Ciao.
Te lo dico fin da adesso: recensirò questo e poi il quarto capitolo, pur avendo letto insieme tre capitoli ieri notte e avrei voluto recensirteli tutti insieme, però mi sembra assai fuori luogo. Non sono molto lunghi, pertanto sarebbe risultato un po' ridicolo - tenendo conto che non sono state ancora dette molte cose. Questo ho voluto separarlo perché ho apprezzato molte cose, tra cui la scelta di ambientarlo due anni dopo e poi la lotta dove c'è Gabrielle che combatte.
Partendo con la recensione, dunque, sono rimasta molto colpita dalla tua scelta del salto temporale - di solito non mi entusiasmano perché vuole dire che sono passati anni e tante cose sono avvenute, ma visto che di solito sei restia a raccontare tutto subito nelle tue storie - questo me lo ricordo anche con Sunflower, non sono rimasta delusa. Anzi, sei stata vaga, hai solamente raccontato qualcosa su Gabrielle che si è data da fare e che ha imparato a combattere, tutto quello che ha dovuto fare appunto per la Fratellanza, dove ora è insieme e a cui si è unita. Sono contenta, perché almeno adesso può difendersi e, devo ammetterlo, quando è saltata giù dal tetto con quei pensieri, non mi aspettavo che lei potesse addirittura riuscire a uccidere un uomo in quel modo.
Non mi piacciono tanto le scene di lotta nei dettagli, più che altro perché mi rimangono troppo in mente e faccio incubi, però tu sei stata precisa non in modo volgare o osceno, anzi piuttosto pulita. Hai descritto la scena, proprio com'è stato quel taglio - cioè netto e trasparente. Così mi piace. Poi non sapevo cosa aspettarmi, ma avvertivo qualcosa in pancia - qualcosa che brontolava, che si muoveva e una sensazione di ansia e di storto - e difatti guarda a caso qualcuno ha tradito e si tratta proprio di quel Lord Lucas - ancora non so chi possa essere, ma sento che a Gabrielle darà in qualche modo fastidio. Lo dico anche avendo letto quegli altri due capitoli successivi, e per quanto già avvenuto.
Poi c'è stata la scena della lotta, che appunto è spuntato fuori quel mutaforma e non mi aspettavo che diventasse un grande orso, con gli occhi ambrati e che non si potesse combattere. Voglio dire, sono sempre stata affascinata da chi si trasforma in qualche essere animale, tipo gufo o aquila o un lupo, quindi hai descritto tutto nei minimi dettagli facendo sì che Gabrielle e Bjorn potessero cercare di sconfiggerlo. Però non è avvenuto, o meglio non con semplici punte di metallo - anche lì, perché si sconfigge con la magia e il metallo non funziona? Sono creature magiche quindi?
E' stato interessante leggere di Bjorn che non voleva arrendersi, eppure allo stesso tempo continuava ad aspettare l'arrivo di Lucien - cosa che a me ha fatto venire molta irritazione la sua attesa, perché mi fa pensare che non gliene importi di coloro che sono caduti appunto, mentre quelli più forti sono rimasti in piedi. Penso che lui abbia un piano, con Lorhanna e che voglia proprio anche da questo capitolo tenere coloro che sono più resistenti e portarli verso la morte, per un suo scopo.
So cosa avviene, avendo letto il terzo e quarto capitolo, ma ancora prima di poterlo fare ho avvertito ansia quando Bjorn aspettava l'arrivo di Lucien e invece non arrivava, proprio come se stesse appunto aspettando là fuori dai portoni lo stesso Lucien la caduta di quelli più deboli. Come se avesse voluto arrivare a queste morti, ma allo stesso tempo alla cattura di questo grandissimo mutaforma Sy.
Cosa c'è realmente sotto? Uhm, forse lo scoprirò solo andando avanti leggendo con la tua storia - dal quarto in poi.
Ammetto che mi aspettavo qualcosa di più da questo capitolo, come per esempio Gabrielle ha deciso di diventare molto forte e padrona delle sue battaglie, così come il suo pensiero di non avere sentimenti. Tuttavia li salto temporale non mi ha lasciata troppo con lo stomaco a vuoto, perché ho apprezzato questa specie di colpo a sorpresa, almeno hai messo un po' di carne al fuoco e alcune cose mano a mano stanno per essere scoperte. Passo dopo passo. Così penso si possa scrivere un fantasy - ammetto che non sono molto dentro nel genere, poi non è proprio il mio però non mi piacciono quelle storie dove raccontano tutto subito e più avanti descrivono come sono andate le cose, già raccontate prima. Qui non c'è niente ancora, vai piano piano e i segreti spuntano fuori solo tramite particolari momenti come questa volta, con la battaglia, per cui lo apprezzo. Mi piace così.
Ho faticato ancora molto coi nomi, lo ammetto, difatti nella recensione non li ho quasi mai nominati e me ne dispiaccio, perché sono la parte più importante della storia e più interessante, ma già col terzo e quarto un pochettino coi luoghi e l'albero genealogico - a furia di metterlo a fine capitolo - ho avuto molta empatia. Grazie, a proposito.
Per ora non ho nulla da aggiungere, di questo capitolo. Procedo al quarto direttamente allora,
Au revoir |