Recensioni per
A Trainee's Chronicles
di Vavi_14

Questa storia ha ottenuto 142 recensioni.
Positive : 142
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/11/17, ore 19:20
Cap. 15:

Allora, cara unnie, questo capitolo mi ha intenerita e intristita allo stesso tempo. Tu ti soffermeresti sulla parola "intristita" e diresti: "Perchè?!"
Ecco le spiegazioni. So che per ogni trainee o idol è difficile avere contatti o vedere la famiglia a causa dei milioni di impegni che li tengono occupati, innanzitutto.
Poi, mi è venuto in mente quel video della sorpresa di compleanno di Hobie di qualche anno fa, il quale aveva ricevuto video messaggi da parte dei compagni di band, dal manager e, con sorpresa, dalla sua famiglia.
In questo capitolo, Jimin si sente molto un fratello maggiore nei confronti di Jungkook, proprio perchè quest ultimo gli ricorda suo fratello minore e non rinuncia ad aiutarlo a ritrovare il cellulare che Jungkook ha perso in qualche aula.
Anche Taehyung mi è venuto in mente. So quanto sia legatissimo alla sua famiglia.
Ricordo ancora quel video in cui confessa alle Army quanto stesse soffrendo per la morte di sua nonna. Piccolino!❤
Ho pianto molto mentre leggevo i sottotitoli in inglese, specialmente quando ha detto: "Lei si è sempre presa cura di me"
Qui, cascate e cascate di lacrime. Sono una persona molto sensibile.
Capitolo più serio, ma non meno interessante. Mi ha anche fatto riflettere, in un certo senso.

Anna

Recensore Junior
24/04/17, ore 23:12
Cap. 15:

Buonasera n_n

Oggi sono di poche parole e non so nemmeno perché ahahah quindi mi limiterò a scriverti due o tre cose.
PER ESEMPIO il prompt, prima di tutto: dato che i Bangtan sono già una famiglia e che, trattando di OT7, l'intera raccolta parla di questo, è stato carino vedere che hai sfruttato la famiglia "vera" diciamo, partendo da Jihyun e arrivando ai genitori di Kookie.

Jungkook è stato praticamente adorabile, mi sono sciolta almeno due o tre volte T_T Potresti anche solo scrivere di lui e ti assicureresti dalla BigHit l'autorizzazione di pubblicare la raccolta sottoforma di libro canon LOL

La maknae line in generale è fra le dinamiche che più adoro ed "moltiplicare" questi momenti con qualcosa di scritto (e scritto bene) è come guardare delle Bangtan Bomb.

Mi aspettavo l'entrata in scena di altri, ma Namjoon, caro mio, mi vai benissimo anche soltanto tu; me lo sono praticamente dipinto in testa, vagamente preoccupato, che si alza dal suo posticino nell'altra stanza per andare a controllare che cosa caspiterina stessero per (anzi, volessero) fare quei tre. Per fortuna nulla di grave, solo "potenzialmente rischioso" ahahha

Mi ci voleva proprio un bell'aggiornamento dei tuoi! Me ne vado a letto felice :33
A presto<3

Greta

Recensore Veterano
24/04/17, ore 16:33
Cap. 15:

Buon pomeriggio Cara Vavi!
Malgrado io debba continuare a ripassare filosofia, l'idea del tuo aggiornamento mi ha spinto a fare una piccola pausa in modo da porter leggere anche questo splendido capitolo.
Avendo anche io un fratello minore, so bene come si sente Jimin: volerlo aiutare a superare gli ostacoli, supportarlo nelle sue decisioni importanti ed esserci quando ha bisogno sono solo alcuni degli obbiettivi che ogni fratello/sorella maggiore, si pongono verso il proprio fratello/sorella minore. Leggere come sei riuscita a esprimere alla perfezione la preoccupazione di Jimin e la tristezza nel non poter essere partecipe della crescita del fratello, mi ha fatto riflettere anche sul mio ruolo da sorella maggiore.
Ovviamente la riflessione finale di Tae è la ciglieggina sulla torta: dato che Jimin non potrà essere parte della crescita di Jihyun, cercherà di essere un supporto importante per Jungkook aiutandolo a prendersi le proprie responsabilità e, perché no, anche a fargli capire dove ha sbagliato utilizzando un tono autoritario. Anche Taehyung vuole cercare di fare la sua parte, aiutando come può il maknae ma sa bene come il suo amico riveda suo fratello in Kookie lasciandogli il "via libera" per aiutarlo; si nota poi quanto Jimin ci tenga alla famiglia quando chiede a Tae se aveva chiamato la sorella: un messaggio non riesce ad esprimere al meglio la mancanza che un tono di voce può comunicare per questo Jimin si indigna dicendo al coetaneo che avrebbe dovuto chiamarla lo stesso, sentire la voce di Taehyung avrebbe di certo giovato alla sorella e penso che dopo quella piccola strigliata, Tae abbia ascoltato i consigli di Jimin.
Come sempre, hai creato un capolavoro per i miei occhi e un relax per la mia mente
Grazie dell'aggiornamento
Un bacio e un abbraccio forte
Tati_chan

