Recensioni per
Brother Mine
di allonsy_sk

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/06/17, ore 05:26
Cap. 12:

Che bel finale, lascia proprio un senso di pace e serenità. La cosa più bella della tua fanfic è come hai sviluppato e descritto i rapporto tra i personaggi, la loro umanità e quest'ultimo capitolo è il coronamento di tutto ciò. Abbiamo Mycroft che tiene in braccio Rosie, non ha più "paura" di lei, anzi ormai le è affezionato e vuole essere un buon zio per lei, come lo è stato lo zio Rudy per lui. Non gli importano più le cose di poco conto e materiali, come ad esempio il suo bell'abito di taglio sartoriale, ha capito finalmente ciò che conta davvero nella vita. E Rosie risponde a tutto ciò, sente l'amore e per questo Mycroft è il suo zio preferito. Poi c'è il rapporto tra Sherlock e Mycroft, un rapporto finalmente e faticosamente recuperato, lentamente ricostruito. È qualcosa di davvero bello da vedere. Infine ci sono Sherlock e John, innamorati più che mai. Tutti sono felici, ne hanno passate tante ma ce l'hanno fatta, sono sopravvissuti a tutto ciò, più forti, più legati, più consapevoli. Il tutto termina con loro intorno a un tavolo, mentre fanno un brindisi "alla famiglia. Che sia quella in cui nasci o quella che scegli.". Ed è davvero perfetto così.

Recensore Master
24/06/17, ore 22:29
Cap. 12:

Ogni cosa al suo posto. È la prima frase che mi viene in mente leggendo l'epilogo della tua bella storia: Sh e John finalmente insieme, Rosie come nuova linfa vitale, che riesce a far includere, in quel gruppo di varia umanità che riceve l’ufficializzazione di “famiglia” da John, reso più sciolto dal vino, persino l'ingombrante freddezza di Mycroft, che sembra completamente svanita grazie anche alla spontanea preferenza che la piccola sta dimostrando per lui. È un "iceman" che, soprattutto dopo la tempesta causata da Eurus, è stato anche lui travolto da eventi che hanno riportato in luce ferite passate, ma mai guarite, che erano state inferte proprio alle radici della sua vita, in quell'ambiente familiare che nascondeva un mostro in candide vesti di bambina. Mycroft, che ha sempre portato sulle spalle il peso di schiaccianti responsabilità, sia per quel che riguarda la sorella sia nei confronti del fratello che, prima di John, barattava la sua vita con una dose di droga per far silenzio e pace dentro di sé. Ora le ombre inquietanti che perseguitavano i due fratelli Holmes sono svanite, inghiottite dalla scogliera a Sherrinford, illuminate dagli occhi innamorati di Watson o spazzate via dalla tenera vivacità di Rosie. Tutto questo l’hai saputo trasmettere con efficacia e verosimiglianza, con situazioni possibili, anche se, di persone come Eurus, è auspicabile trovarne poche in giro. Rappresenti con precisione il maturare di Sh verso un'umanità addolcita che doma e smussa le spigolositá più antipatiche del suo carattere, soprattutto nell'aggressiva arroganza che ha sempre usato con il fratello maggiore ("...rispondere in maniera sarcastica e - cosa ancora più strana - sente di non volerlo fare..."). Splendida, a proposito ancora di Mycroft, la frase con cui gli fai esprimere ciò che ora lui vorrebbe diventare per il futuro, cioè per Rosie: un porto sicuro in cui brilli una luce che guidi e rassicuri. Viene così evocata la figura di zio Rudy, personaggio che hai tratteggiato precedentemente con originalità.
Gli incubi sono finiti: Mycroft cede al sorriso, Sh è ormai diventato un uomo che ha maturato la consapevolezza che i sentimenti non sono più uno svantaggio ma possono diventare, nella vita, un ponte prezioso verso la serenità e l’appagamento. Ed il futuro sta anche nelle manine di Rosie che percepisce, in quelle persone, un cerchio d’affetto e di accogliente disponibilità a liberare il cuore. Hai così concluso una long che mi è piaciuta molto anche per l’impegno da te dimostrato nell’ideare una possibilissima “aggiunta” alla S4. Davvero, mi piacerebbe vederla evolvere seguendo il percorso che tu hai indicato, e lo ripeto, tessendo una trama in cui si sono intrecciate tematiche non banali: per esempio mi torna in mente come hai sviluppato la complessa personalità di Eurus nelle vicende che l’hanno vista protagonista a Sherrinford. Il capitolo 7, ne cito uno che mi ha colpito, ma non è l’unico meritevole, è una prova evidente della tua consolidata capacità d’introspezione anche in luoghi spaventosi come una mente sconvolta dalla follia. Allo stesso modo, hai raccontato l’evoluzione umana di Sh e di Mycroft, facendoli agire e parlare con modelli di comportamento perfettamente credibili e coerenti con le potenzialità espresse dai personaggi BBC. Hai ben delineato anche John, più in penombra rispetto agli altri, ma sempre fedele al suo essere così “Watson” (l’ho trasformato in un aggettivo…). Grazie, di cuore.

Recensore Master
23/06/17, ore 09:58
Cap. 12:

Ciao, mi piace molto questo finale. Si ritorna un po' alle atmosfere dell'inizio con Mycroft che fa torte nella cucina di casa sua, un'immagine con la quale a gennaio mi colpisti tantissimo e che credo mi rimarrà sempre impressa. Rispetto all'inizio entrambi hanno lasciato indietro un senso di pesantezza e tristezza che inevitabilmente si portavano addosso. Questi Sherlock e Mycroft sono profondamente diversi. Cambiati da tantissime cose. Su tutto John e Rosie, che hanno radicalmente mutato l'umore di Sherlock. Ora è più felice e si vede, anche dalle piccole cose come l'apprezzare un lavoro fatto da Mycroft, per esempio. Ma è tanto cambiato anche il loro rapporto, quello tra fratelli e che tanto ha dato dispiaceri a tutti. Bellissima, infine, l'immagine di Mycroft che farà un po' da zio Rudy, per Rosie... Me lo vedo tantissimo! XD

In conclusione. Aspetterò per sempre "Suite pur Violon" sappilo, ma intanto leggerti in questa long mi ha fatto davvero tanto piacere. Grazie per averla pubblicata e portata termine.
Koa

Recensore Junior
22/06/17, ore 17:33
Cap. 12:

Ma quanto è stato bello ritrovarti con questa storia - bella, profonda ma delicata, come solo tu sai scriverne. Dopo il trauma della s4, è stata come un buon balsamo - sarà sciocco, ma sento di poter accettare l'ultimo episodio un po' meglio (non mi è piaciuto molto, purtroppo), sapendo che la tua storia lo segue. E' stato bellissimo ritrovare la tua delicata scrittura - ogni parola misurata, elegante, evocativa e giusta - e il modo incredibilmente umano in cui hai tratteggiato i personaggi. Seguirli mentre ciascuno di loro fa i conti con l'intera 'faccenda Eurus', il proprio passato e i delicatissimi rapporti di famiglia, è stato emozionante. E ho adorato la tua Eurus! Sei riuscita a darle un'umanità, una storia e una 'voce' meravigliosi, a mio parere. Ho adorato anche Mycroft, lo zio Rudy, Sherlock, irrimediabilmente cambiato, e John, che sa sostenerlo e amarlo. Niente, ho amato questa storia dalla prima all'ultima parola, l'ho letta e riletta, con piacere, fra un aggiornamento e l'altro. Grazie, per averla condivisa con noi, e ancora tanti complimenti.
A presto! Un bacio,
-Clock