Ehi!
Con enorme ritardo e un po' di fretta, recensisco questo bellissimo capitolo. L'avevo letto qualche giorno fa e quindi potrei saltare qualche parte importante nel commento. Scusami, questa volta va così; la prossima scriverò una recensione più decente, promesso!
Penso che il titolo riassuma perfettamente, come al solito, il contenuto del capitolo. Il dolore di Andrew, che per un momento ha visto un bagliore di speranza e ha guardato la vita in modo differente, più positivo, per poi arrivare a fine giornata e sprofondare nell'oscurità; e come hai scritto tu, in maniera così dura e reale, la vita sembra di nuovo fare schifo e tutto sembra ricadere in pezzi. Questo pensiero, questa considerazione, è di un dolore immenso, secondo me. Perché Andrew si è visto sottrarre ancora una volta la serenità.
La paura credo si riferisca un po' a tutto, al non sapere se si è o meno in grado di uscire da quella situazione, di vincerla, di combattere e avere abbastanza forze e volontà. Inoltre, be', anche l'incontro con lo spacciatore non è stato esattamente tranquillo. Una grossa angoscia di sicuro, sì. Ad ogni modo, è finita piuttosto bene. Sarebbe potuta andare peggio, ammettiamolo.
Posso fare un piccolo appunto alla figura di quel ragazzo (o uomo)? So che probabilmente chiunque potrebbe prendere queste mie parole come fossero delle cavolate assurde, illogiche e insensate, però mi arrischio comunque ad esprimere questo pensiero. Premetto che non è una critica, solo un'osservazione. Trovo che lo spacciatore avrebbe potuto e dovuto occupare più di quelle poche righe, magari essere più approfondito. Non dico capito o giustificato, ma ad ogni modo spiegato meglio dal punto di vista emotivo e umano. Forse ci sarebbe stata una tipica domanda tipo "perché lo fai? Cosa ti spinge a cercare di mandare la gente su quella strada?". Non so, cose di questo genere. Sei liberissima di negargli una possibilità di spiegarsi, ovviamente.
Aggiungo solo che ho notato sin da subito, da parte di Andrew, un grandissimo pregiudizio nei confronti della persona che aveva davanti, senza neppure provare a conoscerla. Lo so che, in una situazione reale, chiunque avrebbe timore di avvicinarsi. Me ne rendo conto, naturalmente. E ognuno la pensa a suo modo in merito a determinate 'categorie'. Sarà che io sono fatta così e tendo sempre a cercare una parte buona anche nell'individuo peggiore, ma avrei dato uno scorcio in più di quel personaggio, benché molto secondario. Tuttavia capisco anche che non volevi allungare di più la storia, perciò prendi queste mie parole semplicemente come un'opinione.
Proseguiamo. Sto analizzando il capitolo per mezzo del titolo XD
Aiuto è ciò che finalmente, e senza riserve, Andrew chiede a Demi. Il loro rapporto è stabile e molto speciale, basato sulla fiducia reciproca e il fatto di non avere quasi più segreti col partner. Quindi, ormai, è bellissimo che non si facciano più problemi a chiedere il sostegno dell'altro/a. Alla fine cosa si può volere di più, dalla persona amata?
E infine arriviamo a 'conforto', che Demi è sempre capace di fornire a chi vuole bene. Una delle sue migliori caratteristiche, direi.
Apro una piccola parentesi per dire che il sogno su Carlie è stato molto vivido e intenso. Bruttissimo il fatto che non potessero nemmeno sfiorarsi e che la ragazza sembrava essere così infelice.
Adesso devo proprio andare! Il capitolo mi è piaciuto molto. Non è troppo lungo, non preoccuparti.
Alla prossima, ❤️ |