Davvero dolce e delicata, leggera, scritta senza troppe pretese. Leggerla è stato come leccare via ciuffi di panna dai polpastrelli per godersi quel piacevole sapore zuccherino sul palato, oltre che quella bellissima sensazione di sollucchero che sopraggiunge dopo. E no, non mi riferisco alla panna che ha messo Yuri sulla torta, ahahah – ma l’ha montata bene? L’errore deve rintanarsi per forza in questo passaggio, lol -

Ho trovato molto tenere  le parole finali del nostro Katsudon: hanno il colore di un timido tramonto rosato,  e suonano come un chiaro, amorevole invito a Victor di riempire quella scatola con i bei ricordi che accumuleranno  nel corso della loro scintillante vita assieme.

Gli ha praticamente chiesto di non lasciarlo mai, a modo suo  c‘:

Nulla da dire allo stile, che è molto scorrevole e semplice. Ogni tanto, leggere fanfic così melliflue e soft allieta davvero il cuoricino, e aiuta ad alleviare la sofferenza generata del nefasto mare dell’angst in cui sguazzo maledettamente ogni giorno della mia vita, sob- Perciò ci voleva sul serio.

Mi hai regalato un momento di scioglimento totale, per cui te ne sono grata :’D

Un abbraccio,

Yaros

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