande. Il grande sentimento che li lega saprà capire, comprendere e perdonare (un
grande dono che non a tutti è concesso. Non tutti gli uomini sanno fermarsi in tempo e non a tutte le
donne è concesso avere un domani... E c'è sempre chi non sa o non vuole perdonare o perdonarsi).
Io ritengo sinceramente improbabile che una donna sana di mente possa rimpiangere un atto di vio-
lenza da lei subito, che lo possa confondere con una manifestazione di tenerezza nei suoi confronti.
Amore e violenza sono inconciliabili. Certo la violenza può essere più o meno grande, ma, al di là della
gravità delle ferite da lei inferte, sempre violenza è. Mi sono concessa la libertà di scrivere tutto questo
a te, cara autrice, perchè grande è stato il dispiacere da me provato nel trovare in una ff di una valen-
te scrittrice amatoriale quale tu sei un equivoco tanto infelice.
Un affettuoso saluto |
