Recensioni per
Tutto il gin di Calcutta
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 117 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/12/22, ore 00:22
Cap. 3:

Eccomi anche qui ^^
Mi piace molto come hai descritto il villaggio: si percepiscono tutti i colori vividi, l'odore della terra e delle spezie.
Il discorso che fanno all'inizio Grovesnor e Jenkins mi ha ricordato quello dei Monty Pyhton in "Brian di Nazareth": "Del resto, cos'hanno fatto di buono per noi i Romani? A parte le strade, le scuole, le fogne e gli acquedotti?"
Addirittura loro hanno portato il gin tonic! Pensa l'ingratitudine di certa gente!
Comunque il lassi e soprattutto il Chai Masala (che poi significa tè speziato, gli indiani sono molto fiscali su questo) sono un toccasana quando si è a pezzi. Io ho la miscela tradizionale, che si vorrebbe con zucchero di canna e latte, e mi piace tanto che la bevo semplice, davvero ti rimette in sesto. 
Certo, il povero Grovesnor avrebbe bisogno di ben altro, ferito, esausto e nel caldo torrido dell'India, poraccio. Nemmeno andare in bagno in santa pace! 
Poveretti, non è che nel forte gli vada meglio. Ho apprezzato molto la scena in cui Jenkins medica Grovesnor ^^
Mi è piaciuta davvero tantissimo!
Anche la fuga nelle fogne fino al tempio è spettacolare. 
Ripeto, mi piace molto come descrivi gli ambienti: è molto suggestivo.
Per fortuna non sono abbandonati a sé stessi, ma credo che dovranno passarne ancora diverse prima di poter offire alla divinità tutto il gin di Calcutta. Ovviamente mediante la persona del tenente Grovesnor, resosi per l'occasione avatar di suddetta divinità.

Recensore Veterano
15/07/19, ore 16:03
Cap. 3:

E anche qui ho riso come una deficente dall'attacco cardiaco del giardiniere a tutto il gin di Calcutta da offrire alla divinità.

I nostri eroi (da leggersi tra ampie virgolette, perchè mi sanno più di Armata Brancaleone) sperano che sia tutto finito, ma ovviamente si sbagliano della grossa.

Intanto, mi ha fatta morire la sgridata di Jenkins al suo sottoposto, dopo che hanno tentato di strangolarlo. E poi l'avventura continua nel forte, scappano in mezzo alla giungla, arriva la spia russa, e tante altre cose simpatiche.

E il primo pensiero del sergente è sempre "il rapporto lungo quanto un requiem".
Certo, Eldrest, per non essere da meno, ha sempre in testa il gin tonic.

Sai che mi è piaciuta molo la descrizione del forte britannico? Lasci trasparire che c'è qualcosa di profondamente inquietante, e tutta quella scena è un po' così.

E, di nuovo, mi sto affezionando molto ai tuoi personaggi. Oltre ad Eldrest che, come puoi ben immaginare adoro, mi sta parecchio simpatico Jenkins, e anche i due soldatini mi piacciono.

Volo al prossimo capitolo!
Alla prossima!

Recensore Veterano
26/02/19, ore 14:28
Cap. 3:

Con calma eccomi anche qui.
Che dire, è sempre un grande piacere mettersi tranquilli per una mezz'ora e leggere le tue bellissime storie. Questi quattro si sono ficcati in un casino coi fiocchi, ovviamente l'unico piano mingherlino che avevano è andato in frantumi, ma almeno sono vivi. Chissà adesso cosa li aspetta in questo tempio, chi accidenti è la donna che li ha aiutati e come riusciranno a tornare a Calcutta, SE ci riusciranno.
Sono molto curiosa, e come al solito è tutto bellissimo e fila liscio come l'olio. Devo dire che mi stai facendo apprezzare il Great Game molto più di quanto non abbia fatto Kipling con i suoi pasticci. Sì, sto dicendo che è più interessante leggere questa storia sull'India che non Kim.
A prestissimo, spero.
Edema Ruh

Recensore Master
02/01/19, ore 22:21
Cap. 3:

Recensione premio del contest "Villains against Heroes" indetto da missredlights sul forum di EFP

