Sciao, sono passata in ritardo, ma meglio tardi che mai!
Infine eccomi come promesso, ma niente preamboli e partiamo subito con la recensione:
Si vede che la scrittura è sempre più tua, il modo in cui descrivi le situazioni non è banale in alcun modo. È come assaporare per davvero un tempo distante e quasi onirico, che non è completamente comprensibile alle nostre menti e quindi viene interiorizzato in modo diverso per ogni persona. Insomma, il tuo stile va a braccetto con il viaggio a ritroso verso i tempi antichi, come se stessi effettivamente parlando in una lingua arcaica, mistica, evocativa da un lato e sfuggente dall'altro. Almeno a me ha dato quest'impressione :3
Poi, la scena mi è ben nota: era un tuo headcanon che avevi deciso di condividere con me e, nulla, vederlo prendere forma così "raffinatamente" è stato il massimo. Il racconto è stringato, ma denso di belle immagini. In particolare sono stata colpita da come ti appellavi a Gilbert e lo mettevi in contrasto col padre (demone e tutta la cosa delle stelle incastonate negli occhi), che goduria!
Non comprendo il motivo per cui la raccolta abbia perso "hits", chiamiamole così, perché la trovo molto interessante e ho avuto modo di vedere che prima era abbastanza seguita.
Notina finale che avrei voluto dirti anche prima: complimenti per la cultura. Sembra banale, ma non lo è. Sai maneggiare le informazioni acquisite divinamente e ci crei storie che sono tutto, fuorché non originali o non innovative.
la mia parte preferita? Quella finale, quella in cui Ariovisto racconta il suo passaggio da fanciullo a uomo adulto, da foglia a ferro, da individuo a Re.
Seriamente, ma che figata. Ma che figate che scrivi.
Alla prossima, dear!
M y r t u s