Recensioni per
Inferno
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/17, ore 16:00

Uno scontro terribile. Una corsa in mezzo al fuoco nemico che poi termina in un violento corpo a corpo tra trincee ed edifici diroccati. Descrivi la prima guerra mondiale e lo fai senza pietà o senza stilemi eroici ormai fuori luogo.I protagonisti sono stremati e i loro nemici sono stremati. La guerra non ha alcun senso e le vittorie o le sconfitte perdono di significato mentre la morte, che è la vera protagonista della storia insieme alla distruzione, quella continua, caotica e senza spiegazione, la fanno da padrone.

Henri e Picard vengono letteralmente graziati dai tedeschi, che per fortuna non erano ancora pieno di quell'idealismo assassino che stava nascendo nella mente e nel cuore del giovane Hitler proprio in quei anni. E sembra che potranno zoppicare fino alla trincea.
Fino alla prossima carica.
Ancora vivi, come fantasmi.

Vorrei sottolineare questa parte:
"I tedeschi stavano avanzando, Bonnet e i suoi compagni dovettero affrontare un vero e proprio assalto. La situazione era molto simile a quella che si poteva immaginare in tempi medioevali, con la differenza che non si combatteva con archi e catapulte, ma con fucili e cannoni."

Secondo me no, è molto,molto peggio! :P

A prestissimo, ottima prosa
Morgengabe

Recensore Master
27/07/17, ore 12:24

Ed eccoci qui, catapultati nel terribile mondo della prima guerra mondiale.Sono passati quasi cent'anni dalla fine della "Guerra che doveva porre fine alle altre guerre" ed è un peccato che tanta gente come Moreu o Picard o Henri siano morte invano. Ed è questo il punto: i loro nomi, le loro personalità che tu mostri sapientemente in poche righe, le loro paure - a volte arrivate oltre il limite come nel caso di Guatier - sono solo i vestiti con cui addobbi i tuoi spettri. Perché chiunque sia bloccato nel fango, con la pioggia, in una fredda giornata autunnale del 1916 è uno spettro e lo sarà per sempre, anche e quando ne uscirà.

Che dire?
Voglio vedere come continuerà, anche se so che quell' 11/11/18,alle ore 11, è troppo lontano per i nostri protagonisti.

A presto
Morgengabe

Recensore Master
26/07/17, ore 18:48

Ciao :)
E così si conclude questa storia bellissima e tragica. Sono solo tre capitoli, ma è di un'intensità tale per cui pesa come un macigno... e nonostante questo la lettura scorre, catturando profondamente l'attenzione, facendo affezionare il lettore a tutti i personaggi (anche quelli apparsi per poco più di un istante, come il giovane soldato tedesco che offre il cioccolato a Henri).
È stata dura da digerire per i temi trattati e la crudezza con cui sei stata capace di portarli all'attenzione del lettore. Le riflessioni di Henri sono quasi più terribili degli avvenimenti in sé
- "Mentre un gruppo di commilitoni festeggiava la vittoria intonando la Marsigliese egli provò una profonda sensazione di rabbia e quasi si vergognò nel pensare di essere ancora vivo."
"Una fila di scheletri marciava verso Douaumont, ombre oscure si stagliavano all’orizzonte nella rossa luce del tramonto."
-
Terribile, e al contempo profondamente reale, soprattutto per l'umanità di ogni singolo personaggio che fa da padrona per tutta la narrazione.
Dove la guerra trasforma gli uomini in mostri, ce ne sono alcuni che resistono e restano umani, e lo si vede a volte dai piccoli gesti, altre dalle profonde emozioni che gli eventi suscitano nel protagonista.

Non oso immaginare quanto sia stata dura da buttare giù, con tutti questi dettagli intrisi di sofferenza. Ti faccio perciò i miei più sentiti complimenti.
Ci risentiamo presto!