Vorrei conoscere anche io il Dio del tempio per offrirgli il Gin o quello che vuole. Il fatto che il protagonista abbia detto la frase che richiama il titolo di questa storia lo trovo assolutamente geniale, come anche la storia come sta procedendo.
Mi sono messa a ridere all'inizio col tizio della barca e al suo infarto con tutti quei soldi. Jenkins mi fa morire dal ridere per il suo modo di porsi e di parlare, senza contare anche gli altri due. Hai creato dei personaggi che non solo si amalgamano bene fra loro, ma che si capiscono anche solo con uno sguardo.
Ho smesso di fare qualsiasi cosa, invece, quando erano dentro la casa ed è partito lo scontro a fuoco, senza contare la fuga o il russo che cerca di aprire il tempio. Suspance a mai finire!
Sorpresona per la tizia. Io pensavo fosse una spia e invece è un'alleata!
Continuo col prossimo capitolo!
A presto
missredlights

Recensore Master
07/04/18, ore 19:01
Cap. 3:

Ciao carissimo,
mi perdonerai se non sto ad aspettare gli aggiornamenti su WsW e passo subito al sodo, leggendoti direttamente da qui. Ero troppo curiosa di andare avanti...^^
Insomma, la situazione è parecchio bigia, con tutti quei thug alle calcagna e la spia russa al seguito (che sia il tizio vestito di nero?). Fortunatamente, però, gli strangolatori seriali non brillano per prontezza d'intelletto, e i nostri inglesi sono riusciti tranquillamente a fargliela sotto il naso. Per ora... ma come dice la famosa legge di Murphy, se una cosa ha anche solo una minima probabilità di finir male, finirà sicuramente male.
E come sempre, l'atmosfera è così vivida e ben caratterizzata che è come essere presi per mano ed essere trasportati insieme ai tuoi personaggi nell'India coloniale. Con annesse meraviglie esotiche, lordure, insetti, fortini inglesi, templi lussureggianti e tutta la panoplia.
Complimenti come sempre, alla prossima!
P.S.: ho ponderato a lungo, e mi sa che a 'sto punto è meglio lasciare l'altro sito alle belve della giungla. Almeno per adesso^^

Recensore Master
26/03/18, ore 15:15
Cap. 3:

E così siamo arrivati al capitolo in cui, la battuta su "tutto il Gon di Calcutta" offerto come merce di scambio al dio, del nostro sempre più sagace Grosvenor, dà il titolo alla storia.
Come sempre la tua narrazione è un susseguisi di peripezie in cui i nostri sono sempre sul  "chi va là".
Molto bella la scena del fortino fantasma, hai creato davvero in modo magistrale un crescendo che culmina nella macabra scoperta . Per fortuna ci sono sempre le battute argute del grande Grosvenor seguite anche da quelle di Jenkins. Insomma una stesura sempre equilibrata, la tua, tra avventura e suspance, dramma e ironia che è un tuo marchio di fabbrica che non delude mai!
Tranquillo mio caro il tuo intento di scrivere avvunture alla "Indiana Jones" è riuscito molto bene, puoi ritenerti molto soddisfatto del risultato.
Come sempre si vede che conosci ciò di cui parli e anche per questo leggerti è davvero un gran piacere.
Un Abbraccio e a presto!

Recensore Master
22/01/18, ore 19:56
Cap. 3:

Ciao (-*-),
non mi sono ancora complimentato con te per come hai reso bene l'ambiente della foresta tropicale, la tua descrizione è talmente curata e realistica che mi sta quasi facendo sudare mentre fuori dalla mia finestra nevica! Avevo subito immaginato che la donna con il saree arancione fosse una spia di qualcuno, ma sinceramente non ero ancora arrivato a capire se fosse pro Russia o pro Gran Bretagna. Mi sto proprio chiedendo come riusciranno i nostri "survivors del Bengala" ad uscire dalla camera segreta di quel tempio, ma sospetto che un aiuto esterno non gli farà assolutamente schifo, l'importante è arrivare per primi al gin e all'acqua tonica che vengono accuratamente miscelati a Calcutta... direi che per ora è tutto e ci si vede al quarto capitolo,
mystery_koopa

Recensore Master
29/11/17, ore 10:58
Cap. 3:

Ciao caro^^
Scusami per il ritardo, ormai sai che con me devi avere pazienza.
Tra mille impegni ho anche deciso di cimentarmi nella stesura di una storia abbastanza complessa, quindi sono un disastro nel gestire il mio poco tempo libero...