Recensore Veterano
24/04/17, ore 15:20
Cap. 15:

Io non so quanti capitoli manchino alla fine di questo tuo capolavoro di raccolta, ma credo che con il prompt “famiglia” tu abbia raggiunto uno snodo importante cara Vavi. Direi, in gergo marinaresco, che siamo al “giro di boa” delle vicende che tu qui hai voluto narrare e che ci hai raccontato capitolo dopo capitolo, ma non per arrivare ad una qualche conclusione, bensì per tornare al punto di partenza, alle “origini” da cui “A Trainee’s chronicles” prende forma e si snoda in queste 15 vicende che ci hanno fatto commuovere, emozionare e ridere a crepapelle.

Famiglia. Beh, la concezione di famiglia nelle righe che ci hai proposto oggi assume una cosi grande quantità di sfumature e significati differenti che però credo siano perfettamente riassumibili e riconducibili a questa frase, “Eppure, Jimin non vuole lasciarlo solo, e Taehyung non crede che riuscirà mai a farlo veramente, perché forse in lui rivede un po’ di Jihyun e, almeno con Jungkook, si è ripromesso di provare ad esserci sempre.”

Ad una scrittrice come te Vale basta una riga, una sola frase, per esplicitare un significato profondo come è quello delle famiglia e soprattutto, per cercare di spiegare cosa voglia dire essere una famiglia nel caso dei Bangtan. Sette ragazzi, ognuno con le proprie origini e ognuno con una propria famiglia (più o meno numerosa alle spalle), che lasciano tutto ciò che hanno di certo (perchè checchè se ne dica o qualsiasi cosa si pensi, la famiglia rimane sempre quella per TUTTA la vita, e non ti abbandona mai), per avventurarsi in qualcosa che anche loro non sanno definire con esattezza, che non sanno cosa comporti. 
Ognuno di loro si presenta davanti alla porta di una nuova casa, di un dormitorio, con un bagaglio pieno di sogni e speranze, con il timore di commettere errori, con i propri dubbi e le incertezze.

Ed ecco che, aprendo la porta di quel dormitorio ancora estraneo, ognuno di loro scopre di non essere solo, di non essere l’unico a provare certe emozioni e certi sentimenti. All’inizio non è semplice: ci si deve adattare alle abitudini degli altri e, perchè no, bisogna anche imparare a conviverci.. Bisogna imparare a rispettare gli orari dei pasti e delle lezioni di ballo o canto dettate dall’azienda, bisogna imparare a capire l’importanza di dover firmare contratti e di avere il coraggio e la forza di volontà per mettercela tutta anche quando le cose non sembrano andare nel verso giusto.
I bangtan sono cresciuti insieme e hanno IMPARATO (non escludo anche a loro spese) ad essere una famiglia con la F maiuscola, a volersi bene come solo tra fratelli si potrebbero raggiungere questi livelli di altruismo e fiducia reciproca. Ma ci sono dei momenti, quei “piccoli ritagli di tempo” di cui tu parli, in cui i nostri cari bangtan, ancora trainees, hanno bisogno di sentire il calore e l’affetto della propria famiglia “d’origine” (chiamiamola così xD).
Ed ecco che allora, quei cinque minuti al telefono col fratello, o aver dimenticato banalmente il telefono a scuola acquisiscono un’importanza tale che solo il pensiero di poterne essere privati diventa qualcosa di insopportabile. Lo sanno tutti e sette ed è forse PROPRIO per questo motivo che nessuno osa ribattere o rimproverare Jungkook per la sua dimenticanza: da bravi fratelli, non potreanno fare altro che coprirsi l’un l’altro.

In questo caso più di altri tu cara Vavi sei riuscita a mescolare perfettamente questo “doppio” concetto di famiglia che ruota attorno ai bangtan, senza dimenticarti che ognuno di loro non può sopravvivere all’interno di quella giungla che è l’industria discografia coreana, senza il supporto ed il sostegno dell’una e dell’altra parte.
Hai creato l’atmosfera ed una situazione perfetta per snodare questo tema assai delicato e io credo quindi che tu sia tutto fuorché rugginita! XD

Ps: bonus per il tuo saper descrivere e lasciarci un ritratto perfetto della "maknae line", ormai quei tre non hanno più segreti per una scrittrice abile come te! *^*

Ci sei mancata, perciò non farti attendere troppo prima di pubblicare il prossimo capitolo!
Un abbraccio fortissimo,
alla prossima! <3

-bridgetvonblanche