~Sky

Recensore Master
22/07/17, ore 10:10

Buongiorno.
Uh, la storia è conclusa. Ora, mi metto a tirare le somme di quello che ho letto ^^
Dunque, ebbene sì, mi pare che il racconto sia perfettamente gestito, e non credo sia solo un mio parere soggettivo, anzi; in primo luogo, non è semplice scrivere in maniera corretta sui conflitti mondiali. Le loro dinamiche sono complesse, intricate... me ne sto rendendo conto in modo diretto, stando pubblicando in questi mesi un racconto riguardante la medesima Grande Guerra da te affrontata, anche se su un altro fronte, e in una realtà differente.
E poi, in genere, capita di trovarsi di fronte a racconti dove appare il buono e il cattivo, un classico della letteratura; soprattutto, in un campo di battaglia dove due schieramenti nemici si affrontano, quando si sceglie di narrare la vicenda da un determinato punto di vista, si crea questa semplificazione quasi da sé; il protagonista e i suoi agiscono per il loro bene, si sentono nel giusto, e gli avversari sono i mostri, i distruttori, quelli che non hanno pietà. Barbari.
Nella tua breve ma intensa storia, i due schieramenti si affrontano, ma a parte la disumanità di chi ha le redini del tutto, le persone che combattono sono giovani molto simili, persone che la sorte ha messo su due schieramenti diversi, e allora il racconto non è una vicenda in bianco e in nero, per dirla in maniera semplice, ma con tante sfumature di grigio, dove non esiste solo la cattiveria, il nemico senza cuore e la guerra, ma c'è anche lo spazio per un gesto colmo di umanità e per un po' di pietà.
Sappiamo che la Grande Guerra fu caratterizzata anche da alcuni momenti in cui i soldati al Fronte interagivano, anche se in schieramenti diversi, ma poi tristemente obbligati, al culmine della disperazione, a riprendere il conflitto. E chi non sarebbe demoralizzato e umanamente distrutto, in una situazione di questo genere?
Insomma, sotto il punto di vista umano, il tuo è un buon lavoro.
Anche sotto al punto di vista più strettamente storico, ho notato impegno e approfondimenti, e di certo anche una discreta preparazione.
Dal racconto traspare motivazione, e mi sembra scritto di cuore. Hai voluto dare spessore ai tuoi personaggi, con attenzione e dedizione, e ci sei riuscita.
Nel complesso, non ho mai notato punti traballanti della trama, e la cura dei dettagli, anche grammaticali, mi è parsa ottima.
Bene, complimenti quindi, e... al prossimo racconto ^^ spero di non averti annoiato con la mia lunga recensione finale, ma mi sembrava giusto, complessivamente, dare un parere totale sulla vicenda che ho letto, sostenuto e seguito.
Buon fine settimana e a presto :)

Recensore Master
21/07/17, ore 17:21

Ciao carissima, aspettavo con ansia il tuo aggiornamento!
Sempre molto bella la tua descrizione della guerra, veramente suggestiva ed evocativa. Nello sfondo di orrore e massacro ci sono anche piccoli sprazzi di umanità, che prontamente vengono ripagati nel modo che ci descrivi, tanto per far capire come vanno le cose in guerra. Se non l'hai mai letto, ti consiglio di leggere "Tempeste d'acciaio" di Ernst Jünger, e, se apprezzi l'autore, "La battaglia come esperienza interiore".
Sei sempre bravissima, è un piacere leggerti!^^

Recensore Master
16/07/17, ore 14:48

Buon pomeriggio, anche qui.
Beh, come quello precedente, anche questo capitolo è scritto molto bene.
Mi piace soprattutto l'aspetto umano che hai voluto dare ai tuoi personaggi; coloro che appaiono nel testo non sono soggetti stereotipati, o grandi combattenti impavidi pronti a immolarsi sul campo di battaglia, ma giovani che hanno paura, che tremano, che... che, nonostante appartengano a due schieramenti diversi, riescono a capirsi, quando si scambiano uno sguardo...
Il testo è molto delicato, anche quando appaiono scene più crude.
Bene, un ottimo lavoro molto accurato, il tuo!
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
16/07/17, ore 14:42

Buon pomeriggio.
Una storia sul primo conflitto mondiale! Interessante.
Ebbene, sei stata magistrale nel descrivere la situazione di questi ragazzi...
Caspita, è tutto molto triste. Molto triste... ma io credo che letture di questo genere servano a rinfrescarci la memoria, e a far sì che ciò non accada mai più.
Il tutto è scritto con cura e benissimo.
Passo al prossimo capitolo!
A presto, quindi :)

Recensore Master
13/07/17, ore 01:00

Ciao Star Rover, ho visto che avevi aggiornato questa storia e sono perciò passata il prima possibile :)

Se nel primo capitolo ci veniva mostrato l'orrore della trincea, qui c'è quello del fronte. Del combattimento disperato fatto di vittorie e sconfitte che non sanno di niente, soprattutto per i soldati semplici che rappresentano pressoché sempre pedine di una scacchiera mossa da chi sta ai piani alti.
E soprattutto, ci viene mostrato quanto tutti gli uomini siano uguali sotto la divisa. Henri si accorge che i tedeschi contro cui spara, e che sparano contro di lui e i suoi compagni, non sono altro che uomini. E prova pietà per loro, una bellissima pietà umana.
Non c'è nazionalità in questo dolore, ci sono solo persone che soffrono. Insomma gli uomini son tutti uguali, e sono capaci di gesta meravigliose e di nefandezze in egual misura, a prescindere da quali siano i loro colori.