Comunque, passiamo alle cose importanti.
I nostri quattro continuano la loro fuga verso Calcutta, intraprendendo un viaggio davvero pericoloso. Non possono fidarsi di nessuno, gli indigeni preferiscono ignorare la loro presenza, ma le giubbe rosse non possono abbassare la guardia nemmeno per un istante.
Il sergente Jenkins incarna alla perfezione la mentalità imperialista britannica del tempo, e dalle sue parole si possono anche comprendere le ragioni che abbiano spinto i mangiacurry ad allearsi con i russi (ovviamente con tutti i pro e contro della situazione).
Grosvenor invece mi sembra più tollerante, come anche il giovane Barrett (a proposito il suo personaggio mi piace moltissimo, spero di leggere qualcosa di più su di lui).
In ogni caso per i nostri la priorità è salvarsi la pelle, il che non sembra affatto semplice.
La parte ambientata nel fortino fantasma è stata la mia preferita. Tutto merito delle tue abilità descrittive, ho percepito in pieno la desolazione e l'inquietudine di questi luoghi.
I nostri riescono a resistere ad un attacco notturno e a riprendere la fuga. Hai reso il tutto come un grande gioco, da un lato abbiamo Grosvenor e i suoi uomini, dall'altra il maharaja e O'lim. Nel mezzo troviamo nemici e alleati, che cambiano le carte in tavola da un momento all'altro.
In questo caso gli inglesi trovano un aiuto riparandosi nel tempio.
La personale interpretazione religiosa del tenente è formidabile.
Elderd non mi delude mai, vedremo se tutto il gin di Calcutta riuscirà a portare in salvo i nostri eroi.

Complimenti come sempre, e scusa ancora se proseguo a rilento.
Spero di poter ripassare presto.
Alla prossima! :)

Recensore Junior
01/07/17, ore 15:42
Cap. 3:

Che portentosa sarabanda!
La cosiddetta locanda e la scena dell'assalto alla "toilette" sono quello che mi ha fatto più sorridere; invece, avevo la seria preoccupazione che Grosvenor contraesse il tetano visto che se ne andava in giro con il sopracciglio aperto in mezzo alle fognature e con tanto di sbarre in ferro marcito dalla ruggine.
Brrr. Se ci penso mi sento malissimo.
O'lim continua a non deludere (del resto, fuoriusciti com'erano da quel salubre bagno nei sotterranei, immagino che la nostra compagnia spandesse effettivamente un grato profumo; e se così non fosse, il fatto che O'lim fiutasse la presenza nemica lo rende ancor di più "cattivo in grande stile" (ci manca solo la leccata alla lama e via, personaggio preferito dell'anno).
Ho già finito la storia ieri sera, divorandola, quindi so come va a finire (e dirà la mia al capitolo 6, ora non voglio fare spoiler ai lettori) ma mentre leggevo questo capitolo ero ansiosa di vedere lo scontro finale fra Grosvenor e la spia che venne dal freddo xD
Eh, Ganesh, Ganesh.
Ammetto di avere un soft spot per questo dio che tra l'altro deve la sua testa d'elefante all'ubriachezza molesta di suo "padre".
Tutto bellissimo come sempre, ma solo io vedo qualcosa di vagamente tenero fra Barrett e il gigantesco Thayes? Non sono una slasher, però ecco, il pensiero mi ha sfiorato.
Un abbraccio dalla tua sempre più entusiasta lettrice
N.

Recensore Veterano
24/06/17, ore 12:43
Cap. 3:

Ri-ciao! ^.^

Cavolo, ancora una volta i nostri eroi scoprono che dei loro commilitoni rimane solo un mucchio di cadaveri. Per fortuna sembrano avere ancora qualche misterioso alleato (una delle loro fortune nella sfortuna, come le sbarre marce del condotto sotterraneo).

Che dire, la loro avventura continua, e si prospetta sempre più rocambolesca e piena di insidie. Riusciranno a fermare O'lim e i thug? Ma soprattutto riusciranno a portare a casa la pellaccia?

C'è solo un punto che mi ha lasciato un piccolo interrogativo: quando parlano con il locandiere, perché non fanno parlare subito Barrett? (è lui il traduttore, giusto? Mi confondo ancora un po' coi nomi ^.^") Magari vogliono tenerlo segreto per eventuali situazioni d'emergenza?

Poi ho notato che questa volta mancano le note (i riferimenti ci sono, manca la spiegazione :P). Magari si sono perse in fase di pubblicazione (cose che capitano).

Alla prossima ;)

Recensore Veterano
18/06/17, ore 21:53
Cap. 3:

Un giorno questi soldati avranno una mezz'ora di pace, ma sospetto che ci vorrà davvero molto tempo!!

Interessante questa donna con il saree arancione! La rivedremo?
Come sempre, complimenti per il capitolo: andrò avanti appena posso!!

Recensore Master
21/05/17, ore 22:20
Cap. 3:

Recensione premio per il primo posto al contest: DIRE CIRCUMSTANCES

Ed ecco il bellissimo capitolo che da il nome a questa bellissima storia.
Pare che l'offerta abbia funzionato, in questo caso, perché il maledetto uomo in nero li ha effettivamente lasciati in pace.
In questo capitolo spiccano i cambi repentini di atmosfera, da rilassata ad assurdamente adrenalinica, e tutti i conseguenti comportamenti che adottano i personaggi per far fronte alle situazioni.
Inoltre vediamo uno scorcio di questa India bellissima anche se calda al punto di appiccicarsi addosso, con tutte le minuzie storiche del caso, inserite in maniera eccellente a creare uno sfondo di un realismo incredibile.
L'ho già detto che amo questa storia?

Vado a recensire anche l'altro capitolo perché se te lo meriti <3

Recensore Master
19/05/17, ore 23:18
Cap. 3:

C'ho messo un po' per tornare, mi spiace :(
Le avventure di Grosenor continuano senza sosta, e adesso si trova nella difficile situazione di dover fuggire, piuttosto che entrare in un palazzo fortificato. Ed è molto più complesso, visto e considerato che non si possono distinguere gli alleati dai nemici: un vero gioco d'azzardo, con quei dadi che scottano tra le mani. Le descrizione storiche non metto in dubbio che siano accurate, e si vede bene dal contesto che ha creato attorno, con i mangiacurry che santo cielo se non vogliono uccidere ogni giubba rossa in India. Quel piccolo avamposto è stato distrutto, e chi lo abitava sterminato e sistemato in una sorta di fossa comune. La fuga è sempre rocambolesca, e finalmente si capisce il titolo della storia: una promessa strappata a chissà quale divinità, che praticamente lo farà lavorare nell'esercito a gratis per i prossimi duecento anni, tanti sono i soldi che dovrà sganciare per il Gin xD Meglio così, più avventure per lui e per i suoi sventurati o fortunati, dipende dai punti di vista, sottoposti ;) Sono ansioso di scoprire il finale, ma lo leggerò domani: mi sta prendendo un abbiocco devastante xD
Alla prossima
Spettro94

Recensore Master
17/05/17, ore 15:44
Cap. 3:

Buon pomeriggio, anche qui ^^
Beh, davvero... sei un genio!
Ma quanto scrivi bene?! E' sempre un piacere unico leggere i tuoi racconti.
Questo è curatissimo, gestito alla perfezione.. tanti, tantissimi complimenti!
Certo che la situazione è ancora grave. In questa India così ostile, i quattro militari dovranno ancora affrontare, di certo, altri problemi oltre a quelli che hanno già fronteggiato... ma, almeno, sembra che al momento opportuno la fortuna sia dalla loro parte. Speriamo continui così. In fondo, sono dei gran simpaticoni xD
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Junior
16/05/17, ore 10:51
Cap. 3:

Descrivi benissimo i villaggi indiani, è come se li vedessi! so che ci sono zone molto povere e arretrate e che le persone fanno fatica a sopravvivere, però è bello vedere che appena possono costruiscono i templi dove pregare e offrire doni alle loro divinità: io penso che per capire l'anima di un popolo bisogna vedere che culto pratica e l'induismo mi ha sempre fatto simpatia.
Capisco anche che per l'inglese dell'epoca, che dominava l'India, fosse difficile capire usanze e culture tanto diverse: quando Jenkins si esprime con disprezzo verso gli Indiani chiamandoli "mangiacurry" è proprio perché li considera inferiori, e lo trovo un peccato.
Invece Grosvenor mi pare di idee più evolute e meno razziste, non mi sembra sprezzante verso quella povera gente, e già solo per questo rimane il mio preferito!

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