Molto toccante la scena della lettera. Spero che il ragazzo riesca davvero a tornare a casa e ricongiungersi con l'amata, per quanto alto potrà essere il costo. Bellissimo anche il modo in cui lui e Picard non si abbandonano, pronti a proteggersi l'un l'altro.
Davvero davvero bello. Complimenti.

A presto!

~Sky

Recensore Master
12/07/17, ore 12:50

Ciao carissima!^^
Eccomi qui a commentare questo bellissimo capitolo. Ti faccio una premessa: devi sapere che sono filotedesco. E tu dirai: chi se ne frega? Il che ci sta, in effetti, però devo farti i complimenti perchè pur mostrando la guerra con gli occhi dei francesi, mantieni un distacco e un'obiettività impeccabili. La guerra fa schifo, è orribile, uccide e ferisce tanto francesi quanto tedeschi, e tutti hanno la stessa paura di morire.
Mi piace molto il tuo tono crudo ma non lagnoso, che racconta le cose senza soffermarsi più del necessario sui particolari lacrimosi o splatter.
Ovviamente adoro la tua precisione storica, che non delude mai.
Insomma, come sempre è un piacere leggerti.^^

Recensore Junior
07/07/17, ore 11:46

Buondì!
Prima di continuare con l'altra storia ho deciso di fare un salto qua.
Da grande appassionata del periodo delle due guerre che sono non potevo esimermi dal leggere questa storia.

Uno spaccato crudo e terribilmente umano di vita al fronte.
Un'esistenza terribile che Henri sembra ormai conoscere per bene, fatta di attimi di quiete che si susseguono inevitabilmente a sprazzi di inferno capaci di ribaltare intere esistenze.
Ed è un po' quello che succede a Gautier, un tempo affabile e scherzoso e adesso solo lo spettro di quello che era in passato, in preda ad una follia che non lascia scampo.

Una storia terribile, in senso positivo. E' angosciante l'immagine di Henri che scava nella pozza di frattaglie umane per ritrovare il commilitone ferito. Pur non conoscendosi i due erano legati dal destino infame al quale erano stati condannati e che, nel bene o nel male, li avrebbe segnati per sempre. Uno sprazzo di umanità in uno scenario senza speranza.

Un'ottimo inizio, non vedo l'ora di sapere se questi poveretti riusciranno a cavarsela in qualche modo, nonostante le atrocità alla quale, costantemente, sono esposti.
Complimenti meritatissimi.

A presto!

~Paws

Recensore Master
05/07/17, ore 03:59

Ciao :)
Prima di riprendere con le vicende di Peter, James e della vita tumultuosa di quest'ultimo, mi prendo una pausa per dare uno sguardo alla tua ultima creazione.

Come con La neve riconosco la tua perizia eccezionale nello scrivere di scene di guerra, con un realismo che fa veramente spavento sia nelle dinamiche di scontro che in quelle umane.
Il povero Gautier è stato quasi un simbolo di questo capitolo con la sua discesa nella follia, che l'ha portato a compiere il gesto estremo. Ciò che ha fatto sembra l'unica via d'uscita a questo terribile orrore descritto dagli occhi di Henri, che cerca disperatamente di resistere con le unghie e con i denti e non soccombere all'incubo che vivono giorno per giorno lui e gli altri soldati.
La scena del lanciafiamme mi è rimasta impressa. La mostruosità di tutto ciò non è tanto la morte in sé e per sé, che fa parte della vita, ma la modalità in cui queste povere anime sono costrette ad esperirla. Picard e Henri cercano di farsi forza l'un l'altro, e così Henri sembra provare a fare anche con gli altri soldati, ma la sua umanità pare venire soffocata da tutto questo sfacelo.

Davvero bellissimo e terribile questo capitolo, sia dal punto di vista stilistico che degli avvenimenti. Complimenti per come lo hai gestito e per le fortissime emozioni che mi ha trasmesso.
Ci risentiamo presto.

~Sky

Recensore Master
03/07/17, ore 22:52

Ciao carissima,
mi mancavano i tuoi racconti storici!
Come l'altro, questo è bellissimo, al tempo stesso inappuntabile nell'ambientazione e nella precisione delle vicende storiche e profodamente umano nel descrivere le vicende dei personaggi e le loro relazioni.
Hai tratteggiato un affresco sinistro e terribile della prima guerra mondiale, rendendone in pieno la crudeltà. Non ci sono guerre belle, ovviamente, ma quella penso che sia stata emblematica per la sua sporcizia, infamia e violenza.
I fatti che descrivi sono piccole istantanee che si incidono in mente, tessere che si uniscono e vanno a comporre un mosaico di orrore e sofferenza.
Ancora una volta complimenti, sei sempre bravissima!

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